F1 2012

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nenasimo
00domenica 18 marzo 2012 10:39
Gran Premio d'Australia - Meraviglia Button, rimonta Alonso 5°

Il team inglese vince con Jenson Button dopo aver conquistato la pole con Hamilton. Splendido recupero di Fernando Alonso, dalla dodicesima posizione al quinto posto. Si ritirano Schumacher e Felipe Massa. Bene Raikkonen e decisivo l'ingresso della Safety car

CHI VINCE IN AUSTRALIA... - ...Vince il mondiale. Proprio così. Nelle ultime cinque stagioni con l'Australia come primo appuntamento in calendario, il vincitore di Albert Park si è poi portato a casa il titolo. E sarà forse per questo motivo che i due della McLaren sul podio sembrano notte e giorno con Jenson Button scatenato e Lewis Hamilton che dal gradino basso del podio non alza lo sguardo, consapevole di aver perso una grande occasione dopo la pole del sabato. Si ride anche in casa Red Bull dopo la preoccupante terza fila delle qualifiche e il secondo posto di Vettel e il quarto posto di Webber. Ristabilito l'ordine quindi ad Albert Park con le big che tornano, più o meno, a fare le big e i team di seconda fascia che si confermano tali dopo un sabato da champagne e coriandoli. Fuori Grosjean, terzo sulla griglia di partenza alle spalle delle due McLaren, e fuori Michael Schumacher. Tutto da rifare quindi per la Mercedes e la Lotus, a dimostrazione, per la prima, che quel tanto contestato F-Duct non fa miracoli e, per la seconda, che la strada forse è quella giusta ma è tanto il lavoro da fare.
nenasimo
00domenica 25 marzo 2012 18:09
Gran Premio di Malesia - Magico Alonso, trionfo a Sepang
Il Cavallino rampante, trascinato da un magico Fernando Alonso, vince a Sepang davanti al sorprendente Perez su Sauber (motorizzato Ferrari) e Lewis Hamilton (sfortunato). Sbaglia Button mentre faticano le Red Bull con Vettel fuori dalla zona punti. Massa a un passo dal doppiaggio!
CAPOLAVORO ALONSO, LA FERRARI VINCE A SEPANG - Ventottesima meraviglia di Fernando Alonso! Più forte della pioggia, delle Pirelli, dei consigli dai box. È lui il protagonista assoluto di Sepang, lui e quell'altro ragazzino terribile chiamato Perez, pilota nell'orbita Ferrari e che fino all'ultimo ha lottato per il gradino più alto del podio con la sua sorprendente Sauber (motorizzata Ferrari). Un successo inaspettato, aiutato dalla pioggia e che permette a Fernando di balzare al comando della generale. Incredibile viste le polemiche, i ritardi e i tempi in qualifica. Una classe immensa quella di Alonso, capace di spingere la Rossa al limite, conquistando giri record a ripetizione dopo l'uscita della Safety car al 14simo giro. Terzo posto per Hamilton, un'occasione persa per la McLaren sempre davanti ma in gara, per una volta, sfortunata e distratta al pit stop. Male, malissimo le Red Bull con il solo Webber giù dal podio e il campione del mondo Vettel addirittura 11esimo. Senza parole per Felipe Massa, che risponde alla vittoria di Alonso con un quindicesimo posto al limite del doppiaggio. Una situazione davvero triste per il brasiliano.

GARA SOSPESA, LA FERRARI SUL BAGNATO SALE IN CATTEDRA - Dura nove giri la prima parte di gara a Sepang. La pioggia ferma tutto e i commissari sventolano bandiera rossa per una sospensione che durerà un'ora. Safety car e valzer di pit stop, tutti determinanti per intermedie con un occhio al cielo. Nel momento più delicato la Ferrari non sbaglia richiamando Alonso e rispendendolo con gomme nuove e soprattutto al primo posto, dopo un sorpasso ai danni di Webber e alla sfortuna che decide di rendere la vita difficile a Hamilton. Una svolta inattesa ma che carica come una molla lo spagnolo. Alonso non vinceva da Silverstone 2011 e il primo posto conferma il talento unico di questo pilota, capace di portare la Ferrari in crisi al primo posto, una Ferrari che lotta per entrare in Q3. E non basta aggrapparsi alla pioggia e alla fortuna. Le corse sono così. Tanto il lavoro da fare a Maranello ma le lacrime nei box del Cavallino rampante sono il simbolo più vero di una squadra che sta lottando con le unghie e con i denti. Alla guida il più forte pilota del Circus (in buonissima compagnia grazie alla presenza di ben sei campioni del mondo in griglia). Alonso spinge la F2012 al limite, giri record, distacchi importanti e gara in discesa per la Rossa.

E QUESTO PEREZ? LA SAUBER FERRARI SOGNA E INSEGUE ALONSO! - Un duello che passerà alla storia quello tra Alonso e Perez. Il messicano della Sauber si ritrova al secondo posto e con il passare dei giri, con l'asfalto che si asciuga, comincia a strappare secondi alla Ferrari. Devastante in ritmo della Sauber che a pochi giri dal termine rischia addirittura di passare Alonso. Un errore del messicano salva, è proprio il caso di dirlo, la Rossa. EE da domani semaforo verde per un dopogara che si prevede spumeggiante. Perez in Ferrari? Da settimane si parla di questa possibilità e questa gara può segnare una svolta importante nella carriera del pilota. Decisivo il ritardo di un giro nella sosta ai box di Perez nell'ultimo pit stop. Alonso approfitta anche di questa incertezza degli avversari per cercare di gestire, con difficoltà, una situazione di prestazione un fase calante. I soliti problemi della Rossa, tenuti a bada da uno straordinario Fernando Alonso.

MALE RED BULL E MCLAREN - Un weekend difficile per le big del mondiale. Sorprendente infatti la vittoria di Alonso e la crisi di una McLaren eccessivamente distratta e sfortunata, e soprattutto la Red Bull mai in gara e con un Vettel bravo a scattare al semaforo verde ma poi risucchiato fino all'undicesima posizione. Cosa succede alla Red Bull? Difficile spiegarlo ma il tedesco fatica, sul giro veloce, sul passo gara, sulla velocità di punta e si ritrova a lottare per restare al livello. Meglio Webber ma anche l'australiano mette in evidenza qualche problema di troppo. Sbaglia anche Button che arriva lungo e tocca una HRT perdendo l'anteriore e vedendo sfumare una gara per lui possibile. Ottime le prestazioni di Kimi Raikkonen, quinto e delle Toro Rosso, a punti grazie a scelte perfette ai box.
nenasimo
00domenica 15 aprile 2012 12:09
Gran Premio della Cina - Trionfo di Rosberg, sbaglia Alonso solo 9°
Tre gare, tre vincitori differenti. Meglio di così impossibile per un mondiale che vede volare al comando Hamilton, oggi terzo alle spalle del compagno di squadra Jenson Button. Alonso dopo una gara splendida rischia e sbaglia nel bel mezzo della rimonta scivolando al nono posto. Male le Red Bull
Ancora lacrime di gioia in Formula Uno. Dopo la gioia della Ferrari a Sepang, la festa della Mercedes che con Nico Rosberg torna al successo in un Gran Premio. Non succedeva dal 1955 con la vittoria del leggendario Fangio. Per Nico la prima vittoria in carriera, in un fine settimana perfetto per il team tedesco, in pole e sempre davanti in gara. Un successo che vale doppio se si pensa ai tanti problemi della Mercedes in gestione gomme e affidabilità. Vittoria macchiata, purtroppo, dall'errore che ha costretto Michael Schumacher al ritiro. Il Kaiser, secondo alle spalle proprio del compagno di squadra, parcheggia la sua monoposto a causa di un errore dei meccanici ai box. Una rabbia che però viene subito stemperata dal trionfo di Rosberg, fantastico dall'inizio alla fine. Ed è lo stesso Schumacher a correre al muretto a festeggiare la vittoria del compagno. Una vittoria che arriva dopo anni di duro lavoro e che riesce così a regalare un sorriso anche e soprattutto al Kaiser, padre di questo progetto e da sempre, tra alti e bassi, al fianco del connazionale. Primo successo quindi per Nico, figlio di Keke, campione del mondo nel 1982.

LA VITTORIA DELLA MERCEDES...E DI ALDO COSTA - E' stata una gara perfetta quella di Rosberg. Per la prima volta la Mercedes non viene tradita dalla Pirelli. Grande il lavoro di Ross Brawn e di un grande esperto come Aldo Costa, "vittima" del 2011 Ferrari e passato a rinforzare il team tedesco. Era stato proprio Schumacher a volere Aldo Costa, una scelta che in Cina premia quindi la fiducia della scuderia e del Kaiser nei confronti dell'ex ferrarista. Ad aiutare la vittoria di Nico, l'errore ai box anche degli uomini McLaren che con i 9" impiegati nell'ultimo cambio gomme rovinano la rimonta di Jenson Button.
SOSTA O NON SOSTA, CHE BELLA CONFUSIONE IN CINA! - E' stata una gara regolare almeno nella prima parte. Partenza senza problemi, pochi rischi da parte dei protagonisti e Mercedes subito davanti con l'ottimo scatto di Rosberg e Schumacher a creare un tappo decisivo (almeno nelle intenzioni del team) tra Nico e il resto del gruppo. La Red Bull anticipa i pit stop, la Ferrari ritarda ma in modo non certo influente. A non convincere è la strategia della Rossa sulla gara di Felipe Massa, con due soste a differenza delle tre del compagno di squadra Alonso. Due pit stop che non possono, per momento e contesto, essere paragonate alle soste di Rosberg (due anche per il tedesco) e di Vettel. Massa ha pagato la scelta del team. Anche Alonso a fine gara ammette qualche errorino strategico. Dopo la perfezione di Sepang, gli uomini di Maranello non sono riusciti a inserire Alonso fuori dal tremendo traffico dalla quinta alla nona posizione. Lo spagnolo, proprio nel tentativo di recuperare posti, sbaglia scivolando al nono posto. Poteva fare di più la Ferrari, sicuramente chiudere davanti alle Williams. Davanti sono Hamilton, Button e Webber a optare le tre soste e si vede. Forti del set di gomme da consumare, i tre si rendono protagonisti di un finale da brividi, con i due della McLaren che infilano le Red Bull. Splendido il sorpasso di Hamilton ai danni di Vettel in quel momento terzo. Continua quindi il momento no della Red Bull. Impressionante vedere Sebastian Vettel soffrire nel superare, a inizio gara, Paul Di Resta. Una confusione di pit stop anticipati e ritardati che ha reso elettrizzante il finale del Gran Premio della Cina. Sfortunato Kimi Raikkonen, sul podio fino a pochi giri dal termine e poi e solo 14esimo a fine gara a causa di un errore e della bagarre sorpassi.
TRE GARE, TRE VINCITORI MA LA MCLAREN E'SUPERIORE - E' stata una bella gara quella di Shanghai. Sorpassi nel finale, manovre al limite (vedi lo zig zag di Hamilton su Vettel) e scelte strategiche più o meno azzeccate. Dopo tre gare con tre vincitori differenti si può dire che sarà un mondiale sicuramente più equilibrato. Un mondiale difficile e che speriamo si risolverà solo all'ultimo ma una cosa è certa: in attesa degli sviluppi, dei test del Mugello, è la McLaren ad avere un passo in più. Splendida la piccola rimonta di oggi e per l'unica monoposto senza il tanto discusso scalino tutti i favori del pronostico. La McLaren riesce a prendere il ritmo in pochissimi giri e in ogni condizione e su ogni mescola. Sarà molto difficile però gestire questa situazione. Per quanto tempo Button e Hamilton si ruberanno punti? E' vero, siamo solo agli inizi ma si rischia seriamente, con il passare del tempo, una situazione simile a quella della Red Bull di due anni fa. Ma ci sarà tempo per parlare anche dei rapporti interni al team di Woking. Per adesso ancora una doppietta sul podio e Hamilton in testa al mondiale.
nenasimo
00domenica 22 aprile 2012 21:19
Gran Premio del Bahrain - Vettel "Battuto un gran Raikkonen"
Il campione iridato torna al successo nel GP del Bahrain davanti a un ritrovato finlandese e al sorprendente Romain Grosjean.

