Ciao a Tutti!!
Domenica 14 maggio si è disputata a Collelongo l’11^ edizione dell’Ecomaratona dei Marsi, la più prestigiosa ecomaratona d’Italia.
Già da un pò di tempo mi frullava in testa la sciagurata idea di parteciparvi per fare “qualcosa di diverso” e per ammirare il magnifico paesaggio che contraddistingue quei luoghi.
La condizione per parteciparvi sarebbe stata quella di andarci “trascinato” da un altro collega runner, cosi il 10 alla riunione sociale ho trovato il “socio” per l’Ecomaratona: Claudio “Marathonator” Leoncini.
Partenza da Roma domenica 14 alle 5,50 del mattino, arrivo a Collelongo alle 7,30 circa ed alle 8,30 in punto partenza della gara: i primi 17 km sono abbastanza movimentati ma comunque “fattibili” ; la vera fatica comincia quando, dopo questo primo giro, si esce nuovamente dal Paese e si inizia a “salire”, con pendenze che farebbero impallidire un camoscio e con un fondo del terreno molto variegato variabile (terra battuta, brecciolino, sassi, buche, sottobosco corredato di tappeto di foglie con strettoie e spuntoni di sassi, etc. etc.); al 25° circa il percorso ritorna pianeggiante per un pò e poi si ricomincia a salire sempre nel sottobosco in mezzo a foglie, fango sassi, rami secchi e radici, ma il “top” si ha al 34° km (per arrivare a 1.700 metri) quando si sale sulla cresta più alta, con una pendenza impossibile da percorrere di corsa e poi “scollinare” per gli ultimi 8 km che, pur essendo in discesa, non sono affatto facili (almeno per il sottoscritto che di fronte a tali pendenze costellate di sassi ed altre insidie, è andato giù goffamente esprimendosi su andature ridicole, mentre altri si buttavano giù in picchiata come falchi).
Durante la discesa intorno al 38° km, come se non bastasse, in un tratto sterrato (forse un principio di crampo che mi ha fatto cedere l’appoggio), sono volato in avanti
come un sacco di patate, cadendo su dei sassi aguzzi che mi hanno causato, ferite ed escoriazioni alle mani, anca dx, ginocchio dx , braccio dx, e spalla. Sono rimasto un pò di tempo a terra, con il desiderio di essere soppresso (tipo cavallo azzoppato...), ma un paio di runners al seguito, molto carinamente si sono fermati a soccorrermi suggerendomi di andare un pò più su dai volontari della protezione civile e farmi portare all’arrivo.
Io invece, stoicamente, ho voluto finire la gara e gli ultimi 4 km li ho corsi trotterellando, con le ferite che mi bruciavano e mi sanguinavano, il dolore delle contusioni ed un principio di crampo al polpaccio destro.
Cosi ho portato a termine la mia fatica in 4h 13’
, ma il tempo non mi interessava, sono andato a Collelongo a divertirmi e ammirare la splendida natura, e cosi è stato. E’ un’esperienza che vi consiglio di fare prima o poi.
Per la cronaca, il mitico “Marathonator “ Claudio è arrivato 5° assoluto in 3h33’ disputando una grande gara ed arrivando anche davanti al mitico Mario Fattore: COMPLIMENTI!!!