Euroregione AlpMed

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gruttu5329
00venerdì 25 novembre 2011 21:24
Anche Sardegna e Corsica nella nostra Euroregione

EUROREGIONE ALPI-MEDITERRANEO. Nell’associazione delle Camere di Commercio Alpmed new entry di Corsica e Sardegna.

Le Unioni regionali delle Camere di commercio transfrontaliere di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Provence-Alpes-Côte d’Azur Corse e Rhône-Alpes hanno avviato nel 2008 un processo di coordinamento e concertazione tra i sistemi camerali delle rispettive regioni, condividendo il disegno politico dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo (AlpMed).
Per rafforzare la collaborazione reciproca, con l’obiettivo di sviluppare la competitività del territorio e delle sue imprese attraverso partenariati interregionali e cooperazioni strategiche, nel 2009 è stata inaugurata la sede camerale comune a Bruxelles.
I legami culturali instauratisi nel tempo, gli intensi scambi commerciali e le caratteristiche geografiche comuni fanno sì che quest’area disponga delle basi per un’identità comune, che l’iniziativa delle Regioni e delle Camere di commercio può contribuire a sviluppare.
Competenze e priorità condivise
Le Camere di commercio dell’Euroregione AlpMed rappresentano gli interessi delle imprese dei rispettivi territori presso gli enti pubblici a livello regionale, nazionale ed europeo. Esse, inoltre, assistono le imprese nel loro sviluppo, in particolare per quanto riguarda:
- creazione d’impresa
- internazionalizzazione
- accesso al mercato unico europeo
- ambiente
- formazione
- turismo
- innovazione
- osservazione economica
A partire dal 1° luglio 2011, le Camere di commercio dell’Euroregione AlpMed, alle quali si sono aggiunte le Unioni regionali della Sardegna e della Corsica - per un totale di 36 Camere di commercio locali e 7 Camere di commercio regionali – hanno deciso di presentarsi nel mondo delle istituzioni europee sotto un’unica insegna, costituendo un Segretariato Permanentea,denominato ASBL ALP MED.
Il Segretariato Permanente ha il compito di promuovere, nel cuore dell’Unione Europea, gli interessi delle imprese e di tutte le realtà economiche presenti nel territorio dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo, svolgendo un’intensa attività di lobby al fine di monitorare e influenzare le politiche comunitarie per la coesione territoriale, il commercio e il mercato unico europeo, le imprese, la ricerca e l’innovazione, l’ambiente, l’energia, l’educazione e gli affari sociali. Partecipa inoltre alle consultazioni pubbliche lanciate dalla Commissione Europea , partecipando, in collaborazione con le Camere di commercio locali e regionali e altri attori istituzionali dei ventisette Stati dell’Unione Europea, a progetti transfrontalieri e transnazionali per sostenere lo sviluppo socioeconomico dei territori dell’Euroregione.

Per celebrare l’inizio dell’attività dell’ASBL ‘Camere di commercio AlpMed’ è stata organizzata la prima Assemblea tenutasi a Bruxelles il 23 novembre 2011 alla presenza dei Presidenti e Segretari Generali delle 43 Camere di commercio dell’Euroregione.

Per meglio rispondere ai bisogni del territorio, le Camere di commercio dell’Euroregione AlpMed hanno focalizzato i propri obiettivi su due temi:

1. infrastrutture di trasporto:
- inserirsi all’interno dei corridoi di comunicazione europei (RTE-T)
-2. turismo:
- sostenere lo sviluppo del settore sulla base delle problematiche condivise: stagionalità turistica, accessibilità, cambiamenti climatici, impatto ambientale
- presentare pacchetti euroregionali che soddisfino le richieste delle differenti categorie turistiche

Le cifre chiave dell’Euroregione AlpMed
Con una superficie di oltre 110mila kmq e più di 17 milioni di abitanti (il 3,4% dell’Ue 27), l’Euroregione Alpi-Mediterraneo rappresenta un forte motore economico a livello internazionale. Forte di un Pil che sfiora i 500 miliardi di euro – superiore a quello di Paesi come il Belgio, la Turchia, la Svezia e la Svizzera -,il sistema economico dell’Euroregione AlpMed si distingue per una spiccata capacità di esportare: il valore complessivo delle esportazioni, rappresenta il 22% della ricchezza prodotta. [SM=x147663]

Altri approfondimenti a cura di Valorest: valorest.blog.tiscali.it/2011/11/24/4515/


gruttu5329
00mercoledì 25 gennaio 2012 14:27
Antichissima fiera di sant'Orso
(ancor piu della quattrocentesca Fiera Freida di Borgo s.Dalmazzo...)

Ogni anno, il 30 e 31 gennaio, artisti e artigiani valdostani espongono i frutti del proprio lavoro lungo le vie del centro di Aosta.

Nel Medio Evo la fiera si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell‘area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant‘Orso. Si narra che tutto ha avuto inizio proprio di fronte la chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e “sabot“, tipiche calzature in legno ancor‘oggi presentate alla fiera. Attualmente è tutto il centro cittadino ad essere coinvolto nella manifestazione, all‘interno e a fianco della cinta muraria romana.


In fiera sono presenti tutte le attività tradizionali: scultura e intaglio su legno, lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio, tessitura del “drap” (stoffa in lana lavorata su antichi telai in legno), merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti…


La fiera di Sant‘Orso è una celebrazione della creatività e dell‘industriosità delle genti di montagna, ma è anche un grande evento popolare in cui si manifestano le caratteristiche peculiari dell‘identità valdostana. La visita alla fiera di Sant‘Orso è perciò un‘esperienza da vivere con intensa partecipazione . Infatti, non è tanto l‘aspetto commerciale che spinge gli espositori a partecipare alla fiera, quanto il desiderio di uscire dal proprio laboratorio per cercare il contatto con un pubblico che sa apprezzare il lavoro di qualità , frutto di tradizioni che hanno radici secolari. Allo stesso modo, chi visita la fiera non lo fa solo alla ricerca di un buon acquisto, ma anche per “respirare” un‘atmosfera unica.


La fiera è anche musica e folklore, e l‘occasione per degustare vini e prodotti tipici della Valle d‘Aosta. La festa culmina nella “Veillà“, la veglia nella notte fra il 30 e 31 gennaio, che vede le vie del centro cittadino illuminate e piene di gente fino all‘alba.
[SM=x147717]
gruttu5329
00domenica 12 febbraio 2012 15:11
Presidenza italiana nel 2012
Il governatore del Piemonte Cota nominato presidente dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo: “Le Alpi elemento di unione e non di divisione”

“OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO AI TERRITORI OMOGENEI DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO, SOCIALE E CULTURALE ATTRAVERSO STRATEGIE COMUNI”

Al governatore del Piemonte, Roberto Cota, è stato conferito a Lione il mandato di presidente dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo dai rappresentanti delle 5 Regioni aderenti (Rhone-Alpes, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Paca).

