Effetto crisi, calano gli affitti delle case

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marco---
00venerdì 20 novembre 2009 09:27
Fonte: Corsera - di Querzé Rita - 20/11/2009

Effetto crisi, calano gli affitti delle case

(sylvestro)
00venerdì 20 novembre 2009 11:24
[SM=g1750163] [SM=g1747532]
fabio_c
00lunedì 18 gennaio 2010 22:03

dal quotidiano "Latina Oggi"
Latina, Lunedì 18 Gennaio 2010

Si affitta di più
di Alessandro Allocca

Nardi (Fiaip): per il 2010 prevediamo un anno di buoni affari
Nel capoluogo calano i prezzi delle locazioni

«SE TUTTO dovesse andare come previsto, il 2010 sarà l’anno per assicurarsi finalmente un tetto sopra la testa. Sia per chi volesse fare l’investimento e comprare casa, ma anche per coloro che sceglieranno la formula dell’affitto.

Anche se, in quest’ultimo caso, già l’anno che si è appena chiuso ha registrato nel capoluogo pontino un calo dei prezzi delle locazioni e, di conseguenza, una crescita dei contratti andati a buon fine. A dispetto invece delle compravendite che sono diminuite e, per tale motivo, se i costruttori edili volesse dare nuova vitalità al comparto, dovranno per forza di cosa rendere più appetibili i costi delle case. In attesa di tirare le nuove somme, vediamo invece come sta andando il mercato degli affitti.

Secondo la sede provinciale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali, il 2009 ha segnato un sostanziale rallentamento dei prezzi: si tratta di una flessione contenuta rispetto al 7% in meno registrato per le compravendite, tuttavia se il calo si attesta attorno all'1,6% per il comparto abitativo, per il commerciale la diminuzione è più consistentemente valutata attorno al 5/6%. Pur indicando un aumento della domanda rispetto al 2008, il mercato degli appartamenti in affitto registra un'offerta di immobili che resta stazionaria, con un incremento tuttavia (+4,6%) del numero dei contratti condotti a buon fine.

Per riuscire ad affittare un appartamento ad uso abitativo, comunica la Fiaip pontina, i tempi medi si attestano su un periodo da 1 a 3 mesi, confermando il dato rilevato nel 2008; tempi che si dilatano sino a 5-6 mesi per uffici e capannoni.

«Come per le compravendite - spiega il presidente provinciale Santino Nardi - le preferenze per quanto riguarda gli affitti si concentrano sul miniappartamento bilocale (39%), ma riscuote un ottimo successo anche il trilocale (34%), preferibilmente ubicato in zone centrali (36%) o semicentrali (52%), e lo stato di conservazione degli alloggi affittati è quasi esclusivamente di buono stato (76%)».

Per quanto riguarda le previsioni per il 2010 appena iniziato, gli affitti si prevedono ancora in leggero aumento per numero di contratti a buon fine, stimati in crescita attorno all'1-2%, soprattutto per gli immobili situati nelle zone centrali e semicentrali delle città. Per quanto riguarda i prezzi… «Per un appartamento in buone condizioni a Latina centro - spiega Nardi - le locazioni si aggirano orientativamente sui 7 - 10 euro/metro quadro. Dunque, un appartamento di 70 metri quadri (lordi), usato ma in buone condizioni, può oscillare tra i 500 ed i 700 euro/mese. Un po' più economici i prezzi in Q4-Q5, qui i dati parlano di 6,5 - 8 euro/mq, ancor meno nell'estrema periferia, borghi o Latina Scalo dove la forbice va dai 5,5 ai 7,5 euro/mese. Ovviamente garage o altri bonus vanno calcolati a parte».

Insomma, un 2010 all’insegna dei buoni affari. Sempre per chi se lo potrà permettere.»

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Il bilocale con il 39% rimane l’appartamento più richiesto in città

Il trilocale con il 34% occupa il secondo posto della classifica

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i numeri

COMPRAVENDITE -7%
Nel 2009, secondo l'osservatorio del mercato immobiliare, c'è stato un sostanziale rallentamento dei prezzi: per quanto riguarda il comparto delle compravendite la flessione del costo a metro quadro è stata in media del 7%.

LOCAZIONI -1,6%
Sempre secondo l’osservatorio del mercato immobiliare il costo delle locazioni nel capoluogo pontino, nel corso dell’anno che si è appena concluso, è calato dell’1,6%.

CONTRATTI A BUON FINE +4,6%
E’ cresciuto dal 2008 al 2009 il numero dei contratti per le locazioni andati a buon fine: si tratta del 4,6% in più; i tempi medi si attestano su un periodo che varia da 1 a 3 mesi.

AFFITTO A METRO QUADRO 5/10 €
Per un appartamento in buone condizioni a Latina centro le locazioni si aggirano orientativamente sui 7/10 euro/metro quadro. Più economici i prezzi in Q4-Q5, 6,5/8 euro/mq; borghi o Latina Scalo la forbice va dai 5,5 ai 7,5 euro/mese.

(sylvestro)
00giovedì 20 maggio 2010 12:42

Savona: i prezzi delle case in affitto diminuiti del 10%

A Savona nell’ultimo anno i canoni di locazione hanno subito un calo del 10% circa: prendere in affitto un trilocale in centro città oggi prevede un esborso mensile che si aggira sui 550 euro. A realizzare una fotografia del mercato delle locazioni residenziali in città è Solo Affitti, il franchising immobiliare leader in Italia nella locazione con 270 agenzie, presente a Savona con l’agenzia di via Montenotte, 98.

