nuova progettazione .....
L'originale progetto di arginatura risale a circa dieci anni fa e prevedeva un primo e un secondo lotto. La Regione aveva indetto la gara d'appalto per il primo lotto, salvo poi accorgersi che, poichè non erano certi i finanziamenti per il secondo lotto, il primo lotto, da solo, non era adatto a mettere in sicurezza la zona. Come insegna l'esperienza: un opera a metà non serve quasi mai a nulla. E' quindi ovvio che, contrariamente da ciò che è stato affermato da qualcuno, non è stato il nostro comitato a chiedere o a causare tale sospensione, ma essa è stata causata da una mancanza di fondi (vedi lettera all'Ardis nella pagina
www.marinavelca.com/c_immagini/lettera_ardis.pdf).
La Regione ha, quindi, ritenuto opportuno sospendere la gara e il 23 aprile ha assegnato all'Ardis il compito di produrre un nuovo progetto, esaustivo ed efficace. Ovviamente, quando, noi abbiamo saputo della sospensione, abbiamo protestato in modo sonoro (con una petizione, una campagna di invio email e una riunione con i sindaci preoccupati per la grave situazione idrologica), nel timore che, nonostante le assicurazioni, il progetto venisse rimandato al giorno del mai.
Le proteste hanno sortito il loro effetto: è stato assegnato alla consorzio di bonifica il compito di ricalibrare e pulire tutto il fiume prima di eseguire l'arginatura (con un nuovo stanziamento di circa 600.000 €) e la Regione ha fatto in modo che la progettazione di essa fosse eseguita in tempi celeri.
Inoltre, come si legge sul comunicatio della Regione, pubblicato dal messaggero di sabato scorso "Le modifiche al progetto ... comporteranno uno spostamento dei tempi d’inizio previsti di 90 giorni e non di 250 come recentemente affermato. Un’operazione che non causerà rischi poiché, nel contempo, sono stati dimezzati i tempi di realizzazione delle opere che, da 700 giorni, sono passati a 350".
Quindi, in realtà, i soldi stanziati per l'arginatura sono gli stessi, solo che saranno usati per un progetto, più adeguato alle attuali norme e che sia conclusivo in se e che non rimandi alla costruione di un secondo lotto che forse non verrà mai realizzato.
Questa settimana, o al massimo la prossima, sarà convocato un tavolo tecnico in cui il nostro ingegnere idraulico, insieme agli altri tecnici del nostro comitato e ai tecnici dell'Università agraria di tarquinia e degli agricoltori, visioneranno il nuovo progetto. Il giorno dopo, avrò cura di informare tutti su i particolari emersi dall'incontro.
In questo momento, la Regione sembra stia agendo per il meglio, ma OVVIAMENTE dobbiamo vigilare affinchè la sistemazione idraulica proceda in modo efficace e nei tempi previsti. Dobbiamo essere pronti a protestare se fosse necessario !
Elena Maria Scopelliti