Quarto GP e quarto pilota diverso che chiude davanti a tutti. Dopo tre gare di purgatorio, questa volta è il turno del due volte campione del mondo Sebastian Vettel. Ecco tutte le dichiarazioni a caldo dopo il GP del Bahrain.

SEBASTIAN VETTEL (primo, Red Bull)

"E' stata una vittoria veramente incredibile. È stata una bella gara, difficile. Avevo fatto una buona partenza e creato un certo divario, il che è stato un grosso vantaggio, poi ci sono stati i pit-stop e ho visto che Kimi andava molto veloce. E' stata una gara difficile ma dal punto di vista della strategia ha funzionato tutto, ringrazio la squadra, tutti i ragazzi che hanno fatto un ottimo lavoro in queste quattro gare. Abbiamo chiesto tutta una serie di modifiche, di componenti, hanno lavorato molte ore per darci una macchina che ci piacesse e tutti insieme ce l'abbiamo fatta. Ogni volta ripartiva con pneumatici nuovi, era difficile tenerlo dietro ma ce l'ho fatta e ne sono felice e orgoglioso. Siamo rimasti sorpresi dal passo della Lotus, ci hanno spinto duramente per tutta la gara ma il nostro passo si e' dimostrato sufficiente per vincere".

KIMI RAIKKONEN (secondo, Lotus)

"Avrei anche potuto vincere. Purtroppo ho commesso un errore all'inizio della gara e così ho perso una posizione che alla fine ha pesato molto. Ho dovuto recuperare con una serie di sorpassi, anche se non complicati, che mi hanno rallentato. Forse sì, avrei potuto vincere. Ma siamo riusciti a portare due monoposto comunque sul podio e questo è un ottimo risultato. Siamo soddisfatti per questo risultato, è un bel passo avanti per la squadra".

ROMAIN GROSJEAN (terzo, Lotus)

"Un risultato fantastico, una sensazione strana, sono molto felice e orgoglioso. Sapevamo di avere una buona macchina. Ho avuto una strategia diversa rispetto a Kimi e non è stata così male. La macchina si è rivelata molto competitiva ma la stagione resta difficile, ogni dettaglio fa una grande differenza, il team sta lavorando duramente e non è sempre facile. Ma siamo felici di quanto fatto e personalmente sono felice del mio primo podio in carriera, una bellissima sensazione. Adesso punto alla vittoria, ci vorrà tempo ma siamo veloci".

NICO ROSBERG (quinto, Mercedes)

"Lo sapevamo, dovevamo stare attenti a controllare bene le gomme e si vedeva che c'era qualcuno che aveva più problemi di altri ma per noi non è stata una giornata terribile. A inizio stagione avevamo tantissimi problemi con le gomme ma oggi siamo stati la terza scuderia dietro Red Bull e Lotus, non è male. Ho fatto punti e ho fatto meglio di McLaren e Ferrari. Le manovre su Hamilton e Alonso? Non ho ancora rivisto le immagini".

nenasimo
00domenica 13 maggio 2012 21:42
Gran Premio di Spagna - Trionfo Maldonado ma Alonso è secondo!
Quinto vincitore diverso in cinque gare disputate. Pastor Maldonado è il primo venezuelano a vincere in Formula Uno e riporta la Williams al successo. Cresce la Ferrari con Alonso secondo e in testa al mondiale in compagnia di Vettel Terzo uno strepitoso Raikkonen. Massadoppiato anche da Alonso
PASTOR MALDONADO NELLA STORIA - Non poteva esserci inizio migliore per questo emozionante mondiale. Cinque vincitori differenti in cinque gare disputate e la prima europea regala un risultato storico, leggendario, ovvero il primo triondo iridato per un pilota venezuelano. Pastor Maldonado vince in Spagna riportando al successo la Williams. Un risultato importantissimo per un team in crescita e che ha attraversato anni difficili. Un premio alla costanza e al sacrificio di Sir Frank Williams, presente ed emozionato.

CRESCITA FERRARI, FOLLIA LOTUS - Ma Montmelò porta fortuna anche agli uomini di Maranello. Dopo il fallimento del 2011 Alonso sfiora il colpaccio portandosi al comando già nella prima curva per poi arrendersi, colpa un pit stop leggermente in ritardo e la manovra punita di Pic che non rispetta la bandiera azzurra per il doppiaggio dello spagnolo. A niente è servito il forcing finale con Alonso capace di recuperare mezzo secondo a giro fino alla lotta finale a suon di DRS. Infine la resa a causa delle Pirelli completamente usurate. Un ottimo weekend per la Ferrari che torna, complice la penalizzazione di Hamilton, in prima fila. Cosa che non succedeva dal Canada nel 2011. Notevoli ed evidenti i passi avanti della Rossa anche se il lavoro da fare è ancora tanto. Le novità studiate a Maranello e portate in pista in Catalogna non possono che essere un interessante punto di partenza per il Cavallino Rampante. Infine la Lotus, in crescita ma vittima di alcune leggerezze imperdonabili come quella che ha compromesso in modo definitivo e irreversibile la gara di Kimi Raikkonen. Il finlandese resta in pista con un ordine assai stravagante dal box, ovvero un'altra ipotetica sosta di Ferrari e Williams. Una intuizione completamente sbagliata e che ha fatto ritardare il pit stop di Raikkonen. Follia vera. E ad appesantire la decisione errata dai box il recupero formidabile proprio dell'ex ferrarista che nell'ultimo giro si porta addirittura in scia ad Alonso, Quarto il compagno di Kimi, Grosjean.

IRRICONOSCIBILE RED BULL, VETTEL SESTO E WEBBER UNDICESIMO - Nel giorno della ripresa Ferrari arriva la grandissima delusione per la Red Bull. Dopo il successo del Bahrain ecco il nuovo scivolone in Catalogna. QUesta è la brutta, bruttissima copia della monoposto in grado di dominare in lungo e in largo il mondiale 2011. E' vero, hanno fatto di tutto per complicare le cose al team campione ma simili prestazioni non possono trovare giustificazione nel regolamento. Horner e colleghi sbagliano tutto, anche a Barcellona con musetti anteriori cambiati e ricambiati, dal venerdì alla domenica di gara. Qualcosa non va e forse qualcuno sta perdendo il controllo della situazione. Il campione del mondo riesce a salvare il salvabile con un sesto posto che vista la situazione profuma quasi di successo. Vettel che è stato anche penalizzato con un drive through per non aver rispettato la bandiera gialla. Storia ben differente per il collega Mark Webber, undicesimo e fuori dalla zona punti. Tutto da rifare anche se Vettel resiste al primo posto iridato, raggiunto dal ferrarista Fernando Alonso.

MCLAREN, RIMONTA HAMILTON MA CHE FATICA (E SONO ANCORA ERRORI!) - Ci si aspettava la grande rimonta di Lewis e l'inglese non ha certo tradito le aspettative. Hamilton parte dall'ultimo posto in griglia e chiude in ottava posizione grazie alla scelta delle due sole soste. Uno sforzo incredibile per Hamilton, da sempre selvaggio con le gomme e oggi costretto a gestire nel migliore dei modi le mescole. Lewis chiude davanti al compagno Jenson Button. Un risultato comunque positivo visto i risultati del sabato di qualifica anche se il team di Woking si è reso ancora una volta protagonista di errori ai box. Incredibile quello nel pit stop di Hamilton, con una gomma lasciata in pienazona di manovra che fa sbattere violentemente la monoposto. Non sembra avere fine quindi la crisi degli uomini McLaren e in Inghilterra si comincia a rumoreggiare di vere o presunte cospirazioni.

PASSO INDIETRO MERCEDES, FUORI SCHUMI! - Chi fa un passo indietro importante e preoccupante a Montmelò è la Mercedes. Michael Schumacher dopo una discreta partenza decide di puntare Bruno Senna e finisce con il tamponarlo. Il Kaiser cerca di dare responsabilità al pilota Williams ma le immagini sono abbastanza chiare: Michael non è certo esente da colpe. Nico Rosberg finisce la sua gara al settimo posto, superato nel finale da Sebastian Vettel. Sbagliata la scelta di puntare alle morbide invece di sostituire subito il primo set con le hard.

