Enrico Brizzi

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sergio.T
00giovedì 26 febbraio 2009 11:19
Nasce a Bologna nel 1974 da padre professore di Storia moderna all'università e madre insegnante. Frequenta da adolescente il Liceo Galvani della sua città (che diventera storpiato il "Caimani" del primo libro). Esordisce non ancora ventenne con il suo primo romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo, tradotto in ventiquattro paesi e divenuto film nel 1996. Si tratta, tanto dal punto di vista del successo commerciale quanto dell'impatto sul costume giovanile, di uno degli esordi più clamorosi nella narrativa italiana dal Dopoguerra ad oggi.

All'ingombrante esordio, l'autore ha fatto seguire il tenebroso Bastogne, storia del nizzardo Ermanno Claypool e dei suoi amici teppisti in rivolta contro una società perbenista. Sulla copertina originale del libro compariva una vignetta-ritratto di Zanardi opera di Andrea Pazienza, e nel 2006 il romanzo ha ispirato l'omonima graphic novel disegnata da Maurizio Manfredi e dedicata allo stesso Pazienza e Stefano Tamburini. L'onirico Tre ragazzi immaginari, ispirato nella struttura dal racconto di Charles Dickens Regalo di Natale, e nelle atmosfere alle cronache carnascialesche medioevali, completa, nel 1998, un'ideale trilogia della giovinezza.

La trilogia è stata riedita nel 2004 sotto forma di cofanetto, insieme al quarto romanzo Elogio di Oscar Firmian e del suo impeccabile stile.

Nel 2003 ha sposato Cristina Gaspodini, già curatrice del volume Il mondo secondo Frusciante Jack. La prima autobiografia non autorizzata (Transeuropa, 1999). Testimone dello sposo lo scrittore Giovanni Cattabriga, alias Wu Ming 2, insieme al quale (e a Carlo Lucarelli) Brizzi ha dato vita nello stesso anno al progetto di "racconto in progress" Il Sorriso del Presidente.

Dopo un volume di racconti scritti insieme all'autore noir bolognese Lorenzo Marzaduri, L'altro nome del rock, e un "esperimento di cover elettrica di Joseph Conrad" ambientato in Madagascar, Razorama, che segnano il passaggio dell’autore alla Mondadori, Enrico Brizzi è tornato alla ribalta nel 2005 con il romanzo di viaggio Nessuno lo saprà. Viaggio a piedi dall'Argentario al Conero, ispirato ad una reale camminata fra Tirreno e Adriatico compiuta dall'autore l'anno precedente.

Dal tour di presentazione del libro insieme alla band bolognese Frida X è nato un disco, Nessuno lo saprà. Reading per voce e rock'n'roll band.

Nell'estate del 2006 ha compiuto, insieme a una staffetta d'una dozzina di amici, un viaggio "a forza di gambe" fra Canterbury e Roma, terminali della Via Francigena, che ha impegnato l'autore per tre mesi e ha dato vita a un reportage in cinque puntate per il settimanale L'espresso, seguito nel maggio 2007 dal nuovo romanzo Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro, che vede quattro amici in marcia attraverso le Alpi e decisi a fuggire da un inquietante pellegrino tedesco coperto di tatuaggi.

Fra gli autori italiani che più l'hanno influenzato, Brizzi ha sempre citato al primo posto Pier Vittorio Tondelli. Resta una delle voci più riconoscibili ed accreditate dell'intera pattuglia di autori esorditi negli anni Novanta.

Dopo la pubblicazione de Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro, ha realizzato un omonimo spettacolo in collaborazione con la band genovese Numero 6, un’ora di musica e letture definito come reading in concerto per viandanti del XXI secolo. Il nuovo reading è stato replicato per una ventina di date nel corso del 2007.

Nell'aprile 2008 ha intrapreso un secondo viaggio sulle orme dei pellegrini medievali, durato oltre due mesi, fra Roma e Gerusalemme. Nel novembre dello stesso anno ha dato alle stampe per l’editore Laterza una raccolta di sette racconti dedicata alla propria città, dal titolo La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco, ristampata due volte nel giro di quindici giorni.


