Effetto Jet

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gorro.M
00giovedì 15 febbraio 2007 19:04
Salve,mi chiamo luca.
E' per me un piacere poter scrivere in un sito sull'omicidio kennedy.
Tengo molto a precisare che il mio approcio "serio" all'omicidio del presidente è avvenuta con la lettura del capitolo di polidoro dedicato al caso.
In seguito ho letto diversi altri libri,ma non qello di Verdegiglio.
La mia maggior perplessità sul caso è il filmato di zapruder che evidenzia un movimento in dietro e a sinistra del capo del presidente Kennedy.
Istintivamente viene da pensare che il colpo provenga dal davanti.
Tttavia polidoro mi segnala che esiste un effetto,chiamato effetto jet,studiato e sperimentato dal nobel Alvarez!che avrebbe appunto provato con dei meloni ricoperti di vetro che lo schizzo che fuoriesce dal melone,per la conservazione della quantità di moto,spinge in dietro la testa di Kennedy.
Molto incuriosito dall'effetto ho procurato l'articolo dello stesso Alvarez.Essendo laureato in fisica,devo dire che ho potuto seguire abbastanza bene il discorso di alvare,e,matita alla mano mi sono rifatto tutti i conti.
E affrontando i conti devo dire che l'effetto jet non dà alcuna prova del fatto che il presidente fu colpito da Oswald.

1)L'EFFETTO JET FUNZIONA

Visto che mi sono preparato per lungo tempo,voglio per ora ammettere che Alvarez abbia ragione,qndi vi è effetto Jet.
Ma se effetto jet vi è stato bisogna assolutamente ammettere che Kennedy non fu colpito da Oswald e soprattutto non fu colpito dal palazzo di deposito dei libri.
Chiunqe si fosse preso la briga di leggere l'articolo di Alvarez,può notar che il premio nobel dice a un certo punto che ciò che conta non è la velocità con cui lo spruzzo manda in dietro la testa(o il melone),ma è importante che la direzione con cui la testa va indietro sia esattamente uguale e contraria alla direzione dello sparo.
Come TUTTI possiamo vedere dal filmato di Zapruder la testa di Kennedy va in dietro e a sinistra...quindi,per forza,a meno di non voler sospendere le leggi della conservazione dell'energia,il presidente DEVE per forza essere stato colpito da dietro e a sinistra,ma come si vedeanche dalle foto del cranio di kennedy,questo è squarciato sulla DESTRA!!!quindi,il movimento di kennedy che dovrebbe prevdere l'effetto jet NON E' QUELLO CHE SI RISCONTRA NEL FILM DI ZAPRUDER!
Da qui segue che Kennedy deve essere stao colpito al lato sinistro vicino alla nuca,ma questo,per come era messa la macchina,esclude che sia potuto avvenire dal palazzo del deposito libri,e,come è dimostrato dalle vosre foto,Kennedy non è stato colpito dove vorrebbe l'effetto Jet!!

Ergo,se l'effetto jet ha funzionato,dobbiamo comunque ammettere che vi sia stato un altro cecchino in un altro palazzo,quindi un complotto.
Tuttavia questa ipotesi non è confermata dal fatto che le voto del cranio evidenziano n foro sulla nuca destra!!!QUINDI,COMUNQUE LA SI VOGLIA METTERE,L'EFFETTO JET NON PUO' GIUSTIFICARE IL MOVIMENTO DI KENNEDY.

2)ALTRI PROBLEMI DELL'EFFETTO JET

L'effetto ha funzionato bene solo in determinati eperimenti,mentre polidoro si dimentica di citare quelli in cui è stato smentito.Inoltre si basa su postulati tutt'altro che provai e certi(chi ne abbia voglia,si legga come alvarez decida in modo del tutto arbitrario come si trasmette l'energia in un pendolo balistico e poi in un melone...).
Mala cosa fondamentale,è che l'effetto Jet funziona con la sua spettacolare azione solo quando il jet,per l'appunto,è indirizzato tutto in un unica direzione(solidale on la pallottola)mandando il brsaglio all'indietro.
Ma il signor Alvarez si dimentica o non vuole notare che la mateia celebrale che dovrebbe causare l'effetto jet,non è spruzzata(scusate la cruenza,ma è focale...)in un unica direzione,che dovrebbe essere a destra della limousine,bensi si propaga qasi in maniera isotropa,in quanto la bella Mrs Kennedy si precipita sul cofano per raccoglierne i pezzi,mentre vi sono testimonianzesul rapporto warren di gente,compresi due agenti della scorta,che furono totalmente investiti dallo schizzo,e tuttequeste persone si trovavano alla SINISTRA del presidente.
Ciò dimostra che la materia celebrale di Kennedy non ha potuto spostare in dietro e a sinistra il cranio del presidente in quanto è stata dissipata in maniera quasi costante in tutte le drezioni!
Poiche lo spruzzo è isotropo,con buona approssimazione tutte le componenti dello spruzzo si sono annullate tra loro,QUINDI NON PUO' ESSERESTATO IL JET A CAUSARE LO SPOSTAMENTO ALL'INDIETRO DEL CAPO DI KENNEDY.
Questo è un fatto,e mi sorprende come molti sostenitori della tesi ufficiale non si siano resi conto di come l'effetto jet faccia invece crollare la tesi ufficiale!!
Quando leggevo l'articolo di alvarez non credevo a quello che leggevo,e mi ha convinto che complotto c'è stato.
Gradirei risposta in proposito,ma non è valido sospendere le leggi della fisica ok?