Su proposta del presidente di Rhone-Alpes è stata raddoppiata la durata di mandato della presidenza, per cui Cota guiderà l’Euroregione fino al termine del 2012.









“Sono contento di poter lavorare insieme ai colleghi delle cinque Regioni aderenti all’Euroregione - ha dichiarato Cota - anche con l’obiettivo di avere una posizione comune rispetto al grande progetto di una macroregione alpina, di cui si discuterà nell’incontro di San Gallo che si terrà il 28 giugno prossimo.



gruttu5329
00giovedì 1 marzo 2012 12:03
Collaborazione Italia-Francia per le Alpi del sud
Firmate a Cuneo le convenzioni per i progetti Alcotra/ Valmaggia: “Ancora una volta guardiamo oltralpe per armonizzare i progetti di sviluppo”
PARTICOLARE RILIEVO NELL’AMBITO DEL PROGETTO HA LA CREAZIONE DEL GECT, IL GRUPPO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE MARITTIME MERCANTOUR

Il Parco delle Alpi Marittime sarà capofila del progetto “Gestione comune del paesaggio transfrontaliero delle Alpi Meridionali” al quale partecipano, oltre al Parco fluviale Gesso e Stura, il Parc national du Mercantour e il Parco naturale del Marguareis.

Particolare rilievo nell’ambito del progetto ha la creazione del GECT (Gruppo di Cooperazione Territoriale) Marittime Mercantour che prevede la costituzione di un ufficio a Tenda, in Francia, per la gestione di azioni comuni transfrontaliere. Per realizzare le azioni previste dalle schede di progetto sono necessari 1.122.000 euro.

È in capo al Parco Nazionale del Mercantour invece il progetto turismo (1.138.000 euro) il cui fulcro è la costruzione di un’offerta ecoturistica mediante la creazione di prodotti tematici sul territorio transfrontaliero delle Alpi meridionali. Attraverso il progetto si metteranno in rete gli operatori turistici con azioni di qualificazione, di formazione, insieme a un miglioramento delle attrezzature e delle infrastrutture d’accoglienza (sentieri) e una comunicazione efficace in una logica di rafforzamento della cooperazione.

“Una cooperazione molto importante questa, che tra l’altro ci vede protagonisti per la seconda volta in pochi giorni, dopo la convenzione firmata per un altro Progetto Alcotra, di cui siamo capofila, insieme alla Ville de Chambéry, la Camera di Commercio di Cuneo e il Consorzio Cônitours – dichiara il Sindaco Alberto Valmaggia –. Crediamo profondamente nella collaborazione con gli altri soggetti del territorio, per ottimizzare le risorse e procedere in un cammino che sia motivo di crescita per tutti. Ancora una volta guardiamo Oltralpe per armonizzare i nostri progetti di sviluppo, convinti che questa sia la strada giusta. Ora non ci resta che attendere la valutazione dei progetti da parte del segretariato tecnico congiunto transfrontaliero, nella speranza che sia accolta la proposta di finanziamento e si possano realizzare questi progetti davvero importanti per la nostra città”.




gruttu5329
00mercoledì 21 marzo 2012 13:30
Collaborazione prov.Cuneo-depart.Haut-Alpes
Vertice a Gap tra la Provincia di Cuneo e il Dipartimento Hautes-Alpes

Cuneo - Trasporti, viabilità e politiche comunitarie e turistiche sono stati i temi al centro dell’incontro che si è svolto lunedì 19 marzo a Gap, nel dipartimento francese delle Alte Alpi, tra il Consiglio Général des Hautes-Alpes e la Provincia di Cuneo. Per l’Italia erano presenti Gianna Gancia presidente della Provincia di Cuneo, Stefano Isaia assessore alla Protezione civile, Silvano Dovetta presidente del Parco del Po....... La delegazione francese era composta da Jean-Yves Dusserre presidente del Conseil Général .......
“E’ stato un incontro produttivo – ha commentato la presidente della Provincia di Cuneo - che sfocerà a breve in ulteriori occasioni di lavoro condiviso a Cuneo”.
In merito al rafforzamento del comprensorio turistico transalpino Colle dell’Agnello e del Monviso-Queyras si è deciso di intensificare le forme di collaborazione tra i due territori, la Val Varaita e il Parco del Po con il Queyras. Particolare attenzione sarà rivolta alle prossime scadenze dei programmi Alcotra e dei fondi comunitari in generale per valorizzare il comprensorio turistico trasfrontaliero del Colle dell’Agnello, rafforzando anche le procedure di gestione del Colle stesso come valico turistico estivo e intensificando la collaborazione tra i due servizi. Il Colle dell’Agnello, posto a 2.744 m s.l.m., è aperto durante l’estate. Per poter assicurare una manutenzione più intensa ed investimenti di messa in sicurezza e adeguamento alle normative, Italia e Francia intendono rafforzare il coordinamento tra le strutture tecniche del Dipartimento e della Provincia di Cuneo, oltre ad esplorare la possibilità d’individuare fondi comunitari.
Piena condivisione anche sul lavoro congiunto da portare avanti presso i reciproci Governi per la direttrice internazionale Cuneo-Sistéron. Si tratta di un’ipotesi di intervento che è stata nel 2011 condivisa con il Conseil Général des Alpes de Haute-Provence ed eradiventata l’oggetto d’una lettera comune tra tale Dipartimento e la Provincia di Cuneo all’indirizzo dei due Capi di Governo. In buona sostanza, si prefigura un collegamento prevalentemente autostradale tra l’A51 francese (che in provenienza da Aix-en-Provence finisce a Tallard) con l’A33 italiana (che in provenienza da Milano-Asti termina a Cuneo).
“Il tracciato avrebbe ragionevolmente ricadute economiche e turistiche per le due province" - ha precisato la presidente Gancia. "Evidentemente, si tratterebbe in fase progettuale di prestare la massima attenzione all’impatto ambientale. L’obiettivo sarà sottoposto ai due Governi, quello francese e quello italiano”
da Graindain








gruttu5329
00martedì 5 giugno 2012 15:45
Si apre la galleria di servizio e sicurezza al Gran S.Bernardo
Grand-Saint-Bernard : Italie et Suisse reliées une fois de plus


Il 5 aprile 1962, le squadre svizzere e italiane incaricate dello scavo del Traforo del Gran San Bernardo si sono incontrate nel cuore della montagna.

Poco più di 50 anni dopo, mercoledì 6 giugno 2012, alle ore 10:30 presso il piazzale sud (lato italiano), le operazioni di scavo meccanico della nuova Galleria di Servizio e di Sicurezza saranno ultimate con l’abbattimento dell’ultimo diaframma di roccia e la comparsa della TBM (Tunnel Boring Machine).

