Emily Dickinson

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Shizuku.
00martedì 11 settembre 2007 09:43




Se io potrò impedire ad un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano -
Se allevierò il dolore di una vita o allevierò una pena -
O aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido
Non avrò vissuto invano.







Conosco vite della cui mancanza
non soffrirei affatto -
di altre invece ogni attimo di assenza
mi sembrerebbe eterno.


Sono scarse di numero - queste ultime -
appena due in tutto -
le prime molto di piu' di un orizzonte
di moscerini.








Mi incanta il mormorio di un'ape -
qualcuno mi chiede perchè -
piu' facile è morire che rispondere.


Il rosso sopra il colle annulla la mia volontà -
se qualcuno sogghigna stia attento
- perchè Dio è qui - questo è tutto.


La luce del mattino mi eleva di grado -
se qualcuno mi chiede come -
risponda l'artista che mi tratteggiò così.






Non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto al mio deserto
una desolazione inaudita.








Portare la nostra parte di notte,
la nostra parte di mattino.
Di immensa gioia riempire il nostro spazio,
il nostro spazio riempire di disprezzo.


Qui una stella, là un'altra stella.
Qualcuno smarrisce la via!
Qui una nebbia, là un'altra nebbia.
Poi, il giorno!







Tutti hanno diritto al mattino,
alla notte solo alcuni.
Alla luce dell'aurora
pochi eccelsi privilegiati











Se avessimo le ali
per fuggire la memoria
molti volerebbero.
Abituati a esseri più lenti
gli uccelli con sgomento
scruterebbero la folla
di persone in fuga
dalla mente dell'uomo.








Non stimare lontano quello che si può avere
anche se in mezzo si stende il tramonto -
né stimare vicino ciò che standoti a fianco
è più lontano del sole.








SENSIBILITA'

La natura talvolta fa seccare
un arbusto, talvolta scalpa un albero-
il suo popolo verde lo ricorda
nel caso in cui non muoia.

Foglie stremate alle nuove stagioni
testimonioano mute -
e noi che abbiamo un'anima moriamo
più sovente, e non così vitalmente.








Se le mie pene future in una volta
venissero ad affliggermi quest'oggi,
sono così felice che- son certa-
si allontanerebbero riderndo.

Se le mie gioie future in una volta
venissero ad invadermi quest'oggi,
non potrebbero essere così grandi
come questa che mi possiede adesso









Se tu dovessi venire in autunno
mi leverei di torno l'estate
con un gesto stizzito ed un sorrisetto,
come fa la massaia con la mosca.

Se entro un anno potessi rivederti,
avvolgerei in gomitoli i mesi,
per poi metterli in cassetti separati -
per paura che i numeri si mescolino.

Se mancassero ancora alcuni secoli,
li conterei ad uno ad uno sulla mano -
sottraendo, finchè non mi cadessero
le dita nella terra della Tasmania.

Se fossi certa che, finita questa vita,
io e te vivremo ancora -
come una buccia la butterei lontano -
e accetterei l'eternità all'istante.

Ma ora, incerta della dimensione
di questa che sta in mezzo,
la soffro come l'ape-spiritello
che non preannuncia quando pungerà.









Muore la parola
appena è pronunciata:
così qualcuno dice.
Io invece dico
che comincia a vivere
proprio in quel momento.








Il paradiso non è più lontano
della camera accanto -
se in quella camera
un amico attende
felicità o rovina.

Che forza c'è nell'anima
che riesce a sopportare
l'accento di un passo che si appressa -
una porta che si apre.









Come fare per dimenticare!
Ma potrebbe insegnarlo?
Si dice sia tra le arti la più facile
quando si impara il metodo.

Cuori duri son morti
nell'acquisirla, eppure
il sacrificio per la scienza adesso
è piuttosto comune.

Sono andata anche a scuola
ma non ne son uscita più informata -
il mappamondo non lo puo' insegnare
e non serve a niente il logaritmo.

"Come dimenticare"!
Venga qualche filosofo a spiegarmelo!
Ah, essere eruditi
quanto basta asaperlo!

C'è scritto in qualche libro?
In questo caso io potrei comprarlo -
E' simile a un pianeta?
I telescopi potrebbero scoprirlo -

Se invece è un'invenzione
deve avere un brevetto.
E tu, dimmi, lo sai,
rabbi del libro saggio?




Lord Pazzo III
00mercoledì 12 settembre 2007 23:00
molto belle! sono veramente molto belle, piene di significazioni e di senso [SM=x1080655] a me mi è piaciuta molto sensibiltà, complimenti shizu
Red Night Seer
00giovedì 13 settembre 2007 18:50
la Dickson era una poetessa coi fiocchi. [SM=x1080693]
Shizuku.
00giovedì 13 settembre 2007 19:32
...anche se più che poesie direi che son pensieri...ma non toglie il fatto che siano molto profondi [SM=g1360773]

Lord Pazzo III
00venerdì 14 settembre 2007 08:50
e verissimo, shizu [SM=x1080634]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:25.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com