Per chi è alla ricerca di un monolocale nel centro di Savona la spesa mensile da sostenere è di circa 400 euro: occorrono appena 100 euro in più al mese per assicurarsi il bilocale. Spostandosi sul fronte mare l’affitto medio mensile del monolocale sale a 500 euro, quello del bilocale a 600 euro, quello del trilocale a 575 euro circa. Nelle frazioni della città i canoni di locazione scendono a valori minimi: 300 euro per alloggiare in un monolocale, 375 euro per un bilocale e 425 euro per un trilocale.

Nel comune ligure, fanno sapere da Solo Affitti, una delle tendenze registrate nell’ultimo anno è l’aumento del numero di contratti di locazione stipulati con canone “concordato”. Questa tipologia contrattuale prevede un canone inferiore a quello di mercato, concordato dalle parti sulla base di accordi territoriali tra il Comune di Savona e le associazioni di categoria (UPPI per i proprietari e SUNIA per i locatari) consentendo nello stesso tempo vantaggi economici sia per i proprietari sia per gli inquilini. Per l’inquilino, oltre all’esborso mensile più basso, anche la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali ai fini Irpef in caso l’immobile diventi la sua residenza principale. Per il proprietario sono previsti consistenti agevolazioni fiscali (deduzione complessiva Irpef pari al 40,5% a fronte del 15% del contratto libero), un’imposta di registro agevolata (il 2% sul 70% del canone annuo, invece che sul 100%) e il rimborso totale dell’importo versato per l’ICI.

“Nel corso dell’ultimo anno – afferma Pino Gentile, titolare dell’agenzia Solo Affitti di Savona – abbiamo proposto a proprietari e inquilini la stipula di contratti di locazione con canone concordato, vantaggiosi per entrambe le parti, registrando un interesse sempre crescente per questa tipologia contrattuale. In generale i savonesi prediligono le zone residenziali, più costose rispetto alla media ma, al contempo, più vivibili e tranquille. Gli immobili maggiormente richiesti - continua Gentile – sono in centro, quasi tutti ammobiliati e da parte di chi lavora negli uffici della zona. Seguono il fronte mare, soprattutto nella zona di Fornaci anche se a prezzi elevati, e la periferia, nell’area di Quiliano che resta comunque a breve distanza dalla città”.

Oltre al punto vendita di Savona, in via Montenotte 98, Solo Affitti è presente in Liguria con altre nove agenzie: 5 in provincia di Imperia, 2 in provincia di Savona, 1 ciascuno a Genova e La Spezia.

c.s.

Giovedì 20 Maggio 2010 ore 12:29
(sylvestro)
00lunedì 24 maggio 2010 14:41
Il lato B della crisi economica: cala il mercato delle case in affitto in città Lo rileva l’osservatorio Tecnocasa

di Alessandro Bettelli

REGGIO EMILIA (24 maggio 2010) - La Congiuntura economica negativa, inquadrata in un contesto globalizzato di interdipendenza spazio-temporale dei fenomeni, produce riflessi negativi in ogni situazione del quotidiano. Da una parte l’alto tasso di disoccupazione, che di fatto sta declinando in precariato l’equilibrio fra domanda e offerta di lavoro, dall’altra l’incertezza sulla ripartenza del sistema industriale locale non fanno che gettare ombre lunghe sul futuro delle nuove generazioni.
Un futuro che, però, è già iniziato. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: a partire da quello che dovrebbe essere il primo passo della crescita della persona, che oggi è diventato un vero tabù: il lasciare la famiglia d’origine per andare a vivere da soli.
Ebbene oggi sono diventate insormontabili le barriere che separano i giovani dall’accesso alla casa. E le ragioni sono di diversa natura.
I costi delle locazioni, nella maggior parte dei casi, sono così alti da costituire una porzione troppo consistente dei bassi redditi, di norma precari, percepiti all’ingresso nel mondo del lavoro. Quindi non resta che l’accensione del mutuo, ma anche in questa ottica il classico prestito dedicato all’acquisto di un immobile, risulta impraticabile soprattutto pensando alle future prospettive salariali. In altre parole: oggi più di ieri la banca non sgancia un becco d’un quattrino in assenza di garanzie forti, quali può essere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
La conclusione? Gli istituti di credito fanno sempre più fatica a erogare credito, comprare una casa senza l’aiuto di un finanziamento è pressoché impossibile, e alla fine non resta che continuare a rimanere “bamboccioni” oppure andare in affitto.
Ma, per le logiche di cui dicevamo prima, anche il mercato delle locazioni è chiamato a rispondere, ancor prima che alle logiche di mercato, allo stato dell’economia reale. E questo ha comportato una diminuzione dell’importo dei canoni. Lo rileva l’osservatorio Tecnocasa che evidenzia come - nel secondo semestre del 2009 - l’importo dei canoni di locazione sia sceso sensibilmente in tutte le province emiliane, con l’eccezione di Parma. A Reggio Emilia il canone d’affitto di un bilocale è diminuito in media dell’1,2% (per il trilocale la flessione è stata del 2,5%). A Modena il ribasso è stato del 4,4% (bilocale) e dell’8,3% (trilocale), mentre solo a Ferrara il canone per l’affitto di un bilocale è cresciuto dello 0,2% (trilocale -3,7%).
E’ bene precisare che alle variazioni percentuali al ribasso di cui stiamo dando conto va aggiunto anche il mancato percepimento da parte del proprietario dell’abitazione dell’adeguamento Istat annuale (che solitamente viene inserito nei contratti di locazione e consiste in una rivalutazione automatica dell’importo del canone). Quindi una sorta di doppia batosta. Una batosta che, però, presenta il suo lato B.
Un rovescio della medaglia favorevole a quei giovani in procinto di spiccare il volo con le loro ali e sono alla ricerca di un appartamento da affittare, possibilmente a un canone a misura di precario.
Come dicevamo, i prezzi a Reggio si sono abbassati in modo pressoché uniforme in tutta la provincia.
Certo, esistono comuni più a buon mercato di altri, ma la forbice fra le zone di maggior e minor pregio e si aggira sui 150 euro mensili.
Per un bilocale economico bisogna andare nella prima periferia di Bagnolo, dove si può affittare a 350 euro, a Fogliano (380 euro) o a Cadelbosco Sopra.
Qualora si fosse alla ricerca di un bilocale in una zona più centrale, ecco che a Regina Pacis, Cavriago o Sant’Ilario, il canone sale fino a 500 euro mensili.
Venendo ai trilocali, quelli più economici si possono affittare a Bagnolo (400 euro) a Due Maestà (450 euro) e a Montecchio (450 euro), mentre a Castellarano e Sant’Ilario d’Enza il canone medio sale attorno ai 600 euro. Rimane inteso che questi sono dati rilevati dell’osservatorio Tecnocasa e che, dunque, rappresentano un campione piuttosto preciso della realtà del mercato delle locazioni, per quanto non esaustivo.