( Avviso agli utilizzatori)

Informiamo gli utilizzatori che per permettere lo svolgimento dell’Esercitazione Annuale per la Sicurezza, durante la nottata del 12 giugno il Tunnel del Gran San Bernardo sara'chiuso al traffico dalle ore 20 fino alle 24.00 circa. )

da Alpinfo

gruttu5329
00lunedì 11 giugno 2012 08:12
Raddoppio anche al Frejus?
Piemonte : Il raddoppio del Frejus necessario per la sicurezza

L’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, è intervenuta sull’ipotesi di raddoppiare la galleria del Frejus: “Dovrebbe essere chiaro a tutti che bisogna attuare tutte le misure possibili per aumentare la sicurezza delle gallerie, soprattutto se, come in questo caso, i lavori sono autorizzati e finanziati. Ed è evidente che l’unico modo per rendere più sicuro questo traforo sta nella separazione dei flussi di traffico in due canne distinte”.

Bonino ricorda che “tutti gli studi sono concordi” e che il raddoppio “è emerso dal tavolo di coordinamento sulla sicurezza stradale che la Regione ha avviato con la partecipazione del Ministero delle Infrastrutture, degli assessorati regionali ai Trasporti e all’Ambiente e del Politecnico di Torino.

Sulla questione l’assessore intende anche rassicurare chi, come il presidente della Provincia di Torino, aveva espresso timori su un possibile rilancio del trasporto su gomma a scapito della nuova linea ferroviaria Torino-Lione: “Le previsioni per l’ultimazione dei lavori del Frejus sono di cinque anni, mentre il completamento della fase 1 della tratta internazionale della Torino-Lione ne richiederà diversi in più. E’ evidente che il raddoppio del Frejus non inficia il trasferimento modale delle merci, che rappresenta il nostro obiettivo finale”.

Regione Piemonte, il 11.06.2012 13:12

gruttu5329
00mercoledì 4 luglio 2012 15:23
Alpi del Mare . Esce la rivista 2012
COPERTINA DEDICATA ALL’HOTEL NEGRESCO DI NIZZA. GIUNTA AL NONO ANNO DI PUBBLICAZIONE, VANTA UNA TIRATURA DI CIRCA 50 MILA COPIE

La rivista bilingue (italiano/francese) “Le Alpi del Mare. Un’Euroregione da scoprire” nata nel 2004 e curata da EURO C.I.N.-GEIE sulla regione transfrontaliera tra Piemonte, Liguria e Provence-Alpes-Côte d’Azur, è giunta al nono anno di pubblicazione.


L’edizione 2012 ,in vendita con il quotidiano “Il Secolo XIX”,vanta una tiratura di circa 50.000 copie e sara' diffusa nelle pincipali manifestazioni fieristiche in Piemonte Liguria e dipartimento Alpes Maritimes.

Si parte con il far conoscere alcune delle città più interessanti della provincia di Cuneo, presentando le meraviglie delle valli,le bellezze storiche e artistiche dell’Astigiano e Alessandrino, i luoghi imperdibili del Savonese, gli appuntamenti dell’Imperiese e le offerte naturalistiche di Genova e del suo hinterland. Ma non solo. Uno sguardo è rivolto alle Cinque Terre e alla loro capacità di saper ricominciare dopo l’alluvione dello scorso autunno, oltre alla parte dedicata alla Costa Azzurra, con un focus su Roquebrune Cap Martin e agli itinerari del Barocco offerti dalla zona. Particolare attenzione è rivolta al progetto myEurocin, rete sociale che si appoggia alla rete myMed, con lo scopo di creare un’agorà interattiva delle Alpi del Mare facendo conoscere, a un bacino di potenziali utenti, le attività proprie di EURO C.I.N.-GEIE, oltre a creare un’immagine comune di tali luoghi, promuovendo le attività peculiari dei diversi territori.

Forte l’invito alla collaborazione tra le diverse aree che compongono EURO C.I.N.-GEIE, il primo gruppo europeo di interesse economico, costituito nel 1994 tra Camere di commercio transfrontaliere .

Nel suo editoriale Ferruccio Dardanello, amministratore delegato del gruppo , sottolinea un concetto cardine:“Fondamentale all’interno di questa grande realtà il potenziamento dell’integrazione e la cooperazione tra le diverse aree,perseguendo obiettivi comuni per presentarsi uniti in Europa”.
da Euroregion AlpMedo



gruttu5329
00mercoledì 11 luglio 2012 11:12
Aosta romana
Aosta : Luci e suoni sulla facciata del Teatro romano di Aosta

Nei lunedì che si alterneranno tra i mesi di luglio e agosto (eccetto il 23/7 spostato a martedì 24/7), sarà l'emozione e la meraviglia delle luci e dei suoni a ipnotizzare gli sguardi degli spettatori nell'area archeologica. Lo spettacolo è previsto alle ore 21.30 e verrà ripetuto ogni 30 minuti fino alle 23.00 (inizio dell'ultimo spettacolo). Entrata gratuita.

Ogni serata proporrà al pubblico più spettacoli della durata di quindici minuti dove, in perfetto sincrono, musiche e fasci luminosi di diversa intensità permetteranno di richiamare alla mente la storia del monumento. Il primo spettacolo è previsto alle ore 21.30 e verrà ripetuto ogni 30 minuti fino alle 23.00, ora d'inizio dell'ultimo spettacolo.

Organizzato dall'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta nell'ambito delle iniziative di valorizzazione e promozione dei beni culturali programmate per la stagione estiva 2012 l'evento, di grande suggestione, ripercorrere concettualmente la storia e gli antichi fasti del monumento, enfatizzandone il valore estetico e rivelando progressivamente la struttura architettonica.