MASSA DOPPIATO DA ALONSO, LA CRISI NON HA FINE! - E' stata una gara abbastanza regolare quella di Montmelò. Partenza perfetta di Alonso e Maldonado subito costretto al recupero. Red Bull subito ai box e per vedere qualche cambiamento o colpo di scena bisogna attendere l'errore di Michael Schumacher che tampona Bruno Senna in fase di sorpasso. Il resto sono recuperi, sorpassi e scelte più o meno discutibili ai box. Pirelli ancora una volta decisive e protagoniste con picchi di prestazione e improvvise crisi da gestire. In casa Ferrari resta il problema, ormai di difficile soluzione, Felipe Massa. Pilota che ormai sembra fuori da ogni piano e lontano, sempre più lontano dal suo compagno di squadra. A Barcellona il brasiliano viene addirittura doppiato da Alonso secondo e chiude in quindicesima posizione.
nenasimo
00domenica 27 maggio 2012 21:57
Gran Premio di Monaco - Vince Webber, Alonso 3° e leader mondiale
Mark Webber si aggiudica la non proprio esaltante gara del Principato di Monaco davanti a Nico Rosberg e Fernando Alonso. Il ferrarista, terzo, vola in testa alla classifica mondiale piloti. Quarto posto per Vettel, quinto Hamilton
NOIOSA MONTECARLO, E' QUESTO IL PREZZO DEL FASCINO? - Cominciamo con un dato più che positivo. Mai nella storia della Formula Uno sei piloti differenti avevano vinto le prime sei gare della stagione. Una buona notizia per lo spettacolo in chiave iridata. Su pista, diciamoci la verità, non è successo nulla. A questo punto una domanda è d'obbligo? Ogni appassionato di motori ama Montecarlo, il fascino è irresistibile ma trovare un senso a una gara simile è davvero complicato. Quindi il prezzo da pagare è molto, troppo alto per mantenere viva la leggenda. E per fortuna che Sebastian Vettel prova a beffare tutti con le soft in partenza e per poco non ci riesce. La pioggia che da giorni doveva arrivare alla fine non è arrivata e così il tedesco campione del mondo si è dovuto accontentare del quarto posto alle spalle del sempre perfetto Fernando Alonso, bravo anche oggi a guadagnare due posizioni dalla griglia e portare a casa un terzo posto e i punti che gli permettono di volare in testa alla classifica piloti. E chi l'avrebbe mai detto?

VINCE WEBBER IL CONTINUO, ALONSO IN TESTA ALLA CLASSIFICA PILOTI - Non è stata una gara bella e anche il fatto di rincorrere la pioggia per tre giorni non è certo qualcosa di positivo o normale. Montecarlo regala zero sorpassi zero (almeno nella lotta al podio) e giusto due o tre emozioni in partenza con l'uscita di scena di Grosjean, quindi in gara con la strategia di Vettel e le sue gomme soft che alla fine lo mollano e le uscite di Schumacher e Button. Il resto è noia, un treno interminabile di monoposto che di tanto in tanto fanno fumare le anteriori per qualche staccata al limite e poco più. Non cambia nulla con Webber che scatta bene e resiste in testa fino al primo pit stop per il cambio da supersoft a soft. Chi le soft le aveva già montate dallo start era Vettel che approfitta quindi del vantaggio ritrovandosi pista libera per costruire un vantaggio sufficiente al colpaccio. La Red Bull fa la danza della pioggia ma la corsa rimane asciutta e il campione del mondo si vede costretto a rientrare ai box per evitare di perdere ulteriore terreno.

VETTEL TORNA IN FILA, SFORTUNATI SCHUMACHER E BUTTON - Con il pit stop di Vettel si chiude ufficialmente la gara. Webber torna al comando davanti a Rosberg e Fernando Alonso, bravo con il contributo della squadra di beffare Hamilton e conquistare un terzo posto importantissimo. Lo spagnolo vola infatti al comando della classifica piloti in solitario. Le soft faticano a ritrovare performance e così i tempi cominciano con il tempo a ballare. Webber perde qualcosina ma resiste al comando fino al traguardo. Dietro Vettel non riesce ad approfittare delle supersoft per riprendere Alonso e Massa si accomoda, senza grosse pretese, al settimo posto. Weekend da dimenticare per Jenson Button, eliminato in Q2 e ritirato in gara. Fuori anche Schumacher per problemi al cambio dopo la pole del sabato.

DELUDONO LE LOTUS, BENE LA FORCE INDIA - Dovevano essere protagonisti del fine settimana monegasco invece le Lotus si sono ben presto rivelate la vera delusione di Montecarlo. Grosjean saluta tutti in partenza e Raikkonen infila una serie di giri in piena emergenza per poi chiudere in nona posizione. Ottime le prestazioni di Di Resta e Hunkelberg che riescono a portare nella top ten la Force India.
nenasimo
00lunedì 11 giugno 2012 15:51
Gran Premio del Canada - La Ferrari sbaglia tutto, Alonso 5°
La Ferrari sbaglia completamente strategia affidandosi a una sosta in meno per vincere il Gran Premio del Canada. Niente di tutto questo, Alonso viene superato da Hamilton (vincitore), da Grosjean, Perez e Vettel. Settimo vincitore in sette gare. Ritiro per Schumacher
LA FERRARI CI PROVA MA SBAGLIA TUTTO - E' vero, con il senno del poi è sempre molto facile fare bilanci e puntare il dito ma quanto successo a Montreal è l'ennesima dimostrazione che in fatto di occasioni perse gli uomini di Maranello non hanno eguali. Un doppio errore. La Ferrari decide di lasciare in pista Alonso nella speranza di vincere la gara grazie al pit stop in meno rispetto a Hamilton. Le gomme, naturalmente, non hanno resistito e Hamilton è riuscito a rimontare posizioni per vincere il Gran Premio del Canada. Non solo, Alonso da secondo si vede superato praticamente da tutti, soprattutto da Vettel che inizialmente aveva seguito la strategia della Ferrari per poi rientrare ai box per dare fiato alle gomme e chiudere al quarto posto, davanti proprio ad Alonso. Secondo posto per il francese della Lotus Grosjean, ormai realtà di questa stagione. Gradino basso del podio per la Sauber di Perez. E sono proprio queste due monoposto a dover far riflettere la Ferrari. Perché Grosjean e Perez sono riusciti a far funzionare la sosta in meno?

IL PODIO CHE NON TI ASPETTI, HAMILTON LEADER DEL MONDIALE - Non è stata una gara molto bella ma a stravolgere la situazione ci ha pensato, con drammatico tempismo, la Ferrari. Nel giorno della monoposto all'altezza, con buoni tempi e immancabile affidabilità, manca completamente la strategia degli uomini in rosso. Sbagliano tutto sul muretto Ferrari. In occasione del primo pit stop ritardano di un giro la sosta, quindi la decisione di non far rientrare lo spagnolo e tirare fino alla fine. Ad approfittare del piacere Ferrari, il vincitore Lewis Hamilton, nuovo leader del mondiale, e la Lotus di Grosjean e la Sauber di Perez. Un podio che nessuno poteva aspettarsi alla vigilia del weekend canadese. Giù dal podio Vettel che riesce a mettere una pezza al pit stop mancato con un'altra sosta a pochi giri dal termine per il set che permette al campione del mondo di superare proprio Alonso.

MALE LE MERCEDES, RECUPERA MASSA. CRISI BUTTON - Deludono ancora una volta le Mercedes con Rosberg sesto e Schumacher ancora una volta costretto al ritiro per problemi tecnici. Settimo posto per Mark Webber, in ombra in questo appuntamento, a differenza del compagno di squadra vicinissimo al podio. Massa finisce in testa coda a inizio gara per poi, grazie stavolta alla strategia Ferrari, recuperare fino in decima posizione. Chi perde la scommessa con le Pirelli è Jenson Button, partito con banda gialla e in crisi per tutti e settanta i giri della gara. L'inglese chiude in sedicesima posizione.

nenasimo
00domenica 24 giugno 2012 17:25
Leggendario Alonso, è un capolavoro mondiale
Fernando Alonso grande protagonista al Gp d'Europa: lo spagnolo della Ferrari, partendo dall'11a posizione, vince la sua seconda gara stagionale, approfittando del ritiro di Vettel. Secondo posto per Raikkonen, terzo Schumacher; Massa chiude 16°. Alonso si riprende anche la testa della classifica
Incredibile vittoria di Fernando Alonso in Spagna, la sua Spagna. Una rimonta leggendaria di Alonso che chiude davanti Kimi Raikkonen e a Michael Schumacher, nuovamente sul podio. Giornata fortunata per la Ferrari: si ritirano infatti Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Alonso, al 19esimo successo iridato, torna al comando del mondiale.

VETTEL SCAPPA VIA, ALONSO TENTA LA RIMONTA - Pronti via e subito il comandante Vettel prende il controllo della gara. Devastante lo start della Red Bull, subito al top a livello di spinta e prestazione. Le Soft e i piccoli problemi di Lewis Hamilton secondo aiutano il campione del mondo a prendere vantaggio. Valencia è zona praticamente vietata ai sorpassi e Grosjean non riesce infatti a superare l'inglese della McLaren. Una situazione simile a quella del 2011. Vettel scappa via e così lo spettacolo si sposta sul gruppone centrale, dalla terza, quarta fila in su. Parte male Rosberg, parte bene Alonso che guadagna un paio di posizioni salvando la gara almeno in partenza. Meglio di così impossibile, anche se il vantaggio del pilota Red Bull rompe la gara dopo appena cinque giri. Massa si porta facilmente in decima posizione.

HAMILTON AIUTA VETTEL, GARA CONGELATA - Dopo appena sette giri la gara diventa praticamente una passeggiata per Sebastian Vettel. L'aiuto decisivo arriva proprio dal diretto rivale Lewis Hamilton, frenato in seconda posizione a ben 8" dal tedesco della Red Bull. A temperature altissime Vettel si ritrova così nella situazione di poter gestire sia gomme che motore. Non ci sono scossoni o colpi di scena fino a quasi metà gara. Alonso è sicuramente il grande protagonista, sempre su ritmi altissimi e tempi record, migliori dei diretti rivali.