Ciao Luca
carmelo pugliatti
00giovedì 15 febbraio 2007 21:26
Se ho capito bene,per lei rimane assodato che Kennedy fu colpito da dietro,e non davanti,ed inoltre che ciò è provato anche dalla documentazione dell'autopsia.Per il resto lei ipotizza un altro cecchino appostato dietro in un altro palazzo (resterebbe da capire quale palazzo ed a quale finestra).Vorrei anche conoscere la sua opinione sul numero di colpi che ha raggiunto il Presidente.Grazie.P.S. Cosa ne pensa di questa ricostruzione http://www.jfkfiles.com/jfk/html/intro.htm A suo giudizio è valida?
!presidente!
00venerdì 16 febbraio 2007 13:57
C'è una bella storiella sul fucile usato da Oswald. Secondo alcuni nn è colpevole, poichè fu trovata a casa sua la ricevuta dell'acquisto del fucile, e se fosse stato l'assassino di JFK nn avrebbe lasciato stà ricevuta in bella vista. Ci si dimentica che lui quando ha comprato il fucile, probabilmente nn aveva ancora messo in conto di sparare a JFK: il viaggio a Dallas del presidente era stato deciso a settembre e Oswald nn lavorava ancora al deposito di libri. Il fucile fu acquistato vario tempo prima, e nn ci sono prove che l'acquisto avvenne apposta per JFK.....
carmelo pugliatti
00venerdì 16 febbraio 2007 19:31
Che fosse avvenuto apposta per JFK è impossibile.A meno che Oswald non avesse capacità divinatorie.La stessa cosa naturalmente vale per eventuali complottisti che avrebbero voluto "incastrare" Lee.
Diego Verdegiglio
00sabato 17 febbraio 2007 02:10
Caro Luca,
grazie per il Suo cortese messaggio nel mio spazio e mi spiace molto che Lei non abbia ancora potuto leggere il mio libro, forse avremmo trovato vari argomenti di discussione. Non entro nel merito del Suo studio di fisica sull'effetto jet, ma tengo a precisarLe alcune cose fondamentali:
1) Il movimento della testa di Kennedy (prima in avanti ai fotogrammi 313-314 e poi violentemente indietro)non fu dovuto solo a leggi fisiche, ma ANCHE a fattori neurofisiologici di cui Lei mi pare non tenga conto. L'impatto del proiettile in entrata alla sommità dell'occipite (sul fatto che quello fosse un foro di entrata non esistono dubbi: l'autopsia rilevò la classica "svasatura a becco di flauto" d'ingresso sul tavolato cranico, con uguale svasatura di uscita e scoppio della teca cranica sull'osso parieto-frontale destro)fu causa di una violenta decerebrazione, con conseguente inarcamento dei muscoli dorsali, analogamente a quanto già provato in letteratua medico-legale (si vedano i casi di decapitazioni, impiccagioni, ferite mortali in guerra ecc). Da questi due movimenti contrastanti della testa di Kennedy derivano gli spruzzi di sangue: gli autisti e i coniugi Connally furono per primi ricoperti di sangue, materia cerebrale e frammenti ossei (si leggano le loro testimonianze)e subito dopo lo furono sia la First Lady che i poliziotti di scorta sul retro, compreso l'agente del Servizio Segreto Clint Hill che cercava di arrampicarsi sulla parte posteriore della vettura. Il fatto che Kennedy si inclinasse a sinistra, secondo uno studio dell'HSCA e la testimonianza della stessa Jackie, pare fosse dovuo ANCHE al fatto che la First Lady attirasse nelle sue braccia il marito dopo essersi accorta del secondo colpo sparato da Oswald, che aveva ferito il Presidente Kennedy e Connally all'incirca ai fotogrammi 223-224 del film di Zapruder. Contemporaneamente al colpo alla testa, l'autista Greer accelerò bruscamente per sottrarsi ad altri colpi e dirigersi verso l'ospedale. Alcuni analisti vedono in questa accelerazione (che quasi impedì all'agente Hill di aggrapparsi alla maniglia del bagagliaio per salire sul cofano posteriore, come riporta William Manchester) una delle possibili concause che in qualche modo contribuì al movimento del corpo del presidente verso dietro. Il fattore VENTO (che soffiava molto forte nella piazza: in Houston Street un polizotto motociclista testimoniò di essere stato quasi sbalzato dalla moto e nel mio libro pubblico la foto di Jacqueline che tiene con una mano il suo cappellino per impedire che voli via. Si veda anche nei film il garrire tesissimo, in senso contrario al moto della vettura, delle bandierine sui parafanghi della limousine presidenziale) può aver contribuito a che lo spruzzo sanguigno raggiungesse non solo il bagagliaio posteriore, ma anche i poliziotti di scorta e alcuni spettatori che sostavano sul ciglio di Elm Street. Nel mio libro paragono l'effetto dello spruzzo di sangue di Kennedy alla parabola di 180° che può descrivere uno spruzzo d'acqua in una persona con i capelli lunghi che immerga la testa in acqua verso avanti, e subito dopo la sollevi di scatto dall'acqua, mandando le chiome velocemente indietro. Esiste una bellissima foto di una ragazza indiana che fa questo movimento in un fiume: il fotografo ha fissato la parabola dell'acqua che fuoriesce dai capelli in uno spruzzo ad arco, dal davanti verso la schiena.
2) Recenti ricostruzioni computerizzate tridimensionali, basate sui vari film dell'attentato, provano che la posizione dell'auto e dell'allinamento dei corpi nell'auto rispetto alla finestra di Oswald, nonché l'allineamento delle ferite nelle ricostruzioni filmate dell'FBI fatte dalla strada e dalla finestra, sono compatibili SOLO con colpi derivanti dall'angolo del sesto piano del deposito di libri (la "finestra di Oswald", appunto).
3) La posizione del cranio di Kennedy nel momento in cui fu colpito è determinante per capire l'angolo di penetrazione. La testa più o meno dritta o ruotata in basso o in alto o inclinata verso destra o sinistra è un fattore che determina la traiettoria di entrata, passaggio e uscita del proiettile in alcuni punti e non in altri. Durante una conferenza con tutti i primari di medicina legale di Roma, da me tenuta all'Università Cattolica "Gemelli" nel 1998, fu infatti paragonato l'angolo di ingresso nel cranio di Kennedy (che è stato possibile ricostruire in base a foto e film, nonché ai documenti autoptici)al caso della studentessa Marta Russo, uccisa da un colpo di pistola al cranio sparato da una finestra dentro l'Università La Sapienza di Roma. Durane la conferenza mi fu mostrato il foro d'ingresso nel cranio di Marta Russo.
4)I frammenti, le pallottole e i bossoli recuperati a Dallas escludono che nell'attentato a Kennedy sia stata usata un'arma diversa da quella rinvenuta fra gli scatoloni al sesto piano del magazzino di libri("AD ESCLUSIONE DI OGNI ALTRA ARMA")e con certezza acquistata da Oswald nel marzo 1963, sotto il falso nome di "Hiddel", quando neanche lo stesso Kennedy aveva minimamente immaginato che in autunno sarebbe andato in Texas.
4) Non esiste la minima prova che siano stati trovati nei corpi o nell'auto frammenti o resti di munizioni diverse da quelle Western Cartridge calibro 6,5 full metal jacket sparate dal Mannlicher Carcano acquistato da Oswald. Non esistono testimonianze di persone che abbiano visto qualcuno sparare sul corteo presidenziale da luoghi che non fossero il sesto piano del magazzino librario nel quale lavorava Oswald. Non esiste nessuna prova di estranei presenti nel magazzino librario subito prima o durante l'attentato. Nessuno testimoniò di aver visto Oswald fra le 12,15-12,20 e il momento dell'attentato. Non esiste nessuna prova che colleghi di Oswald siano stati suoi complici o abbiano usato la sua arma contro il presidente Kennedy. Non esiste nessuna prova che al sesto piano del magazzino librario vi fosse qualche impiegato o operaio del deposito fra le 12,15-12,20 e il momento dell'attentato.
5) Discordanze sorsero fra i medici che videro le ferite di Kennedy sull'esatta collocazione delle stesse, ma l'analisi delle foto e delle radiografie effettuata dall'HSCA nel 1978 ha permesso di convalidare la descrizione della necroscopia effettuata dai patologi militari Humes, Boswell e Finck. Per quanto essa non fosse stata eseguita con tutti crismi della patologia legale più moderna(nel 1963 ancora piuttosto non nettamente distinta dalla anatomopatologia), le sue pecche non erano tali da inficiarne la sostanza, riguardante la determinazione della direzione d'ingresso dei colpi, dei loro effetti e della causa di morte.
Sarò lieto di discutere con Lei ulteriori dettagli. La saluto cordialmene. Diego Verdegiglio
gorro.M
00martedì 20 febbraio 2007 16:44
Grazie per la risposta.
Prima di poter continuare la discussione voglio comunque precisare che io non sono un complottista,ma sono solo una persona molto interessata al caso,e mi pongo delle domande.
Voglio aggiungere inoltre che mi è piaciuto il tono della risposta:è un eccellente inizio per intavolare una proficua conversazione.
Lei mi dice che oltre l'effetto jet vi sono altri parametri da valutare,e lei gli elenca.
Però,mi faccia dire che il vento,per quanto può essere forte non è in grado di sollevare una testa a peso morto,peraltro inclinata verso il basso,e senza trascurare il possibile irrigidimento dei muscoli del collo.Bisogna inoltre dimostrare che in quell'istante il vento fosse effettivamente attivo e nella direzione frontale alla testa del presidente.
Tuttavia continuo fortemente a sostenere che un così brusco spostamento all'indietro trova spiegazione solo nella possibile efficacia dell'effetto jet.
Inoltre,signor Verdegiglio,scorrazzando per la rete ho trovato per caso quanta deve essere la forza impressa a un proiettile per forare il cranio sia in entrata che in uscita:ebbene,sostituendo questi dati all'interno dell'equazione fornita dal signor Alvarez,si ottiene che la testa del presidente,se colpita da dietro,avrebbe dovuto seguire la direzione del proiettile.
Io sono abbastanza scettico nel ritenere che l'effetto jet abbia in realtà funzionato nel caso dell'omicidio Kennedy.
Ammesso che sia stato colpito da dietro,come si può vedere dalle foto,il proiettile non ha nemmeno colto in pieno la testa di kennedy,quindi non ha potuto nemmeno portare via la materia celebrale necessaria per causare l'effetto jet.Con colpita in pieno intendo al centro o quasi.
Ora,io le domando,creiamo delle priorità:
il maggior responsabile dello spostamento all'indietro è l'effetto jet,oppure il vento?Oppure l'abbraccio di Jaqueline?Io ritengo che dovrebbe essere l'effetto jet(nel caso in cui funzioni...)in quanto l'impulso fornito da uno sparo è molto superiore rispetto alla pressione del vento;di fatti,non mi risulta che mai il vento sia stato in grado di frenare una pallottola,quindi il suo impulso(del vento)non è quasi da considerare.
Ritengo,viceversa,che il vento sia fondamentale per poter capire dove vada a finire il jet!
Tuttavia se per una frazione di secondo vi è stato un tornado(unico "vento"in grado di spostare una testa a peso morto con quell'efficacia...forse),questo ha neccessariamente inibito la fuoriuscita di jet,limitando quindi il conseguente effetto(che io ritengo non vi sia nemmeno stato).
Poi,come abbiamo tutti visto in un documentario di storia(purtroppo)la vittima di un plotone di esecuzione che si vuole poi far cadere in una fossa,è messo schiena alla bara,non fra la bara e il plotone...
Infine,lei fa un elenco di prove che dicono che neccessariamente lo sparo fu effettuato da quel sesto piano.
Tuttavia io ritengo che le leggi di natura abbiano maggior rilevanza delle congetture.
E l'abbraccio di Mrs Kennedy o il vento non possono spiegare quello scatto all'indietro,considerando inoltre che l'effetto jet può con buona probabilità non aver funzionato.

