FRANCIA: ELICOTTERO ITALIANO PRECIPITA

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00venerdì 24 ottobre 2008 08:57
Fatti del giorno Libero News

2008-10-24 08:08

FRANCIA: ELICOTTERO ITALIANO PRECIPITA A STRASBURGO

 

di Vincenzo Sinapi

ROMA - Otto morti. E' un bilancio drammatico quello dell'incidente che ha visto coinvolto un elicottero HH-3F dell'Aeronautica militare italiana in Francia. Un mezzo in grado di operare in condizioni proibitive e che invece è andato giù, in fiamme, in una giornata in cui le condizioni del tempo erano "ottime". Una commissione dell'Aeronautica sarà domani mattina in Francia per cercare di capire cosa è successo, mentre l'incredulità e il dolore sono i due sentimenti che si respirano a Rimini e Brindisi, le città dove avevano base i militari.

 LO SCHIANTO - E' avvenuto intorno alle 16:30, durante un volo di trasferimento da Digione, in Francia, a Florennes, in Belgio. L'elicottero precipitato - dell'84/o Centro di soccorso aereo (Sar) di Brindisi, un reparto del 15/o Stormo dell'Aeronautica - stava volando insieme a un velivolo dello stesso tipo dell'83/o Sar di Rimini. Era partito dalla città pugliese, con sette persone a bordo, ed aveva fatto un primo scalo nella base di Rimini, per poi decollare - insieme al secondo HH-3F e ad un altro militare - alla volta di Digione. Da qui, dopo uno scalo tecnico per il rifornimento, la partenza alla volta della base militare di Florennes, dove i due velivoli avrebbero dovuto partecipare domani ad una esercitazione multinazionale, la Tactical Leadership Programme. Durante il volo, fra l'Isle-en-Barrois e Vaubecourt, nei pressi di Strasburgo, l'elicottero è improvvisamente precipitato su un terreno, lontano da zone abitate.

LE CAUSE - "Sono ancora sconosciute",dicono all'Aeronautica militare. L'unica certezza è che le condizioni del tempo erano "ottime". In ogni caso, l'HH-3F di Brindisi è normalmente impiegato per operazioni Sar (Search and Rescue), cioé di ricerca e soccorso. L'equipaggio è molto esperto ed abituato ad operare in condizioni anche proibitive, di giorno e di notte: basti pensare che dal 1965 ad oggi gli equipaggi del 15/o Stormo hanno salvato circa 7.000 persone in pericolo di vita. Allo stato si esclude una collisione con l'altro elicottero italiano o con altri velivoli. "E' andato giù in fiamme", avrebbero detto alcuni testimoni. Secondo altri, invece, l'incendio si è sviluppato con l'impatto. L'elicottero caduto, a quanto si è appreso, era stato costruito una ventina di anni fa, ma era continuamente controllato e revisionato. Una commissione dell'Aeronautica militare sarà domani in Francia per indagare sulle cause che hanno provocato l'incidente.

LE VITTIME - Il capitano pilota Stefano Bazzo, 32 anni di Vicenza, era in servizio all'83/o centro Sar di Rimini. Tutti gli altri componenti dell'equipaggio, ufficiali piloti e sottufficiali specialisti e soccorritori, appartenevano al Centro Sar di Brindisi: sono il capitano Michele Cargnoni, 30 anni, di Brescia; il tenente Marco Partipilo, 29 anni, di Bari; i marescialli Giovanni Sabatelli, 50 anni, di Fasano (Brindisi); Carmine Briganti, 41 anni, di Talsano (Taranto); Giuseppe Biscotti, 37 anni, di Grottaglie (Taranto); Massimiliano Tommasi, 34 anni, di Calimera (Lecce); Teodoro Baccaro, 31 anni, di San Vito dei Normanni (Brindisi). Solo qualche giorno fa alcuni di loro avevano portato a termine l'ennesima operazione di salvataggio di una neonata cardiopatica.

SAR BRINDISI, SONO MORTI NOSTRI AMICI
"
E' sconvolgente leggere su questi fogli i nomi di coloro con i quali noi scherzavamo fino all'altro giorno, con cui abbiamo condiviso con passione l'obiettivo del Sar che è quello della salvaguardia della vita umana". Lo ha detto il luogotenente Giorgio Esposito, portavoce del Sar. Con la voce rotta dal pianto, Esposito ha ribadito che la missione doveva raggiungere l'obiettivo Florennes. "Sono questi - ha detto Giorgio Esposito - gli stessi nominativi sui comunicati stampa di pochi giorni fa dove si parlava del trasporto a Napoli della bambina cardiopatica, dell'uomo trasportato a Brindisi per le grandi ustioni, e poi la partecipazione a ricerche in mare. Sono persone che vivevano con passione questa grande specialità che è il soccorso aereo".

