controfilo, 13/10/2012 15.43:
sono sul fatto che sono 12m e come ho detto altre volte, sulla linea 1/4 dovrebbero esserci solo 18m.
Per far circolare solo 18 metri ad Ancona, devi rendere l'intero percorso adatto, a partire dalle fermate, dalla zona stazione che vede urbano ed extraurbano insieme fino alle aree di sosta. Già oggi, con lo spazio sotto il ponte dell'asse nord-sud, e con soli 4 snodati alternati a 12 metri si lamenta spazio. Si era infatti pensato di portare il capolinea o al park scambiatore lato cimitero (non mi pareva male, con pochi metri hai un piazzale enorme) o sotto il Galilei, tanto che furono stanziati
fondi PROPEDEUTICI ALLA LINEA FILOVIARIA proprio per quest'ultima soluzione. Ora, come sono stati utilizzati quei fondi? A noi del Comitato risultano solo dei lavori "stradali". Sono stati davvero propedeutici alla linea? Vedremo, perché ciò vuol dire che esiste un progetto di linea per il Galilei ovvero per il park sottostante (piazzale), non è ben chiaro. Stai a vedere che la tanto criticata "filovia", per i costi, ha pure regalato soldi al reparto strade e viabilità... E' una domanda rimasta sempre senza risposta. E poi sappiamo che mancano soldi per la manutenzione di alcuni tratti di linea di 40 anni... Mah...
Detto questo, quanti ne facciamo girare di snodati? Ovviamente meno, tipo... 6? 8? E' solo un esempio. Ok, il risultato matematico, è che diminuisci la frequenza e girano sempre pieni. Economicamente funziona, ma come si vede nel caso di bus stracolmi scoraggia l'utenza, che noi ben conosciamo anche attraverso riunioni pubbliche in tutte le circoscrizioni. Poi, tornando alla viabilità e spazi, trovami un'altra città con simile orografia e dimensioni (ne ho in mente alcune ma non suggerisco) che sceglie i serpentoni per una tratta esclusivamente urbana e assimilabile.
Il vero problema è capire l'utenza
avendo però vissuto il ruolo di utente, come nel mio caso, abbonato dall'età delle scuole medie.
Riassumo: se devo fare l'economo dico che conviene assolutamente mettere un 18 metri ogni 12/15 minuti, ma se devo gestire una linea che ne incorpora 2 ormai da anni, cioè le vecchie 1 e 4, devo anche pensare ai luoghi che esse toccavano e al numero potenziale di utenti e al loro comfort, cioè non viaggiare col muso attaccato all'alito del passeggero vicino, o essere spintonato. Quindi non me ne bastano pochi... perché di fatto svolgono un servizio per due linee, appunto.
Peraltro la vecchia 4, saltandola Stazione, diminuiva drasticamente i tempi per chi si recava in centro. Un alleggerimento per lo stesso asse, in buona sostanza.
E devo anche sottolineare, prove alla mano, che in alcune fasce orarie non si può tenere la frequenza che ho notato finora perché è... magari più comodo a livello gestionale. Così come è assurdo continuare a ragionare con la chiusura delle sole scuole dell'obbligo! E le facoltà? Gli uffici? Chiudono a metà Giugno? La frequenza dei passaggi, che mi risulti, va adeguata all'orario e alle attività di una città. Ci sono studi seri per questo.
Se poi faccio l'utente, e lo sono, ti posso riferire perché prende o non prende il bus la gente per recarsi in centro, al lavoro, o all'università, ma non voglio dilungarmi, ci vuole una pagina intera; dimenticavo: in stazione, con tanto di valige al seguito che in un bus pieno sono un disagio enorme. E la gente riprende l'auto.
Mai come in questo caso la verità sta nel mezzo: è vero che una linea con frequenza così alta l'abbiamo in poche città, ma ribadisco, due linee sono state accorpate, a mio avviso, senza le opportune precauzioni all'epoca. Ricordo ancora quando il pomeriggio 1 o 4 si univano e si viaggiava in condizioni BESTIALI.
La caratteristica di Ancona è la paura della novità. Ci sono cose invariate da 30, 40 anni, mentre la città cambiava. Ad esempio, il Salesi sparirà, molti uffici sono già trasferiti, ecc.
Tante sarebbero le cose da rivedere, ammesso che l'azienda accetti la collaborazione degli utenti.
Altro esempio: linea 41 che sosta in Stazione. Poi linea 30 che non parte come in ogni città che offre una diretta per l'ospedale principale, dalla Stazione ferroviaria, ma da Piazza Ugo bassi, con quei 500 metri... discutibili. Scusatemi: non è meglio, al contrario, Far trovare ferma la 30 in Stazione, là dove l'utenza diretta al grande ospedale deve caricare magari qualche valigia ed avere minuti preziosi per salire comodamente in vettura?
Quindi, per tornare ai filobus 18 o 12; servono entrambi, perché no, ma utilizzati secondo criteri precisi e in base ai punti di interesse toccati. Tavernelle resta un punto fondamentale, ok; però credo che già la distinzione mattino/pomeriggio (prime ore) sarebbe importante, e mezzi aggiuntivi, anche 12m, potrebbero subentrare con tempistiche diverse. Insomma, perché restare rigidamente ancorati a un numero e un tipo X di vetture per tutto il giorno?
Nel nostro piccolo avevamo proposto, lo ribadisco, di far chiarezza nei punti di doppio transito con un semplice accorgimento (se arriva l'AVM è tutto più facile) Chiamare "1" i bus che da Tavernelle partono e si dirigono in centro e "4" quelli in direzione opposta.
Automaticamente chi in Stazione sbaglia ancora, ammesso che sia colpa di una fretta o disattenzione, dovrà scegliere UNO dei due numeri! Si porrà la domanda se è l'1 o il 4 che vanno in centro, no?
Ebbene, secondo controfilo la gente è abituata ormai all'1/4 ed p difficile cambiare... così disse. Oddio che difficile novità, che sforzo intellettivo e che considerazione per l'intelligenza dei cittadini!
l'idea della diversa numerazione è stata apprezzata dai vertici aziendali, eravamo presenti, credo più di 2 anni fa. Grazie per averla accolta ma... si farà mai?
Mi scuso per alcune parti OT, ma il tutto ci riconduce all'utilizzo dei filobus e soprattutto alla quantità di mezzi necessari. Discutiamone in tranquillità, ma con aperture verso nuovi schemi, auspico.