da Alpinfo
gruttu5329
00venerdì 13 luglio 2012 12:42
VALLE D'AOSTA/ Mobilità sostenibile ai piedi del Monte Bianco
da Euroregion Alpmed
Apprezzare i territori che circondano il Monte Bianco limitando l’impatto ambientale del turismo sulla natura è possibile ed è l’impegno assunto dall’Espace Mont-Blanc vent’anni or sono. Questo organismo - fondato dalla Regione autonoma Valle d’Aosta, dal Cantone del Vallese e dal Pays du Mont-Blanc (Raggruppamento degli enti locali ai piedi del Monte Bianco) – ha ottenuto dall’Unione europea l’approvazione di un Piano integrato transfrontaliero che, dal 2010, ha portato alla realizzazione di numerosi studi e azioni di valorizzazione e salvaguardia.
Fra i sei progetti che compongono il Piano, uno è finalizzato a promuovere la mobilità sostenibile e il Dipartimento trasporti dell'Assessorato Turismo della Regione autonoma Valle d’Aosta ne è capofila.
Mobilità sostenibile significa riduzione del traffico privato a favore del trasporto pubblico e, sino al 2 settembre 2012, saranno condotte due iniziative in tal senso: Alpis Graia e Allô Bus. Per il terzo anno, la navetta Alpis Graia permette di raggiungere il Col San Carlo e il valico del Piccolo San Bernardo partendo da La Salle, Morgex e La Thuile. Il Col San Carlo è luogo di escursioni verso il Belvedere del Monte Bianco e il Lago d’Arpy; il Colle del Piccolo San Bernardo (valico verso la Francia) conserva vestigia preistoriche e romane, oltre ad accogliere i visitatori in un ospizio per pellegrini restaurato e nel magnifico giardino alpino Chanousia. Quattro corse circolari giornaliere, una tariffa agevolata e fermate in tutti i punti di partenza delle principali escursioni fanno di Alpis Graia un mezzo di trasporto che raccoglie il favore crescente del pubblico. Gli orari della navetta sono in distribuzione nelle sedi municipali e negli uffici di informazione turistica dei Comuni coinvolti. I punti di sosta sono riconoscibili grazie ad apposite paline segnaletiche. Prosegue anche il potenziamento del servizio di trasporto pubblico di linea fra Courmayeur e Chamonix (e viceversa). Sette corse circolari diurne e una notturna permettono la frequentazione dei due versanti, per una vacanza dove i quattromila metri della cima più alta d’Europa uniscono, invece di dividere. Gli orari delle corse sono reperibili sui siti internet www.savda.it e www.sat-montblanc.com.
gruttu5329
00mercoledì 1 agosto 2012 14:07
Alpi occidentali “bandiera nera” alla Regione iemonte per l’assenza di politiche di tutela e valorizzazione della montagna
ALTRO PROBLEMA CHE RIGUARDA LE VALLI DELLA GRANDA E’ L’ECCESSIVO PRELIEVO DI ACQUA PER SCOPI IDROELETTRICI CHE LASCIA I CORSI IN “SECCA”

Il dossier 2012 di Legambiente ha assegnato alla Regione la bandiera nera per le Alpi Occidentali. La motivazione è da ricercarsi “nell’assenza di politiche volte alla tutela, regolamentazione e valorizzazione della montagna”. “Il contesto alpino piemontese è un ecosistema splendido, ma particolarmente fragile e a cui bisogna prestare attenzione. La mancanza di una rigorosa e lungimirante politica della montagna da parte della Regione Piemonte mette a rischio le ricchezze esistenti, che possono essere irrimediabilmente compromesse”. Secondo gli ambientalisti “sono stati autorizzati e si continuano ad autorizzare numerosi interventi che compromettono l’ambiente montano: troppi impianti idroelettrici ; alcuni impianti fotovoltaici mal collocati molte nuove costruzioni e poco recupero edilizio; lo svolgimento di cattive pratiche come l’eliski, l’escursionismo delle moto e dei quad; l’abbandono dei boschi e dei sentieri; i passi indietro sui parchi che, oggi, sono pressoche' in ginocchio . Inoltre vi sono tanti prelievi di acqua dalla nostre montagne per scopi idroelettrici: il fenomeno , che riguarda soprattutto i fiumi Stura, Tanaro, Maira, Pesio, Corsaglia, Grana-Mellea e Po, lascia a lungo i corsi in “secca” compromettendone l’esistenza futura.

da EuroregionAlpmed
gruttu5329
00martedì 11 settembre 2012 16:08
Progetti(in avanzamento) di candidatura Unesco per Alpi delMare (e valli del Monviso)
Le “Alpi del Mare” verso il Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco

La candidatura congiunta di Enti e associazioni piemontesi, liguri e francesi

Limone P.te - Il 10 settembre scorso si sono incontrati vari soggetti liguri e piemontesi interessati all’idea di candidatura delle Alpi del Mare al Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, e precisamente, oltre al Comune di Limone ed agli operatori turistici, il Comune di Tenda, l’ATL di Cuneo, il Parco delle Alpi Marittime, il Parco del Marguareis, il Parco delle Alpi Liguri, il Comune di Tenda, i Giardini Hanbury, l’Associazione Giuseppe Biancheri, di Ventimiglia, che si prefigge la valorizzazione della ferrovia Cuneo-Nizza,oltre a 2 consiglieri regione Liguria.

Patrizia Rossi, direttore del Parco delle Alpi Marittime,ha illustrato un antico progetto, risalente alla fine degli anni’60, in cui si ipotizzava la creazione di un grande parco internazionale,dal Colle della Maddalena al mare. Già allora, in un convegno tenuto presso l’Amministrazione Provinciale di Cuneo, studiosi e autorità convenute si erano dichiarati convinti dell’eccezionalità del territorio e avevano ipotizzato una cartografia, che comprendeva tutte le aree protette che sono state poi via via istituite nel tempo: il Parc National du Mercantour in Francia, e in Italia il Parco delle Alpi Marittime e il Parco del Marguareis , il Parco delle Alpi Liguri e varie riserve naturali fino ai Giardini Hanbury, sul mare .Questo territorio poteva essere identificato col nome evocativo di “Alpi del mare” .
I Parchi delle Alpi Marittime e del Mercantour, che collaborano dal 1986 e che hanno già ricevuto importanti riconoscimenti quali il Diploma Europeo del Consiglio d’Europa e la Carta Europea del Turismo sostenibile, si sono lanciati in questo progetto già dal 2004: tuttavia, da un recente Workshop del luglio scorso alle Terme di Valdieri con la partecipazione di esperti a livello di arco alpino,è emersa l’importanza di coinvolgere altri soggetti il cui territorio completi le particolarità geologiche e della biodiversità dei due parchi, consentendo di andare dai 3300 metri della Cima dell’Argentera al mare, e includendo il Massiccio calcareo e i fenomeni di carsismo del Marguareis e le importanti aree di endemismo delle Alpi liguri.
Inutile dire che il progetto ha avuto le adesioni entusiaste dei convenuti, che si sono impegnati ad adottare a breve una delibera di intenti a sostegno del progetto: seguirà una riunione più tecnica a fine mese, presso i Giardini Hanbury, in cui si definiranno i contenuti della candidatura, i confini del territorio e un sistema operativo e di coordinamento per portare avanti questo complesso e ambizioso progetto, che comporterà, nel caso dell’auspicato successo, sicure ricadute economiche e di visibilità per “Le Alpi del Mare”.

da Grandain.com

P.S. Un progetto simile si sta portando avanti tra il parco delle sorgenti del Po e il parco francese del Quyras con l'adesione delle comunita'delle valli del Monviso

gruttu5329
00domenica 14 ottobre 2012 14:59
Natura e parchi transfrontalieri
Undici gipeti nei cieli delle Alpi del Sud (nei Parchi delle Marittime e del Mercantour
Nei cieli delle Alpi del Sud sono stati censiti undici gipeti. L’osservazione risale a sabato 6 ottobre, giornata in cui si è svolto l’annuale conteggio coordinato dall’ International Bearded Vulture Monitoring.