Ciao,luca
Diego Verdegiglio
00martedì 20 febbraio 2007 21:30
gorro.M
Post: 2
Registrato il: 15/02/2007
Novizio
20/02/2007 16.44 IP: Nascosto
Grazie per la risposta.
Prima di poter continuare la discussione voglio comunque precisare che io non sono un complottista,ma sono solo una persona molto interessata al caso,e mi pongo delle domande.
Voglio aggiungere inoltre che mi è piaciuto il tono della risposta:è un eccellente inizio per intavolare una proficua conversazione.
Lei mi dice che oltre l'effetto jet vi sono altri parametri da valutare,e lei gli elenca.
Però,mi faccia dire che il vento,per quanto può essere forte non è in grado di sollevare una testa a peso morto,peraltro inclinata verso il basso,e senza trascurare il possibile irrigidimento dei muscoli del collo.Bisogna inoltre dimostrare che in quell'istante il vento fosse effettivamente attivo e nella direzione frontale alla testa del presidente.

1) EGREGIO SIGNOR LUCA, EVIDENTEMENTE MI SONO SPIEGATO MALE, PER CUI LE RIPORTO QUI QUANTO RISPOSTOLE NEL MESSAGGIO PRECEDENTE IN MERITO AL VENTO. E' OVVIO CHE IO NON SIA COSI' SPROVVEDUTO (MI PERDONI SE LO SOTTOLINEO) DA PENSARE CHE UN FORTE VENTO SPOSTI UNA TESTA. MI RIFERIVO SOLO ALLA NUBE SANGUIGNA CHE VOLO' INDIETRO FINO A RAGGIUNGERE PERFINO QUALCHE SPETTATORE, OLTRE ALLA SCORTA. IL VENTO CONTRARIO ALLA VETTURA ERA MOLTO FORTE. SI VEDANO I SOPRABITI DELLA MOORMAN E DELLA HILL RIPRESI NEL FILM DI ZAPRUDER. ECCO QUI QUANTO LE DICEVO: Il fattore VENTO (che soffiava molto forte nella piazza: in Houston Street un polizotto motociclista testimoniò di essere stato quasi sbalzato dalla moto e nel mio libro pubblico la foto di Jacqueline che tiene con una mano il suo cappellino per impedire che voli via. Si veda anche nei film il garrire tesissimo, in senso contrario al moto della vettura, delle bandierine sui parafanghi della limousine presidenziale) PUO' AVER CONTRIBUITO a che lo spruzzo sanguigno raggiungesse non solo il bagagliaio posteriore, ma anche i poliziotti di scorta e alcuni spettatori che sostavano sul ciglio di Elm Street.

2) Tuttavia continuo fortemente a sostenere che un così brusco spostamento all'indietro trova spiegazione solo nella possibile efficacia dell'effetto jet.
RITENGO L'EVENTUALE EFFETTO JET UNO DEI FATTORI DEL BRUSCO SPOSTAMENTO INDIETRO.

3) Inoltre, signor Verdegiglio,scorrazzando per la rete ho trovato per caso quanta deve essere la forza impressa a un proiettile per forare il cranio sia in entrata che in uscita:ebbene,sostituendo questi dati all'interno dell'equazione fornita dal signor Alvarez,si ottiene che la testa del presidente,se colpita da dietro,avrebbe dovuto seguire la direzione del proiettile.
E' ESATTAMENTE QUELLO CHE LE DICO NELLA MIA RISPOSTA PRECEDENTE. SE AVRA' LA CORTESIA DI RILEGGERLA, NOTERA' CHE PARLO DI UN MOVIMENTO IN AVANTI MOLTO RAPIDO DEL CORPO DI KENNEDY AI FOTOGRAMMI 313-314, SOTTO L'IMPATTO DEL PROIETTILE AL CRANIO (VELOCITA' DEL PROIETTILE ALLA BOCCA DELL'ARMA CIRCA 700 METRI/SEC, PORTATA UTILE DI TIRO CIRCA 2000 METRI, DISTANZA TRA LA BOCCA DELL'ARMA E LA TESTA DI KENNEDY CIRCA 80 METRI)E POI DI UN BRUSCO SCATTO INDIETRO.

