Ti consiglio...
...un film che ho visto di recente al cinema ed uno cho ho visto in vhs.
Una canzone per Bobby Long (Usa 2004)
Distribuzione: Lucky Red
Regia: Shainee Gabel
Cast: John Travolta, Scarlett Johansson, Gabriel Macht, Deborah Kara Unger, Dane Rhodes
Sceneggiatura: Shainee Gabel (liberamente tratto dal romanzo di Ronald Everett Capps)
Fotografia: Elliot Davis e Ted Caloroso
Montaggio: Edward Percy, Lee Percy e Lisa Fruchtman
Genere: alcolico-letterario
Durata: 120 min.
Uscita nelle sale: 8 ottobre 2004
Sito ufficiale: http://www.bobbylong.it/
L’atmofera e il paesaggio straordinari di una città quale è New Orleans e una galleria di personaggi indimenticabili, a cominciare dal protagonista John Travolta, che quando sta alla larga da film di cassetta e pellicole d’azione, esprime al massimo grado il suo talento. Ma, soprattutto, una storia tanto semplice quanto bella, avvincente. Che altro si può chiedere al film d'esordio della regista Shainee Gabel, Una canzone per Bobby Long (ma il titolo originale è più eloquente: A Love Song for Bobby Long)?
La diciottenne Purslane (Johansson), appresa la morte della madre da cui era stata abbandonata ancora bambina, decide di tornare a New Orleans, la città della sua infanzia. Qui scopre che nella vecchia decrepita casa dove abitava la madre vivono due uomini sbandati e alcolizzati, Bobby Long (Travolta), ex professore di letteratura e Lawson Pines (Macht), suo allievo e biografo. Inizia così una convivenza a tre forzata e piuttosto turbolenta. Bobby e Lawson parlano per citazioni letterarie, bevono birra e vodka giorno e notte fino a quando non crollano addormentati e sfiniti dall’alcol.
Purslane si rimbocca le maniche, cerca lavoro, respinge le intemperanze del vecchio Bobby, rimette in sesto la casa e soprattutto cerca di ricostruire con l’aiuto dei vecchi amici della madre, qualche brandello della sua infanzia, non senza sorprese.
Bobby Long è una sorta di leader della cricca di ubriaconi locali. Durante le bevute collettive pomeridiane, canta vecchie canzoni (speriamo che nella versione italiana Travolta non sia doppiato), suona la chitarra e racconta storielle oscene. Mentre Lawson finge di scrivere la biografia del suo devastato maestro.
Shainee Gabel ha impiegato cinque anni a trovare chi producesse la pellicola, ma l’attesa non è andata sprecata: alla fine ha potuto dirigere un cast di prima scelta e il film è stato presentato in anteprima mondiale alla 61a Mostra del cinema di Venezia, nella sezione “Orizzonti”. E, per una volta, un film d’Oltreoceano esce nelle sale in Italia prima che nel resto del mondo
Mi Chiamo Sam (2001)
Genere: Drammatico
Durata: 130 - Origine: Usa
Sam Dawson è un uomo con gravi problemi mentali che cresce la propria figlia Lucy grazie all'aiuto di uno straordinario gruppo di amici. I problemi, però, aumentano quando Lucy compie sette anni e sviluppa capacità intellettive superiori a quelle del genitore. Per questo un'assistente sociale vorrebbe darla in affidamento ad una famiglia più adeguata.