GIRO 29 SAFETY CAR, LA RED BULL TRADISCE VETTEL! - Bisogna attendere il giro 29 per vedere un'altra gara. Entra la safety car e a Valencia comincia il delirio. Alonso è incredibilmente terzo grazie al gioco di pit stop perfetto da arte degli uomini in Rosso. Si fermano tutti, anche Hamilton. Ed è proprio l'inglese ad avere problemi ai box, l'ennesima volta in questo mondiale. Lewis torna in pista in sesta posizione mentre Alonso riesce a mettersi in scia a Grosjean con Vettel sempre al comando. Giro 33, esce la safety car e arrivano i colpi di scena. Alonso supera, in modo magistrale Grosjean conquistando il secondo posto con il campione del mondo che cerca nuovamente di staccare tutti. Un tentativo che finisce due giri più tardi. La Red Bull lascia letteralmente a piedi Vettel, presentando, per la prima volta in questa stagione, problemi di affidabilità. Le temperature valenziane tradiscono Vettel mentre Alonso prende il comando della gara. Spettacolare il boato del pubblico spagnolo.
ALONSO AL COMANDO, SI FERMA ANCHE GROSJEAN - E' una domenica che sorride alla Ferrari. Da una parte i meriti, incredibili, di un pilota che non conosce eguali come Fernando Alonso, dall'altra i guai dei diretti rivali. Prima si ferma Vettel, quindi al giro 42 la Lotus di Grosjean. Lo spagnolo della Ferrari si ritrova al comando con il solo Lewis Hamilton alle spalle a oltre 3" e l'altra Lotus di Kimi Raikkonen. Una situazione sicuramente favorevole alla Rossa ma da brividi visti i quindici giri al termine e le gomme che cominciano a calare di prestazione.

ALONSO RESISTE, ANCHE HAMILTON SALUTA - Le gomme non mollano la Ferrari. Un ulteriore dato più che confortante in chiave mondiale. Dopo una serie di giri lanciati cominciano i guai per Lewis Hamilton che a due giri dal termine prima viene superato da Raikkonen, quindi si vede costretto al ritiro toccato da Pastor Maldonado. Notizie buonissime per Fernando Alonso che taglia il traguardo e comincia la festa. Una corsa leggendaria dello spagnolo. Secondo posto per Raikkonen, torna sul podio Michael Schumacher.



nenasimo
00domenica 8 luglio 2012 20:32
Gran Premio di Gran Bretagna Vince Webber, Alonso molla nel finale ed è secondo
Seconda vittoria stagionale per il pilota della Red Bull Mark Webber. Secondo il ferrarista Alonso che resta leader del mondiale mentre il gradino basso del podio è del campione in carica della Red Bull Sebastian Vettel. Ottima la gara di Massa, quarto. Male le McLaren con Hamilton ottavo, Button 10
STRATEGIA SBAGLIATA O SUPERIORITA' RED BULL? - Fernando Alonso illude i tifosi Ferrari con una pole e una gara al comando fino agli ultimi dieci giri prima della beffa (sverniciata) della Red Bull di Mark Webber, al secondo successo stagionale. Tutta colpa delle gomme. La Ferrari si presenta allo sprint finale con gomme soft, la Red Bull invece strappa il successo con le gomme dure. Un errore di valutazione? Si possono dare centinaia di interpretazioni e qualche colpa sicuramente possiamo trovarla agli uomini in Rosso. Perché optare per le hard nel finale invece che a metà gara? E poi il ritardo sull'ultimo pit stop. E poi, e poi. A ognuno la sua idea e il suo giudizio. Troppo complicata Silverstone per condannare in pieno una strategia sicuramente coraggiosa. Silverstone era un esame importantissimo per la Ferrari e questo secondo posto conferma il potenziale del Cavallino rampante in chiave iridata. La Ferrari c'è e lotterà fino alla fine. Non abituiamoci "male", tutti vorrebbero ripetere il mondiale surreale del 2011, con vittorie a ripetizione e dominio assoluto ma per fortuna questo mondiale è e rimarrà aperto.

SOLO RED BULL E FERRARI, LOTUS NEL FINALE - Parte bene Alonso, al semaforo verde con gomme hard (insieme a Hamilton) e partono bene le Red Bull anche se Vettel presenta qualche problema di troppo. Ci vogliono infatti due pit stop per far crescere in modo decisivo la Red Bull. Alonso resta al comando fino a dieci giri dal termine e a sorprendere è sicuramente Felipe Massa, strepitoso in partenza e penalizzato prima dal pit stop della rossa (posizione persa su Vettel), quindi dalle gomme nel finale. Il terzo incomodo diventa quindi la Lotus, brava ad approfittare dell'aumento improvviso della temperatura in quel di Silverstone e protagonista di un finale da vittoria. Troppo tardi però lo scatto di Kimi Raikkonen per poter impensierire Massa e magari puntare al gradino basso del podio. La gara si decide nell'ultimo pit stop con la Red Bull che si affida alle hard per attaccare un Alonso che invece ritarda l'ingresso ai box per montare delle soft che finiranno per regalare la vittoria ai diretti rivali. Una gara giocata quindi sull'intelligenza e le scelte, fin dalla partenza asciutta. Alla Ferrari la riflessione sul mix di mescole.

DELUSIONE TOTALE PER MCLAREN E MERCEDES - Chi doveva in un qualche modo riprendersi era il team di casa, la McLaren e invece Silverstone si rivela, ancora una volta, deludente per Hamilton, settimo alle spalle di Grosjean, e Button, fuori in Q1 e decimo dopo una bella rimonta. Una McLaren irriconoscibile e che si presenta nel momento decisivo della stagione con il fiatone. Per una volta non si sbaglia ai box, ma la monoposto continua a fare passi indietro preoccupanti, con un Button totalmente smarrito. Stessa storia per la Mercedes con Rosberg solo 15esimo e Michael Schumacher partito dal terzo posto in griglia e finito settimo, superato da tutti a causa dei soliti e irrisolti problemi di consumo gomme della Mercedes.

MALDONADO NE COMBINA UN'ALTRA, SAUBER DA DIMENTICARE - Dietro ai grandi protagonisti, in una gara senza eccessivi scossoni e decisa negli ultimi dieci giri, il resto della truppa con Pasto Maldonado protagonista in negativo, ancora una volta, a causa di un contatto che mette fuori gioco Perez. Proprio la Sauber spera di poter cancellare questo fine settimana non certo esaltante in terra inglese con il messicano ko e Kobayashi 11esimo e autore di un dritto pericolosissimo ai box, con ben tre meccanici travolti per fortuna senza conseguenze gravi.

Adesso ci si trasferisce in Germania e si sa, il mondiale si decide proprio nelle prossime tre, quattro tappe, dal weekend tedesco appunto, al Gran Premio d'Italia, con Ungheria e Belgio ad assegnare punti pesantissimi. Red Bull e Ferrari hanno risposto presente, a McLaren e Mercedes il compito di non restare fuori dai giochi già tra due settimane in Germania.
nenasimo
00domenica 22 luglio 2012 21:23
Capolavoro Ferrari, Alonso trionfa in Germania!
Una gara magistrale di Fernando Alonso in Germania. Vittoria e prima fuga iridata per lo spagnolo che chiude davanti a Sebastian Vettel (penalizzato e retrocesso di tre posizioni) e l'ottimo Jenson Button secondo. Terzo Raikkonen. Centesimo GP amaro per Hamilton, ritirato mentre Massa chiude 12esimo
PERFETTO ALONSO, PIU' FORTE DI GOMME E AVVERSARI - Suona l'inno italiano e quello spagnolo in Germania. E' una domenica da incorniciare per la Ferrari e per il sempre più leader del mondiale Fernando Alonso. Tutto perfetto, dalla partenza all'arrivo, dopo tanta, tanta sofferenza e una vittoria che in terra tedesca vale doppio, anche e soprattutto per l'importanza in chiave mondiale. Alonso stacca tutti per la prima vera fuga stagionale. Tre vittorie per Alonso e Ferrari in continua crescita, su asciutto, su bagnato, ai box e al muretto. Tutti dietro nonostante le difficoltà su gomme medie, nonostante il ritmo indiavolato di un ritrovato Jenson Button. Tutto perfetto a Hockenheim. Anche il finale con quelle sportellate al limite tra l'inglese della McLaren e Vettel (penalizzato a fine gara e retrocesso di tre posizioni). Meglio di così impossibile. Peccato per Hamilton, per questo amaro centesimo Gran Premio in carriera, chiuso con un ritiro. E peccato, ancora una volta per Felipe Massa dodicesimo.

ALONSO PARTE BENE, BUTTON "AIUTA" LA FERRARI - Parte con soft e parte benissimo la Ferrari, subito davanti con Alonso mentre Massa si vede costretto a rientrare ai box per un contatto. Sfortunato anche Hamilton che fora e si ritrova nelle retrovie a cercare una rimonta impossibile. Alonso vola via con Vettel in scia mentre Button, fin dai primi giri, dimostra di aver ritrovato il feeling con la sua McLaren portandosi tra i primi. Guadagna posizioni anche Rosberg, resiste Schumacher. La Ferrari è indomabile fino al primo pit stop. Le gomme medie complicano e non poco il lavoro di Alonso che ancora una volta si dimostra un mago nella gestione illudendo i diretti rivali, giocando di finte e bluff spingendo Vettel e Button,il più grande alleato della Rossa, al limite per poi mantenere il distacco fino al traguardo. Per questo Hockenheim può definirsi, senza alcun dubbio, un vero e proprio capolavoro dello spagnolo e della Ferrari. Alonso dimostra tutto in Germania, dimostra di essere superiore ai suoi rivali e a pagarne le conseguenze è soprattutto Vettel.

VETTEL PERDE LA TESTA, GERMANIA ANCORA TABU' PER SEBASTIAN - E se Alonso dimostra il proprio talento, chi purtroppo mette in evidenza, per l'ennesima volta, i propri limiti è Sebastian Vettel. Il tedesco spinge e gode in condizioni normali. Al primo problema (sorpasso di Hamilton) si innervosisce perdendo la testa. La manovra di Lewis sorprende il tedesco della Red Bull che comincia a gesticolare contro l'inglese. A completare l'opera ci pensa il pit stop in contemporanea con la Ferrari di Alonso e Button che guadagna una posizione proprio sul tedesco. I giri successivi sono per Vettel un tormento con staccate al limite, escursioni, botte e un distacco dai primi due della gara che non si abbassa. Il campione del mondo deve attendere il penultimo giro per riprendersi la seconda posizione superando Button con una manovra che finisce sotto la lente dei commissari. Continua quindi la striscia non certo positiva per Vettel nel suo Gran Premio di casa, mai vinto fino ad oggi.

