Factory's

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Davide
00lunedì 21 maggio 2007 18:46
www.vitaminic.it/artist/davicias

Per una decina di giorni, se olete, potete scaricare il demo Factory's con il Gruppo Factory, 1999/2000, una stranezza di poesia e musica elettronica (e non solo). Ciao.
popp0
00lunedì 21 maggio 2007 20:31
è un bel disco, la musica mi piace ma come al solito la voce recitativa mi fa incazzare [SM=g27824] ricorda un po' gli offlagadp, mi sa che hanno copiato da voi ahahah. oppure era una cosa che già arrivava dai cccp, che a me non sono mai piaciuti molto proprio per i recitativi, poi a volte anche per la sboroneria musicale che però nel vostro caso non c'è, le basi mi piacciono praticamente tutte. la differenza è che gli offlaga sono un po' più intimisti/personali/casarecci nei testi e meno aulici/intellettuali, però alla fine facendo testi più semplici capita che a volte riescono meglio a infilare la voce, mentre altre volte fanno cagare e diventano fastidiosi.
mentre nel vostro caso la media vocale sembra abbastanza costante e dignitosa, nel senso che anche se non è assolutamente il mio genere di voce (il massimo della voce per me sono i beastie boys, ho detto tutto [SM=g27824] ) di solito non infastidisce più di tanto. però gli amanti del genere potrebbero dire che la voce è troppo piatta e andrebbe declamata molto di più con tono da superattori, cosa che a me farebbe incazzare come 'na iena ma magari farebbe sbavare i fan del recitativo.. (edit: non 'farebbero' hihihi so'semianalfabeta e rileggo solo dopo aver postato)

[Modificato da popp0 21/05/2007 20.33]

Davide
00lunedì 21 maggio 2007 23:20
Grazie popp0 per il commento. Condivido praticamente tutto. Non si voleva fare certo i Cicciccìpì, ma manco Carmelo Bene (per me grande) o i Beastie Boys dell'aurica lirica... E' dura sai, trovare un compromesso tra recitazione e musica: noi l'avevamo risolta semplicemente leggendo, anche se in qualche punto io mi sono lasciato andare al mood musicale. Poi, però, mi sono anche reso conto che voler la massima naturalezza è pur esso un artificio...
P.S. Perché non c'è più Meteoropatia?
popp0
00lunedì 21 maggio 2007 23:42
ehsi anche per me mettere insieme recitazione e letteratura con la musica è una cosa molto difficile, praticamente impossibile a meno di rendere quasi completamente incompresibile la parte recitativa/letteraria. non so, non ho mai sentito un recitativo letterario insieme alla musica che mi convincesse del tutto, c'è sempre l'impressione di forzatura e di staticità nella voce.
anche fare rap in modo che non sembri forzato è difficile, però un po' meno perchè ci si può aiutare con una voce più cantilenata e meno esplicitamente letteraria.
Davide
00lunedì 21 maggio 2007 23:55
Mi sa che alla fine di tutto, sta multimedialità non è cosa! Che la letteratura resti letteratura, la musica musica e avanti. Tornerà il tempo della monomedialità?
popp0
00martedì 22 maggio 2007 18:48
spesso è meglio evitare la multimedialità, se viene per caso va bene, ma cercarla a tutti i costi porta a cose che non mi piacciono quasi mai nel tentativo di unire cose diverse. ad esempio a volte è meglio mettere video a caso o registrazioni di voci a caso piuttosto che cercare di sincronizzarli per far vedere che c'è della multimedialità. oppure mi era piaciuta la parte visuale dei pan sonic dal vivo, che in pratica mettevano un oscilloscopio che faceva vedere le onde sonore che uscivano, insomma una cosa semplice ma efficace.
mentre non sopporto quelle collaborazioni tra noti letterati e gruppetti di pseudoavanguardia con il gruppetto che suona e il letterato (di solito uno a cui di musica non frega un cazzo) che tromboneggia in sottofondo le sue opere [SM=g27824]
Davide
00martedì 22 maggio 2007 22:37
Sì, odiosi... specialmente quelli che si portano dietro uno sfigatissimo chitarrista classico... Beh, spero di aver fatto meglio a suo tempo... Che tormento! Quel che è fatto, è fatto... Quel che è fatto è fatto... Le ore del mattino hanno l'oro in bocca... Brrr...
popp0
00martedì 22 maggio 2007 23:14
vabeh nel tuo caso non c'è confronto perchè sei bravo a suonare e quindi anche nell'infilare la voce riesci molto meglio, a risentirne certe mi ricordate i disposable heroes of hiphopricy (mi sembra che si scriva così), molto bravi ma con una voce troppo narrativa e impegnata per i miei gusti.
però preferisco sempre quelle in cui canti normalmente. la voce secondo me dovrebbe essere più uno strumento che un modo per piazzare messaggi o fare della letteratura. sono pochissimi quelli che fanno testi impegnati che suonano anche bene.
ad esempio nel rap politicizzato delle posse mi piacevano molto gli ondaraossa/assaltifrontali e altri che si sono inventati il genere, però poi col fatto che la cosa era diventata di moda sono saltati fuori miriadi di gruppetti rap-reggae-ska politicamente corretti che nun se sopportavano.
comunque tornando ai letterati tromboni, se volessero fare qualcosa dovrebbero prima leggere quello che glie pare per cazzi loro e registrarlo, poi passare la registrazione a chi suona che la manipola come vuole. un po' come avevano fatto i ministry con burroughs, se mi ricordo bene. la voce era gracchiante e non si capiva un cazzo, però ci stava bene.
Davide
00mercoledì 23 maggio 2007 11:01
A me piace Burroughs quando legge, specialmente in Laurie Anderson di Sharky's night, mi pare. Aveva un distacco aristocratico, o qualcosa di simile. Ad ogni modo, preferisco anch'io cantare, sebbene a volte mi tocchi fare dei reading per i miei libracci... In tal caso evito accuratamente ogni musica di sottofondo. A proposito di Assalti Frontali, piacevano anche a me. Anche gli Asian Dub Foundation hanno fatto cose interessanti con la voce "recitante"...
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