Egle Rizzo

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Rhal
00venerdì 13 gennaio 2006 19:14
Ethlinn la Dea Nascosta


Donna di solide letture, Egle Rizzo. Giovanissima (ventun'anni appena), studi classici ed una laurea in lettere in via di acquisizione.
E dei classici ha fatto tesoro, come pure delle (ottime) letture fantasy, con le quali li ha fusi e armonizzati. Il risultato è decisamente interessante, originale e di una maturità insolita per un'opera prima: Egle si fa ben perdonare le pochissime ingenuità stilistiche e alcune frettolosità nella chiusura delle molteplici trame.
Questa promettente giovane Autrice riesce infatti a sfuggire dalla consueta trappola fantasy della lotta tra Bene e Male, dipingendo invece uno scontro di culture prima e di civiltà poi, addentrandosi in modo convincente anche nelle descrizioni del tessuto sociale del mondo che ha creato.
Un certo gusto decandente per l'estetica (il giovane Adrhyss non sfigurerebbe a fianco di Oscar Wilde, nè per eleganza, nè per intelligenza; alcune descrizioni richiamano alla mente le illustrazioni di Aubrey Beardsley),la capacità di descrivere personaggi non stereotipati, ma complessi e vibranti e una curiosa e originalissima commistione del consueto mondo medievaleggiante tipicamente fantasy, con una realtà più scientificamente avanzata, rendono l'insieme davvero interessante, piacevole da leggere e mai banale.
Il romanzo è autoconclusivo, ma Egle potrebbe anche regalarci un seguito... non possiamo che augurarcelo!

Trama: l'Isola Sacra domina Wyriant e il Regno, ma è una realtà sterile, auto-referenziale, che il vuoto ripetersi della ritualità ha spogliato di ogni significato. Solo le Tuniche Nere, i Guaritori sembrano conservare il contatto con il mondo.
Adrhyss è un giovane Guaritore, suo malgrado catapultato nella realtà degli odiati Sacerdoti. Dopo una iniziale ritrosia, troverà il modo di volgere a proprio vantaggio la situazione, alleandosi addirittura con una Dea.
Nella sua opera di rinnovamento, sarà aiutato da un gruppo di amici fidati: Gweran, idealista e impulsiva; Nyck, la cui abilità con la spada tornerà presto utile; Shon, un vero e proprio scienziato. Completano il gruppo le sorelle di Nyck, Rame e Oro.

Rhal
00venerdì 13 gennaio 2006 19:15
Il viaggio di Aelin
Una piacevolissima conferma del talento di Egle Rizzo, questo suo secondo romanzo
Più completo di "Ethlinn la Dea nascosta" e al tempo stesso meno astratto e didascalico, "Il viaggio di Aelin" si presenta inoltre con una forte connotazione autobiografica.
La caratteristica più gradevole è il continuo strizzare l'occhio al lettore, la grande auto-ironia e la capacità di giocare con tutti gli stereotipi del genere fantasy, utilizzandoli al meglio senza lasciarsene sopraffare, ma al contrario colorandoli di umorismo senza far loro perdere di efficacia.
La provenienza della maggior parte degli stilemi, oltre ad essere riconoscibile, è infatti indicata direttamente dall'alter ego dell'Autrice, al tempo stesso personaggio, lettore e giudice del proprio operato.
Non mancano i riferimenti colti, a cui la Rizzo ci aveva già abituato in "Ethlinn" e che le sono tanto cari: citazioni latine, etimologia greca di molte dei nomi-chiave, Dante e Boccaccio fino ad arrivare a spiegazioni di concetti scientifici ed economici.
Ho riconosciuto inoltre omaggi a Lewis Carroll (Aelin è una novella Alice, al di là dello specchio), a Michael Ende (anche se qui è l'autore e non il lettore, come ne "La storia infinita" ad essere catturato dal libro), ai miti celtici (i Sidhe, Oisin ed il diverso scorrere del tempo), alle favole di Andersen, ad Anne McCaffreys ad ai suoi Dragonieri di Pern, a Michael Moorcock (Elric e la sua spada con una personalità) e non ultimo il Dungeons' & Dragon (sono presenti praticamente tutte le classi: chierici, maghi, guerrieri, ladri ed elfi, con la sola eccezione dei nani).
Senza voler svelare nulla delle tante sorprese che la nostra Egle ha riservato ai suoi lettori, vi basti sapere che le influenze rimangono tali dando vita ad eventi imprevedibili e ad una trama nuova e profondamente avvincente: ogni volta che ero certa di aver intuito il gioco dell'Autrice sono stata piacevolmente smentita da un colpo di scena.
L'unica critica che posso muovere al romanzo è che è forse alcuni aspetti vengono chiusi un po' frettolosamente rispetto alla costruzione dettagliata che hanno avuto nella prima parte del libro.
Davvero innovativa e filosofica la posizione della Rizzo rispetto alla figura dello scrittore: è colui o colei che crea o si limita a raccontare mondi già esistenti e visibili soltanto a lui/lei?
Per concludere, non nascondo che dà profonda soddisfazione vedere che, per una volta, il mondo parallelo non è anglofono, ma italianissimo!!
Egle Rizzo, che al termine di "Ethlinn" ci aveva lasciato con la speranza di leggere un'altro romanzo altrettanto bello, ci lascia oggi con la piacevole certezza di trovarci di fronte ad una scrittrice di razza, che non potrà che continuare a soddisfare le nostre aspettative.

Trama: Aelin sta scrivendo un romanzo fantasy quando si ritrova catapultata al suo interno, a dialogare direttamente con i personaggi creati dalla sua fantasia, ad essere parte integrante delle loro avventure, anzi, ad avere un ruolo chiaro proprio perchè ha una visione precisa di quello che sta per accadere. Si troverà quindi a lottare accanto a Rhory. Sethrian e Gwyon contro il perfido Isengrin, che vuole assoggettare al suo volere i varchi dimensionali che connettono universi paralleli per portare il caos nel suo mondo.


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:23.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com