La situazione in Italia
Nel corso del secondo semestre dell’anno scorso i valori dei canoni di locazione in Italia hanno segnalato una diminuzione: -0,4% per i bilocali e -0,3% per i trilocali. Nelle grandi città la contrazione è stata della stessa entità. In tutte le metropoli si registrano leggeri ritocchi verso il basso dei canoni di locazione ad eccezione di Palermo (+1,5% per i bilocali e +1,3% per trilocali) e Genova (+1,3% per i bilocali e i trilocali).
Anche nella seconda parte del 2009 si è confermato un aumento della domanda di immobili in affitto, alimentata da coloro che non riescono ad accedere al mercato dell’acquisto non avendo i requisiti per poter ottenere il mutuo.
E’ continuato il leggero ribasso dei canoni di locazione perché il budget da destinare all’affitto si è ridotto e, allo stesso tempo, c’è stata offerta sul mercato che ha consentito maggiore scelta a chi cercava l’immobile.
I potenziali locatari inoltre si sono dimostrati sempre più attenti alla qualità dell’immobile da affittare, prediligendo le tipologie in buono stato di conservazione (con particolare attenzione alla manutenzione degli impianti), ben arredate (le tipologie arredate sono più richieste soprattutto da single e studenti, le famiglie preferiscono arredare da sé gli immobili), inserite in buoni contesti condominiali. Ben valutata la presenza di servizi nella zona.
Anche sul mercato degli affitti dunque la qualità abitativa diventa premiante e permette di spuntare canoni di locazione più elevati rispetto alla media della zona. I ribassi dei canoni di frequente si giustificano con una bassa qualità dell’immobile affittato.
Il contratto di locazione a canone libero è quello più stipulato, ma quello a canone concordato è sempre più apprezzato.
Gli affitti più elevati si registrano a Roma (850 euro al mese per un bilocale e 1.050 euro al mese per un trilocale) e a Milano (750 euro al mese per un bilocale e 1.050 euro al mese per un trilocale).
Come nella prima parte dell’anno, anche nella seconda parte del 2009, se il valore del canone di locazione era vicino all’importo di una rata di mutuo si è preferito comunque l’acquisto.
Chi cerca in affitto.
A cercare casa in affitto tramite le agenzie del Gruppo Tecnocasa sono state prevalentemente persone molto giovani, di età compresa tra 18 e 44 anni. Quanto allo stato civile si segnala una notevole concentrazione delle richieste di immobili in affitto tra le categoria dei single, con un lieve aumento tra separati e divorziati. Il 38% di chi cerca una casa in affitto è rappresentato da persone fuori sede che si trasferiscono per motivi di lavoro, il 10,2% da persone che si trasferiscono lontano dal paese di residenza per motivi di studio.
serafin.
00lunedì 24 maggio 2010 17:48
Re:
(sylvestro), 24/05/2010 14.41:

Il lato B della crisi economica: cala il mercato delle case in affitto in città Lo rileva l’osservatorio Tecnocasa