Sulla quarta di copertina di Bastogne, scrive che i suoi miti sono Buenaventura Durruti, Andrea Pazienza e Ugo Tognazzi. La dedica in Jack Frusciante è uscito dal gruppo ("A P. e T., che hanno disegnato e scritto") è un riferimento al fumettista Andrea Pazienza e lo scrittore Pier Vittorio Tondelli. Tra gli autori preferiti Brizzi cita gli americani Bret Easton Ellis e Jay McInerney, e inoltre Daniele Del Giudice e Hugo Pratt.[3]

Nel 1997 Vasco Rossi ha scritto in un entusiastico articolo-intervista per 7, supplemento de Il Corriere della Sera, che Bastogne sta a Jack Frusciante è uscito dal gruppo come "Fegato spappolato" ad "Albachiara".

A lungo guardato con sospetto dalla critica dopo il clamoroso esordio ("A Brizzi serviranno dieci anni per farsi perdonare il successo di Jack Frusciante", si legge su un numero di TTL-Tuttolibri ancora nel 2003), l'autore è stato spesso chiamato a vestire il ruolo di "giovane scrittore" per eccellenza sui giornali (collabora nel tempo con King, Cuore, Comix, l'Unità, il Corriere della Sera, GQ, L'espresso), alla radio (decine di partecipazioni come ospite e la conduzione, per tre settimane nel 1998-99, del "Giornale in classe" di Radio Tre) e in TV (è ospite, fra gli altri, delle trasmissioni di Maurizio Costanzo, Michele Santoro, Gene Gnocchi, Irene Bignardi), e nel 1999, giurato di qualità del festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio, insieme a nove illustri compagni fra cui spiccano Fernanda Pivano, Ennio Morricone, José Carreras, Carlo Verdone e il presentatore Amadeus.

Alla passione per il rock e la "narrativa ad alta voce" (altri amori dichiarati il trekking, il fumetto e la passione calcistica per il Bologna Football Club), si devono tre distinte esperienze: la partecipazione al quartetto Sub-booteo experience, che nel 1997 e 1998 ha presentato nei rock club italiani (Tunnel a Milano, Maffia a Reggio Emilia, Tenax a Firenze, fra gli altri) un reading dedicato a Bastogne. Il secondo spettacolo è del 2005 insieme alla band Frida X, Nessuno lo saprà, reading per voce e rock'n'roll band, replicato trenta volte nella stagione successiva, in occasione dell'uscita del CD omonimo. Nell’estate del 2007, Brizzi affronta di nuovo il palco per il reading de Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro, prima con Frida X e poi per una ventina di date con la band genovese Numero6.

sergio.T
00giovedì 26 febbraio 2009 11:21
L'inattesa piega degli eventi: mi incuriosisce parecchio e dunque me lo sono preso in biblioteca. [SM=g8431]
sergio.T
00martedì 3 marzo 2009 09:44
Godibile per disimpegno , ma niente di piu'.
Questo romanzo e' eletto dalla New Epic Italian ( il delirio dei Wu Ming) ma rimane un romanzo che non puo' lasciar il segno.
sergio.T
00mercoledì 4 marzo 2009 08:58
Poca roba in fondo. Si puo' leggere ma solo per distrarsi da letture impegnative.

Tutti i romanzi ambientati durante il colonialismo italiano in Africa hanno un non so che: mi sembrano scarni, crudi, nudi. Manca qualcosa , insomma.


L'ottava vibrazione di Lucarelli, comunque, rimane il peggiore in assoluto.
mujer
00mercoledì 4 marzo 2009 09:19
Non avevo capito che lo avevi preso perchè indicato dall'elenco wuminghiano.
Secondo me faresti meglio a leggere altro, soprattutto se non risulta in quella lista...
sergio.T
00mercoledì 4 marzo 2009 09:30
non hai capito tu.
Io non lo sapevo: lo avevo preso solo perche' incuriosiva un romanzo anche sul calcio, e poi mi sono accorto che era del filone Nie.
mujer
00mercoledì 4 marzo 2009 09:51
Ah!
sergio.T
00martedì 14 aprile 2009 16:36
Visto alla Tv in una intervista.
Forse e' meglio leggerlo e basta. Mi sembra atteggiato.
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