Ecomostro che delusione

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Teo_Meps
00mercoledì 31 ottobre 2007 01:48
Salve a tutti con molto dispiacere ho ricevuto una mail che parla da sola ve la posto:





Cari Lupi di Lago Buonasera.
Ebbene sì, l'illusione che la Guerra del Porto fosse finita è durata solo 3 giorni (sabato, domenica e lunedì).
E pensare che solo questa mattina fantasticavo di organizzare una festa di primavera proprio alle Caviate...
Poi è bastato uno cacchio di articolo sulla Provincia per risvegliarci tutti (ve lo allego così state male anche voi).
Del resto come potevamo illuderci di aver vinto, a questi gli frega dei soldi e dei motoscafi, ai voglia a convincerli e a noi interessano i pesci, i gabbiani e le canoe...e soprattutto le persone.
E poi abbiamo parlato con la persona sbagliata, mica dovevamo parlare con la Sindaca ma con Boscagli !!!
Accipicchia ce l'avessero detto prima chi comanda veramente la baracca avremmo risparmiato 4 mesi di anticamera per poter consegnare le firme !!! Abbiamo sbagliato ufficio, roba da matti.
Adesso ci tocca ricominciare con i sit-in e con le barchettte di carta in testa.
Almeno cercheremo di vender cara la pelle, quindi forza a coraggio, IL COMITATO NON SMOBILITA.
Vi allego anche due righe scritte da Mastalli per riassumere la situazione fino a ieri sera.
Ciao
P.S. Comunque per la festa di primavera non è mica detta l'ultima parola...si può sempre fare.


ora che avete letto penso che vi siete indignati e incazzati(perdonatemi il termi) al punto giusto per incazzarvi ancora di più(riperdonatemi il termine) leggendo l'articolo uscito sul giornale "la provincia" in modo da insultare quelle grandissime teste di ..... grandi politici che abbiamo in italia legati solo ai soldi e senza la bencheminima etica.
vi posto l'articolo dirittamente cosi vi risparmio una serie interminabile di insulti che mi andrebbe di scrive


Reazioni critiche dei partiti di maggioranza dopo l’annuncio del primo cittadino di voler chiudere l’iter del project e indire una consultazione
Cdl contro il sindaco: «Niente referendum, il porto s’ha da fare»

■ Troppe critiche, il porto
non si fa più: la parola passa
ai cittadini.
La decisione del sindaco
Antonella Faggi annunciata
al comitato per la salvaguardia
del lago sabato mattina
durante l’incontro per discutere
appunto della procedura
di project financing
del porto turistico delle Caviate,
è stata un fulmine a
ciel sereno per i partiti della
coalizione di centrodestra e
per la stessa giunta. Persino
l’assessore all’urbanistica
Dario Pesenti che era seduto
di fianco al sindaco durante
l’incontro era all’oscuro della
decisione e ne è rimasto
alquanto sorpreso. Che quel
progetto andasse rivisto era
ormai cosa nota, ma che addirittura
andasse
buttato a
mare (anzi a
lago) in toto
non se l’aspettava
nessuno.
E ora i segretari
di partito
prendono la
parola per dire
la loro ribadendo
all’unisono la loro
posizione: il porto s’ha da
fare, senza perdere tempo e
soprattutto senza referendum.
L’idea del sindaco insomma
non è piaciuta affatto.
«Per prima cosa vorrei
sottolineare che la responsabilità
delle procedure deve
essere degli amministratori
- commenta il commissario
provinciale di Forza
Italia Giulio Boscagli - e il
sindaco ha sbagliato a non
discutere di questa decisione
in giunta. Il porto è nel
programma della coalizione
e soprattutto è un’esigenza
della città. Credo quindi -
dice - che il sindaco si sia lasciata
spaventare dalla mobilitazione
della stampa anche
nazionale su quest’argomento
in merito alle volumetrie
da realizzare. Sarebbe
bastato aspettare le indicazioni
della Regione che
avrebbe dato delle prescrizioni
per il ridimensionamento
e poi agire di conseguenza.
Insomma il porto va
fatto - conclude Boscagli -
fermo restando che l’impatto
era eccessivo si può modificare
il progetto senza
buttare via tutta la procedura
e evitare così rischi e conseguenze
pesanti». E il referendum?
«Sono fortemente
contrario. Abbiamo votato
un sindaco e una maggioranza
per prendere decisioni
e governare - rincara - se
ogni volta che c’è un problema
si ricorre alla consultazione
popolare avremmo finito
di governare».
«Il referendum si propone
quando non si è deciso ancora
cosa fare - rilancia Daniele
Nava vicesindaco di
Lecco e segretario provinciale
di An - la maggioranza
di centrodestra invece ha
deciso da tempo cosa fare e
il porto alle
Caviate è il
punto fermo
del programma
quindi
non ha alcun
senso chiedere
ora l’opinione
dei cittadini.
Ora, sappiamo
tutti
che il progetto così com’è
non poteva andare bene, abbiamo
proposto noi delle
modifiche e certamente la
Regione ne avrebbe avanzate
altre e su questo siamo
tutti d’accordo. Ma un conto
è ridurre i volumi, un
conto è cancellare con un
colpo di spugna la procedura
di un anno e mezzo di lavoro.
Mi sembra un po’ azzardato.
In ogni caso - rilancia
il vice sindaco - se così
fosse allora si chiuda pure
la procedura ma si individuino
immediatamente i
fondi necessari per realizzare
il porto con le nostre risorse.
Non possiamo perdere
altro tempo, l’iter va concluso
velocemente».
Della stessa idea anche
Antonio Piazza segretario
dell’Udc: «Il referendum
non ha senso, la maggioranza
ha già deciso per il porto
- aggiunge - ora si tratta di ridimensionare
il progetto ma
andare avanti per questa
strada. Non possiamo perdere
altro tempo».
marionarducci
00venerdì 2 novembre 2007 19:22
Non mollate a nessun costo! Bisogna continuare nell'opera di contrasto di questo ecomostro coinvolgendo anche i politici contrari.

Mario
vainer mazzoni
00sabato 3 novembre 2007 21:33
[SM=g27826] si ricomincia!!!!
Dai raga siamo tutti con voi! [SM=g27811]
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