CORDOGLIO - Attestati di vicinanza ai familiari delle vittime e all'Aeronautica sono arrivati dalle massime autorità dello Stato, da tutto il mondo politico, dal Governo. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso "sentimenti di cordoglio, di solidarietà e di intensa partecipazione al dolore provocato dal luttuoso evento". Analoghi messaggi dai presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, mentre al ministro della Difesa La Russa ha manifestato la sua vicinanza il collega francese, Hervé Morin.

zsbc08
00giovedì 20 novembre 2008 19:18
Aereo da turismo si schianta su villetta nel Vicentino. Il pilota era un ex Freccia Tricolore
Da: RaiNews24.it

Vicenza | 20 novembre 2008
Aereo da turismo si schianta su villetta nel Vicentino. Il pilota era un ex Freccia Tricolore
Incidente aereo (archivio)
Incidente aereo (archivio)

Era un ex pilota delle Frecce Tricolori Stefano Rosa, alla guida di un aereo da turismo precipitato a Rozzampia di Thiene, in provincia di Vicenza. L’aereo, un Siai Marchetti SF, si è schiantato contro una villetta.

Stefano Rosa, che dall’Aeronautica militare era passato alla pattuglia acrobatica Breitling Devils, aveva 47 anni. Era nato a Senigallia e risiedeva a Gradiscutta di Varno , in provincia di Udine.

Con altri tre piloti aveva finito di provare alcune figure acrobatiche per una prossima manifestazione, ma era subito risalito per allenarsi da solo. Secondo le testimonianze, l'aereo si trovava con l'ala inclinata, a bassa quota, quando si e' schiantato contro la villetta a schiera a un piano di una famiglia del luogo, rimasta illesa.

Daniele Del Santo, un poliziotto in servizio alla questura di Vicenza e la moglie, Valeria Ialongo erano entrambi in casa al momento dello schianto. La coppia ha raccontato di aver sentito uno schianto fortissimo, quindi un'esplosione, poi l'aereo ha preso fuoco nella stanza della figlia, che si trovava a scuola.

Il sindaco: basta acrobazie sulla città
Non piu' voli acrobatici sui cieli di Thiene: il sindaco Marita Busetti (Lega) ha firmato un'ordinanza che li vieta sul territorio del comune vicentino. Due giorni fa i residenti di Rozzampia avevano incontrato il sindaco per protestare contro i voli bassi e le esibizioni degli aerei che decollavano dall'aeroporto Ferrarin. "Abbiamo paura - avevano detto - le pattuglie acrobatiche sfiorano le case".


» 2008-11-20 17:54
ANSA: PROVANO NUOVE EVOLUZIONI, AEREO CADE NEL VICENTINO
 VICENZA - C'era un pilota già delle Frecce Tricolori, passato alla pattuglia acrobatica Breitling Devils, alla guida del Siai Marchetti Sf precipitato a Rozzampia di Thiene (Vicenza).

Stefano Rosa aveva 47 anni, era nato a Senigallia (Ancona) e risiedeva a Gradiscutta di Varno (Udine). Con altri tre piloti aveva appena finito di provare alcune figure acrobatiche per una prossima manifestazione. I quattro erano scesi all'aeroporto Ferrarin di Thiene (Vicenza). Rosa, però, era subito risalito per allenarsi un altro po' da solo. Secondo le testimonianze, l'aereo si trovava con l'ala inclinata, a bassa quota, quando si
é schiantato contro la villetta a schiera a un piano di una famiglia del luogo, rimasta illesa. Daniele Del Santo, un poliziotto in servizio alla questura di Vicenza e la moglie, Valeria Ialongo erano entrambi in casa al momento dello schianto. La coppia fatica a parlare mentre racconta quanto è
successo. Hanno sentito uno schianto fortissimo, quindi un'esplosione, poi l'aereo ha preso fuoco nella stanza della figlia, che si trovava a scuola. La casa è inagibile. Dopo la rimozione del corpo carbonizzato del pilota, si sta ora procedendo a rimuovere il velivolo, un modello del 1960, che
sarà ospitato in uno degli hangar del vicino aeroporto.

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