STESSA STRATEGIA, ALONSO RESISTE E VINCE - Sono quindi le medie a decidere la gara di Hockenheim con Alonso capace di gestire al meglio, con un continuo tira e molla il vantaggio sugli inseguitori in molti momenti della gara decisamente superiori. I due pit stop su gomme medie confermano il primo posto della Ferrari nonostante lo sprint pericolosissimo di McLaren e Red Bull nella seconda parte della gara. Anche Raikkonen per un po' si getta nella mischia ma il pilota della Lotus alla fine si "accontenta" del quarto posto. Deludono, neanche a dirlo, le Mercedes. Bravo Rosberg a chiudere in top ten dopo la partenza negli ultimi posti in griglia (casua penalizzazione). Non riesce a rendersi pericoloso Schumacher, davanti nei primi giri e poi scivolato al settimo posto. A rubare la scena, fuori dalla corsa al podio, sono quindi le due Sauber, in difficoltà nel sabato di qualificazione e in gara capaci di riportarsi avanti con Kobayashi quinto alle spalle di Raikkonen e Perez settimo davanti alla Mercedes del Kaiser.

UFFICIALE: SEBASTIAN VETTEL PENALIZZATO RETROCEDE AL QUINTO POSTO. TERZO RAIKKONEN - E a due ore dal termine della gara arriva la decisione dei commissari di penalizzare il tedesco della Red Bull Sebastian Vettel di 20". Il campione del mondo retrocede quindi in quinta posizione. Button quindi alle spalle di Fernando Alonso con Kimi Raikkonen terzo. Guadagna un posto anche Kobayashi quarto.
nenasimo
00domenica 29 luglio 2012 16:19
Vince Hamilton, bene le Lotus e Alonso è quinto
Lewis Hamilton completa l'opera d'arte in terra ungherese con il successo in gara davanti alle due Lotus di Raikkonen e Grosjean. Quarto posto per uno scatenato Vettel mentre Alonso non rischia niente e si accontenta del quinto posto. Lo spagnolo della Ferrari sempre leader mondiale
THE WINNER IS...PIRELLI, OPS HAMILTON - Se serviva un esempio di gara tremendamente (ed eccessivamente) influenzata dalle gomme forse l'abbiamo trovata. E' vero che in Ungheria c'è poco grip, è vero che in Ungheria non c'è un sorpasso neanche a pagarlo ma le ormai famosissime soft e medium stavolta hanno esagerato. Può una gara essere influenzata e decisa fino a questo punto dalle mescole? La risposta è no e qualcuno dovrebbe anche fare un pensierino. Nella noia soleggiata di Budapest vincono i muretti e le strategie. Dei piloti non c'è traccia se non la rincorsa folle di Vettel per il podio. A contribuire poi alla non esaltante gara ungherese lo spirito eccessivamente "vacanziero" di qualche protagonista. Alonso porta a casa il minimo indispensabile per andare al mare da capolista iridato.

BENTORNATO LEWIS, STREPITOSE LOTUS - La cronaca della gara ha ben poco da dire. Zero sorpassi, nessun colpo di scena e gara decisa al primo e secondo pit stop con la decisione di rimanere su gomma media di Hamilton, la scelta opposta delle Lotus su Soft. Nessuno sbaglia, la McLaren vince. Tutto qua, niente da aggiungere se non le prove di qualche singolo come Webber che dopo il disastro in qualifica riesce a riportarsi in zona punti. Deludente ancora una volta Felipe Massa. Ci provano le due Lotus, forti del "vantaggio" soft accompagnato dalla possibilità di concludere la gara con le medium puntando su una sosta in meno ma la differenza tra le due mescole non sembra poter risolvere la faccenda. Hamilton riesce a portare a termine nel migliore dei modi la sua strategia lasciando sfogare i diretti inseguitori senza eccessivi problemi. Raikkonen è scatenato ma ancora una volta non riesce a chiudere il conto con la vittoria (lo meriterebbe davvero). Si spegne un po' Grosjean, confermando la sua poca lucidità nei momenti decisivi. Il francese sente la pressione e Vettel fa di tutto per fargliela sentire. Proprio Vettel diventa il protagonista del finale con una rimonta straordinaria ma che non basta a raggiungere il podio.

ALONSO, MISSIONE COMPIUTA. ADESSO IN VACANZA... - Come dicevamo, il meno in palla per un motivo di classifica e opportunità è il ferrarista. Fernando non preme, consapevole dei limiti della rossa in queste condizioni e chiude davanti a Webber, obiettivo minimo (o massimo?) per la trasferta ungherese. Compitino fatto e primo posto nella piloti assicurato.

MERCEDES DA DIMENTICARE, COSA FARA' IL KAISER? - Un'altra brutta figura per il team tedesco. Schumacher prima si ferma sulla griglia ancor prima di partire, quindi viene penalizzato e poi abbiamo perso le sue notizie. Rosberg non viene inquadrato neanche una volta. La classifica finale ce lo presenta in decima posizione. No, registro da cambiare in casa Mercedes, così si va poco lontano.

Adesso sosta estiva e appuntamento a settembre con la bellissima gara del Belgio. Buone vacanze a tutti...

nenasimo
00domenica 2 settembre 2012 16:36
GP BELGIO: Dominio Button, brutto incidente per Alonso
Jenson Button torna alla vittoria mondiale in Belgio. L'inglese chiude davanti a Vettel e Kimi Raikkonen. Grosjean sbaglia e provoca un tremdno incidente che mette fuori causa Hamilton, Perez e il leader del mondiale Fernando Alonso. Quinto Massa davanti a Webber
GROSJEAN ROVINA TUTTO: FUORI HAMILTON, PEREZ E ALONSO - Peggio di così il signor Grosjean non poteva certo fare. Il francese della Lotus riesce, in una sola folle manovra, a rovinare una delle gare più belle dell'anno, a fermare la corsa di Fernando Alonso che vede sfumare il sogno del record di gare a punti (si ferma a 23, contro le 24 di Schumacher) e distruggere la corsa al podio e perché no alla vittoria, delle due Sauber. È sicuramente lui, Grosjean, il protagonista in negativo di questo atteso weekend belga. Una manovra ai limiti della follia pura con Hamilton che si vede tagliare completamente la traiettoria e lo stesso Grosjean che vola sfiorando il casco dello sfortunatissimo Alonso. Resta coinvolto nella mischia anche l'incolpevole Perez. Questo il brutto avvio.

GARA PERFETTA PER BUTTON, RECUPERANO LE RED BULL - Una volta usciti di scena i protagonisti del mondiale, Jenson Button si ritrova praticamente solo al comando. Una gara perfetta quella dell'inglese, con una gestione gomme pazzesca che ha permesso alla McLaren di poter chiudere con una sola sosta box. Stessa scelta per Sebastian Vettel, bravissimo ad attaccare al momento giusto e approfittare dei guai dei diretti rivali al mondiale. Il tedesco chiude al secondo posto avvicinandosi così ad Alonso in testa alla piloti. Terzo posto infine per il "solito" Kimi Raikkonen. La sua Lotus fatica in avvio per poi volare con minor carico. Strepitoso il sorpasso ai danni di Schumacher che permette all'ex ferrarista di conquistare il gradino basso del podio. Ottimo il quarto posto di Hulkenberg, davanti a Felipe Massa.

MASSA AIUTA ALONSO, WEBBER E' SOLO QUINTO - Per una volta Felipe Massa riesce a fare la gara giusta permettendo alla Rossa di limitare i danni. Il ko di Alonso poteva avvicinare soprattutto Webber in testa alla classifica ma proprio il brasiliano è riuscito a superare la Red Bull tenendola poi al quinto posto. Chi sorride a metà è infine la Mercedes, ancora protagonista di alti e bassi e discutibile in fatto di strategia box.Schumacher, sotto giudizio per una manovra spericolata ai danni di vettel, termina il suo 300esimo Gp al settimo posto. Rosberg undicesimo.
nenasimo
00domenica 9 settembre 2012 20:37
Trionfo Hamilton, podio Alonso e super Perez!
Emozioni a Monza. Lewis Hamilton trionfa nel Tempio della velocità lasciandosi alle spalle uno strepitoso Sergio Perez su Sauber e l'ottimo Fernando Alonso, terzo dal decimo posto iniziale. Bene anche Massa, quarto. Ko Vettel, Button e Webber
DOMINIO HAMILTON, CHE SFORTUNA JENSON!..E PEREZ? – Lewis Hamilton vince, stravince il Gran Premio d’Italia a Monza avvicinandosi a Fernando Alonso in testa alla classifica piloti. Una gara emozionante, in pieno stile brianzolo e che vede la McLaren confermare la propria superiorità su Ferrari e soprattutto Red Bull. L’inglese parte in testa e chiude davanti a tutti, davanti soprattutto a uno strepitoso Sergio Perez su Sauber, protagonista di una gara super, chiaro messaggio ai vertici del Cavallino Rampante alla ricerca, ormai è ufficiale, di un pilota da affiancare al leader Fernando Alonso. La Sauber sorprende tutti con una strategia alternativa, ritardando il pit stop e riesce a fine gara a girare sul mezzo secondo più veloce di Alonso e Massa. Sfortunatissimo Jenson Button, autore di una gara ottima (tranne la partenza) e conclusa purtroppo a bordo pista per un problema tecnico.

RIMONTA ALONSO, MISSIONE COMPIUTA PER LA FERRARI – Meglio di così impossibile. La Ferrari porta a casa la gara perfetta, vista alla luce della grandissima delusione del sabato di qualifica. Alonso parte decimo e chiude sul gradino basso del podio, alle spalle di Perez e del poleman Hamilton. Una posizione che Alonso deve sicuramente dividere con il suo compagno di squadra Felipe Massa, quarto e bravissimo in partenza e vero uomo squadra nel finale cedendo la posizione al leader Alonso. Troppo forte Perez, indemoniato su una Sauber irraggiungibile e che proprio negli ultimi giri supera le due Ferrari con estrema (eccessiva?) facilità. Fatto sta che Alonso, ancora una volta, salva tutto il salvabile e riesce ad andare oltre. Strepitosa la partenza con ben quattro posizioni guadagnate, perfetto il resto della gara fino al secondo posto prima del sorpasso del suo possibile compagno di squadra nel 2013 Sergio Perez. Un terzo posto che vale una vittoria per lo spagnolo. Un applauso a Felipe Massa per il coraggio e la passione dimostrate in quella che potrebbe essere l’ultima gara a Monza al volante di una Ferrari.