I rilevatori italiani e francesi puntando i loro binocoli hanno riconosciuto: quattro adulti; un immaturo; il piccolo “Cassos”, nato il 4 luglio nel Comune di Saint Paul sur Ubaye; “Madagaskar”, dotato di trasmettitore satellitare e liberato (2011) sulle Alpi svizzere; “Stephan”, rilasciato (2010) nel Parc naturel du Vercors; tre animali liberati nelle Marittime. Questi ultimi sono “Italia 150”, reintrodotto l’anno scorso, e poi “Il Malizia” e “Junior Ranger”, portati questa primavera nel nido del Vallone della Barra, sopra San Giacomo di Entracque. L’avvistamento di undici esemplari nelle Alpi del Sud conferma il processo di formazione di una popolazione stabile dell’avvoltoio che arricchisce la biodiversità e contribuisce al migliore equilibrio dell’ecosistema, in virtù della funzione di “spazzino” delle montagne tipica del gipeto.

La presenza ha anche rilevanza sotto il profilo turistico perché sono sempre più numerosi gli escursionisti e i fotografi che scelgono la destinazione Marittime Mercantour per la sua ricchezza faunistica e la facilità di osservazione di animali.Motivi di grande soddisfazione per i responsabili dei parchi e per la Fondation Albert II di Monaco, che da alcuni anni è parte attiva del progetto di rilascio. Fondamentale resterà nel tempo l’attività di monitoraggio, cui possono contribuire tutti i frequentatori delle Alpi inviando al Parco delle Marittime segnalazioni e fotografie.
Il gipeto (avvoltoio degli agnelli) non sembra essere l'unico della famiglia a girovagare al di qua e al di la delle "non frontiere" perche' anche l'avvoltoio grifone ,di cui e' nota la presenza di colonie stanziate in provenza e nel piu' settentrionale roccioso altopiano del Vercors, e' stato fotografato in quel di Cesana,come da allegata foto da "Luna Nuova"
gruttu5329
00domenica 14 ottobre 2012 15:09
Natura e parchi transfrontalieri
E il grifone torna a planare in alta valle Susa
Fotografati per la prima volta: hanno spolpato una carcassa a Thuras
da Lunanuova
Dopo il gipeto, anche un altro avvoltoio, il grifone, è tornato a colonizzare l’alta valle. Lo ha fatto da almeno tre-quattro anni, ma soltanto in questi giorni la notizia è diventata di dominio pubblico. Merito di una sfortunata mucca dell’allevatore Sergio Bernard, morta in media val Thuras, all’altezza delle bergerie di Grange Thuras. La carcassa del povero animale non è passata inosservata allo stormo di grifoni, che hanno approfittato subito dell’imprevisto banchetto. Ma quello che ha colpito molti è il numero di avvoltoi che sono planati sulla carcassa: una settantina dicono alcuni, 44 quelli censiti dagli agenti del servizio di tutela della flora e della fauna della Provincia il giorno successivo alla segnalazione.






gruttu5329
00lunedì 14 gennaio 2013 17:11
Nizza un po' piu' "italiana"
Il sindaco Estrosi si rivolge in saluto agli italiani - 'Nizza è la prima città italiana di Francia'.E annuncia la Metropoli transfrontaliera con Cuneo
da Montecarlonews
Forti segnali di apertura, interesse e collaborazione con l'Italia dal sindaco presidente Estrosi, che annuncia: 'Stiamo lavorando per la creazione della prima Metropoli transfrontaliera in accordo con Bruxelles'
- Ricordiamo che Nizza è la prima città italiana di Francia: perchè la comunità italiana contribuisce enormemente da sempre, alla crescita economica e sociale -
Nel suo discorso ha citato numerose collaborazioni in fieri. Prossimamente, ha detto, si recherà a Torino ad incontrare il sindaco del capoluogo piemontese.
Quali novità in vista?
- Per quanto riguarda Torino, ma anche Genova, stiamo per realizzare delle partnership con i due nuovi sindaci: i trasporti sono al centro di questa collaborazione, Genova nel trasporto marittimo. Vogliamo alleggerire le vie autostradali per i trasporti internazionali con una eco-tassa al pedaggio Mentone-Ventimiglia.
Con Torino abbiamo grandi progetti universitari, culturali, scambi importanti, in particolare nell'ambito della ricerca. E poi i legami ferroviari: anche se il Governo francese, va ricordato, ha deciso di rimandare più tardi, in un secondo momento, la liason Marsiglia - Nizza -
- In due anni, due anni e mezzo - prosegue Estrosi - potrebbe iniziare il cantiere che all'orizzonte del 2018 porterà da Nizza a Genova in un'ora e un quarto e da nizza a Milano in 2 ore e mezzo (per arrivare a questo dovrà terminare il raddoppio ferroviario Genova-Ventimiglia.
Nel suo discorso ha citato anche la crazione di un futura Metropoli transfrontaliera con Cuneo.
- La commissione europea e l'UE stanno per creare lo statuto dell' Euro-Metropoli e Nizza è la prima Metropoli francese. Ha la vocazione, nell'ambito della volontà di Bruxelles, ad unirsi con il bacino confinante del Piemonte, penso al comune di Cuneo, al quale siamo già legati dal gemellaggio dei due Parchi Argentera e Mercantour, Valle Stura e Valle de la Tinée. Abbiamo questo grande disegno di allargare il perimetro metropolitano a Cuneo e città vicine.
La Provincia di Imperia e l'estremo ponente è escluso da eventuali partnership?
- La Liguria non rientra nei confini della Metropoli come il Piemonte e Cuneo. La partnership maggiore sarà con Genova nell'ambito universitario e nella creazione delle autostrade del mare che partiranno dal capoluogo ligure. Queste permetteranno di proteggere il litorale della Liguria e della Costa Azzurra -
gruttu5329
00venerdì 15 febbraio 2013 15:56
La Comunità montana Valli del Monviso al 55° "Salon des vacances" di Bruxelles
GLI OPERATORI PRESENTI ALLO STAND hannp fornito informazioni sulle strutture ricettive ,le possibilita' di escursioni, le bellezze artistiche...
La Comunità montana Valli del Monviso nell’ambito del nuovo progetto europeo Alcotra Vis’Oc ha partecipato al Salon des Vacances di Bruxelles dal 31 gennaio al 4 febbraio insieme al partner francese l’Office de Tourisme du Queyras.
La 55° edizione della fiera turistica internazionale ha registrato quest’anno 105.413 visitatori con un aumento pari al 3% rispetto al 2012.
Lo stand dei due organismi transfrontalieri era collocato nel padiglione dedicato alla Francia vicino ad altre realtà turistiche alpine. I visitatori, molti dei quali già esperti della regione del Queyras, hanno dimostrato vivo interesse nei confronti del versante italiano del massiccio del Monviso.
La partecipazione annuale alla kermesse belga, resa possibile dai finanziamenti dei progetti europei, continua a dare buoni frutti confermati dall’arrivo nelle valli di stranieri provenienti dal Belgio: turisti sempre più consapevoli, già in possesso di informazioni sul territorio e che desiderano approfondirne la conoscenza.
Il prossimo appuntamento sarà alla F.RE.E, fiera dei viaggi e del tempo libero di Monaco di Baviera, dal 20 al 24 febbraio.


