Emergenza Monesi

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
brenno53
00domenica 27 novembre 2016 21:44
Qualcuno ha delle notizie 'in diretta' della situazione a Monesi? Grazie.
simolimo
00domenica 27 novembre 2016 23:07
Oggi sopralluogo del Sindaco di Triora a Monesi di Triora (impianti): non vi sono problemi in zona e nessuna casa è minacciata da frane (unica piccola frana nella zona dell' ex baby). Il problema invece è a Monesi di Mendatica (Monesino), dove in pratica si è riattivata una paleofrana e il paese sta scivolando a valle. La frana ha coinvolto anche la provinciale, per cui è impossibile raggiungere anche Monesi di Triora.

Domani sera dovrebbe esserci una riunione ad Imperia su cui si farà il punto della situazione.
brenno53
00domenica 27 novembre 2016 23:30
Caspita, quindi situazione serissima, sia per la viabilità sia soprattutto per Monesino! Comunque di fatto Monesi è isolata.
aldo121
00lunedì 28 novembre 2016 20:35
Situazione disperata
Situzione tragica e nessuno osa fare previsioni su quasi impossibili riaperture. Nessuno conosce la situzione della provinciale Viozene Upega Valcona ? Sarebbe l'unica alternativa per raggiungere Piaggia , ma non trovo notizie in rete.
Flox
00lunedì 28 novembre 2016 23:50
di solito in inverno è chiusa anche perché raggiunge i 1600m .
forse visto l emergenza cercheranno di tenerla aperta
nessuna notizia certa
brenno53
00martedì 29 novembre 2016 00:03
Per chi arriva da Imperia o Albenga e un giro lunghissimo ed impegnativo, specie d'inverno!!! Deve intervenire il Genio dell'Esercito per ripristinare la strada a Monesino, non c'è alternativa. Vediamo se i nostri politici hanno il potere di ottenere questo intervento. Dovrà essere lo stesso Governatore Totti a farsi carico a Roma di questa irrinunciabile richiesta.
simolimo
00martedì 29 novembre 2016 20:31
Interessante articolo sulla situazione di Monesi e degli impianti:

articolo IMPERIAPOST del 29/11/2016
gabrykiter
00giovedì 1 dicembre 2016 10:27
Guardate qui la foto del primo tratto della strada da Monesi al saccarello
Flox
00giovedì 1 dicembre 2016 12:45
non ho capito una cosa: ci sono stati danni anche lungo le piste?

perché si parla di stagione nulla e non pensano a ripristinare la viabilita' via Upega? il colle è lungo ma se si inpegnano potranno aprirlo in inverno, almeno quando la neve sara' stabile e nno subito dopo le nevicate
gabrykiter
00giovedì 1 dicembre 2016 18:39
susevega, 01/12/2016 12.45:

non ho capito una cosa: ci sono stati danni anche lungo le piste?

perché si parla di stagione nulla e non pensano a ripristinare la viabilita' via Upega? il colle è lungo ma se si inpegnano potranno aprirlo in inverno, almeno quando la neve sara' stabile e nno subito dopo le nevicate



percorrere la upega è un vero problema in inverno per via del bosco delle navette che durante le nevicate avrebbe bisogno di un costante intervento dello spazza neve per la caduta di neve e rami dal bosco adiacente e per non parlare della quota di 1600 metri che raggiunge..
altro neo...la strada ha avuto numerose frane e ribassamenti simili a quelli più volte visti nelle altre località in foto...
simolimo
00giovedì 1 dicembre 2016 20:44
Flox
00giovedì 1 dicembre 2016 22:28
la strada la conosco appunto ho scritto solo dopo nevicate quando la neve si è assestata
ma le piste hanno avuto danni?
brenno53
00giovedì 1 dicembre 2016 23:05
Ma, praticabilità a parte della provinciale 97, avete idea di quanto tempo occorre da Nava, dove inizia la strada per Monesi, passare per Viozene, poi Upega, poi Salse, ecc., tutto un sali e scendi per decine di chilometri!! Per chi arriva dalla costa ligure semplicemente un delirio!
brenno53
00giovedì 1 dicembre 2016 23:23
Grazie Simolino per il video postato, più che eloquente nel descrivere la situazione tragica che si è venuta drammaticamente a creare. Sciare quest'anno diventa comunque l'ultimo dei problemi. E' la sopravvivenza stessa di Monesi che è in pericolo. Ci vorrebbe un bravo 'megu' per salvarle la vita. E cioè l'intervento congiunto di Stato e Regione. I Comuni da soli, in particolare Mendatica, non sono in grado di farcela.
Flox
00venerdì 2 dicembre 2016 09:51
pero' dare comunicazioni stradale a briga alta e alle borgate di triora, monesi, è importante
la strada dal ponte di nave sale fino al colle e poi scende , certo è lunghissima ma il tempo impiegato è più o meno lo stesso. il problema è tenerla aperta in inverno ,nn so se è soggetta a valanghe, penso di no perché è tutta nel bosco, almeno tratto piemontese
EgonZimm
00venerdì 2 dicembre 2016 10:09
Povera Monesi, come mi dispiace.
Che dolore.....
La situazione è davvero drammatica.......