RED BULL DA DIMENTICARE, MALE MERCEDES E LOTUS – Tanti bei sorpassi e ben tre colpi di scena: il ritiro di Jenson Button e soprattutto di entrambe le Red Bull. Un domenica disastrosa per il team campione del mondo, ben lontano dalla corazzata indomabile del 2011. Vettel parcheggia a pochi giri dal termine rischiando di far saltare il motore. Webber rientra ai box con la monoposto in panne. Peggio di così impossibile. Da aggiungere poi la penalità rifilata a Vettel per una manovra al limite ai danni di Fernando Alonso. Il tedesco spinge sull’erba lo spagnolo della Ferrari e si prende un drive through. Eccessiva severità? No, ma sarebbe cosa buona e giusta mantenere i parametri identici in ogni gara. Abbiamo visto manovre ben peggiori non venire nemmeno sanzionate. Il giro ai box allontana ulteriormente il tedesco da Fernando Alonso in gara e nel mondiale. Male anche Lotus e Mercedes. Raikkonen non riesce a prendere il ritmo e D’Ambrosio si rivela non certo all’altezza della situazione (comprensibile!). Malissimo le Mercedes in continua caduta libera e in apparenza ormai demotivata dopo il discreto avvio di stagione. Una situazione da chiarire al più presto anche in Mercedes con due piloti in bilico e un futuro incerto. Michael chiude al sesto posto, Rosberg ottavo (con il giro veloce). Kimi approfitta dei guai altrui per terminare in quinta posizione alle spalle di Massa.

CE LO RICORDA ALONSO, I TRE SUL PODIO? GLI SFORTUNATI DI SPA! - È Fernando Alonso a fine gara, attraverso Twitter a ricordare il singolare e curioso dato. La fortuna e la giustizia ripaga gli sfortunati del Gran Premio del Belgio. Sul podio di Monza salgono infatti i tre piloti coinvolti nell'incidente di Spa.

IL CIRCUS SALUTA L’EUROPA – Ultima gara nel Vecchio continente e adesso si riprenderà tra due settimane a Singapore, nell’affascinante gara in notturna. La Ferrari saluta l’Europa con Alonso al primo posto e si appresta ad affrontare gli appuntamenti decisivi e lo sprint finale con alcune novità già a partire dal prossimo Gran Premio. McLaren ancora superiori e in crescita. La battaglia entra nel vivo, e il divertimento è assicurato!
nenasimo
00domenica 23 settembre 2012 21:22
Torna al successo Vettel, Alonso sul podio!
Sebastian Vettel si conferma re di Singapore. Stavolta, a differenza del 2011, non si tratta di un vero e proprio dominio ma di un successo arrivato grazie al ritiro clamoroso di Lewis Hamilton, in pole e al comando fino alla rottura del cambio. Secondo Button, Terzo e sempre leader Alonso
Una gara infinita, faticosissima da seguire anche dal proprio divano di casa. Non certo un bello spettacolo anche se a regalare emozioni ci pensano Vettel, al 23esimo trionfo iridato e di nuovo sul gradino alto del podio dopo nove gare a digiuno, Hamilton tradito clamorosamente dalla sua McLaren e Alonso che centra l’obiettivo del podio dopo le fatiche del sabato di qualifiche. Mette la sua firma nella notte di Marina Bay anche Michael Schumacher che riesce a non completare il Gran Premio anche in questa occasione tamponando pesantemente la Toro Rosso di Vergne.

A rendere meno amara la domenica di Singapore per la McLaren ci pensa quindi il buon Jenson Button che come i suoi colleghi del podio guadagna due posizioni chiudendo al secondo posto alle spalle di Sebastian Vettel e davanti al leader del mondiale Fernando Alonso. Quarto posto per uno splendido Paul Di Resta su Force India, ormai realtà del Circus. Torna a suonare l’inno tedesco a Marina Bay in una gara che può essere considerata tra le più noiose e assurde del calendario. Ben 61 giri e tutti estenuanti, lunghissimi e ad alte temperature, con umidità a mille e neanche completati. A vincere oltre a Vettel è stato infatti il tempo. La corsa supera le due ore e viene chiusa in anticipo. Spettacolare il circuito in notturna ma qualche soluzione per Singapore va trovata.

Piange Lewis Hamilton ed è un vero peccato veder uscire di scena in questo modo l’inglese della McLaren, in pole e dominatore assoluto fino ai problemi fatali al cambio. Ritiro e casella punti a zero che potrebbe significare l’addio alla corsa per il titolo per uno dei piloti più spettacolari e in forma del momento. Strategie a parte in quel di Marina Bay, con le solite scelte Soft e SuperSoft, sono state l’uscita di Hamilton e il doppio ingresso della safety car a decidere la difficilissima gara di Singapore. Vettel si ritrova in testa, Button mantiene la posizione e Alonso approfitta dei problemi di Maldonado per chiudere sul gradino basso del podio. Missione compiuta per lo spagnolo che mantiene saldamente il comando della classifica piloti. Meglio di così, impossibile.

Discreta la gara di Rosberg, quinto e Raikkonen sesto dopo i problemi del sabato. Anche il rientrante Grosjean è protagonista di una gara buona e per una volta senza sbavature o errori. Ed è una notizia. Che dire di Felipe Massa? Il brasiliano è sfortunato in avvio, costretto a rientrare subito ai box e ultimo. Quindi il colpo d’orgoglio del finale con un paio di sorpassi di tutto rispetto e un ottavo posto che da tenersi ben stretto. Ricciardo e Webber chiudono la top ten di Singapore con l’australiano sempre lontano, lontanissimo dal formato di inizio stagione. Da segnalare lo storico risultato di Timo Glock che regala alla sua Marussia un dodicesimo posto tra le deludenti Sauber di Pérez undicesimo e Kobayashi tredicesimo.

Torna al successo quindi Vettel mentre la McLaren perde terreno e lo fa nel momento inatteso. Il team inglese sembra venire meno nei momenti decisivi. Hamilton e Button possono contare sulla miglior monoposto in griglia ma sono troppi gli alti e bassi per poter impensierire l’inferiore ma più continua Ferrari di Alonso. Continuità importantissima in questo mondiale e basta vedere Raikkonen, mai vincitore eppure terzo in classifica piloti. Kimi è un vero e proprio enigma ma che merita applausi e rispetto.
nenasimo
00domenica 7 ottobre 2012 10:25
Dominio Vettel, Alonso esce e Massa è secondo!
Dominio assoluto di Sebastian Vettel in Giappone. Il tedesco della Red Bull si porta a soli quattro punti da Fernando Alonso costretto al ritiro per un incidente alla prima curva. Secondo posto per Massa e terzo l'idolo di casa Kobayashi
Prova di forza di Sebastian Vettel nell’ormai “sua” Suzuka. Il campione del mondo della Red Bull domina da sabato al traguardo il weekend giapponese di Formula Uno. Pole, sempre in testa in gara e vittoria finale con tanto di giro record e preoccupazione dal muretto. Forse ha leggermente esagerato ma la rabbia mostrata da Vettel non è certo un bel segnale per un Fernando Alonso che probabilmente sta pagando con gli interessi e immeritatamente alcune gare fortunate di avvio stagione. Lo spagnolo esce infatti di scena a causa di un incidente alla prima curva permettendo a Vettel di portarsi a soli quattro punti in classifica iridata. Peggio di così impossibile.

A salvare il fine settimana della Ferrari ci pensa, a sorpresa, Felipe Massa che ritrova il podio dopo due anni di digiuno con un secondo posto che avvicina in modo definitivo il rinnovo con il Cavallino rampante. Bella la gara del brasiliano, partito decimo e capace di riportarsi avanti chiudenro alle spalle dell’irraggiungibile Vettel. Una bella prova che però non può e non deve cancellare l’ennesima stagione deludente di Felipe. A regalare emozioni a una gara non certo esaltante a livello di spettacolo, ci pensa infine l’eroe di casa Kamui Kobayashi terzo trascinato da un tifo senza precedenti ed eguali. Incredibile il boato al momento dell’arrivo e del podio del samurai, ormai realtà indiscussa di questo mondiale.

Succede tutto all’inizio a Suzuka. Prima curva e il solito Grosjean ne fa un’altra delle sue tamponando Webber. Fuori anche Nico Rosberg. Dall’altra parte Fernando Alonso chiude eccessivamente Raikkonen che non può nulla per evitare il contatto. Il ferrarista perde la posteriore sinistra e finisce sull’erba per poi chiudere in testacoda. Un ritiro pesantissimo per Fernando che vola in Corea mano nella mano con la sua nuova fiamma ma con un vantaggio in classifica ormai ridotto ai minimi termini. Vettel è in scia e potrebbe già riportarsi avanti nel prossimo appuntamento tra una settimana. Sfortunatissimo Alonso, rimasto dietro nel sabato di qualifica a causa delle bandiere gialle, con Raikkonen anche in questa occasione responsabile, quindi steso dopo appena cinquanta metri in gara.
Alle spalle dell’indomabile Vettel (richiamato a più riprese dai box per l’eccessiva foga e gli inutili rischi presi a fine gara) il “ritrovato” Massa e Kobayashi ma per vedere lotte vere bisogna scendere dal podio. Button e Hamilton limitano i danni mentre non riesce Schumacher a strappare il decimo posto a Ricciardo.
Tra una settimana si torna subito in pista, in Corea, il modo migliore forse per Alonso di dimenticare questo weekend sfortunato. Non certo elegante ma comprensibile la fuga precipitosa a dieci giri dal termine, con il compagno di squadra Massa sul secondo gradino del podio. Sarà un finale da brividi. Cinque gare al termine con Vettel a quattro punti. È un mondiale da applausi.
nenasimo
00domenica 14 ottobre 2012 14:45
Vettel vola in testa al mondiale, Alonso 3º
Un Sebastian Vettel in formato 2011 da ormai tre gare trionfa anche in Corea scavalcando in classifica mondiale piloti Fernando Alonso. Il ferrarista, più lento di Massa, chiude al terzo posto, alle spalle di Mark Webber. Quarto il brasiliano, frenato dal muretto Ferrari. Subito ko Rosberg e Button.
Suona l’inno tedesco in Corea e stavolta fa veramente male alla Ferrari, battuta come si fa con un avversario qualunque al termine di una sfida che alla fine non c’è mai stata. I miracoli di Fernando Alonso nella prima parte della stagione non sono bastati e non potevano certo bastare alla Rossa per avere la meglio su una monoposto irraggiungibile l’anno scorso e rimasta grande in questo 2012 nonostante un regolamento non certo favorevole. Merito del genio Newey, merito di un team che non si è fatto prendere dal panico, non ha perso la testa e ha trovato un giusto equilibrio interno. Merito del pilota, l’iridato e lanciato vero il terzo titolo consecutivo Sebastian Vettel. De-merito di una Ferrari che ha commesso il più ingenuo degli errori: affidarsi esclusivamente ad Alonso. Non poteva bastare, nemmeno con quel vantaggio incredibile raccolto nel primo tempo di questa bellissima stagione. La Ferrari si è fermata, la Red Bull no. Ed ecco che la Corea emette sentenza: Sebastian è il nuovo leader del mondiale, Alonso (e soprattutto la Ferrari) hanno gettato al vento punti e possibilità iridate. Non è ancora finita ma a questo punto, con questa Red Bull, bisognerà affidarsi a sorte e disgrazie altrui. Il modo più triste per concludere un mondiale.