di Alessandro Bettelli

REGGIO EMILIA (24 maggio 2010) - La Congiuntura economica negativa, inquadrata in un contesto globalizzato di interdipendenza spazio-temporale dei fenomeni, produce riflessi negativi in ogni situazione del quotidiano. Da una parte l’alto tasso di disoccupazione, che di fatto sta declinando in precariato l’equilibrio fra domanda e offerta di lavoro, dall’altra l’incertezza sulla ripartenza del sistema industriale locale non fanno che gettare ombre lunghe sul futuro delle nuove generazioni.
Un futuro che, però, è già iniziato. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: a partire da quello che dovrebbe essere il primo passo della crescita della persona, che oggi è diventato un vero tabù: il lasciare la famiglia d’origine per andare a vivere da soli.
Ebbene oggi sono diventate insormontabili le barriere che separano i giovani dall’accesso alla casa. E le ragioni sono di diversa natura.
I costi delle locazioni, nella maggior parte dei casi, sono così alti da costituire una porzione troppo consistente dei bassi redditi, di norma precari, percepiti all’ingresso nel mondo del lavoro. Quindi non resta che l’accensione del mutuo, ma anche in questa ottica il classico prestito dedicato all’acquisto di un immobile, risulta impraticabile soprattutto pensando alle future prospettive salariali. In altre parole: oggi più di ieri la banca non sgancia un becco d’un quattrino in assenza di garanzie forti, quali può essere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
La conclusione? Gli istituti di credito fanno sempre più fatica a erogare credito, comprare una casa senza l’aiuto di un finanziamento è pressoché impossibile, e alla fine non resta che continuare a rimanere “bamboccioni” oppure andare in affitto.
Ma, per le logiche di cui dicevamo prima, anche il mercato delle locazioni è chiamato a rispondere, ancor prima che alle logiche di mercato, allo stato dell’economia reale. E questo ha comportato una diminuzione dell’importo dei canoni. Lo rileva l’osservatorio Tecnocasa che evidenzia come - nel secondo semestre del 2009 - l’importo dei canoni di locazione sia sceso sensibilmente in tutte le province emiliane, con l’eccezione di Parma. A Reggio Emilia il canone d’affitto di un bilocale è diminuito in media dell’1,2% (per il trilocale la flessione è stata del 2,5%). A Modena il ribasso è stato del 4,4% (bilocale) e dell’8,3% (trilocale), mentre solo a Ferrara il canone per l’affitto di un bilocale è cresciuto dello 0,2% (trilocale -3,7%).
E’ bene precisare che alle variazioni percentuali al ribasso di cui stiamo dando conto va aggiunto anche il mancato percepimento da parte del proprietario dell’abitazione dell’adeguamento Istat annuale (che solitamente viene inserito nei contratti di locazione e consiste in una rivalutazione automatica dell’importo del canone). Quindi una sorta di doppia batosta. Una batosta che, però, presenta il suo lato B.
Un rovescio della medaglia favorevole a quei giovani in procinto di spiccare il volo con le loro ali e sono alla ricerca di un appartamento da affittare, possibilmente a un canone a misura di precario.
Come dicevamo, i prezzi a Reggio si sono abbassati in modo pressoché uniforme in tutta la provincia.
Certo, esistono comuni più a buon mercato di altri, ma la forbice fra le zone di maggior e minor pregio e si aggira sui 150 euro mensili.
Per un bilocale economico bisogna andare nella prima periferia di Bagnolo, dove si può affittare a 350 euro, a Fogliano (380 euro) o a Cadelbosco Sopra.
Qualora si fosse alla ricerca di un bilocale in una zona più centrale, ecco che a Regina Pacis, Cavriago o Sant’Ilario, il canone sale fino a 500 euro mensili.
Venendo ai trilocali, quelli più economici si possono affittare a Bagnolo (400 euro) a Due Maestà (450 euro) e a Montecchio (450 euro), mentre a Castellarano e Sant’Ilario d’Enza il canone medio sale attorno ai 600 euro. Rimane inteso che questi sono dati rilevati dell’osservatorio Tecnocasa e che, dunque, rappresentano un campione piuttosto preciso della realtà del mercato delle locazioni, per quanto non esaustivo.

La situazione in Italia
Nel corso del secondo semestre dell’anno scorso i valori dei canoni di locazione in Italia hanno segnalato una diminuzione: -0,4% per i bilocali e -0,3% per i trilocali. Nelle grandi città la contrazione è stata della stessa entità. In tutte le metropoli si registrano leggeri ritocchi verso il basso dei canoni di locazione ad eccezione di Palermo (+1,5% per i bilocali e +1,3% per trilocali) e Genova (+1,3% per i bilocali e i trilocali).
Anche nella seconda parte del 2009 si è confermato un aumento della domanda di immobili in affitto, alimentata da coloro che non riescono ad accedere al mercato dell’acquisto non avendo i requisiti per poter ottenere il mutuo.
E’ continuato il leggero ribasso dei canoni di locazione perché il budget da destinare all’affitto si è ridotto e, allo stesso tempo, c’è stata offerta sul mercato che ha consentito maggiore scelta a chi cercava l’immobile.
I potenziali locatari inoltre si sono dimostrati sempre più attenti alla qualità dell’immobile da affittare, prediligendo le tipologie in buono stato di conservazione (con particolare attenzione alla manutenzione degli impianti), ben arredate (le tipologie arredate sono più richieste soprattutto da single e studenti, le famiglie preferiscono arredare da sé gli immobili), inserite in buoni contesti condominiali. Ben valutata la presenza di servizi nella zona.
Anche sul mercato degli affitti dunque la qualità abitativa diventa premiante e permette di spuntare canoni di locazione più elevati rispetto alla media della zona. I ribassi dei canoni di frequente si giustificano con una bassa qualità dell’immobile affittato.
Il contratto di locazione a canone libero è quello più stipulato, ma quello a canone concordato è sempre più apprezzato.
Gli affitti più elevati si registrano a Roma (850 euro al mese per un bilocale e 1.050 euro al mese per un trilocale) e a Milano (750 euro al mese per un bilocale e 1.050 euro al mese per un trilocale).
Come nella prima parte dell’anno, anche nella seconda parte del 2009, se il valore del canone di locazione era vicino all’importo di una rata di mutuo si è preferito comunque l’acquisto.
Chi cerca in affitto.
A cercare casa in affitto tramite le agenzie del Gruppo Tecnocasa sono state prevalentemente persone molto giovani, di età compresa tra 18 e 44 anni. Quanto allo stato civile si segnala una notevole concentrazione delle richieste di immobili in affitto tra le categoria dei single, con un lieve aumento tra separati e divorziati. Il 38% di chi cerca una casa in affitto è rappresentato da persone fuori sede che si trasferiscono per motivi di lavoro, il 10,2% da persone che si trasferiscono lontano dal paese di residenza per motivi di studio.




