La Bipop potrebbe cedere il penultimo posto in classifica alla Benetton. La Procura federale, infatti, ha avanzato pesanti richieste nei confronti del club trevigiano e del suo ex team manager Andrea Cirelli in merito al caso scoppiato sul tesseramento di Erazem Lorbek, esaminato ieri a Roma dalla Commissione nazionale giudicante.
Per la società veneta sono stati chiesti 18 punti di penalizzazione. Se la richiesta sarà accettata, la Benetton finirà in piena zona retrocessione, a quota 8 punti, 2 più del fanalino di coda Livorno e 4 in meno rispetto a Bipop ed Avellino.
Oltre alla penalizzazione di 18 punti, la Procura federale ha chiesto la revoca della Coppa Italia (che non verrebbe assegnata), vinta da Treviso al Palamalaguti di Casalecchio, lo scorso 11 febbraio, nella finale giocata con la Vidivici Bologna. Per Cirelli, già licenziato dalla società veneta, la Procura chiede invece cinque anni di inibizione.
LA DIFESA. Richieste opposte quelle presentate dai legali delle parti in causa: quelli della Benetton, secondo i quali non vi è alcuna responsabilità da parte del club, hanno chiesto un solo punto di penalizzazione; la difesa di Cirelli, invece, ritiene una pena giusta la sanzione minima edittale più le attenuanti.
La Commissione nazionale giudicante si riunirà il 21 marzo (anzichè il 19, come inizialmente fissato) per esprimersi sulla vicenda scoppiata a metà febbraio, quando la Benetton è finita nell'occhio del ciclone per aver iscritto a referto un numero superiore a 18 giocatori, come invece previsto dalla normativa vigente, con il tesseramento dello sloveno Erazem Lorbek.
LO SPIRAGLIO. I campioni d'Italia hanno schierato in campo Lorbek in 5 partite, di cui tre vinte (Bipop, Livorno e Napoli). Il regolamento non consente la revisione del punteggio acquisito in gare già omologate, ma la Commissione giudicante, in considerazione della gravità dell'episodio - sul quale, trattandosi di frode sportiva, potrebbe intervenire la magistratura ordinaria - potrebbe innovare la norma. In altre parole, per la Bipop (così come per Livorno e Napoli) è ancora aperto uno spiraglio circa i due punti ceduti ad una squadra, la Benetton, che ha scherato in campo un giocatore che non avrebbe potuto essere tesserato. Difficile immaginare che il caso venga chiuso con tanto rigore, in un Paese in cui il cerchiobottismo e il doroteismo prevalgono sulla giustizia, oltre che sul buon senso. Di fatto, Erazem Lorbek è risultato il migliore in campo (22 punti) in occasione del match vinto di misura (63-66) dalla Benetton al Palabigi, lo scorso 14 gennaio.
. Nel frattempo è stata chiarita la posizione del reggiano Enrico Prandi, presidente della Legabasket, nei confronti del quale martedì scorso il procuratore federale Roberto Alabiso ha archiviato il procedimento, deferendo invece la Benetton Treviso e l'ex team manager Andrea Cirelli alla Commissione giudicante nazionale in merito ai tesseramenti dei giocatori Gino Cuccarolo (il 18º ed ultimo consentito alla Benetton, così come a tutte le società della massima serie) ed Erazem Lorbek (19º e quindi non consentito).
Decidendo per l'archiviazione, il procuratore federale Roberto Alabiso ha ritenuto veritiera la versione di Prandi sui fatti contestati. Come è noto, il presidente della Legabasket ha dichiarato di essere venuto a conoscenza dei fatti solamente «la sera del 13 febbraio» scorso, e di avere immediatamente avviato una indagine interna che ha poi portato alla sospensione di Massimo Zanetti, segretario generale della Legabasket.
GLI APPELLI. I tempi per la soluzione del caso Benetton-Cuccarolo-Lorbek non saranno brevi, perché sono da mettere in conto gli appelli alla Corte federale e, successivamente, alla Corte di conciliazione del Coni.
Mauro Grasselli
www.gazzettadireggio.quotidianiespresso.it
Se qualcuno vuole leggersi i passaggi precedenti può consultare
l'articolo che avevo scritto per Slam qualche tempo fa.