In Corea vince, stravince un Vettel che dopo la pausa estiva sembra essere tornato il cannibale del 2011. Alle sue spalle un gran bel Webber, ieri in pole e oggi pilota di squadra in tutto e per tutto. L’australiano ha rinnovato tempo fa con il team campione del mondo e proprio oggi ha voluto ricambiare con una prestazione da scudiero. Forse ha fatto bene Mark a rifiutare le sirene da Maranello. Molto più divertente prendersi un mondiale così, molto più bello vedere una monoposto crescere gara dopo gara. Alonso si è fermato in Belgio. Errore imperdonabile e che qualcuno, finalmente, dovrà pagare a Maranello, anche in caso di vittoria del titolo grazie a una sequenza di coincidenze cosmiche.

È stata una gara pulita, interrotta all’inizio dall’incidente che ha costretto al ritiro Jenson Button e Nico Rosberg. Dopo le bandiere gialle, la penalizzazione di un Kobayashi davvero fuori forma, forse reduce dai bagordi del dopo Giappone. Anche il collega Pérez non incanta. I pit stop non cambiano la situazione e la Ferrari si illude solo per qualche giro, con Alonso, di poter riprendere almeno Webber. Lo spagnolo piazza qualche buon giro ma dopo il secondo pit stop succede una cosa curiosa, ai limiti dell’assurdo. Felipe Massa comincia a girare addirittura mezzo secondo più veloce di Fernando. Il brasiliano si avvicina pericolosamente al compagno di squadra dopo aver superato addirittura Lewis Hamilton. Dai box Ferrari l’invito a staccare il piede dall’acceleratore per non disturbare Alonso. Scelta giusta? Diciamo comprensibile ma con un Massa invitato a frenare, Alonso si “accontenta” del terzo posto facendo una seconda parte di gara di puro controllo.

Staccati dai primi quattro posti arrivano il sempre presente Raikkonen che riesce a superare Hulkenberg, quindi Grosjean. Gran bel lavoro in Toro Rosso per permettere a Ricciardo e Vergne di chiudere in top ten mentre è ormai caduta libera per Lewis Hamilton e la McLaren, scavalcata nella costruttori dalla Ferrari. L’inglese è ormai con la testa al 2013 e anche la Corea conferma la rottura tra pilota e team. Lewis chiude in decima posizione, al termine di una gara di alti e bassi, senza alcuno sforzo e senza soprattutto quello spirito guerriero che da sempre contraddistingue l’inglese. Triste, davvero triste questo finale di stagione per la McLaren.
nenasimo
00domenica 28 ottobre 2012 13:27
Gran Premio di India - Vince Vettel ma Alonso non molla!
Grandissima gara e vittoria di Sebastian Vettel in India, la quarta consecutiva. Un grande slam orientale che permette al campione in carica di portarsi aa +13 in classifica iridata su uno splendido Fernando Alonso, partito al quinto posto e secondo al traguardo. Terzo Webber
Il mondiale non è ancora finito. Parola di Fernando Alonso. Quarto successo consecutivo per Sebastian Vettel e +13 in classifica iridata ma il coraggio e soprattutto il secondo posto di Fernando dimostrano che da qui al Brasile può davvero succedere di tutto. Basta un problema, tipo le scintille misteriosamente sparite dalla Red Bull del tedesco per compromettere tutto e stravolgere una stagione fino ad oggi esaltante. Anche nell’apparente noia indiana è successo di tutto. Il migliore il pista? Ancora lui, Fernando Alonso. Uno capace di prendere una Ferrari da terza fila e trascinarla, con le sue forze sul secondo gradino del podio, guadagnando tre posizioni e, come segnale ben chiaro all’avversario, a strappare il giro veloce bruciando quello che sarebbe stato il secondo Grand Chelem in India per il pilota Red Bull.

C’è e ci sarà da soffrire. Da Abu Dhabi al Brasile. Tredici punti sembrano tanti ma con questo Alonso niente è impossibile. Con la Ferrari da gara anche. Meglio di così il ferrarista non poteva proprio fare. Un nuovo miracolo dell’asturiano, esaltato anche (e in modo abbastanza strano) dall’ingegner Stella a venti giri dal termine con un “Lo sappiamo Fer, sei un gran lottatore…”. Complimenti al posto di decimi e strategia. Complimenti che però riescono ad attivare la splendida rimonta della Rossa che riesce ad approfittare dei problemi al kers di Mark Webber per portarsi al secondo posto. Il massimo.

L’australiano chiude sul gradino basso del podio. Bravissimo nella prima parte della gara, in difficoltà nel finale con le gomme che lo lasciano con il passare dei giri e quel kers che funziona a intermittenza. Un boccone che Alonso non si lascia certo sfuggire. E che brividi quelle scintille di Sebastian Vettel, sistemate senza alcun intervento in un paio di giri. Vince Vettel, emoziona Alonso. Questo mondiale resta aperto.

Non regala follie o stravolgimenti il veloce Gp di New Delhi. Ancora una volta sfortunato Michael Schumacher, subito costretto a rientrare ai box per un contatto con Vergne che gli distrugge il posteriore destro. Davanti Alonso riesce in una sola manovra a superare le due McLaren (ancora deludenti nonostante la seconda fila conquistata in qualifica) per poi infilarsi alle spalle di Hamilton e davanti a Button. Lottano Raikkonen e Massa mentre Vettel vola via già dalla prima curva. Quasi trenta giri per vedere il primo e unico pit stop della gara per i big. La Ferrari anticipa tutti o quasi (Button è infatti il primo a rientrare al giro 26) per poi rientrare al quarto posto. Nessun problema per le Red Bull ma la Ferrari con le hard sembra avere una marcia in più. Stessi tempi ma Webber resiste davanti al ferrarista e solo il “solito” problema al kers ferma l’australiano. Passa Alonso dopo almeno tre tentativi e per la Red Bull cominciano dieci giri ad alta tensione. Nel finale si ritira Schumacher. Felipe Massa chiude alle spalle delle due McLaren al sesto posto mentre le Lotus, oggi in affanno, terminano in settima posizione con Raikkonen e nono con Grosjean. Si ritira anche Pérez con la sua Sauber a terra.

Tredici punti e tre gare al termine. Un ottimo vantaggio per Vettel ma con questo Alonso non si può certo stare tranquilli. Ancora emozioni, e il bello deve ancora arrivare…
nenasimo
00domenica 4 novembre 2012 23:57
Gran Premio di Abu Dhabi - Vince Raikkonen, sul podio Alonso e Vettel
Kimi Raikkonen completa la sua gara perfetta e torna al successo che mancava dal 2009 in Belgio. Secondo posto per Fernando Alonso mentre sul gradino basso del podio sale uno strepitoso (e fortunato) Sebastian Vettel, autore di una rimonta storica (21 posizioni!) e "aiutato" in più occasioni dalla safety car. Costretto al ritiro Hamilton. Alonso resta a dieci punti dal tedesco della Red Bull
Difficile trovare parole per descrivere e dare un giudizio su questa gara di Abu Dhabi, una delle più belle degli ultimi dieci anni di Formula Uno. Vince Kimi Raikkonen e dinanzi a una prova del genere è impossibile fare polemiche su strategie, gomme e sorpassi o ritiri. Kimi torna al successo che mancava dal 2009, dal Gran Premio del Belgio. Mancava solo il primo posto al finlandese e la vittoria è arrivata, nel migliore dei modi e nel Gran Premio più bello. Secondo quel Fernando Alonso che oggi aveva l’occasione addirittura di riportarsi al comando del mondiale. Impossibile contro la rabbia di Vettel e quel pizzico di fortuna che torna ad accarezzare il tedesco della Red Bull. Sebastian parte dalla pit lane e rimonta ben 21 posizioni fino al gradino basso del podio. Sono dieci adesso i punti che separano Alonso dal campione del mondo e solo due le gare al termine, favorevoli (almeno sulla carta) alla Rossa.

Succede di tutto a Yas Marina con Lewis Hamilton che parte bene portandosi subito al comando con Alonso scatenato e capace di superare Webber portandosi al quarto posto. Da dietro Vettel comincia subito la sua opera di rimonta, con gomme medie e tanta, tanta rabbia. Giro 9 e primi brividi con lo spettacolare quanto rischioso incidente di Nico Rosberg che si ritrova davanti la monoposto di Karthikeyan completamente bloccata in traiettoria. Il tedesco della Mercedes non può evitare il contatto finendo il suo volo contro le barriere, per fortuna senza conseguenze. Safety car e distanze annullate. Vettel per evitare Ricciardo sbatte contro un pannello a bordo pista danneggiando l’alettone anteriore (già fuori causa in partenza).

