FISCO: NEL NORDEST PER 39% EVASIONE FISCALE LECITA IN ALCUNI CASI

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Demos
00martedì 7 giugno 2005 22:48

(ASCA) - Venezia, 7 giu - Piu' di una persona su tre (36%), a
Nordest, negli ultimi 5 anni, ha percepito un aumento del
lavoro nero. Una percentuale analoga (precisamente il 35%) ha
visto crescere il ricorso all'evasione fiscale. Anche il
livello di corruzione, secondo il 30%, e' salito nell'ultimo
lustro, mentre per una persona su cinque (20%) anche
l'abusivismo edilizio e' praticato con maggiore
disinvoltura.
Lo rileva un'indagine sui comportamenti civici degli
abitanti del Nordest, a cura dell'omonima Fondazione e della
societa' ''Demos'' che ha svolto un sondaggio fra 1020
veneti, friulani e trentini. ''Il ricorso al fai da te, anche
sul piano etico - rileva il sociologo Ilvo Diamanti che ha
presentato i risultati insieme a Daniele Marini, direttore
della Fondazione, e a Fabio Bordignon - la ricerca di
scorciatoie non civiche, nei rapporti con lo Stato e nei
confronti della collettivita' appaiono come comportamenti in
rapida diffusione''. Cresce, infatti, la sfiducia nello Stato
e, contemporaneamente, la disillusione nei confronti del
privato, per cui aumenta il disorientamento. Piu' di una
persona su due ritiene giustificato - almeno in alcune
circostanze - ricorrere alle conoscenze personali, al fine di
ridurre i tempi d'attesa per una visita medica. Il 39%
ritiene lecita, in alcune occasioni, l'evasione fiscale. Il
30%, ancora, giudica ammissibile pagare in nero, per
risparmiare; il 26% lavorare in nero in caso di necessita'.
''Attenzione, il Nordest si allinea, in questo senso,
all'Italia - sottolinea Diamanti -. O, se vogliamo, l'Italia
si adegua al Nordest''.
fdm/sen/lv
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