simolimo
00mercoledì 28 dicembre 2016 20:21
Flox
00mercoledì 28 dicembre 2016 22:34
il filmato di quando è?
simolimo
00mercoledì 28 dicembre 2016 23:18
28 Dicembre 2016
simolimo
00lunedì 23 gennaio 2017 19:42
EMERGENZA MONESI: I COMUNI DI BRIGA, MENDATICA, TRIORA SPENGONO GLI ENTUSIASMI: "NESSUNA POSSIBILITA' DI RIAPRIRE GLI IMPIANTI"


In riferimento a quanto pubblicato sui giornali on-line e cartacei, sui social network ed a quanto affermato in alcune trasmissioni televisive circa l’idea di attuare un servizio navette tra Monesi di Mendatica e Monesi di Triora (perché questi sono i nomi delle due località), attraversando a piedi l’abitato di Monesi di Mendatica tutt’ora interessato da un movimento franoso di vaste dimensioni e sottoposto ad ordinanza Sindacale di evacuazione e di permanenza dispiace comunicare che non è possibile attuare tale ipotesi, tantomeno mettere in funzione la seggiovia dalla quale sono già stati smontati i seggiolini a seguito di ordinanza emessa dall’Amministrazione Provinciale – Così i Comuni di Monesi, Mendatica di Triora e Briga Alta, con una nota stampa.

“L’area delle piste non è interessata da alcun fenomeno franoso, tuttavia le frane presenti nelle zone immediatamente circostanti sono numerose, così come numerose sono le condizioni di criticità, non dimentichiamo che Monesi è frequentata anche da chi fa sci fuoripista per cui la situazione attuale non presenta le condizioni minime di sicurezza per poter aprire.

Tutto questo non perché si vuole lasciare morire Monesi, non per disinteresse bensì perchè il primo dovere di un amministratore è quello di assicurare l’incolumità dei cittadini.

Nella grave calamità che ci ha colpiti fortunatamente non ci sono state vittime o persone ferite, cerchiamo quindi di procedere in modo sensato facendo i passi necessari proprio per fare rivivere il territorio meglio di prima, senza creare false aspettative e situazioni di rischio.

E’ per questo che i comuni di Mendatica, Triora e Briga Alta stanno lavorando prima di tutto per eliminare le situazioni di rischio, a giorni i comuni di Mendatica e Triora attendono l’ufficialità dalla Regione Liguria dell’avvenuto finanziamento chiesto per la realizzazione di sondaggi in modo da potere iniziare a breve i lavori, sondaggi necessari per potere capire, insieme a dati dei monitoraggi che si stanno già eseguendo, quali interventi saranno più indicati da realizzare. Il risultato dei sondaggi sarà anche necessario a supportare lo studio che, insieme alla Provincia, si sta realizzando per individuare un tracciato di strada alternativo, in modo da dare una viabilità monitorata da sistemi di allertamento.

