Ennesima e divertente lezione di stile da parte di Fidel

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snaplinx
00venerdì 9 novembre 2012 03:15

Ennesima e divertente lezione di stile da parte di Fidel

By amicuba on novembre 7th, 2012

Per capire quanto grandi sono le bugie dell’informazione del sistema, basta guardarsi indietro, anche di poco.  Ora che tutto il clamore sulla presunta agonia di Castro si è spento per lasciare spazio a nuove bugie o mancate informazioni da Cuba (l’uragano Sandy e i suoi danni solo in suolo statunitense…) è bello ritornare sull’ articolo che lo stesso Fidel aveva scritto sulla propria prematura fine. Buona lettura!

Fidel Castro è in agonia

di FIDEL CASTRO

E’ bastato un messaggio ai laureati del primo corso dell’Istituto di Scienze Mediche “Vittoria di Girón“, perchè il pollaio della propaganda imperialista entrasse in agitazione e le agenzie informative si lanciassero voraci dietro la menzogna. E non solo, nei loro lanci cablo hanno appiccicato al paziente le più insolite stupidaggini.

Il periodico ABC della Spagna ha pubblicato quanto dice un medico venezuelano che vive non si sa dove, secondo il quale Castro era stato colpito da una embolia estesa nell’arteria cerebrale destra, “posso dire che non lo vedremo più in pubblico“.

Il presunto medico ha definito lo stato di salute di Castro come “molto vicino allo stadio neurovegetativo“.

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Benchè molte persone nel mondo si lasciano ingannare dagli organi d’informazione, quasi tutti nelle mani di privilegiati e ricchi, che pubblicano queste stupidaggini, i popoli sempre meno danno loro fiducia. A nessuno fa piacere essere ingannati; anche il più incorreggibile bugiardo si aspetta che gli dicano la verità.

Tutto il mondo ha creduto, nell’aprile 1961, alle notizie pubblicate dalle agenzie cablografiche secondo cui gli invasori mercenari di Girón, o Baia dei Porci come la si vuol chiamare, stavano arrivando a L’Avana, mentre in realtà alcuni di loro stavano inutilmente cercando di arrivare in barca alle navi da guerra yankis che li scortavano.

I popoli imparano e la resistenza cresce davanti alle crisi del capitalismo che si ripetono con sempre maggiore frequenza; nessuna bugia, repressione o nuova arma, potrá impedire il crollo di un sistema di produzione sempre più disuguale e ingiusto.

Pochi giorni fa, verso il 50° anniversario della “Crisi di Ottobre“, le agenzie hanno segnalato tre colpevoli: Kennedy, allora da poco arrivato alla guida dell’impero, Kruschov e Castro.

Cuba non ha avuto niente a che vedere con l’arma nucleare, nè con la mattanza non necessaria di Hiroshima e Nagasaki, perpetrata dal presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman, che stabilì la tirannia delle armi nucleari. Cuba difendeva il suo diritto all’indipendenza e alla giustizia sociale.

Quando accettammo l’aiuto sovietico in armi, petrolio, alimenti ed altre risorse, fu per difenderci dai piani yankis d’invasione della nostra Patria, sottomessa ad una sporca e sanguinosa guerra che quel Paese capitalista ci ha imposto dai primi mesi e che è costata ai cubani migliaia di vite e di mutilazioni.

Quando Kruschov ci propose d’installare missili di media gittata simili a quelli che gli USA tenevano in  Turchia —ed anche più vicini alla URSS di quanto non sia Cuba agli Stati Uniti—, come una necessità solidale, Cuba non dubitò nell’accettare tale rischio. La nostra condotta fu éticamente irreprensibile. Mai chiederemo scusa a nessuno per quel che abbiamo fatto. La verità è che è passato mezzo secolo e ancora stiamo qui, con la testa alta.

Mi piace scrivere e scrivo; mi piace studiare e studio. C’è molto da fare nell’area delle conoscenze. Mai le scienze, per esempio, sono progredite con tanta stupefacente velocità.