4) Io sono abbastanza scettico nel ritenere che l'effetto jet abbia in realtà funzionato nel caso dell'omicidio Kennedy.Ammesso che sia stato colpito da dietro,come si può vedere dalle foto,il proiettile non ha nemmeno colto in pieno la testa di kennedy,quindi non ha potuto nemmeno portare via la materia cerebrale necessaria per causare l'effetto jet. Con colpita in pieno intendo al centro o quasi.
IO RITENGO PREPONDERANTE IL FATTORE NEUROFISIOLOGICO SU QUELLO PURAMENTE FISICO DELL'EFFETTO JET. E' UNA MIA OPINIONE. TUTTAVIA GRAN PARTE DELL'ENCEFALO DESTRO DI KENNEDY (PUBBLICO L'IMMAGINE DEL CERVELLO DANNEGGIATO NEL MIO LIBRO)FU GRAVEMENTE DANNEGGIATO NON TANTO DAL SEMPLICE PASSAGGIO RETTILINEO DEL PROIETTILE, QUANTO DALLO SPAVENTOSO "EFFETTO CAVITARIO" PRODOTTO DALL'ONDA ESPANSIVA AL PASSAGGIO DELLA PALLOTTOLA, CON VAPORIZZAZIONE DEI TESSUTI E DEI LIQUIDI CEREBRALI. LA TESTA DI KENNEDY (SE MI SI PASSA IL PARAGONE POCO RISPETTOSO) DIVENTO' COME UNA PENTOLA A PRESSIONE, E L'ESPLOSIONE DELLA CALOTTA CRANICA NE FU L'EFFETTO.

5) Ora,io le domando,creiamo delle priorità:
il maggior responsabile dello spostamento all'indietro è l'effetto jet,oppure il vento?Oppure l'abbraccio di Jaqueline?Io ritengo che dovrebbe essere l'effetto jet(nel caso in cui funzioni...)in quanto l'impulso fornito da uno sparo è molto superiore rispetto alla pressione del vento;di fatti,non mi risulta che mai il vento sia stato in grado di frenare una pallottola,quindi il suo impulso(del vento)non è quasi da considerare.
E INFATTI NON CONSIDERO AFFATTO IL VENTO DA QUESTO PUNTO DI VISTA. COME LE HO DETTO, IL VENTO RIGUARDA SOLO LA DIREZIONE DELLO SPRUZZO DI SANGUE CHE COPRI' IL BAGAGLIAIO E LA SCORTA. A MIO MODESTISSIMO AVVISO, I FATTORI POSSONO ESSERE NELL'ORDINE: SPASMO NEUROMUSCOLARE DA VIOLENTA DECEREBRAZIONE, PROBABILE (SOTTOLINEO: PROBABILE)EFFETTO JET, GESTO DI JACQUELINE, ACCELERAZIONE DELL'AUTO (AVVENUTA TUTTAVIA SUBITO DOPO L'IMPATTO DEL PROIETTILE).

6) Ritengo,viceversa,che il vento sia fondamentale per poter capire dove vada a finire il jet! Tuttavia se per una frazione di secondo vi è stato un tornado(unico "vento"in grado di spostare una testa a peso morto con quell'efficacia...forse), questo ha neccessariamente inibito la fuoriuscita di jet,limitando quindi il conseguente effetto(che io ritengo non vi sia nemmeno stato). Poi,come abbiamo tutti visto in un documentario di storia(purtroppo)la vittima di un plotone di esecuzione che si vuole poi far cadere in una fossa,è messo schiena alla bara,non fra la bara e il plotone...
MI SCUSI, QUEST'ULTIMO PARAGONE NON MI E' CHIARO...

7) Infine, lei fa un elenco di prove che dicono che necessariamente lo sparo fu effettuato da quel sesto piano.
Tuttavia io ritengo che le leggi di natura abbiano maggior rilevanza delle congetture.
LO PROVE SONO ESATTAMENTE QUELLE, E NON CONTRASTANO AFFATTO CON GLI EFFETTI SUL CORPO DEL PRESIDENTE COLPITO.


8) E l'abbraccio di Mrs Kennedy o il vento non possono spiegare quello scatto all'indietro, considerando inoltre che l'effetto jet può con buona probabilità non aver funzionato.
RIPETO: IL VENTO NON C'ENTRA NULLA CON LA TESTA CHE VA VERSO DIETRO. IL GESTO DI JACQUELINE (SE PUO' RILEGGA IL MIO MESSAGGIO PRECEDENTE) E' DA ME ELENCATO FRA LE CONCAUSE (SCRIVO TUTTO IN MAIUSCOLO LA PAROLA "ANCHE"). IO RITENGO PREPONDERANTE IL VIOLENTO INARCAMENTO DEI MUSCOLI DORSALI DOVUTO ALLA DEVASTAZIONE DELL'ENCEFALO DESTRO. QUESTA IPOTESI MI E' STATA CONFERMATA DAI PATOLOGI CHE HO CONSULTATO PER IL MIO LIBRO.

Ciao,luca
CORDIALI SALUTI. DV
gorro.M
00martedì 20 febbraio 2007 23:09
Ok,signor verdegiglio.
A questo punto ritengo necessario avere il suo libro,perchè sono una persona molto curiosa,quindi voglio informarmi da tutte le fonti.per conto mio cercherò di trovare un libro di balistica abbastanza affidabile.
La ritengo senza dubbio una persona affidabile,quindi potrebbe dirmi come acquistare il suo libro?
Mi scuso se ci sono state delle incomprensioni,prima.
Tuttavia,in altri libri,compreso l'articolo di alvarez che è molto accurato,si parla di effetto jet come unica possibilità di quella brusca "virata"...
Spero di potermi documentare velocemente per poter continuare la discussione,che ritengo,al di la di tutte le congetture,la chiave per capire cosa sia successo.
Ancora saluti e mi faccia sapere per il libro.
Diego Verdegiglio
00mercoledì 21 febbraio 2007 02:56
Egregio Signor Luca,
La ringrazio per la Sua cortese risposta. Troverà le istruzioni per contattarmi nella sezione "Il caso Kennedy risolto in Italia" in questo sito www.johnkennedy.it. Cordiali saluti e a presto. DV
!presidente!
00mercoledì 21 febbraio 2007 14:01
In uno dei siti complottistici ho letto la testimonianza del vicesceriffo Craig, giustamente ritenuto più credibile di altri testimoni un pò confusi suul'omicidio. Costui narra la vicenda della nash Rambler station wagon, sulla qualè sembra sia salito Oswald quando usciva dal deposito di libri. E' una delle testionianze che avrebbero scagionato Oswald, ma ci si dimentica che lo stesso Craig sostiene di aver udito 3 colpi, come la maggior parte dei testimoni.
Gli unici che dicono di averne sentiti di più sono Jean Hill (15 anni dopo i fatti) e Tague, il terzo ferito, che dice che gli spari furono tre e un quarto col silenziatore....
AmministratoreJFK
00mercoledì 21 febbraio 2007 19:15
Caro !presidente!,
la invito ad attenersi al tema della cartella. Ho notato che giià in altre sezioni sono stati postati messaggi non pertinenti. Questo sul generale Walker lo può utilmente spostare altrove (consiglio per tutti: se non sapete dove sistemare un messaggio senza utilizzare le sezioni apposite poteet usare ilo "cerca" in basso a destra, nel caso per esempio scrivete "walker")