bah Syl è tanto che lo dico
dalle mie parti con i tempi che corrono un affitto non puo costare più di 400 euro...

ci arriveremo

(sylvestro)
00lunedì 24 maggio 2010 18:40
Re: Re:
serafin., 24/05/2010 17.48:




bah Syl è tanto che lo dico
dalle mie parti con i tempi che corrono un affitto non puo costare più di 400 euro...

ci arriveremo




[SM=g1749711] Se il destino degli stipendi delle nuove generazioni cadra' in un intorno dei 1.000 euro ... 400 euro sono anche troppi.

Ricordiamoci che piu' passano gli anni e meno ci sara' il sostegno delle famiglie d'origine, per questioni anagrafiche e demografiche.

Ho il sospetto che gli interventi della regione "in favore dei giovani" con affitti calmierati a 450 euro siano anche un tentativo di fissare artificiosamente una soglia minima a protezione dei mattonari; in provincia si andra' piu' giu'.
(sylvestro)
00martedì 15 giugno 2010 11:17
Agenzia casa Intesa siglata con Fiaip e Fimaa


clicca per ingrandire


(sylvestro)
00martedì 17 agosto 2010 14:39
Vacanze/ Case in affitto al completo, ma prezzi in calo del 10-15%

Martedí 17.08.2010 11:59
"Case vacanze al completo in agosto con buona presenza di stranieri e ribasso dei prezzi degli affitti del 10-15% anche in alta stagione". Lo dice Solo Affitti, il franchising immobiliare specializzato negli affitti attivo anche nel segmento turistico, traccia una prima fotografia sull'andamento del mercato delle case-vacanza in questi mesi estivi.

"Le località più richieste sono state di gran lunga quelle di mare con Puglia (Gallipoli), Toscana (litorale grossetano, Castiglion della Pescaia, Orbetello, Follonica, San Casciano, campagna aretina) ed Emilia-Romagna (riviera adriatica) in testa (16% a testa). La Sardegna segue appena dietro con un 13% di richieste concentrate fra l'arcipelago de La Maddalena, Valle Doria e il litorale cagliaritano. Appaiate con il 6% Liguria (Sanremo e Ventimiglia), Calabria (Diamante e litorale di Lamezia Terme) e Abruzzo (Alba adriatica, Montesilvano, Vasto e Francavilla). In Lombardia il 5% delle richieste è caduto sulle località lacustri (Desenzano sul Garda e Luino). Da segnalare anche il litorale marchigiano di Falconara (Marche 3%), quello catanese, trapanese e siracusano per la Sicilia (3%)".

Per la montagna "le scelte hanno riguardato Courmayeur (3% Valle D'Aosta)", continua la nota. "Durante questo periodo di crisi il settore turistico - ha affermato Massimo Gaddoni, responsabile di Solo Affitti Vacanze ha complessivamente tenuto bene registrando un calo più che nel numero di turisti, nel numero di notti di permanenza che oggi si aggira intorno ai 9 giorni. Oggi i clienti - ha aggiunto Gaddoni- prestano particolare attenzione al rapporto qualità prezzo. Ovvero per una bella villa vicino al mare si può giustificare anche un prezzo più alto".
(sylvestro)
00giovedì 19 agosto 2010 11:15
Affitti in calo nel semestre

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marco---
00giovedì 11 novembre 2010 22:03
Casa. Cala dell'1,9% il prezzo medio degli affitti (Fonte: vita.it - 11/11/2010)