gruttu5329
00venerdì 17 maggio 2013 12:33
Alpi del Mare ufficialmente nella listai per il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Umanità
L’UNESCO ha ufficialmente inserito, su richiesta congiunta dei ministeri dell’Ambiente di Italia e Francia, l’area Marittime-Mercantour tra quelle candidabili al prestigioso riconoscimento.
Un primo e non trascurabile obiettivo è stato centrato dopo anni di lavoro e confronto tra i due parchi “gemelli” delle Alpi Marittime e del Mercantour, che nella stesura definitiva del progetto hanno coinvolto anche le aree protette regionali del Marguareis (Piemonte) e Alpi Liguri (Liguria).
Si trova così riunito un territorio ben connotato dalla definizione di “Alpi del Mare”, che da tempo è al centro di numerose iniziative delle amministrazioni di Cuneo, Imperia e Nizza.
“L’idea di lavorare a una candidatura per il Patrimonio mondiale – spiega Patrizia Rossi, direttore del Parco delle Marittime – risale ormai ad alcuni anni fa, ma c’è voluto del tempo per individuare quale fosse la strada da seguire per avere buone chances di successo.
L’Unesco, entità che ha promosso e gestisce l’assegnazione di “patrimonio dell’Umanità”, ha definito tre diverse categorie di siti: culturali, naturali, misti. Nel caso Marittime-Mercantour, il tema della biodiversità è sempre risultato centrale, ma si è ragionato anche rispetto ad alcune importanti emergenze culturali, con riferimento alle incisioni rupestri della Valle delle Meraviglie, alle vie della transumanza, alle fortificazioni… [SM=g27811]
Il dubbio – sito naturale o misto? – si è infine dissolto quando gli esperti coinvolti hanno dimostrato come l’argomento chiave della biodiversità fosse legato a un elemento di assoluta unicità: la storia geologica delle Marittime.
In epoche remote, l’attuale catena alpina aveva come appendice i rilievi della Corsica e della Sardegna; poi l’interazione tra le placche continentali genera il progressivo distacco delle due isole e la loro rotazione che le porta ad assumere una posizione quasi perpendicolare rispetto all’asse alpino. Nel tratto intermedio si forma un mare profondissimo, mentre nello spazio tra il Colle della Maddalena e la costa si crea una fascia che per posizione geografica, geologia e clima si presta ad accogliere un’eccezionale varietaì di specie vegetali ed animali.








È questo piccolo “paradiso terrestre” che oggi chiede di diventare Patrimonio dell’Umanità. Il cammino non è semplice, la concorrenza molto agguerrita: in lizza per il riconoscimento, di recente conseguito dalle Dolomiti, ci sono il Monte Bianco, l’Etna, il Parco nazionale della Sila, l’arcipelago de La Maddalena…








Dopo l’iscrizione nella lista indicativa, il prossimo passo è la predisposizione di un dossier di candidatura: un impegno molto gravoso, da tutti i punti di vista. Molti degli studi richiesti sono comunque già stati realizzati nell’ambito del Piano Integrato Transfrontaliero Marittime Mercantour, un aiuto economico per la realizzazione del dossier potrebbe arrivare dal Principato di Monaco, che ha manifestato il suo interesse a supportare il progetto, mentre in un recente incontro presso la Camera di Commercio di Cuneo il presidente Ferruccio Dardanello e i rappresentanti delle omologhe strutture di Imperia e Nizza hanno assicurato che non faranno mancare il loro appoggio.








“Le condizioni per raggiungere un traguardo così ambizioso ci sono tutte – concordano i presidenti dei parchi delle Alpi Marittime e del Marguareis, rispettivamente Gianluca Barale e Armando Erbì. – Dobbiamo subito metterci al lavoro perché si concretizzi un progetto che ci aiuterebbe nella missione di conservazione del territorio e al contempo farebbe conoscere le nostre montagne in tutto il mondo, assicurandoci una visibilità che è alla base della promozione turistica”.


gruttu5329
00venerdì 27 settembre 2013 14:08
Prima intesa Italia-Francia per gestire il bacino del Roja
Il protocollo per affrontare le emergenze sarà siglato a Ventimiglia
L’accordo di collaborazione transfrontaliera, che vede insieme enti ed istituzioni italo-francesi , sarà siglato lunedì al Forte dell’Annunziata di Ventimiglia, nell’ambito del programma europeo Alcotra (che ha appunto come obbiettivo lo studio della falda delle acque sotterranee del Roja .
Il fiume Roja ha le sue fonti in Francia e sfocia a Ventimiglia, rifornendo una zona che va da Andora a Montecarlo compresi. In pratica la principale risorsa idrica della provincia di Imperia e di parte della Costa azzurra , che interessa 350.000 persone.
«Tutto parte dalla crisi idrica del 1989-1990. Risolta a inizio Anni 90 proprio grazie alle acque del Roja. Dopo questo importante passo si è deciso di andare oltre, guardando a prevenire emergenze inquinamento in caso di frane, alluvioni, sversamenti. «Sono quindi stati avviati tre progetti sul Roja, dal 2004 a oggi. Questo documento d’intesa transfrontaliera costituirà la linea guida per altri protocolli operativi.
Le prime attività che saranno avviate riguarderanno «la gestione condivisa della rete di monitoraggio della qualità delle acque di falda. In seguito ci saranno collaborazioni Italia Francia per «i sistemi di allerta per piena» e «sull’inquinamento delle acque», con «la riduzione dei rischi correlati alle frane». E inoltre la «realizzazione di esercitazioni per validare le procedure di emergenza» e «lo sviluppo di iniziative per la promozione dello sviluppo sostenibile del bacino idrografico».