Grazie
!presidente!
00sabato 24 febbraio 2007 17:16
Rivedendo il film di Zapruder, è normale che chiunque si interessi al caso possa pensare che lo sparo che devastò la testa di JFK possa provenire dal davanti e non da dietro, però se si fa un attenta disamina, si può anche sostenere la tesi che appare in altre ricostruzioni (p. es. il documentario di Myers): Kennedy viene colpito da dietro, e sposta leggermente in avanti, in maniera quasi impercettibile, la sua testa e poi subisce un violento sbalzo all'indietro, come si vede proprio nell' 8 mm girato appunto da Zapruder. Lo sparo dal davanti dovrebbe essere venuto dalla collina, ma l'eventuale attentatore sarebbe in bella vista di molti, tra cui lo stesso Zapruder. Tracciando col computer una linea immaginaria dalla limousine (come fanno molte ricostruzioni computerizzate di quest'omicidio) si può anche arrivare alla finestra del sesto piano del deposito.
gorro.M
00lunedì 26 febbraio 2007 17:59
Caro !presidente!,guardando il film di zapruder è chiaro chesi abbia l'impressione che lo sparo arrivi dal davanti.
Tuttavia lei,e non solo,afferma con sicurezza che lo sparo è arrivato da dietro.Addirittura riesce ad affermare che si può tracciare una retta che conduce dalla testa del presidente,ovvero da dove è stato colpito,fino addirittura alla finestra di quel mitico sesto piano!!!!!
Le voglio fare presente che da circa tremila anni,ma forse anche da prima,è noto che da un punto si possono tracciare nfinite rette,qndi la "sua" immaginaria retta non dimostra assolutamente nulla,e le voglio far notare che potrebbe egualmente tracciarne altre che collegano la testa di Kennedy a qualunque altro punto,compresa la collinetta erbosa etc etc.
Ma la cosa commovente della faccenda è che voi credete ciecamente allo sparo da dietro,ma non sapete come spiegarlo:
Il dott. Verdegiglio pensa che sia sufficiente l'abbraccio della(bellissima)Jacqueline,anche se il filmato di Zapruder non documenta assolutamente uno strattone,bensì un delicatissimo abbraccio,di certo non in grado a causare il movimento in dietro e a sinistra.
Ma il Dottor Verdegiglio prosegue col dire che potrebbe anche essere la reazione nervosa e l'irrigidimento dei muscoli a produrre l'effetto!
Tuttavia mi sorprende sempre di più come possiate continuare ad ignorare dei dati scientifici ed inoppugnabili che praticamente escludono una qualunqe possibilità di uno sparo da dietro.

UN PO' DI DATI

Caro !presidente! e dott.Verdegiglio,vorrei che voi teneste ben presente che per forare un cranio sono necessari circa 1712 Kg Peso.Da qui è facile,moltiplicando per due,sapere quale è la forza impressa lungo la direzione del proiettile:3424 Kg Peso.
Viceversa,la cavità temporanea all'interno del cranio attraverso la materia celebrale genera un onda d'urto interna che da luogo a unafuoriuscita di materiale che causa un jet di 413 Kg Peso nella direzione contraria al moto della pallottola!!
Facendo la somma otteniamo che,se Kennedy fu sparato da dietro,avrebbe dovuto spostare la testa in AVANTI con una forza impressa di ben 3011 Kg Peso!!!!!
Facendo due calcoli ho scoperto facilmente che alla testa di Kennedy,se colpito da dietro,è stata impressa una velocità di circa 68 Km/h.
Ora,come Il film di Zapruder documenta inequivocabilmente,la testa si muove all'indietro,quindi Kennedy è stato colpito dal davanti,al di la di ogni dubbioe la velocità è sempre di 68 Km/h,attenuata solo parzialmente dall'irrigidimento del corpo dovuto allo sparo precedente.
Inoltre,se l'effetto Jet è stato dimostrato con i meloni ricoperti di vetro,LO STESSO ESPERIMENTO HA DATO EFFETTO NEGATIVO CON DEI CRANI RIEMPITI CON DE MATERIALE SOSTITUTIVO!!
Dai test fatti dalla HSCA risulta che dieci crani riempiti con del materiale sostitutivo,e colpiti da delle pallottole da 6.5 mm sono tutti caduti in avanti,e mai nessuno in dietro.Insomma,hano tutti seguito il proiettile,sconfermando quanto dice Alvarez.
Senza effetto Jet non avete alcun metodo per poter spiegare quel movimento del presidente,e quindi l'unicità di Oswald come assassino.
E' inutile tirare in ballo altre cause o coincidenze assurde,la fisica(di cui la balistica è una branchia,ricordiamolo)ci dice che il presidente è stato sparato dal davanti.
Di fatti,nel suo articolo Alvarez si dimentica incredibilmente di parlare di angoli,traiettorie etc,in quanto sa che non può spiegare il suo effetto jet se considera Oswald l'unico tiratore!
Possiamo parlare fino alla nausea di quante pallottole sono state trovate,se il fucile era preciso o se Oswald è pazzo o meno.
Resta abbastanza difficile invece non tener conto di dati scientifici e inoppugnabili che dicono che vi è stato uno sparo dal davanti.

Infine,vorrei concludere il mio intervento citando Polidoro,il quale,nel suo libro si dimentica in maniera assolutamente voluta di far notare che con i crani l'effetto Jet non funziona,ma anzi è pure disonesto quando in una nota aggiunge che l'esperimento è stato fatto con dei crni vuoti,e quindi non si sarebbe potuto aspettare il Jet....
Questo tipo di atteggiamento me lo potrei aspettare da un millatatore,da uno in cerca di soldi e attenzione.
Ma non lo posso accettare da Polidoro,visto che è il presidente de Cicap,che tutti sappiamo cos'è.
Mi duole dirlo ma il cicap è una organizzazione molto strana,che si vanta di essere la scienza,l'essenza della verità.
Tuttavia,e non solo nel caso kennedy,Polidoro e Co. sono dei maestri a confutare prove scientifiche qualora sconfermino le loro teorie.
Vi do un esempio:provate a leggere Archeologia proibita di Cremo;tale libro si limita esclusivamente a citare dei ritrovamenti di fossili anomali che sconfermano clamorosamente la teoria evoluzionistadi Darwin;oppure prendete in mano lo splendido "Il big Bang non c'è mai stato",di Lerner(grande fisico del plasma),dove,con prove scientifiche,si documenta la fallacità di molte teorie oggi date per scontate(anche dalla Hack,membra del Cicap...).
Ebbene,il signor Polidoro non si è mai dato cura di analizzare le prove scientifiche contrarie al suo pensiero,e questa è disonestà intellettuale.
Penso che Polidoro e il Cicap siano i rappresentanti più integralisti del nuovo illuminismo scientifico.
Come con Galileo,il complottista(se vi piace chiamarlo così)si sente inquisito dalla santa chiesa portatrice di verità,che non si arrende neanche davanti all'evidenza.
Se non ce ne siamo accorti viviamo in un epoca illuministica,e non si vuole più la verità,ma ogniuno difente la sua.
Polidoro adora occam,ma lo applica a modo suo,calpestando l'epistemologia nella sua essenza!!