A Cagliari, Genova e Napoli i canoni di affitto sono diminuiti più che in altre città italiane nel primo semestre di quest'anno mentre Ancona, Trento e Roma sono quelle che hanno registrato gli incrementi maggiori. E' quanto emerge da un rapporto sugli affitti presentato oggi da Solo Affitti, il franchising immobiliare leader in Italia nella locazione con 300 agenzie. Lo studio, realizzato insieme a Nomisma, rileva come in Italia ci sia stato un abbassamento medio dei canoni di locazione dell'1,9%, superando anche il 3% nel caso di abitazioni con garage. Il mercato della locazione mostra un trend di stabilità nei capoluoghi di regione italiani con un calo dei contratti nelle zone di pregio.
Le abitazioni nuove si affittano generalmente più in fretta di tutte le altre: 1,6 mesi la media nazionale contro 2,3 mesi. Per la fine dell'anno, afferma Silvia Spronelli, Presidente di Solo Affitti, ''prevediamo una sostanziale stabilita' dei canoni d'affitti con numero di locazioni in crescita, soprattutto, nelle zone centrali e semicentrali delle citta'. In attesa di capire se e quando la cedolare secca verra' applicata -conclude- possiamo dire dal nostro osservatorio che questo provvedimento dovrebbe avere effetti positivi in relazione al numero dei contratti, potendo godere i proprietari di un maggiore favore fiscale''.
Flessione record degli affitti a Cagliari. Nei primi sei mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2009, nel capoluogo sardo si sono spuntati prezzi mediamente piu' bassi del 10,7%. Sensibile il calo registrato anche a Genova (-8,3%), cosi' come a Napoli (-7,6%). Tra i capoluoghi di regione esaminati da Solo Affitti i canoni sono diminuiti anche piu' del 5% a Bari (-6,6%) e Bologna (-6%). Spostamenti minimi rilevati a Milano (-1,1%), Venezia (-1,2%) e Firenze (-1,4%).
Ancona è, invece, il capoluogo di regione dove i prezzi degli affitti si sono incrementati di più: + 5,2%. Canoni più alti del 4,1% a Trento e del 3,6% nella Capitale. Piccole variazioni a Palermo e Torino (+1%). Sul fronte dei prezzi Roma batte Milano. Mediamente un affitto a Roma costa dai 30 agli 80 euro in più che a Milano. Sia nella Capitale che nel capoluogo lombardo i prezzi si aggirano sui 1.000 euro. Secondo il rapporto Nomisma-Solo Affitti, il canone mensile medio per un'abitazione arredata a Roma e' di 987 euro contro i 957 di Milano. Con prezzi inferiori del 30% e oltre seguono Firenze, con una media di 700 euro al mese, Venezia con 686 euro e Napoli con 616 euro.
Per affittare casa, fra i capoluoghi di regione, si spende mediamente meno a Catanzaro (435 euro mese per un'abitazione arredata), Campobasso (458 euro) e Perugia (482 euro). Se si cerca una casa con garage piuttosto che arredata si spende mediamente il 9-10% in piu'. Cambiano da citta' a citta' anche i tempi medi per affittare un'abitazione. Si fa in fretta a Genova e Torino dove il tutto si conclude mediamente in 1,4 mesi. I tempi più lunghi vengono rilevati da Solo Affitti rispettivamente a Catanzaro (3,8 mesi), Milano (3,3 mesi), Napoli (3,3) e Palermo (3,3). Basta meno di un mese per definire la locazione di un'abitazione nuova a Firenze (0,9 mesi) ma si fa presto anche a Trieste, Perugia, Genova, Campobasso, Cagliari, Bari, Ancona (1 mese).
A Venezia di contro di mesi ne occorrono almeno tre per chiudere la trattativa. Nel nostro Paese i più richiesti in assoluto per l'affitto continuano a essere i bilocali (quasi il 40%), e soprattutto in centro. Quasi un terzo delle scelte (28%) cade sui trilocali. I monolocali sono anch'essi ricercati soprattutto nel centro citta' in oltre il 20% dei casi. I quadrilocali (richiesti in circa il 12% dei casi), sono domandati in zone di pregio (da parte della popolazione piu' abbiente che si puo' permettere grandi abitazioni anche se associate a un canone elevato), ma anche nelle periferie, dove, invece, si riescono ad ottenere maggiori superfici con una spesa contenuta. A Firenze e Bologna vengono chieste abitazioni mediamente piu' grandi, mentre a Genova e Trieste quelle di minori dimensioni.
Per quanto riguarda le caratteristiche socio-demografiche di chi va in affitto, la quota piu' rilevante (22%) e' rappresentata da giovani coppie senza figli (soprattutto a Roma, Bari, Potenza, Campobasso con quote anche superiori al 30%), seguita da single (20%), famiglie con figli (16,5%), extracomunitari (14,8%), con Milano (26,7%), Venezia (25%), e Firenze (22%) in testa, ed infine i lavoratori temporanei (10,4%), con quote di tutto rilievo a Campobasso (30%) o a Cagliari (22,5%). Mentre gli americani, afferma Silvia Spronelli, il presidente di Solo Affitti, ''stanno rimettendo in discussione l'idea basilare del mercato immobiliare fondata sulla ciclicita' dei valori e si stanno interrogando sulla convenienza dell'essere proprietari della propria abitazione, si afferma parallelamente una vera e propria cultura dell'affitto, come stile di vita sposato, particolarmente e felicemente, da chi ama la mobilità, il vivere nomade, il cambiamento e le sfide.
Il confronto con il resto dell'Europa evidenzia la nostra particolarita': in Italia, la quota di famiglie che vive in affitto è considerevolmente piu' bassa, del 18,9% rispetto alla media del 35% degli altri Paesi dell'Unione Europea. E' una peculiarita' specifica del nostro Paese essere legati da tempo a una cultura che identifica la casa come luogo rifugio, un nido in cui trovare stabilita' e sicurezza. Nella solidita' del mattone -conclude Spronelli- sembra proprio che gli italiani identifichino la solidita' auspicata nella famiglia e nel lavoro''. In media, circa la meta' dei contratti di locazione stipulati sono mossi dall'esigenza di avere un'abitazione principale, segue la motivazione lavorativa (quasi il 30%, con punte anche oltre il 60% a Campobasso e Napoli), mentre ci si attesta quasi al 20% per quanto concerne lo studio (con punte anche del 40% in citta' a vocazione universitaria). I contratti stipulati seguono prevalentemente la formula del 4 anni, rinnovabile per altri 4: sono il 44% del totale.
Sono più di un quarto del totale i contratti transitori (26,8%) cosi' come quelli a canone concordato (25,3%). Proprietari bolognesi e fiorentini sono particolarmente 'affezionati' ai contratti a canone concordato con quote rispettivamente del 77 e 56%, in forza probabilmente di una convenienza oggettiva degli accordi territoriali rispetto al mercato libero. Sul fronte opposto a Milano e Napoli gli accordi sono assai vecchi e rendono impraticabile questa scelta contrattuale.
(sylvestro)
00venerdì 12 novembre 2010 17:14
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00lunedì 15 novembre 2010 10:45
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00venerdì 3 dicembre 2010 10:19
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00venerdì 20 maggio 2011 08:07
Canoni d'affitto in calo,
resta caro solo il centro