Paleofrana a parte, che sarà oggetto dei monitoraggi e sondaggi di cui sopra, i comuni hanno inoltre presentato alla Regione Liguria schede di segnalazione danni per decine di migliaia di euro ed appena tali risorse giungeranno e la stagione lo permetterà si darà avvio ai primi lavori”.
simolimo
10domenica 29 gennaio 2017 11:18
da riviera24.it del 28/1/2017


Fondi anche per Monesi e Rezzo, Piana (Lega): “la stazione turistica non morirà"



Finanziamenti danni maltempo anche per Monesi e Rezzo, Alessandro Piana (Lega Nord Liguria): “La Regione Liguria ha già stanziato quasi 6 milioni di euro per il territorio e non ha abbandonato nessun Comune. La stazione turistica di Monesi non morirà. Dopo gli interventi per la messa in sicurezza, prosegue la proficua collaborazione con i sindaci per pianificare i progetti e quindi realizzare gli interventi risolutivi, auspicando che anche il Governo non si tiri indietro rispetto alla nostra segnalazione di 154 milioni di danni”.

La giunta regionale ha già stanziato quasi 6 milioni di euro per i danni del maltempo, che l’anno scorso ha duramente colpito, in particolare, i territori del savonese e dell’imperiese.

Per il Comune di Rezzo, i fondi risultano di 180mila euro per gli interventi di messa in sicurezza della strada statale 17 all’altezza della frazione di Lavina e di 220mila euro per la frana a monte dell’abitato della frazione Cenova.

Advertisement

Per quanto riguarda Monesi, sono di 100mila euro per il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo al movimento franoso gravante sulla zona di Mendatica e di 75mila euro per il progetto che riguarda la frana della zona di Triora.

Inoltre, sono stati stanziati ulteriori 126mila euro per l’intervento di ripristino dell’opera di protezione spondale del Torrente Nervia in località Puccini.

“A fronte di una nostra segnalazione di 154 milioni di danni – spiega il capogruppo regionale del Carroccio Alessandro Piana – finora il Governo ne ha assegnati solo 11. Invece, la Regione Liguria ne ha già stanziati quasi 6. Sarebbe ora che Roma facesse la sua parte in modo più onesto e concreto.

Prima di fare interventi risolutivi, si spendono i soldi per le somme urgenze e la messa in sicurezza delle varie criticità. Poi, si richiedono gli studi sui movimenti franosi che possono essere ancora in atto e quindi si pianificano i progetti per gli interventi risolutivi.

Fermo restando che la partita col Dipartimento nazionale della Protezione civile è aperta, è logico che solo dopo queste fasi si potrà andare a battere i pugni a Roma per ottenere le somme dovute e già segnalate. A quel punto, il Governo non potrà più respingere le nostre richieste e ci attiveremo affinché vengano tutte esaudite velocemente, senza tanta burocrazia.

Monesi non morirà, anche perché sono stati investiti milioni di euro per la stazione turistica e non vogliamo senz’altro abbandonarla, lasciandola in balìa degli eventi. In altre parole, faremo di tutto per farla rinascere.

Per quanto riguarda Rezzo e gli altri Comuni dell’imperiese, vale lo stesso discorso. Inoltre, ho personalmente parlato con molti sindaci, i quali mi hanno confermato il loro apprezzamento per il lavoro finora svolto dall’assessore regionale Giacomo Giampedrone”
simolimo
00lunedì 30 gennaio 2017 11:58
da LA STAMPA del 30/1/2017

Monesi, paese fantasma sepolto da neve “inutile” che ora lotta per ottenere fondi e combattere la burocrazia



Monesi, un tempo famosa per essere l’unica stazione sciistica della provincia di Imperia, dalla notte del 24 novembre scorso è purtroppo divenuta anche il simbolo della devastante alluvione che ha interessato molte zone del Ponente ligure. La pioggia più che abbondante ha causato il «risveglio» di una paleofrana che si è abbattuta su case e strada, nella parte bassa del paese, travolgendo anche il sogno di ripresa e sviluppo di questa zona meravigliosa.


Monesi di Mendatica, questo il nome giusto della zona colpita, che molti chiamano «Monesino», si è ritrovata a dover fare i conti con l’isolamento e la distruzione. Il movimento franoso ha infatti letteralmente spazzato via un tratto fondamentale della strada che da San Bernardo di Mendatica conduceva fino a Monesi di Triora, dove si trova la stazione sciistica vera e propria. La frana ha anche causato la distruzione di un’abitazione, scesa inesorabilmente a valle e andata in pezzi nei giorni successivi e l’inagibilità del 25 per cento degli alloggi del piccolo centro. Danneggiato seriamente anche un altro tratto di strada prima dell’abitato, sempre giungendo da San Bernardo.