Per quanto io non vi conosca,vi devo associare a qesto movimento,visto che stimate Polidoro e lo sostenete,senza criticarlo per degli errori palesie voluti,al fine di sostenere una sua tesi.Conscio di essere il primo fra gli ignoranti,sapendo di cadere spesso in fallo,metto semprein discussione ciò chepenso,e sono pronto a cambiare idea se qualcuno mi dimostra il mio errore.
Spero che anche voi abbiate dei dubbi,e che anche voi siate in grado,ogni tanto di cambiare idea.

Saluti
Diego Verdegiglio
00lunedì 26 febbraio 2007 20:37
Si, mi ha convinto. Kennedy ha ricevuto uno sparo frontale, ok?.
Federico Ferrero
00lunedì 26 febbraio 2007 21:56
Salve Luca,
ho letto i suoi interventi sul forum. Da profano della materia mi concederà il beneficio del dubbio se da una parte un Nobel per la fisica dice A e dall'altra un laureato in fisica dice B.
In ogni caso mi pare di intuire che lei sbagli nell'applicare i calcoli (sulle grandezze da lei espresse mi può indicare le fonti?). Qui c'è un proiettile che entra intero ed esce a frammenti e schegge da un cranio con una certa velocità non costante. Temo che lei, invece, abbia ragionato come se ci fosse una testa di legno massiccio da perforare, un corpo che la attraverso immutato.
Secondo lei, stando ai suoi conti, cosa capita al corpo di un uomo colpito in fronte da un proiettile che, mettiamo caso, non riesce a penetrare le ossa del cranio? Mi interesserebbe conoscere il risultato dei suoi calcoli applicati a questa fattispecie.

Inoltre: non so con quale argomento lei possa sostenere che il movimento di Kennedy sia per forza determinato dall'effetto Jet. Conosce per caso casistica e manifestazione degli spasmi neuromuscolari? In base a quale ragione scientifica li ha esclusi?


Sul Cicap: è stato Polidoro a cercare me per la faccenda Kennedy, non il sito a nascere per lodare il Cicap. Questo per correttezza degli avvenimenti.

Dopodiché lei dà del Santo Inquisitore a Polidoro per non aver sottoposto a verifica (di chi? sua?) la tesi (fisica) di un premio Nobel (per la fisica). Non prenda la mia per una provocazione: ma se lei ha la dimostrazione che Alvarez sbaglia (e in senso scientifico la dimostrazione non si presta a opinioni, è così e basta) perché non la presenta alla comunità scientifica? Non sarebbe una clamorosa occasione/rivelazione?
Sarei ben lieto di tornare sui miei passi sulla questione "effetto Jet" se qualcuno, non importa chi, dimostrasse che nel caso Kennedy porta alle conclusioni da lei sostenute. Per amore della scienza, però, mi servirebbe uno studio verificato da un organo che abbia l'autorità in materia. Perché non prova con qualche Università?

Grazie
FF
Demonfly
00martedì 27 febbraio 2007 12:21
Re:

Scritto da: !presidente! 21/02/2007 14.01
Tague, il terzo ferito, che dice che gli spari furono tre e un quarto col silenziatore....



Ecco un argomento a cui io personalmente non avevo mai pensato. Se ci fosse stata (SE!) una seconda squadra, avrebbe sparato col silenziatore per non rovinare la pista Oswald... quindi tutti i discorsi su "quanti spari" andrebbero in soffitta.

Approfitto per un'altra domanda. Oswald voleva scappare, altrimenti si sarebbe arreso subito sul luogo della sparatoria. Perchè non ha usato il silenziatore, che forse gli avrebbe dato più tempo per scappare? Motivi tecnici?
Grazie
carmelo pugliatti
00martedì 27 febbraio 2007 21:45
Soldini.Oswald era un poveraccio senza una lira.
Diego Verdegiglio
00martedì 27 febbraio 2007 23:35
Non credo proprio che fosse facile ed economico, neanche nel 1963 e in USA, acquistare un silenziatore per carabina. In Italia sono stati da tempo proibiti, perché è chiaro che il possesso di un silenziatore presuppone un'azione militare o criminale.
gorro.M
00mercoledì 28 febbraio 2007 23:16
Sig Ferrero
per quanto io non sia nessuno,mentre il dottor Alvarez è un nobel,le consiglio di cercare in rete il suo articolo,e si accorgerà di quanto siano arbitrarie le considerazioni a proposito dell'effetto da lui studiato.
Partiamo dall'inizio:

Non ho mai detto che l'effetto jet non funziona,ho detto che l'effetto jet non funziona quando una pallottola attraversa per due volte le ossa del cranio.
Le formule da me usate,guardacaso,sono le stesse formule scritte da alvarez nel suo articolo.
Quindi,signor ferrero,non ho assolutamente considerato la testa come un pezzo unico,bensì come una testa.
L'effetto Jet,nel caso del cranio non funziona in quanto la forza impressa dal proiettile per sfondare un cranio è molto maggiore rispetto alla forza che un proiettile impiega a sfondare un melone ricoperto da un involucro di vetro(provate a spaccare una noce di cocco o una bottiglia di vetro,poi ditemi cosa resisiste di più...).
Le forze da me usate le ho trovate su un sito intermet che si occupa di balistica,dove viene appunto trattato l'effetto jet.
Vi darò al più presto il link,scusatemi,ma ora non sono a casa...

Poi,sig Ferrero,se lei avesse letto il mio articolo scoprirà che l'effetto jet non funziona con i crani,e ciò è stato provato anche per esperimenti eseguiti dalla HSCA.

Per quanto riguarda possibili reazioni muscolari,io non sono assolutamente un esperto,ma mi informerò.
Ma visto che lei è tanto esperto le propongo uno scambio di idee:io le faccio avere i calcoli da me ottenuti con le fonti,ma lei mi fa avere dati e fonti di come una testa sparata dal didietro si possa muovere nel verso contrario della direzione del proiettile per effetto di reazioni muscolari.
Ne sarei felice,per cuultura personale,e per capire cosa è successo al presidente.

Infine,concludendo col cicap,sig ferrero,se polidoro ha voluto l'appoggio del vostro sito,lei avrebbe dovuto essere critico e fargli notare i suoi errori.
Inoltre,per quanto riguarda il cicap,continuo a dirle che sono degli integralisti,e sono peggio di san tommaso.
Non ammetterebbero nulla che non approvano neanche se lo vedessero.
Provi a dare un occhiata,le ripeto,ai libri che le ho citato.
Se il cicap ama la verità come dice,allora dovrebbe tener conto di tutte le teorie scientifiche,mentre predilige quelle in voga,anche se spesso non sono mai supportate dall'esperimento.

