Economia (di Matzica e di gioco)

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-Sandrix-
00martedì 17 marzo 2009 15:09
Come ufficioso "addetto ai conti", già un paio di volte avevo accennato alle particolari difficoltà di tenere aggiornati bottini e spartizioni in questa campagna; ora, dopo aver nuovamente speso un bel po' di tempo tra Excel e forum ed esserne uscito senza cifre precise da comunicare ai miei compagni, credo sia il caso di parlarne.

E' sicuramente apprezzabile l'accortezza del master a non abbandonare la narrazione, l'attenzione per l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi, neanche quando si parla di bottino; A lungo andare, però, possono nascere dei problemi, e non solo a "chi fa i conti". Qualche esempio:

- piume e lamine d'oro valgono "a seconda della bellezza, lunghezza e grandezza". Abbiamo davvero intenzione di annotarcele?
- i semi di cacao sono usati "per i baratti quotidiani". Se però non li quantifichiamo in moneta, dovremo ogni volta trattare per pochi spiccioli, o portarceli appresso inutilmente?
- le identificazioni "descrittive" del nostro ubriacone: che succede se tra 2 mesi si vuole usare una pergamena per "contrastare le altrui magie", senza alba se sia un Dispel o un Greater Dispel, o magari un Break Enchantment, per dire?
- i post relativi al bottino... interessanti, anche spassosi... ma per listare la sacca del gigante ho impiegato mezz'ora buona!
- per ottenere il totale della vendita di oggetti d'arte di un singolo incontro occorre: sommare una decina di voci, togliere il costo della stima, farne riparare alcuni, fare un'offerta libera a Jacob, considerare se il compratore è un collezionista, fare una giravolta...

Potrei continuare, ma in in sintesi: alle volte, a mio parere, occorre sacrificare (o almeno isolare) gli aspetti narrativi per rendere più fluida la normale dinamica di gioco. Il commercio è quasi sempre uno di questi momenti.
Fatemi sapere se siete daccordo (soprattutto il master).
.Qoelet.
00martedì 17 marzo 2009 16:57
[SM=g1769331] mi rendo conto del disagio, ecco alcune precisazioni:
per quanto concerne l'oggettistica magica naturalmente dopo la prima sessione ho tenuto memoria di dove e cosa avete esattamente trovato con relativi poteri;

per quel che riguarda l'oggettistica d'arte e artigianato la cosa è un pochino più complessa: effettivamente il prezzo può variare anche di motlo a seconda dei canali che riuscite a sbloccare, ma accolgo l'obiezione di chi si deve sobbarcare il compito computazionale: gentilmente ti chiederei di postarmi un elenco della mercanzia "d'arte" alla quale non ho dato espressa valutazione, in modo da fornire una stima di riferimento e sottolineo di riferimento;
le piume e le lamine d'oro ed i seminini di cacao: volevo dare efficacemente l'idea di un mondo basato su economia di baratto basata mi rendo conto dell'effettiva problematica di calcolo: vi fornirò per le piume una stima indicatica di riferimento sulla quale potrete comunque cercare di lucrare, dal momento che vivete in un regime corporativo basato sul commercio;
per quel che concerne i semi di cacao li ho considerati nel back stage della preparazione equivalenti ai ramini: un seme un ramino;

in definitiva per chi fa i conti: ti darò via via valori di riferimento con i quali fare i conti e le spartizioni sommarie: l'effettivo ricavo della vendita sarà un intorno di quei valori [SM=g1769331]
-Sandrix-
00mercoledì 18 marzo 2009 16:41
Re:
Intanto grazie della dettagliata risposta.
Faccio qualche precisazione anch'io, perchè forse non mi sono spiegato benissimo.
.Qoelet., 17/03/2009 16.57:


per quanto concerne l'oggettistica magica naturalmente dopo la prima sessione ho tenuto memoria di dove e cosa avete esattamente trovato con relativi poteri;


Ci contavo, ma l'obiezione permane: se il master l'unico a conoscenza delle precise proprietà degli oggetti, scommetterei che prima o poi ci incasiniamo... capisco la scelta per mantenere il mistero su oggetti "strani", ma per le cose standard la questione è puramente stilistica, e ribadisco: rinunciare un minimo all'aspetto narrativo in favore della praticità può essere una scelta valida. IMO.