Ho smesso di pubblicare Riflessioni perchè certamente non mi spetta l’occupare pagine nella nostra stampa, dedita ad altri compiti che il Paese richiede.

Uccelli del mal augurio! Neanche mi ricordo cos’è un mal di testa.

A riprova di quanto sono bugiardi, vi offro le foto che accompagnano questo articolo.

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Fidel Castro Ruz
21 Ottobre 2012 h 10,12

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Fotos: Alex Castro

(Qui sotto il testo originale:)

Fidel Castro está agonizando

POR FIDEL CASTRO

Bastó un mensaje a los graduados del primer curso del Instituto de Ciencias Médicas “Victoria de Girón”, para que el gallinero de propaganda imperialista se alborotara y las agencias informativas se lanzaran voraces tras la mentira. No solo eso, sino que en sus despachos cablegráficos le añadieron al paciente las más insólitas estupideces.

El periódico ABC de España, publicó que un médico venezolano que radica no se sabe donde, reveló que Castro había sufrido una embolia masiva en la arteria cerebral derecha, “puedo decir que no vamos a volverlo a ver públicamente”. El presunto médico, que si lo es abandonaría primero a sus propios compatriotas, calificó el estado de salud de Castro como “muy cercano al estado neurovegetal”.

Aunque muchas personas en el mundo son engañadas por los órganos de información, casi todos en manos de los privilegiados y ricos, que publican estas estupideces, los pueblos creen cada vez menos en ellas. A nadie le gusta que lo engañen; hasta el más incorregible mentiroso, espera que le digan la verdad. Todo el mundo creyó, en abril de 1961, las noticias publicadas por las agencias cablegráficas acerca de que los invasores mercenarios de Girón o Bahía de Cochinos, como se le quiera llamar, estaban llegando a La Habana, cuando en realidad algunos de ellos trataban infructuosamente de llegar en botes a las naves de guerra yankis que los escoltaban.

Los pueblos aprenden y la resistencia crece frente a las crisis del capitalismo que se repiten cada vez con mayor frecuencia; ninguna mentira, represión o nuevas armas, podrán impedir el derrumbe de un sistema de producción crecientemente desigual e injusto.

Hace pocos días, muy próximo al 50 aniversario de la “Crisis de Octubre”, las agencias señalaron a tres culpables: Kennedy, recién llegado a la jefatura del imperio, Jruschov y Castro. Cuba nada tuvo que ver con el arma nuclear, ni con la matanza innecesaria de Hiroshima y Nagasaki perpetrada por el presidente de Estados Unidos Harry S. Truman, estableciendo la tiranía de las armas nucleares. Cuba defendía su derecho a la independencia y a la justicia social.

Cuando aceptamos la ayuda soviética en armas, petróleo, alimentos y otros recursos, fue para defendernos de los planes yankis de invadir nuestra Patria, sometida a una sucia y sangrienta guerra que ese país capitalista nos impuso desde los primeros meses, y costó miles de vidas y mutilados cubanos.

Cuando Jruschov nos propuso instalar proyectiles de alcance medio similares a los que Estados Unidos tenía en Turquía —más cerca todavía de la URSS que Cuba de Estados Unidos—, como una necesidad solidaria, Cuba no vaciló en acceder a tal riesgo. Nuestra conducta fue éticamente intachable. Nunca pediremos excusa a nadie por lo que hicimos. Lo cierto es que ha transcurrido medio siglo, y aún estamos aquí con la frente en alto.

Me gusta escribir y escribo; me gusta estudiar y estudio. Hay muchas tareas en el área de los conocimientos. Nunca las ciencias, por ejemplo, avanzaron a tan asombrosa velocidad.

Dejé de publicar Reflexiones porque ciertamente no es mi papel ocupar las páginas de nuestra prensa, consagrada a otras tareas que requiere el país.

¡Aves de mal agüero! No recuerdo siquiera qué es un dolor de cabeza. Como constancia de cuán mentirosos son, les obsequio las fotos que acompañan este artículo.

Fidel Castro Ruz
Octubre 21 de 2012
10 y 12 a.m.

Fotos: Alex Castro



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