Provi a cercare in internet chi è Alton Harp,oppure Alfven.
Uno dei due è un nobel...come alvarez....

In conclusione,io non sono nessuno,ho solo applicato i dati forniti dal signor Alvarez,ma usando un cranio e non un melone.
Non sono l'unico ad aver ottenuto tali risultati(guardi sul web).
Inoltre anche l'esperimento conforta i miei(e non solo)calcoli.

A presto,luca.
carmelo pugliatti
00giovedì 1 marzo 2007 03:26
Egregio Signor Luca,prendiamo atto delle sue opinioni personali.Ci perdonerà tuttavia se malgrado i suoi calcoli,ed in attesa che i suoi lavori rivoluzionino il caso, la documentazione balistica e anatomo-patologica a disposizione (per non parlare delle prove a carico di Oswald) ci appare più convincente.
Diego Verdegiglio
00sabato 3 marzo 2007 01:55


LE RISULTANZE MEDICO-LEGALI DELL'HOUSE SELECT COMMITTEE OF ASSASSINATIONS (1978): IL MOVIMENTO INDIETRO DELLA TESTA DI KENNEDY PRODOTTO DA UNA REAZIONE NEUROMUSCOLARE E DALL'USCITA IN AVANTI DI MATERIA CEREBRALE, O DALLA COMBINAZIONE DI QUESTI DUE ELEMENTI


EVALUATION OF THE MEDICAL, PATHOLOGICAL AND RELATED EVIDENCE PERTAINING TO THE DEATH OF PRESIDENT JOHN F. KENNEDY (BY THE FORENSIC PATHOLOGY PANEL)

o Michael M. Baden, M.D., Chairman of the Panel, Chief Medical Examiner, New York City, N.Y.
o John I. Coe, M.D., Chief Medical Examiner, Hennepin County, Minn.
o Joseph H. Davis, M.D., Chief Medical Examiner, Dade County, Miami,
o George S. Loquvam, M.D., Director, Institute of Forensic Sciences, Oakland, Calif.
o Charles S. Petty, M.D., Chief Medical Examiner, Dallas County, Dallas, Tex.
o Earl F. Rose, M.D., LL.B., Professor of Pathology, University of Iowa, Iowa City, Iowa
o Werner V. Spitz, M.D., Medical Examiner, Detroit, Mich.
o Cyril H. Wecht, M.D., J.D., Coroner, Allegheny County, Pittsburgh,
o James T. Weston, M.D., Chief Medical Investigator, School of Medicine, University of New Mexico, Albuquerque, N. Mex. second structure.
o Another consideration about missile wounds that has been emphasized by others(85) is the relatively short time that a missile is actually moving through tissue, usually less than a thousandth of a second. A bullet of 150-F rains weight, passing through 8 inches of tissue, entering at 2,000 feet per second (approximately the velocity of the 6.5 millimeter Mannlicher-Carcano bullet) and exiting at 1,000 feet per second will pass through the body in 0.00045 second and impart to the tissue 998 foot-pounds of energy, the work equivalent of more than 4,100 horse power. This energy transfer produces a temporary cavity as described earlier, which actually develops after the bullet has passed through the tissue. Accordingly, a bullet can pass through a head and be about 100 feet further along before a photograph reveals the explosive destruction of the head. This also explains the presence of entry and exit bullet holes in bones and tissue even though the skull is extensively fragmented or blown apart by the subsequent formation of the temporary cavity. The velocity of the outward-moving tissue particles may be only 125 feet per second, far less than the 1,000 to 2,000 feet per second velocity of the bullet projectile. Thus, when the Zapruder film reveals the explosion of the skull, the bullet had already passed through.
o Finally, the panel members also discussed their experiences with the explosive effects of shotgun and, to a lesser extent, military rifle wounds to enclosed portions of the body such as the head. Rarely has any member observed photographs documenting the reactions of victims' bodies to being shot, although crime scene reconstruction has often enabled panel members to establish body position prior to the shooting. The panel members have critically evaluated the observations of Alvarez (86) and the physical principles he considers in explaining the President's head movements in the Zapruder film. The panel members took note of the differences between the missile and targets (melons) in Alvarez's work and the missile and targets in this homicide. The work of Lattimer and associates,(87) which addressed some of these differences by using a weapon and missiles similar to those used in the Kennedy assassination and which attempted to duplicate the injury pattern on skulls, was also critically reviewed, as were studies by Dr. John Nichols. (88)
o The panel members agree that the exit wound of a missile seriously deformed by initial penetration of the skull might be considerably larger than the entrance defect and that the forces related to yaw and the large temporary cavity created by the missile would usually be transmitted fairly equally throughout a closed space such as the skull. The larger exit defect in the front of the skull would theoretically permit greater exodus of tissue under pressure, and a resulting backward movement of the head could occur.
o The panel is aware of the time interval between the backward motion of the President's head and the earlier, slight forward motion, possibly caused by the initial missile impact and transfer of energy to the head as recorded in frames 313-314 of the Zapruder film. The panel further recognizes the possibility of the body stiffening, with an upward and backward lunge, which might have resulted from a massive downward rush of neurologic stimuli to all efferent nerves (those which stimulate muscles). The disparity in mass and strength between those muscles supporting the body on the back (dorsal surface) of the spine and those muscles on the front (ventral) surface could account, at least partially, far this type of motion, although it would be reasonable to expect that all muscles would be similarly stimulated.
o The panel suggests that the lacerations of a specific portion of the brain--the cerebral peduncles as described in the autopsy report(89)--could be a cause of decerebrate rigidity, which could contribute to the President's backward motion. Such decerebrate rigidity as Sherrington (90) described usually does not commence for several minutes after separation of the upper brain centers from the brain stem and spinal cord. It is, however, most intense in those muscles which normally counteract the effects of gravity.
o The panel is also aware of possible effects on motion that could be caused by the moving car within which the President sat.
o The panel concludes that the backward movement of the head following its forward movement occurred after the missile had already exited from the body and had created a large exit defect in the skull, and that it was most probably due to a reverse jet effect, or a neuromuscular reaction, or a combination of the two. The short interval between the two motions supports this explanation.
o One panel member, Dr. Wecht, suspects that the backward head motion might be explained by a soft-nosed bullet that struck the right side of the President's head simultaneously with the shot from the rear and disintegrated on impact without exiting the skull on the other side. The remaining panel members take exception to such speculation, since they are unaware of any missile with such capabilities. Further, the X-rays taken prior to the autopsy show no evidence of a second missile, nor do the photographs of the head and brain show evidence of any injury to the left side.
!presidente!
00mercoledì 7 marzo 2007 13:30
L'attentatore sulkla collina sembra stia mirando a chissà che cosa, visto che rimane sempre nella stessa posizione (vs sinistra) anche dopo il passaggio della limousine..si veda il film di Orville nix..
Diego Verdegiglio
00mercoledì 7 marzo 2007 22:31
E' esattamente così
!presidente!
00giovedì 8 marzo 2007 19:18
Lo sparatore dal poggio erboso, secondo le teorie contro warren si troverebbe a 3-4 metri a destra di Zapruder. Lo sparoè, quindi, in diagonale. Io non so se sparando in quel modo poteva colpire la testa di Kennedy in modo perfetto e farla scoppiare in quel modo: per far così, il colpo dal davanti doveva essere proprio di fronte a JFK, magari sul cavalcavia, alla bella vista di tanti spettatori. chi è sul poggio erboso sparerebbe diagonalmente, e non dal davanti. Il colpo può anche esser da dietro ( anzi, mi sa chè e proprio così). La linea immaginaria di cui parlavo riguarda, invece, il colpo che attraversa JFk e Connally assieme. Cert qualche strano dubbio l'hoa vuto, quando i medici del Parkland Hospital ( più di uno, anche un infermiera) parlarono di "foro d'entrata", ma non sono mai state trovate prove in tal senso..
Diego Verdegiglio
00giovedì 8 marzo 2007 22:58
I medici del Parkland non erano medici legali e non avevano nessuna possibilità di analizzare e stabilire la natura delle ferite. Qualunque lettore di questo Forum che abbia un amico medico potrà chiedergli se è possibile che un medico di pronto soccorso sia in grado di stabilire la provenienza dei colpi che hanno attinto la vittima. La risposta sarà senza dubbio NO: al massimo un medico di pronto soccorso può esprimere un parere superficiale su ciò che è sotto i suoi occhi, ma ogni sua dichiarazione in merito deve necessariamente essere preceduta da cautissime affermazioni in merito al fatto che la sua valutazione è solo superficiale e non vincolante. Queste dichiarazioni cautelative furono fatte a Dallas da tutti i medici del Parkland intervistati "a caldo" dai giornalisti, ma questi ultimi (ovviamente) evitarono di riportare anche questo "mettere le mani avanti" di quei medici, scrivendo solo le loro impressioni sulle ferite (si veda il caso Malcolm Perry).
Federico Ferrero
00venerdì 9 marzo 2007 10:42
Non lo si ricorda mai a sufficienza: Perry viene dipinto come onesto medico che aveva scoperto la verità dello sparo frontale mentre disse, in realtà:

