non so se chiamarli esploratori, o guide, o scout, o arditi, o tutto insieme...ma a me hanno sempre e da sempre affascinato i "Caimani del Piave". Mi
Ciao Ronco.
L’impiego degli arditi nella prima guerra mondiale non fu per l’esercito italiano una scelta strategica originale, ma trasse ispirazione dalle truppe d’assalto austro-ungariche, come sottolinea lo storico Giorgio Rochat nel suo libro Gli Arditi della Grande Guerra:
«Tutta la produzione sugli arditi (...) nega con la massima energia qualsiasi dipendenza degli arditi dalle Sturmtruppen, le truppe d’assalto dell’esercito austro-ungarico. Dalla documentazione disponibile risulta invece che le Sturmtruppen furono senza ombra di dubbio il modello di partenza dei reparti d’assalto italiani, che pure seppero svilupparsi con un’indiscutibile originalità. Una circolare del Comando supremo del 14 marzo 1917 attira l’attenzione dei comandi italiani sui “riparti d’assalto presso l’esercito austro-ungarico, affinché la conoscenza dei metodi d’azione seguiti dall’avversario offra il mezzo, non solo di opporvisi con adeguati procedimenti, ma altresì di adottare, ogni qual volta se ne presenti la convenienza, analoghi sistemi”.»
Vero è che l’esercito austro-ungarico e quello italiano furono gli unici, a livello europeo, a dotarsi di unità autonome di questo tipo.
Sempre Rochat:
«Pur nella varietà di forme e denominazioni, si può dire che tedeschi, francesi e inglesi diedero poco rilievo alle truppe scelte interne ai reparti normali di fanteria, come alle truppe d’assalto organizzate a parte, preferendo puntare sulla crescita omogenea di tutta la massa dei combattenti per quanto riguarda addestramento, armamento, aggressività: i reparti specializzati che vennero creati avevano compiti definiti, connessi in generale all’impiego di armi nuove come lanciafiamme e carri armati.»
In ogni caso, al di là di certe esagerazioni - difficile, inutile e pericoloso nuotare con un coltello fra i denti - il mito dei Caimani sembra resistere, se gli Incursori Subacquei - COMSUBIN - che costituiscono il reparto d’elite della nostra Marina conservano ancora oggi sullo stemma un caimano, proprio perché si sentono gli eredi dell’unità di arditi che si è distinta sul Piave.