20 maggio 2011

Como, prezzi in discesa per gli affitti immobiliari. Si mantengono molto alti solo in città (Foto by Pozzoni Carlo)

Canoni d'affitto in calo, a Como, negli ultimi mesi. È un buon momento per chi cerca casa: offerta ampia e spesa mensile non proibitiva, se si resta lontano dal centro. I numeri elaborati dall'ufficio studi Tecnocasa, resi noti ieri, parlano chiaro e rivelano che, nel secondo semestre del 2010, nel capoluogo lariano gli affitti sono diminuiti mediamente dell'1,4% per i bilocali e dello 0,3% per i trilocali. «La domanda di abitazioni in affitto - sottolinea l'indagine - si concentra in particolare sui bilocali, a seguire il trilocale e il quattro locali». A Como città, per un bilocale, il canone va dai 350 euro al mese di Ponte Chiasso ai 575 euro in centro. Per un trilocale, nel primo caso il canone si assesta a 450 euro al mese, in centro arriva a 700 euro. Dopo Ponte Chiasso, i quartieri più economici sono Albate e Trecallo. Spostandoci in provincia, i canoni più alti per i bilocali e trilocali si registrano a Carimate (600 euro al mese nel primo caso, 700 nel secondo) e a Cernobbio (550 euro il bilocale, 700 euro il trilocale). Si spende la metà a Barni, Bizzarone, Caglio, Cagno, Castelmarte, Magreglio e Proserpio. Quanto agli scenari futuri, l'ufficio studi Tecnocasa sottolinea che «l'introduzione della cedolare secca (ne parliamo a parte nel dettaglio, ndr) a lungo termine potrebbe sortire effetti benefici per il mercato delle locazioni. Infatti si potrebbe avere un incremento dell'offerta di immobili sul mercato che andrebbe a calmierare i canoni di locazione. Inoltre i proprietari potrebbero investire il risparmio ottenuto con la minore tassazione in miglioramenti qualitativi dell'immobile da locare».

© riproduzione riservata
(sylvestro)
00giovedì 14 luglio 2011 10:25


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00giovedì 14 luglio 2011 10:25

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00martedì 20 marzo 2012 13:55
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00venerdì 25 maggio 2012 09:21
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00venerdì 25 maggio 2012 10:07
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00venerdì 25 maggio 2012 10:27
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00venerdì 25 maggio 2012 23:20
Canoni di locazione in diminuzione

25 maggio 2012

Nel secondo semestre del 2011 i canoni di locazione hanno registrato una diminuzione dei valori dell'1,2% sui bilocali e dell'1,3% sui trilocali. Nelle grandi città la contrazione è stata simile: -1,4% per i bilocali e -1,7% per i trilocali. Per quanto riguarda i valori medi quelli più elevati si registrano a Roma (860 € al mese per un bilocale e 1020 € al mese per un trilocale) e a Milano (750 € al mese per un bilocale e 1020 € al mese per un trilocale). I canoni di locazione non sono aumentati a causa di una minore disponibilità di spesa dei potenziali affittuari e della maggiore offerta di abitazioni sul mercato.
Anche in questo semestre tra coloro che alimentano la domanda di immobili in affitto si registrano numerosi casi di persone che non riescono ad accedere al mercato del credito, primi fra tutti i giovani, i monoreddito e gli immigrati. A questi si aggiungono poi gli studenti e i lavoratori fuori sede.
L'analisi demografica di coloro che cercano casa in affitto ha evidenziato che nel secondo semestre del 2011 il 49,3% è rappresentato da single, il 37,0 % da coniugati, il 10,9% da separati. Per quanto riguarda le fasce di età il 45,7% di coloro che cercano casa in affitto ha un'età compresa tra 18 e 34 anni, il 29,5% ha un'età compresa tra 35 e 44 anni. Il 51,2% di chi cerca in affitto lo fa per trovare l'abitazione principale, seguono coloro che cercano casa in affitto per motivi legati a trasferimenti di lavoro e quindi una motivazione di tipo professionale (37,3%) ed, infine, ci sono coloro che si trasferiscono per motivi di studio (11,5%).
Quanto alle tipologie di contratto di locazione, quello più praticato è il canone libero (4+4), seguito da quello ad uso transitorio e infine da quello concordato.
La domanda di abitazioni in affitto si concentra in particolare sui bilocali (40,1%), a seguire il trilocale (34,3%).
In questo semestre non sono emerse particolari novità. Infatti resta la maggiore rigidità da parte dei proprietari ad affittare l'immobile. Si desiderano sempre maggiori garanzie sull'affidabilità dell'inquilino e la continuità dei pagamenti dei canoni di locazione. Anche i potenziali locatari sono sempre più esigenti nella ricerca dell'immobile e si evidenzia una maggiore facilità di affitto per le soluzioni di “qualità”, dove per qualità si intende non solo lo stato di conservazione dell'immobile ma anche la qualità dell'arredamento, la presenza di ambienti luminosi e di servizi in zona. La presenza del riscaldamento autonomo è apprezzata perché consente una riduzione dei costi condominiali.
Si segnala una buona adesione da parte dei proprietari rispetto all'applicazione della cedolare secca. L'introduzione dell'IMU sta determinando dei timori nei proprietari che appaiono disorientati e cercano più informazioni possibili sull'impatto che potrà avere la nuova tassa sulla redditività del loro investimento. Al momento c'è ancora incertezza e non si sa bene quali potranno essere le decisioni che saranno prese dai proprietari.

(Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa)
(sylvestro)
00sabato 26 maggio 2012 11:01
In Piemonte calano gli affitti
Pesano i timori dei proprietari legati all'Imu


24 maggio 2012

(ANSA) - TORINO, 24 MAG - Diminuzione dei canoni di affitto dell' 1,2% sui bilocali e dell'1,3% sui trilocali, una sempre maggiore rigidità da parte dei proprietari ad affittare l'immobile per
timore di insolvibilità e grandi attese e timori per l'Imu da parte dei proprietari. E' quanto emerge dal Gruppo Tecnocasa relativamente alla situazione immobiliare piemontese nel secondo semestre
del 2011. Chi ha cercato casa in questo semestre era, per il 49,3% single, per il 37% coniugato, 10,9% separato. Scendendo nel particolare, la contrazione del canone d'affitto nelle grandi città è
stata un po' più forte, -1,4% per i bilocali e -1,7% per i trilocali. Per quanto riguarda le fasce di età, il 45,7% di coloro che cercano casa in affitto ha un'età compresa tra 18 e 34 anni, il 29,5% tra 35 e
44 anni. Il 51,2% cerca casa in affitto per abitarla, seguono ricerche di casa in affitto per motivi legati a trasferimenti di lavoro (37,3%) e di studio (11,5%).
MARCHE66
00sabato 26 maggio 2012 12:26
Re:

mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/05/25/news/mercato-immobiliare-affittare-casa-costa-sempre-meno-1...

Scendono anche a Padova.
A vedere dalle inserzioni l'offerta di immobili in affitto sta crescendo
veramente tanto.


(sylvestro)
00martedì 28 agosto 2012 11:40
Articolo del 28/08/2012

Affitti: ribassi record nei principali mercati nel primo semestre

Idealista.it, portale di annunci immobiliari, rende noti i dati relativi all’evoluzione dei prezzi degli affitti nelle città grandi e medie della penisola, dove si evidenzia una contrazione del 2,1% rispetto ai canoni di inizio anno, a una media di 9 euro/m².
E’ quanto emerge dal rapporto semestrale sull’andamento delle locazioni basato su un campione di 11.859 annunci pubblicati sul portale nel periodo di analisi (gennaio-giugno 2012).
L’elemento nuovo che emerge dall’ultimo rapporto di idealista.it, è costituito da una maggiore elasticità sul fronte dell’offerta, con proprietari più disposti a venire incontro alle esigenze di risparmio degli affittuari, infatti le richieste iniziali si stanno abbassando, e chiaramente si continua a negoziare come prima e forse anche in misura maggiore le grandi città rimangono le più care, ma sperimentano una decisa diminuzione: di Milano (-5,5%; 14,8 euro/m2) il calo più sensibile nella prima parte dell’anno, seguita dalla capitale (-3,6%; 14,8%), Napoli (-1,9%; 10,1 euro/m2) rallenta a ritmo inferiore della media nazionale nei centri maggiori il trend è chiaramente ribassista: profondo rosso per Venezia (-9,5%; 10,3 euro m2), bari (-4,7%; 7,3%) e Genova (-4%; 9,2 euro/m2), riduzioni sopra la media del periodo per Firenze (-3%; 12,1 euro/m2) e Palermo (-2,3%; 6,8 euro/m2).
Vanno in terreno negativo rispetto a un anno fa, anche Catania (-1,6%; 7,2 euro/m2) e Bologna (-1,5%; 9,7 euro/m2), mentre la flessione meno marcata del primo semestre si registra a Cagliari (-1,3%; 8,7 euro/m2), al primo semestre rilevato da idealista.it.
(sylvestro)
00martedì 28 agosto 2012 11:41
Articolo del 28/08/2012

Affitti: ribassi record nei principali mercati nel primo semestre

Idealista.it, portale di annunci immobiliari, rende noti i dati relativi all’evoluzione dei prezzi degli affitti nelle città grandi e medie della penisola, dove si evidenzia una contrazione del 2,1% rispetto ai canoni di inizio anno, a una media di 9 euro/m².
E’ quanto emerge dal rapporto semestrale sull’andamento delle locazioni basato su un campione di 11.859 annunci pubblicati sul portale nel periodo di analisi (gennaio-giugno 2012).
L’elemento nuovo che emerge dall’ultimo rapporto di idealista.it, è costituito da una maggiore elasticità sul fronte dell’offerta, con proprietari più disposti a venire incontro alle esigenze di risparmio degli affittuari, infatti le richieste iniziali si stanno abbassando, e chiaramente si continua a negoziare come prima e forse anche in misura maggiore le grandi città rimangono le più care, ma sperimentano una decisa diminuzione: di Milano (-5,5%; 14,8 euro/m2) il calo più sensibile nella prima parte dell’anno, seguita dalla capitale (-3,6%; 14,8%), Napoli (-1,9%; 10,1 euro/m2) rallenta a ritmo inferiore della media nazionale nei centri maggiori il trend è chiaramente ribassista: profondo rosso per Venezia (-9,5%; 10,3 euro m2), bari (-4,7%; 7,3%) e Genova (-4%; 9,2 euro/m2), riduzioni sopra la media del periodo per Firenze (-3%; 12,1 euro/m2) e Palermo (-2,3%; 6,8 euro/m2).
Vanno in terreno negativo rispetto a un anno fa, anche Catania (-1,6%; 7,2 euro/m2) e Bologna (-1,5%; 9,7 euro/m2), mentre la flessione meno marcata del primo semestre si registra a Cagliari (-1,3%; 8,7 euro/m2), al primo semestre rilevato da idealista.it.
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