.Qoelet., 17/03/2009 16.57:


per quel che riguarda l'oggettistica d'arte e artigianato la cosa è un pochino più complessa: effettivamente il prezzo può variare anche di motlo a seconda dei canali che riuscite a sbloccare [...]


Giustissimo, ma non è in contraddizione: avendo un preciso valore di riferimento, si può sempre applicare una maggiorazione o minorazione a seconda del compratore!

.Qoelet., 17/03/2009 16.57:


gentilmente ti chiederei di postarmi un elenco della mercanzia "d'arte" alla quale non ho dato espressa valutazione, in modo da fornire una stima di riferimento e sottolineo di riferimento;


Grazie, già fatto, il discorso era di metodo: descrivere l'elenco in dettaglio, o gli oggetti dannaggiati, o il contributo per la stima, sono elementi che arricchiscono piacevolmente e a cui non chiedo di rinunciare... ma passando poi all'aspetto numerico, che ci si guadagna a fare tutti i passaggi? Che si perde a dire direttamente, ad esempio, "una collana di piume e lamine d'oro, diversi orecchini di fattura locale e un mantello finemente decorato ma purtroppo vistosamente danneggiato, il tutto vendibile sul mercato locale per 3500 MO"?

.Qoelet., 17/03/2009 16.57:


le piume e le lamine d'oro ed i seminini di cacao: volevo dare efficacemente l'idea di un mondo basato su economia di baratto basata mi rendo conto dell'effettiva problematica di calcolo: vi fornirò per le piume una stima indicatica di riferimento sulla quale potrete comunque cercare di lucrare, dal momento che vivete in un regime corporativo basato sul commercio;
per quel che concerne i semi di cacao li ho considerati nel back stage della preparazione equivalenti ai ramini: un seme un ramino;


E l'hai assolutamente data! Avere un'equivalente monetario è più che sufficiente per mantenere quest'idea e nel contempo gestire fluidamente le normali dinamiche; sul lucrare quando la valutazione è soggettiva, vedi il secondo punto.

Sottolineo: il tutto è solo un'opinione personale, e non tanto per non perdere io 10 minuti in più a far conti (ne ho persi ben di più a scrivere il post [SM=g27828] ), ma per evitare disguidi e perdite di tempo nel prosequio della campagna.

PS: non abusare del [SM=g1769331] o gli admin veri ti cazziano! [SM=g1769336]

illbatta
00mercoledì 18 marzo 2009 17:54
Re: Re:
-Sandrix-, 18/03/2009 16.41:


PS: non abusare del [SM=g1769331] o gli admin veri ti cazziano!



e ricordati che l'admin ha artigli affilati e un mantello nero come la notte [SM=g1769814]

cmq concordo con sandrix (in particolare per l'oggettistica magica)
le identificazioni danno informazioni esatte sul funzionamento di un oggetto, se poi il nostro identificatore perché è un cazzone non vuole darcele, gliele diamo noi..
[SM=g1769350]
è vero che parlare dei poteri magici in termini "numerici" è + brutto e meno fiabesco, ma tutti i poteri dei pg vengono tradotti in regolamento, e questa traduzione dovrebbe farcela anche il nostro compagno avvinazzato

per la valutazione dell'oggettistica, credo che se siamo in grado di sapere quanto vale un oggetto integro e se comunque ci fai recuperare informazioni per smerciarli, potresti riassumere in un unico passaggio dicendoci in partenza quanti soldi vale (in netto) l'oggetto così com'è, e monetizzarcelo dopo apposito skill check (che in caso di risultato molto positivo = collezionista goloso ci regala una percentuale in +)
questo proporrei io per semplificare, poi il master decide

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