La situazione è apparsa in tutta la sua gravità fin dal primo momento. E, a evidenziare ulteriormente la difficoltà di predisporre un intervento di recupero e ristrutturazione, si è aggiunto il fatto che Monesi, così come Lavina, frazione di Rezzo, dove si è abbattuta un’altra disastrosa frana, sono state escluse dagli 11 milioni di finanziamenti del Governo per i primi interventi di ripristino dei danni alluvionali. Un’esclusione motivata proprio dal fatto che la situazione di Monesi è talmente complessa e grave, che, al momento, è perfino impossibile quantificare il costo degli interventi da attuare. La speranza è che vengano finanziati prima possibile interventi di analisi geologica della zona per fare il punto sulla situazione e predisporre poi azioni concrete.


A complicare le cose, c’è anche la burocrazia. Monesi infatti sorge al confine fra le province di Imperia e di Cuneo e quindi fra Liguria e Piemonte. E abbraccia i comuni liguri di Mendatica e Triora e quello piemontese di Briga Alta, che ha la sua sede a Piaggia. Piccole realtà amministrative gestite da sindaci coraggiosi e volenterosi che non possono però restare soli con un così grande fardello sulle spalle.


A distanza di poche settimane dall’alluvione, inoltre, questo territorio, oltre al danno, ha ricevuto la beffa della neve. Che in un altro momento avrebbe garantito alla località sciistica una delle migliori stagioni della sua storia.


Invece, ironia della sorte, gli addetti alla nuova seggiovia hanno dovuto lottare fra frana e neve per andare a smontare i seggiolini dell’impianto, che era praticamente pronto per essere avviato. E questo soprattutto perché la frana ha compromesso la viabilità.


Alcuni «irriducibili» avrebbero voluto un sistema di bus navetta per aggirare la frana, raggiungere le piste e mettere gli sci ai piedi. Ma i sindaci dei tre comuni interessati sono stati costretti a bloccare tutto, spiegando: «L’area delle piste non è interessata da alcun fenomeno franoso, tuttavia le frane presenti nelle zone immediatamente circostanti sono numerose, così come numerose sono le condizioni di criticità

Flox
00venerdì 10 febbraio 2017 23:50
ma a distanza di tre mesi monesi non è raggiungibile?
simolimo
00sabato 11 febbraio 2017 19:36
Sì, attraverso Upega.
Flox
00lunedì 13 marzo 2017 20:50
Scrivete
Flox
00lunedì 13 marzo 2017 20:56
Se nessuno scrive .....anche così ci si dimentica dell 'emergenza monesi
simolimo
00sabato 22 luglio 2017 07:21


Mezzo milione dalla Regione per Monesi, si lavora per uscire dall’isolamento





Mendatica. Ora è ufficiale. Dalla Regione.ci sono 500 mila euro per Monesi. Soldi vitali per aprire il collegamento con San Bernardo di Mendatica è uscire dall’isolamento che arrivano dal Fondo strategico regionale che ha garantito l’intervento di ripristino della strada provinciale 100.


Si tratta di una conferma importante frutto del lavoro svolto dalla Provincia, in particolare dal presidente Fabio Natta, quindi dai sindaci del territorio a cominciare da Piero Pelassa che hanno fatto pressione sull’ente governato da Toti per risolvere una vicenda che si trascina da nove mesi. Con lui anche Angelo Lanteri per Triora e Ivo Alberti per Briga Alta. In sostanza i primi cittadini dei Comuni colpiti dall’emergenza di novembre.



“Dopo la terribile alluvione che ha devastato il territorio del Parco delle Alpi Liguri trasformando Monesi di Mendatica in un paese fantasma, si sono susseguiti incontri e riunioni. L’attenzione per Monesi dopo quello che è accaduto a novembre non è mai scemata e i risultati – spiega Fabio Natta – ora si cominciano a vedere”.


Ed è stata determinante appunto la pressione che gli enti locali hanno fatto sulla Regione che aveva inviato anche i propri tecnici e geologi a compiere un’attenta valutazione dei danni subito e quindi ad avviare uno studio progettuale per un possibile ritorno alla normalitá.


