Ethan Hawke - “L’amore giovane”
Milano: 27/03/2007
Ethan Hawke: attore, scrittore e regista di talento.
Molti lo ricordano come attore (“L’attimo fuggente”, “Giovani, carini e disoccupati”, “Prima dell’alba”, “Gattaca”, “Training Day”), in pochissimi sanno che è anche scrittore e regista.
“L’amore giovane” è un prodotto 100% Ethan Hawke: del film egli è regista, attore e sceneggiatore (il lungometraggio è tratto infatti dall’omonimo libro scritto dallo stesso Ethan Hawke).
Come se la cava Ethan Hawke dietro la macchina da presa? Decisamente bene. Il film, asciutto e autobiografico, racconta la storia di William, un giovane attore pieno di sogni che lascia il Texas per sfondare a New York. Lì si innamora perdutamente di Sara, affascinante cantautrice per nulla preparata all’impetuoso arrivo di William nella propria vita. Amore intenso e nello stesso tempo incerto quello tra i giovani protagonisti del film, costantemente sospesi tra voglia di andare e restare, tra voglia di vivere e fuggire, tra voglia di matrimonio e solitudine. Un amore che li unisce e che li divide, un amore che dona loro i se stessi che hanno perduto e le identità imperfette che stavano cercando (più volte i due ragazzi sono davanti allo specchio). Perché “in fondo, è quando ci si innamora per la prima volta che ci si conosce davvero”, dichiara Ethan Hawke. Un amore che aiuta William e Sara a diventare adulti, a metabolizzare vecchie ferite, a capire che solo chi si allontana dall’amore non lo merita, a risolvere rapporti conflittuali con padri e madri, rielaborandone gli insegnamenti per poi costruire la propria vita (scena finale).
“L’amore Giovane” è un film reale in bilico tra la tragedia e la commedia, un film che porta sul grande schermo la magia del primo amore, il flusso dirompente di un sentimento puramente emotivo difficile da arginare se non (e non sempre) con la sofferenza dell’abbandono.
Assolutamente da menzionare una frase all’interno del lungometraggio: “Hai mai notato come, da piccoli, i nostri genitori ci insegnino a inseguire i nostri sogni, mentre, da grandi, ci impediscano di realizzarli?”.
Simona Stella
da:
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