gruttu5329
00giovedì 17 ottobre 2013 13:33
Sei milioni per salvare i lupi sulle Alpi
CUNEO – L’Europa finanzierà con oltre sei milioni di euro un progetto per studiare il modo migliore per tutelare i lupi, ma anche le greggi ovine e le mandrie bovine ,su tutto l’arco alpino, dal Cuneese alla Slovenia L’iniziativa è stata battezzata “Wolf Alps: il lupo nelle Alpi”. Capofila del progetto è il Parco delle Alpi Marittime. Su tutto l’arco alpino, secondo dati recenti vivono 33 branchi stabili di lupi, una settantina di esemplari.

gruttu5329
00mercoledì 30 ottobre 2013 15:00
Monviso, nasce la prima rete transfrontaliera (con il Queyras)
È stata firmata sabato ad Ajaccio, dai ministri dell'Ambiente italiano Andrea Orlando e francese Philippe Martin, la dichiarazione comune sull'istituzione della Riserva della Biosfera Transfrontaliera italo-francese del Monviso
Lo scorso maggio, a seguito del prestigioso riconoscimento UNESCO al Monviso quale nuova Riserva della Biosfera nazionale e transfrontaliera, il ministro Orlando si era impegnato ad accelerare l'avvio della riserva transnazionale italo-francese attraverso un'azione congiunta tra Parco del Monviso e il Parc Natural du Queyras.
“Nello scorso ottobre, a Saluzzo durante il convegno internazionale che avevamo organizzato per presentare il Mab al territorio, avevamo sottoscritto con gli amici del Parco del Queyras l’accordo per arrivare a questo risultato. In poche settimane avevamo poi predisposto il nuovo dossier congiunto che, nelle successive verifiche tecniche, era stato portato come esempio di collaborazione per nuove candidature tranfrontaliere” illustra Silvano Dovetta, presidente del Parco del Po Cuneese. Ed infatti a Parigi, nel corso del Congresso Internazionale erano state approvate non solo le due singole riserve nazionali, ma pure – subordinata alla stipula di un accordo tra i due governi nazionali – la riserva transnazionale.
“Il risultato, ora possiamo dirlo, è particolarmente significativo. Il Monviso è la prima riserva transfrontaliera per l’Italia e per le Alpi, la dodicesima nel mondo. Alla soddisfazione si abbina ora il lavoro necessario per dare un contenuto reale e pieno alla cooperazione tra i due versanti del Monviso. In ambito transfrontaliero verranno stabilite ed organizzate delle attività come già nei programmi Alcotra .
Un territorio “certificato Unesco” ha delle carte da spendere anche nella futura programmazione di fondi comunitari 2014-2020. “Cercheremo di giocarci al meglio questo riconoscimento che abbiamo ottenuto, con il Queyras affronteremo a breve sia l’organizzazione della governance della riserva che la valutazione dei progetti e dei possibili filoni di finanziamento” conclude Dovetta.

gruttu5329
00martedì 12 novembre 2013 13:31
Regione Piemonte sostiene candidatura a Patrimonio dell’Unesco dello “Spazio transfrontaliero Marittime/Mercantour - Alpi del Mare”
La Regione Piemonte ha espresso il sostegno alla candidatura a Patrimonio mondiale culturale e naturale dell’Unesco del sito “Spazio transfrontaliero Marittime/Mercantour - Alpi del Mare”, di cui fanno parte il Parco Alpi Marittime e il Parco del Marguareis.
Oltre ai due Enti Parco piemontesi, il comprensorio transfrontaliero comprende anche il Parco delle Alpi Liguri, l’area protetta regionale Giardini Hanbury a Ventimiglia, il sito di interesse comunitario dei fondali Capo Mortola e San Gaetano e quelli del monte Abellio, Grammondo e Torrente Bevera, nell’imperiese, e il Parc National du Mercantour in Francia. L’area è stata proposta per la sua genesi geologica dell’orografia Marittime-Ligure, che ha creato una regione topoclimatica estremamente originale e conseguente complessità di ambienti naturali.
Il sito è stato inserito lo scorso 15 aprile nella lista propositiva dei beni che ciascuno Stato intende candidare .
Il sito sarebbe il quarto in Piemonte ad essere iscritto nella lista mondiale. Sono già iscritti infatti i “Sacri Monti del Piemonte e Lombardia”, le “Residenze Sabaude” e i “Siti Palafitticoli preistorici”. Figurano invece come Riserve della Biosfera la “Riserva biosfera del Ticino” e il “Monviso”.


gruttu5329
00martedì 19 novembre 2013 13:40
Ieri a Breil è stata ufficializzata la candidatura a Patrimonio Mondiale dell' Unesco dello spazio "Alpi del Mare". All'evento presenti francesi ed italiani che, interessati da questa nuova e grande sfida, hanno presentato i primi risultati del lavoro del gruppo di tecnici e studiosi chiamati a individuare i temi chiave su cui incentrare la candidatura stessa, insieme alla struttura operativa che dovrebbe occuparsi della gestione del processo.
Nel progetto sono coinvolti il Parco Alpi Marittime e il Parc national du Mercantour, che da tempo lavorano alla candidatura, insieme al Parco Alpi Liguri, al Parco Marguareis, ad alcuni Siti di Importanza Comunitaria della Provincia di Imperia e all’Area protetta giardini botanici Villa Hanbury.
Le candidature verranno esaminate in prima istanza a marzo a Parigi ed il verdetto finale verrà pronunciato a giungo nel Qatar, quando si riunirà il comitato mondiale dell’Unesco.
gruttu5329
00giovedì 26 giugno 2014 12:26
CINGHIALI RADIOATTIVI: 166 iI CASI SCOPERTI
E’ salito a 166 il numero dei casi scoperti dall’Istituto Zooprofilattico di Piemonte Liguria e Valle d’ Aosta
L’ allarme era scattato nel marzo 2013 quando si accertò un alto tasso di Cesio 137 in 27 animali. Da allora l’Istituto ha continuato a monitorare la situazione e analizzato 1.441 campioni (all’ 85% si tratta di carcasse di cinghiali, per il resto camosci, caprioli, cervi, daini, lucci, tassi, volpi).

Anche i nuovi casi di cinghiali radioattivi provengono dalla provincia Verbano-Cusio-Ossola e in particolare dalla Valsesia. L’occasione per fare il punto della situazione è stata il convegno “Caccia e cacciagione: dalla salvaguardia di fauna e ambiente alla tutela del consumatore”, organizzato dall’ Istituto Zooprofilattico al Sermig di Torino. Presenti ricercatori, docenti universitari, rappresentanti delle organizzazioni agricole e venatorie e più di 200 veterinari .