A seguire la vicenda è stato l’assessore Giacomo Giampedrone, ma grande impegno è stato dimostrato anche dal collega Marco Scajola e dallo stesso presidente Giovanni Toti. Un lavoro che ha portato alla fine a trovare le risorse necessarie per avviare.un intervento che il territorio e la sua gente attendono da nove mesi.
[/I
]
simolimo
00martedì 25 luglio 2017 08:45
da imperiapost.it del 24/7/2017
FIRMATO L' ACCORDO PER FARE USCIRE MONESI DALL' ISOLAMENTO


"Formalmente la prima pietra per far uscire Monesi dall’isolamento e’ stata messa“. Usa queste parole il presidente Fabio Natta per commentare con soddisfazione la firma odierna del protocollo d’intesa che “apre la strada” – e’ proprio il caso di dire – al ripristino della viabilità tra Monesi di Mendatica, Monesi di Triora e Piaggia, dopo i rovinosi eventi alluvionali e i danni conseguenti dello scorso novembre.

L’accordo, firmato oggi a Genova in Regione, e’ stato siglato da Regione Liguria, Regione Piemonte, Provincia di Imperia (presente con il consigliere provinciale delegato Domenico Abbo, il dirigente Giuseppe Carrega e altri tecnici del settore Strade), Provincia di Cuneo, e i comuni di Triora, Mendatica e Briga Alta (Cuneo).

Il documento, che di fatto da’ il via all’iter burocratico per il primo lotto dei lavori finanziati dalla Regione con un contributo di 500 mila euro per il collegamento tra Monesi di Mendatica e Monesi di Triora, specifica anche i compiti degli enti interessati, attribuendo un ruolo importante proprio alla Provincia.

“Se siamo arrivati a questo punto e‘ grazie anche al nostro ruolo di fattiva collaborazione al tavolo tecnico che ha messo d’accordo tutte le parti interessate. Ringrazio la Regione per il finanziamento accordato e tutti coloro che hanno permesso la firma del protocollo d’intesa – commenta ancora Fabio Natta – l’auspicio e’ quello che gli interventi procedano con la dovuta celerità e che siano adeguatamente supportati dagli indispensabili ulteriori finanziamenti.

Da parte nostra, come ci viene chiesto dal protocollo d’intesa, ci faremo parte diligente nella campagna di monitoraggio del ponte sul Rio Bavera, tra Monesi e Piaggia e quindi tra la provincia di Imperia e quella di Cuneo, e di valutare la possibilità di attivare servizi di navetta per l’impianto sciistico. Tuttavia il nostro compito più impegnativo sara’ quello di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria della strada provinciale che conduce a Monesi”.

“Il protocollo siglato oggi – afferma l’assessore Scajola – garantisce una risposta concreta e puntuale alle necessità di questo territorio, sanando finalmente una ferita che era rimasta aperta. Questa infrastruttura è infatti fondamentale anche sotto il profilo socio economico perché, dopo mesi di disagi, risponde alle esigenze delle attività commerciali e dei cittadini della vallata, ripristinando anche l’accesso alla vicina stazione sciistica. Senza dimenticare – conclude – che per tante persone del ponente ligure Monesi e tutta la vallata hanno un grande valore affettivo poiché negli ultimi trent’anni quelle zone sono state un riferimento per tante famiglie che lì trascorrevano i periodi di vacanza”.

L’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone ricorda che “dopo aver destinato al ripristino delle infrastrutture danneggiate una parte di fondi legate alle accise dei carburanti e aver distribuito anche le risorse destinate dal governo con il riconoscimento dello stato di emergenza nell’immediatezza degli eventi alluvionali, Regione Liguria, su mia proposta, ha approvato venerdì scorso in Giunta lo stanziamento di circa 500mila euro per la realizzazione di questa infrastruttura, attingendo allo stanziamento complessivo per 1 milione e 200mila euro dal Fondo Strategico dedicato a opere strategiche di tipo infrastrutturale.

Questo intervento è infatti indispensabile per far uscire Monesi e l’intera vallata dall’isolamento dopo l’alluvione dell’autunno scorso che ha compromesso la SP100 di Imperia tra Monesi e la zona circostante”.

L’assessore Rixi ha evidenziato che “il protocollo di oggi è solo il primo passo: sarà necessario che il tavolo con gli enti locali prosegua per avviare i progetti di ricostruzione e riqualificazione che consentano il rilancio di Monesi, riaprendo la stazione sciistica e magari puntando sulla vocazione outdoor, dialogando con il territorio savonese e la Val Tanaro”.