a) che secondo lui lo sparo alla gola era frontale,

b) che secondo lui la ferita alla testa poteva essere lo sparo alla gola una cui scheggia era uscita dal cranio.

Questo dovrebbe chiudere il discorso: le sue erano, giustamente, impressioni da medico del pronto soccorso.

Saluti
FF
!presidente!
00lunedì 12 marzo 2007 13:19
In effetti nn avevanoil tempo di mettersi ad esaminare le varie ferite. Questa loro confusione sul dire da dove fossero gli spari, ha creato una leggenda utilizzata spesso da chi crede nel complotto. Nelle loro interviste io nn ci trovo, almeno adesso, nulla di strano...
!presidente!
00giovedì 3 maggio 2007 20:08
Sembra che a tutt'oggi il Dottor Perry sia professore universitario in una scuola, nel sud est del Texas, alla veneranda età di 78 anni.
!presidente!
00sabato 30 giugno 2007 23:59
Ma che combina il tg2?
Ho visto nella seconda parte del tg2 delle 20 e 30 di venerdì 29 giugno, un filmato sui fatti di Dallas. Si sosteneva che alcuni esperti, sia italiani che americani avrebbero esaminato il fucile Carcano, arrivando alla conclusione che nn poteva aver sparato Oswald da solo. Questo xchè il proiettile che ha colpito JFK alla testa, visto che nn è stato trovato si sarebbe disintegrato. Secondo questi "esperti" il proiettile nn poteva disitegrarsi saprando a 80 metri di distanza, ma ne bastavano 30, cioè quindi anche dalla collinetta erbosa. Questo mi pare d'aver capito, e quindi alla fine nn hanno spiegato nulla di chiaro... [SM=g27813]
mineralwasser
00domenica 1 luglio 2007 18:27

Scritto da: Federico Ferrero 26/02/2007 21.56
Salve Luca,
ho letto i suoi interventi sul forum. Da profano della materia mi concederà il beneficio del dubbio se da una parte un Nobel per la fisica dice A e dall'altra un laureato in fisica dice B.




A questo indirizzo, http://www.geocities.com/whiskey99a/jeteffectrebut.html?200730
si trova un articolo dell'ingegnere meccanico T. Szambuti, che muove a quanto ho capito le stesse obiezioni di Gorro agli studi di Alvarez sull'effetto jet.

Ammetto di aver avuto non poche difficoltà a seguire, viste le mie scarsissime nozioni in materia (sommiamo pure la difficoltà di dover tradurre dall’inglese, anche se in questo sono stata aiutata dal fatto che l’autore scrive con un tono abbastanza discorsivo, limitando i termini tecnici il più possibile).

Ci sono alcuni aspetti che mi hanno colpito moltissimo, e invito chiunque abbia tempo e voglia a leggere l’articolo. Mi limito a riportare quelli che trovo più interessanti.

1) L’importanza dello spasmo muscolare dovuto allo shock provocato dalla pallottola che penetra nel cranio viene ridimensionata dallo stesso Alvarez nelle primissime righe, riportate nell’articolo, del suo lavoro. Le esatte parole sono: “I usually suggested that the head had PROBABLY (maiuscolo mio) been held erect by muscles controlled by the brain, and then when the controls were suddenly damaged, the head fell back. I was finally convinced that this explanation was incorrect”.

2) Nei suoi esperimenti con i meloni, Alvarez utilizza “hunting ammonition with lead projectiles”, piuttosto che quelli usati da Oswald con il suo Mannlicher-Carcano, e cioè le munizioni rivestite (“jacketed ammunition”), calibro 6.5. Perché? Boh…In ogni caso, i proiettili da caccia usati fomano subito, in entrata, la “cavità temporanea” necessaria per il manifestarsi dell’effetto jet, mentre ciò non accade con i proiettili rivestiti, calibro 6.5 del Mannlicher. A tal proposito, nel 1978, durante i test effettuati per l’HSCA, presso l’Edgewood Arsenal dell’Esercito americano, 10 teschi umani (riempiti con lo stesso materiale utilizzato dall’Army Wound Ballistic Research), sono stati colpiti da proiettili da 6.5 millimetri. Tutti e dieci caddero in avanti, nessuno indietro.

3) Altrove nel forum, ora sinceramente non ricordo dove, si considera il fatto che se veramente ci fosse stata l’intenzione di coprire una verità alternativa rispetto a quella proclamata dalla C.W., allora il film di Zapruder sarebbe stato subito tolto di mezzo. Sinceramente a me sembrava di ricordare che in effetti ciò fosse successo, e ne ho avuto conferma quando ho letto, a pag. 11 del già citato articolo, che il film venne subito acquistato e posto negli archivi della Time Life, dove è rimasto fino a che Garrison non lo richiese per portarlo come prova a carico durante il famoso (per alcuni famigerato) processo a Shaw. Ma il grande pubblico non lo ha visto fino al 1975 finchè un bootleg, praticamente una copia piratata, venne mostrata nel “late night show Goodnight America”, della ABC.

Cordialmente [SM=g27823]

[Modificato da mineralwasser 01/07/2007 18.29]

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