“L’ Unione Europea - spiega la direttrice Caramelli - ha stabilito che i livelli massimi di radioattività nei selvatici non devono superare i 600 bequerel per chilogrammo di peso. Nei nostri laboratori è emersa una concentrazione di Cesio 137 significativamente superiore in oltre il 10% dei campioni esaminati”. I cinghiali radioattivi sono la conseguenza del disastro di Cernobyl del 1986: “La nube tossica transitò sulle regioni del Nord del nostro Paese. In Valsesia le ricadute radioattive furono particolarmente intense per la pioggia che cadde in quel periodo. Carcasse di selvatici provenienti da altre aree del Piemonte non hanno rivelato nessuna contaminazione”.

Nel corso del convegno è stato sottolineato come, nonostante il calo dei cacciatori, cresca la selvaggina cacciata, che può essere portatrice di rischi per la salute dei consumatori, sia per la presenza di batteri e virus dannosi per l’uomo sia di metalli pesanti e pesticidi di cui potrebbe essere contaminato l’ambiente dove vivono gli animali. E’, dunque, importante sottoporre i capi uccisi a controlli. La Regione Piemonte si è dotata di un Piano di monitoraggio. Ma dal convegno è emerso che solo il 50% del carniere di un cacciatore viene sottoposto ad analisi prima di essere consumato. [SM=g27813]
da EuroregionAlpMed.eu 26/6/14
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00mercoledì 2 luglio 2014 09:33
Colle dell’Agnello .Festa per la Riserva Transfrontaliera della Biosfera del Monviso
Domenica 6 luglio.Sarà presente anche il Segretario UNESCO Qunli Han e i rappresentanti dei due Governi. Attesa Ségolène Royal, ministro dell’ecologia francese.
Sarà la prima volta di un incontro in tutti i sensi a così alto livello dopo che il Monviso è stato riconosciuto come nuova Riserva della Biosfera nel programma UNESCO “Mab - Man and Biosphere". Un riconoscimento che colloca il Parco nel gotha della rete mondiale delle riserve delle biosfera, in 117 paesi in tutto il mondo. L’Italia da oltre otto anni non entrava nella lista e quella del Monviso ha rappresentato la prima candidatura italiana di carattere transfrontaliero.
Per il Monviso, l’area interessata dall’iniziativa è formata dal parco regionale del Po cuneese e dalle relative aree contigue, dal sito PS “Gruppo del Monviso e bosco dell’Alevè” e da 88 Comuni coinvolti nel Piano Integrato Transfrontaliero “PIT Monviso”. Analogo processo è stato avviato, sul versante francese, dal Parc naturel regional du Queyras.
Ospite d’onore sarà il Segretario Generale del programma MaB UNESCO, il cinese Qunli Han. Con lui sono attesi i rappresentanti ufficiali del Governi Italiano e Francese (ha confermato la presenza il Ministro all’Ecologia Ségolène Royal).
Il programma della manifestazione è volutamente semplice e prevede alle 11 la cerimonia ufficiale al Colle dell’Agnello, punto simbolico d’incontro tra Italia e Francia a quota 2748 metri.La cerimonia proseguirà presso il vicino Refuge Agnel ,dove è previsto un intrattenimento musicale e un buffet a cura dei due Enti Parco.
gruttu5329
00martedì 28 ottobre 2014 12:59
Le Alpi del Mare si candidano a patrimonio mondiale dell'Unesco, Montecarlo compreso
Il 25 ottobre, presso il salone d’onore del Comune di Cuneo, è stato presentato il progetto di candidatura a Patrimonio Mondiale UNESCO dello spazio “Alpi del Mare”. Nell’iniziativa sono coinvolti i Parchi Alpi Marittime , Mercantour, Alpi Liguri,ed alcuni Siti di Importanza Comunitaria della Provincia di Imperia e l’Area protetta regionale giardini Villa Hanbury.
L’incontro, rivolto in particolare agli amministratori locali, ai rappresentanti delle attività economiche, alle associazioni, è stato organizzato per presentare i risultati del lavoro del gruppo di tecnici e studiosi volto a individuare i temi chiave su cui incentrare la candidatura, insieme alla struttura operativa che dovrebbe occuparsi della gestione del processo.
Rispetto a quali elementi le propaggini sud-occidentali delle Alpi possono essere considerate “uniche” e dunque meritevoli di rientrare nella prestigiosa lista dell’Unesco? La risposta è nella storia geologica delle Marittime.
In epoche remote, l’attuale catena alpina aveva quale “appendice” i rilievi della Corsica e della Sardegna; poi l’interazione tra le placche continentali genera il progressivo distacco delle due isole e la loro rotazione che le porta ad assumere una posizione quasi perpendicolare all’asse delle Alpi.
Nel tratto intermedio si forma un mare molto profondo, mentre nello spazio tra il Colle della Maddalena e la costa si delinea un territorio che per geologia e clima accoglie nel tempo una eccezionale quantità di specie vegetali e animali, tra cui molti endemismi.
Le varie fasi del processo di candidatura saranno coordinate dal Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) “Parco naturale europeo Marittime Mercantour”, soggetto giuridico in grado di affrontare al meglio una sfida che la dimensione transfrontaliera rende ancora più stimolante.
gruttu5329
00domenica 15 febbraio 2015 14:20
Le facciate di via Roma fanno scuola
Il progetto Artist' Act è stato finanziato nell’ambito di Alcotra rivolto a laboratori e piccole e medie imprese artigiane radicate nei territori transfrontalieri di Liguria, Piemonte e Haute Provence.
Capofila del progetto è la Regione Liguria a cui si affiancano i partners Regione Piemonte, Conseil gènèral des Hautes Alpes, Conseil gènèral des Alpes de Haute Provence, Chambre de Mètiers et de l´Artisanat des Alpes de Haute Provence, Syndicat mixte Villages et Citès de Caractére, Chambre de Mètiers des Alpes-Maritimes.
L'obiettivo del progetto ArtisArt è la creazione e la promozione di reti di imprese artigiane certificate, attraverso marchi di origine e qualità. Con queste premesse sono stati presi in esame diversi casi sui territori coinvolti.
Un ruolo particolare ha avuto il faraonico lavoro di rifacimento delle facciate di via Roma Cuneo .
Sul progetto dell’amministrazione di Cuneo su via Roma è stato redatto “La guida Franco-Italiana delle buone pratiche per la decorazione delle facciate” presentato dal Syndicat mixte Villages et Citès de Caractére .
Di particolare importanza l’incontro a Digne-Les-Bains in cui si sono presentati i risultati del progetto .
In questo incontro il “modello Cuneo”, per quel che riguarda le facciate, ha sconfinato in Francia creando una rete franco italiana dove a partecipare sono i principali attori ovvero amministratori, architetti, funzionari, ma anche artigiani, decoratori e restauratori. [SM=g27811] da Targato cn
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