“Da Monesi – ha sottolineato l’assessore Berrino – dipende anche l’economia dell’alta Valle Argentina e Arroscia. Questo primo intervento, seppur preliminare, è importante perché ridà ossigeno all’economia turistica, rappresentata in particolare dalla Limone-Monesi, dalla Via del Sale e dai campi da sci”.

È già stato individuato il tracciato della strada alternativa ed è pronto anche uno studio di fattibilità, mentre sono in corso gli accordi con i privati proprietari dei terreni. L’auspicio è arrivare al più presto all’approvazione del progetto con l’avvio del bando di gara per la realizzazione dell’opera entro il prossimo autunno.








simolimo
00domenica 3 settembre 2017 21:26
da LA STAMPA del 3/9/2017

“Monesi non resterà isolata” Promessa di Giampedrone


«Entro la fine di settembre sarò a Monesi per effettuare un sopralluogo e valutare personalmente la situazione». Sono le parole dell’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone all’indomani delle proteste seguite alle notizie della chiusura dell’unica strada di collegamento rimasta per Monesi. Chiusura che scatterà a partire da martedì. Il provvedimento, che dovrà essere emesso dalla Provincia e da quella di Cuneo è originato dalle perizie tecniche eseguite sul ponte del Rio Bavera. Le relazioni degli esperti, infatti, hanno evidenziato che la struttura è gravemente «compromessa» e non se ne può quindi garantire la stabilità soprattutto in caso di precipitazioni abbondanti. Per Monesi e la sua popolazione questo significa restare in quasi totale isolamento. La frazione potrà essere raggiunta, e non facilmente, soltanto a piedi. Un colpo all’economia della zona da cui Monesi potrebbe non riprendersi più.

Promette però Giampedrone: «È mia intenzione garantire che la zona non rimanga isolata a livello infrastrutturale: a oggi le uniche risposte che sono arrivate riguardano proprio le infrastrutture e la protezione civile, con lo stanziamento di risorse prima in termini di immediata urgenza e adesso in termini di strategia infrastrutturale, con i 500 mila euro dal Fondo Strategico. Il mio impegno su Monesi è stato concreto fin dal primo minuto e nei tempi concordati faremo quanto è necessario per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ma è bene ricordare che un territorio delicato e fragile come Monesi ha bisogno di una serie di interventi, anche di carattere economico, che esulano dai settori di mia competenza, ovvero Infrastrutture, Protezione civile e Difesa del suolo, che da soli non bastano per fornire tutte le risposte necessarie per garantire un pieno ritorno alla normalità: per evitare lo spopolamento e l’abbandono delle attività economiche sono necessarie anche altre azioni che, in aggiunta a quelle messe in campo fino ad oggi, esulano dalle materie di mia competenza».

Conclude l’assessore regionale: «Oggi l’urgenza è evitare l’isolamento della zona e su questo la nostra risposta è stata e sarà puntuale. Rivolgo un appello: la risposta su Monesi o è concertata anche con altri settori per le diverse competenze oppure rischia di non essere esaustiva come la gente giustamente chiede a pieno titolo».

La Regione ha richiesto al Comune di Mendatica di concludere urgentemente la progettazione e approvazione del bypass stradale ancora in itinere che consentirà un ritorno alla normalità. ll Comune approverà il progetto nei prossimi giorni. La strada sarà realizzata dopo il bando di gara e l’appalto.
simolimo
00mercoledì 6 settembre 2017 20:29
da imperiapost.it del 6/9/2017
MONESI ISOLATA: ADDIO STAGIONE INVERNALE


Si è svolto questa mattina in Provincia l’incontro richiesto dai frequentatori e proprietari delle seconde case a Monesi con il presidente della Provincia Fabio Natta e i tecnici. Dalla giornata di ieri, infatti, il ponte sul rio Bavera, che rappresentava l’unico collegamento ancora utilizzabile per raggiungere Monesi di Triora, è stato chiuso, e questo rappresenta l’ennesima criticità da affrontare a seguito della disastrosa alluvione del novembre 2016.

La delegazione ha chiesto il punto della situazione ai tecnici della Provincia, in particolare ponendo domande su quando verrà ristabilita la viabilità e sugli interventi urgenti da effettuare per evitare che altre piogge peggiorino la situazione. Nel breve periodo la viabilità non sarà ripristinata, ma c’è in progetto di costruire una strada alternativa con il finanziamento della Regione di 500 mila euro.