Servono solo cinque giri per ritrovare le emozioni. Lewis Hamilton, saldamente al comando si ferma improvvisamente per un problema idraulico. McLaren parcheggiata e per Kimi Raikkonen, paziente in seconda posizione è il momento di andare al comando. Alonso supera Maldonado guadagnando quindi il secondo posto mentre nelle retrovie continua la rimonta isterica di Vettel. No nci sono pause a Yas Marina. Tutti i protagonisti continuano a darsele senza sconti ma a destabilizzare ancora la corsa e aiutare, stavolta in modo decisivo, Vettel è l’incidente tra Grosjean e Perez con Webber che finisce contro il francese e si ritira. Rientra la Safety car e stavolta a favore di un Vettel con gomme soft appena cambiate da poter sfruttare.

Ultimi dodici giri e Vettel si lancia subito all’attacco di Button in difficoltà mentre Alonso comincia a piazzare giri record avvicinandosi a Raikkonen. L’inglese della McLaren resiste per cinque, sei giri per poi arrendersi all’ultimo attacco di Sebastian. Troppo lontano Alonso e per il tedesco la rimonta si chiude con un clamoroso terzo posto e dieci punti di vantaggio da difendere negli ultimi due Gran Premi americani.

Gara esaltante ma che non porta grossissime novità a livello di forze in gioco. La Red Bull si fa perdonare dopo il tremendo scivolone della benzina in qualifica con una gara a dir poco perfetta. La Ferrari vola in gara, trascinata da un grandissimo Alonso mentre Raikkonen si conferma scheggia impazzita e oggi vincente. Ci aspettano due gare da brividi. Stati Uniti e Brasile, e un campione che sicuramente meriterà il titolo. Senza riserve per una stagione che passerà sicuramente alla storia per emozioni e colpi di scena.
nenasimo
00lunedì 19 novembre 2012 12:07
Gran Premio degli Stati Uniti - Hamilton aiuta Alonso, Brasile decisivo!
Fernando Alonso salva la stagione e resta a 13 punti da Vettel. Il tedesco chiude al secondo posto. Grande Massa quarto. Si ritira Webber per un problema tecnico ma la Red Bull vince ancora la classifica Costruttori. Tra una settimana Vettel e Alonso si giocano il mondiale a Interlagos
Il mondiale è vivo ma sorride solo Hamilton. Accanto al pilota inglese della McLaren, vincitore anche dell’ultima negli States a Indianapolis nel 2007, è teso Vettel che da questa gara si aspettava qualcosina in più, ed è tesissimo Alonso, terzo ma a 40” dal suo rivale al titolo. Un distacco pesantissimo con il ferrarista che domenica a Interlagos giocherà le ultime carte con ben 13 punti di ritardo. Parliamoci chiaro, Alonso e la Ferrari devono sperare in un problema tecnico e in un ritiro di Vettel per portare a casa il titolo. E in Brasile la Red Bull arriva da grande favorita con i due successi nelle ultime due edizioni. Una missione impossibile per il Cavallino rampante.

Questo Gran Premio di Austin, nonostante il terzo posto, rimarrà una macchia nella storia del team. La peggior monoposto della stagione nella gara decisiva e la scelta di far arretrare Massa con una sostituzione del cambio inventata per far guadagnare una posizione allo spagnolo. Davvero una brutta figura ma i conti, come ci ripete Domenicali, e soprattutto Alonso (vero leader di questa squadra) li faremo al termine della stagione. A noi non resta che raccontare l’ennesima gara deludente della Ferrari, salvata solo dall’istinto predatore del pilota asturiano e dal ritrovato Massa, migliore del compagno e bravo a recuperare dall’undicesima posizione al quarto posto. Fantastico.

A vincere è così Lewis Hamilton grazie a una gara perfetta e un sorpasso micidiale al 41esimo giro ai danni di Vettel (in questa stagione superato solo in sette occasioni). Una gara strepitosa per Lewis, alla sua penultima prestazione in McLaren e ancora protagonista in terra americana. Al secondo posto c’è Sebastian Vettel, bravissimo in partenza e leggermente “in calare” nella seconda parte della gara. Una Red Bull che si assicura il terzo titolo Costruttori consecutivo nonostante il ritiro di Mark Webber per un problema tecnico all’alternatore a metà gara.

Bellissimo e importante il quarto posto di Felipe Massa, costretto dal team ad arretrare di cinque posizioni e bravissimo a recuperare ben sette posizioni. Uno schiaffo alla Ferrari. Il brasiliano è sempre stato più veloce di Alonso, fin dalle qualifiche e la cosa deve far riflettere gli uomini di Maranello. Anche in gara Felipe è riuscito a girare con tempi migliori rispetto allo spagnolo. Insomma, un weekend brutto e inspiegabile per la Ferrari.

Non delude neanche la seconda McLaren in quel di Austin. Button decide di partire con gomme Hard, dal dodicesimo posto, e chiude alle spalle di Massa, al quinto. Chi non riesce ad esprimersi al meglio nel bel circuito texano è Kimi Raikkonen, sesto e davanti al collega Grosjean. Fine settimana da dimenticare (ma non è una novità) per la Mercedes. Michael Schumacher parte bene per poi perdersi completamente dopo appena dieci giri. Rosberg imita Button montando gomme hard ma il risultato non è certo uguale: tredicesimo. Il Kaiser chiude invece sedicesimo.

La cronaca della gara è nei 56 giri che potrete leggere nella diretta del sito Eurosport. Una gara bella e regolare, giocata con intelligenza dai tre protagonisti sul podio. Alonso ringrazia Hamilton per il sorpasso ai danni di Vettel e si aggrappa al ritiro di Webber per continuare a sperare a Interlagos. Sarà una gara complicatissima, secondo alcuni persa o vinta già in base alla griglia di partenza. D’obbligo una prima fila per poi giocarsela allo start. Fernando dovrà per forza finire a podio e sperare in un quinto, ottavo o decimo posto di Vettel. Inutile fare conti, giusto commentare e sperare. Può succedere di tutto ma il mondiale sembra ormai lontanissimo. Solo la sorte ormai può aiutare Alonso, la Ferrari a quanto pare ha già smesso di farlo da molto tempo. Troppo.

nenasimo
00domenica 25 novembre 2012 20:16
Gran Premio del Brasile - Alonso secondo ma Vettel è campione del mondo!
A Sebastian Vettel basta il sesto posto per vincere il suo terzo mondiale consecutivo a soli 25 anni (come e meglio di lui solo Fangio e Schumacher). Secondo alle spalle del vincitore Jenson Button, uno strepitoso Fernando Alonso, ancora una volta al top e capace di strappare il miglior risultato possibile. Sul podio Felipe Massa. Si ritira Hamilton, all'ultima gara in McLaren
Una gara splendida. Il miglior finale possibile e il giusto vincitore. Inevitabile non rendere onore, tributo a un pilota di soli 25 anni e al suo terzo titolo piloti consecutivo. Roba da far impallidire, traguardo raggiunto solo da altre due leggende della Formula Uno: Fangio e Michael Schumacher. Applausi quindi a Sebastian Vettel e alla Red Bull, un team partito praticamente da zero nonostante il titolo del 2011 e capace, più forte di regolamenti e commissioni, di crescere, sviluppare e consegnare una monoposto da favola al campione tedesco.

Emozionante l’ultima prova di forza di Fernando Alonso, ancora a secco e non certo per colpa sua. Lo spagnolo è riuscito a far sognare i tifosi ferraristi fino all’ultima curva. È riuscito nell’impresa di portare questa Ferrari a un passo dal mondiale. Un merito unico, forse più importante di Vettel (parlando di meriti del pilota). Tante, troppe le colpe di una Ferrari ancora incapace di completare l’opera d’arte di Fernando Alonso. il Cavallino Rampante, possiamo e dobbiamo dirlo, si è letteralmente appoggiato al talento dello spagnolo, dimenticandosi di Newey, dimenticandosi della seconda parte di stagione e dimenticandosi soprattutto del suo primo pilota. Qualcuno dovrà rendere conto di questo finale di stagione.

Succede di tutto a Interlagos. Vettel viene centrato da Senna e rischia grosso. Il tedesco si ritrova infatti in 22esima posizione ma riesce, con forza e orgoglio, a recuperare fino al decimo, quindi al nono e all’ottavo. Obiettivo minimo raggiunto nonostante la grandissima gara di Fernando Alonso. lo spagnolo parte settimo e arriva secondo grazie a sorpassi, ritiri, e tanta rabbia. Fantastico, e a poco serve parlare di mescole, strategia e sorpassi. Una gara bellissima, il degno finale di una stagione da favola. Davanti le McLaren fanno il vuoto insieme alla sorpresa Hulkenberg, per qualche giro addirittura al comando. La safety car annulla il vantaggio ma la gara è segnata e fino al ritiro di Lewis Hamilton, all’ultima gara al volante della McLaren, è evidente che solo un ritiro di Vettel potrebbe stravolgere la situazione.

Alonso fa il possibile, la Red Bull addirittura sbaglia facendo rientrare ai box Vettel montando medie al posto delle intermedie per la pista scivolosa. Il tedesco è più forte di tutto e tutti e resiste al settimo posto fino al sorpasso del suo mito, Michael Schumacher. Massa lascia passare Alonso per il secondo posto ma non basta, Button vince la gara e il secondo posto dello spagnolo della Ferrari lascia Vettel in testa alla classifica con tre soli punti di vantaggio. Chiude al terzo posto un bravissimo Felipe Massa, emozionato sul podio davanti al suo pubblico.

E un paragrafo a parte meritano due grandi, Michael Schumacher alla sua ultima gara, cominciata con un giro d'onore di ringraziamento a tifosi e compagni, colleghi. E Lewis Hamilton, all'ultima al volante della sua McLaren e accolto ai box da un bellissimo applauso dopo il ritiro a causa di un contatto con Hulkenberg,
Terzo titolo mondiale. I complimenti a un team che deve diventare modello anche per la Ferrari. Scelte azzeccate, uomini giusti al posto giusto. A Maranello, da domani, si comincerà (speriamo) con la resa dei conti. E sarebbe un errore, l’ennesimo, scaricare tutto sull’incidente del Belgio, o su Suzuka, il Canada, ecc. questo è un mondiale perso dalla Ferrari. Vinto dalla Red Bull e dal grandissimo Sebastian Vettel.
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