HO UN DUBBIO.
Ho notato che NON c'è progressione matematica (od almeno Io non la ho individuata) nella crescita/descriscita della luminosità sul piano di proiezione del mio ingranditore, al variare del diaframma impostato sulla lente.
E tra l'altro, ad alcune aperture del RODAGON 4/50mm non corrisponde la stessa luminosità sul piano, delle equivalenti aperture del NIKKOR EL 4/50mm
Rilevamento effettuato con POLARIS poggiato sul piano , rivolto verso la lente e settato per luce incidente con l'ingranditore abbastanza alto.
f/.....EV-RODAGON - EV-NIKKOR
.4,0.......8,0.......7,7
.5,6.......7,0.......7,1
.8,0.......6,3.......6,5
11,0.......6,0.......6,0
16,0.......5,7.......5,7
Ora, a parte qualche piccola anomalia di funzionamento del diaframma di uno o dell'altro (non sono lenti appena acquistate ed ancora in garanzia ... ovviamente) e la diversa conformazione di questo nelle due lenti (il rodagon a pentagono, il nikkor ad ottagono cosa che non dovrebbe secondo me dare differenze a meno che la distanza così "relativamente" vicina non giochi a favore del fenomeno) ...
... e non riporto i dati dei mezzi diaframmi del rodagon, anch'essi non "progressivi" ...
... quello che non capisco è la "progressione matematica" tra un f/ ed il successivo.
Mi aspettavo almeno 1-EV di differenza.
Sbaglio qualcosa?
Ora