LORENZO ANFOSSO, PROPRIETARIO SECONDA CASA A MONESI

“Noi veniamo qui a parlare con il Presidente perchè è l’unica autorità che ci vuole sentire per la viabilità del ponte di Monesi. Da ora in poi verrà isolata Monesi e la stazione di sci.

Tutte le speranze stanno crollando. Noi veniamo li con la speranza, con il lumicino protetto con le mani che non si spenga anche quest’ultima fiaccola, perchè se si spegne la speranza siamo tutti al buio.

Oltre alla viabilità, ci sarebbero da fare anche quei piccoli lavori per evitare che le piogge di novembre rifacciano di nuovo degli altri danni, come per esempio scavare delle cunette, togliere il gabbiotto della spazzatura, in cemento, che ha ostruito la discesa del ruscello dove a catasto finiscono tutti i confini, dove era stata costruita una strada, dove era stata costruita una piazza. Speriamo che sotto questa piazza si possa mettere un tubo, un ponticello, in modo da far defluire l’acqua che verrà a valle. Altrimenti viene giù anche tutto il resto”.


RINALDO SARTORE, EX PRESIDENTE ASSOCIAZIONE MONESI BORGO ANTICO

“La situazione è sotto gli occhi di tutti, è tragica. Lo era già prima e adesso è ancora peggiorata perchè Monesi rimane isolata con la chiusura del ponte sul rio Bavera.

Chiusura che, non entro nel merito dei giudizi tecnici perchè non sono un tecnico, se fino a poco tempo fa transitavano i camion sino a 7.5 teonnellate, mi sembra impossibile che oggi non possa transitare una vettura di 1 tonnellata, 1.5 tonnellate.

La chiusura totale pregiudica completamente il futuro di Monesi. Una stagione è già passata, parlo per le attività commerciali oltre che gli appassionati e la situazione è peggiorata dal fatto che il bypass tanto decantato, tanto annunciato non è stato ancora nemmeno iniziato. Mi risulta che neanche ci sia il progetto definitivo.

A fronte di 4 o 5 annunci nei quali si è continuato a ripetere di stare tutti tranquilli che lo stanziamento di 500 mila euro per realizzare questo bypass era una cosa fatta. Non risulta, i fatti ci dicono che le promesse non sono state mai mantenute.

Ci aspettiamo di far sentire la nostra voce prima di tutto nelle istituzioni, nell’amministrazione provinciale perchè è quella che dovrebbe essere più vicina a noi e speriamo che lo sia coi fatti.

Tra le opzioni mettiamo anche un ponte che potrebbe anche fornito dal genio militare con costi veramente bassi”.


FABIO NATTA, PRESIDENTE PROVINCIA

“È l’ennesima volta in cui dei cittadini mi chiedono un incontro per spiegarmi e illustrarmi i loro problemi e per proporre, come mi auguro accada anche oggi, dei suggerimenti per risolverli.

Noi siamo aperti ovviamente a tutti. Il caso di Monesi non è una novità, gli scorsi mesi fin da subito dopo l’alluvione e ancor più negli ultimi mesi, viste le criticità che ci sono, mi è capitato più volte assieme ai tecnici di incontrare operatori, abitanti della zona e coloro che esercitano attività commerciale.

È giusto secondo me confrontarsi e dare una informazione oltre a quella che viene data dai media su questa questione. È uno dei tanti incontri che si tengono per spiegare, per confrontarci e per cercare di affrontare una situazione che è davvero molto critica.

A fianco di incontri del genere che chiaramente sono incontri di natura privata, ci sono dei tavoli istituzionali che coinvolgono tutti gli enti che si stanno occupando di questa questione. La provincia di Imperia, quella di Cuneo, i tre comuni di quella zona, Briga Alta, Monesi di Triora e Mendatica, la Regione Liguria che sta dando dimostrazione di un grande impegno, così come la Regione Piemonte.

Quando possiamo anche altre unità sovraterritoriali. La questione Monesi è una questione che riguarda tanti e quindi va affrontata insieme, senza contrapposizioni, cercando ognuno di fare la propria parte e soprattutto risolvere i problemi di oggi, le urgenze di oggi, senza dimenticare di traguardare il futuro.

In questo senso stiamo facendo un importante lavoro, insieme a Regione Liguria e Regione Piemonte, provincia di Cuneo e Alta val Tanaro, sul fronte di fondi europei.

Saranno chiaramente delle partite che non si chiuderanno a breve, ma dobbiamo appunto anche pensare al domani e al dopo domani e quindi a una progettazione futura per quel territorio.

Monesi isolato dopo la chiusura della strada? Noi avevamo già dato un’illustrazione di quella che è la situazione, sappiamo che il pinte sul Rio Bavera, c’è stata una conferenza di tutti i soggetti interessati e anche le parti tecniche perchè queste conferenze e questa unità di intenti tra tutti questi soggetti pubblici è suffragata anche da un supporto tecnico importante in una situazione delicatissima.

La situazione di Monesi non è una situazione chiusa da un punto di vista anche geologico, ma è una situazione in evoluzione. Noi non sappiamo cosa succederà quest’anno quando inizierà a piovere, non sappiamo come pioverà. Questo non lo possiamo prevedere, veniamo da tre mesi di una siccità assoluta e quindi le criticità ci sono anche da punto di vista dell’imprevedibilità. Era importante ed è importante lavorare insieme ai tecnici.

È un lavoro in continua evoluzione. Noi abbiamo una serie di proposte sul tavolo che sono quelle della creazione della famosa pista, che poi dovrebbe diventare strada definitiva che collegherà Monesi di Mendatica con Monesi di Triora.

C’è stato un importante finanziamento di Regione Liguria dato al comune di Mendatica. Devono avviare tutte le procedure, lo hanno già fatto, ma ci scontriamo ancora una volta, è bene dirlo, con delle lungaggini burocratiche che non dipendono da noi. Non da noi Provincia, ma da noi enti interessati, da noi soggetti interessati.

Queste procedure hanno una loro lunghezza. Chiediamo anche e stiamo verificando, a breve ci sarà un incontro a Ormea sempre con questi soggetti, una possibilità di una soluzione transitoria, emergenziale, che consideri la realizzazione di una pista che attraversi il rio da un’altra parte. Utilizzando magari il vecchio ponte che è stato sommerso dai detriti, non dimentichiamoci che il greto del torrente si è alzato di circa 20/30 metri. Stiamo parlando dell’equivalente di un palazzo di 7, 8 piani.

In questa situazione stiamo agendo anche su quel fronte li. Ci sono anche delle proposte, magari ne arriveranno anche questa mattina, come ne sono arrivate nei giorni scorsi da altri utenti della zona affezionati di Monesi della realizzazione di una viabilità temporanea interna.

Stiamo valutando, stiamo studiando tutte queste ipotesi, non da soli, ma grazie e per fortuna ad altri enti che si stanno occupando di questa questione”.


RINALDO SARTORE, A SEGUITO DELL’INCONTRO

“La situazione è ancora più tragica, ci è stato confermato che la viabilità non sarà ripristinata prima dell’anno prossimo, prima della primavera-estate del 2018.

Abbiamo chiesto energicamente di studiare tutte le alternative possibili per realizzare il bypass, sarà molto difficile che ciò avvenga prima di questo inverno e abbiamo chiesto anche di aggiornare l’ordinanza del comune di Mendatica che vieta l’accesso nelle case. Le case non sono agibili, va bene, ma questa ordinanza di 9 mesi fa crediamo che debba essere aggiornata.

Ci sono delle promesse, degli annunci, tanti, gli abbiamo elencati, sono una decina a fronte dei quali, fatti zero. Dispiace, io sono abituato ad essere ottimista, però ricevere continuamente delle promesse che si susseguono senza mai vedere qualcosa di concreto e di realizzato è una cosa che da molto fastidio, specialmente da chi è già stato danneggiato dall’alluvione”.

“Hanno chiuso già 5 o 6 alberghi dopo la frana. Ne è rimasto uno che è una bandiera, è un simbolo. Se chiude anche quello non solo è il 6°, il 7° albergo che chiude, ma è anche una storia che finisce. Questo va evitato. Le autorità, le amministrazioni devono fare l’impossibile per evitare che ciò avvenga, secondo il mio modesto parere”.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:23.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com