ESTETICA

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Prof V
00mercoledì 3 dicembre 2003 21:00
Amiche e amici del Cibicida, all’indomani dell’enorme successo riscosso dal messaggio di Askani, tenterò pure io di discostarmi momentaneamente dalle tanto care tematiche cinematografiche e musicali (usufruendo lo stesso di una buona colonna sonora, nello specifico “Dal Lofai al Cisei” di messere Bugo) e di affrontare una problematica assai complessa: “l’estetica”.
Premesso che vi scrive non ha un’opinione definitiva, al di là della definizione da dizionario “scienza che studia il bello e l’arte”, che cosa è per voi l’estetica? Che spazio trova questa nella società moderna? Fatta salva la sua applicazione (scusate il termine volgare) all’arte e all’ingegno, essa, quando si parla di bellezza umana, si rifà alla fisicità o all’interiorità della persona? Insomma vi è un estetismo parziale, totale o assoluto?
Che cos’è ciò che decreta il bello? Il brutto è ciò che non è conforme al bello? Quali sono gli standard generali?
Ovviamente qui stiamo riducendo ai minimi termini, se non banalizzando, il significato stesso del termine, ma siccome questo spazio si chiama “poco altro” non trovo miglior sede per affrontare la problematica!
Personalmente vedo l’estetica come la signoria della relatività applicata al teorema punto di vista, lo so non vuol dire niente, ma già il termine stesso “niente” risulta interessante.

da "I Deliri Filosofici del Prof.V"

[Modificato da Prof V 03/12/2003 21.42]

jackmerluzzo
00giovedì 4 dicembre 2003 02:01
Auh ma sii professore veramente[SM=g27959]

Cercherò di darti una risposta quando sarò lucido, ora sto dormendo tanto è vero che ho dovuto sistemare il post che era scritto in etrusco[SM=g27970]

[Modificato da jackmerluzzo 04/12/2003 2.07]

K.Kieslowsky
00venerdì 5 dicembre 2003 13:25
Per capire se si può parlare in maniera reale di estetica e non relativa, bisogna capire essenzialmente se ci si trova in presenza di valori "supremi" creati non da noi(Dio gli ha posti in noi), ma presenti nel nostro istinto (anche se si potrebbe obbiettare che ciò che è istintivamente bello per una persona potrebbe essere istintivamente brutto per un' altra)oppure se ci si trova (in mancanza di un Dio e di conseguenza in mancanza di reali valori assoluti) a pure sensazioni personali..
A tal proposito faccio un bel copia incolla dal mio forum nel quale generalizzo il discorso sulla relatività..
Comunque ritengo la religione o meglio l' esistenza di Dio (e con questo non mi riferisco al cattolicesimo, che personalmente ritengo più una religione pagana che monoteista) un' importante scommessa(come disse Pascal) che ciascuno dovrebbe fare in quanto non comporta in alcun modo un danno in quanto:
- se Dio esistesse, noi credendo in lui e comportandoci di conseguenza, potremmo garantirci le sue grazie..
- se Dio non esistesse, la scelta di comportarci e di vivere ugualmente secondo dei principi (se pure inventati) è una scelta rispettabile come qualunque altra, dato che in assenza di Dio non sussistono pricipi di comportamento "superiori" ai quali attenersi ma soltanto scelte morali di singoli individui di una medesima specie e come tali di ugual valoro tra di loro.
Teoricamente se Dio non esiste persino la scelta di uccidere o di arrecare danno al prossimo non è criticabile dal punto di vista morale, ma soltanto da quello strettamente utilitaristico (dato che è più gestibile una società in cui vi siano presenti delle norme comportamentali,in modo da prevenire l' anarchia e di conseguenza le morte della società stessa)


jackmerluzzo
00lunedì 8 dicembre 2003 02:37
ma cos'è il forum dei filosofi? [SM=g27966]
Emanuele Brunetto
00lunedì 8 dicembre 2003 12:52
mah
Ma che ne so... io con la filosofia ho litigato ai tempi del liceo, quindi manco ci provo a rispondere a quello che hanno detto... [SM=g27972]
K.Kieslowsky
00martedì 9 dicembre 2003 11:58
Non vorrei farvi impressione ma nel tempo libero sono solito dedicarmi a testi tipo "Aforismi sulla saggezza del vivere" di Schopenhauer[SM=g27964]
-TV SURFER-
00mercoledì 10 dicembre 2003 23:45
Non ha proprio un cazzo da fare, eh Kieslo? [SM=g27964] [SM=g27964] [SM=g27964]
Ovviamente scherzo...
jackmerluzzo
00sabato 13 dicembre 2003 18:33
tutto è relativo
Prof V
00giovedì 1 gennaio 2004 17:29
dialettica
E se invece parlassimo di DIALETTICA?
Prof V
00giovedì 8 aprile 2004 22:16
ogni tanto mi va di far risalire questa discussione [SM=g27964]

--ILMessia--
00venerdì 9 aprile 2004 01:26
la possibilità di un Dio che inserisce in noi i concetti assoluti mi ricorda molto le "Idee" così come le intendeva Platone ... la relatività del gusto estetico è dato dalla mancanza di perfezione presente solo nell'iperurano con cui l'anima umana viene a contatto in un periodo precedente alla vita.
chiadu14
00venerdì 9 aprile 2004 09:31
io mi chiamo fuori perché il mio senso estetico fa schifo e per me l'estetica è una cretinata... nella vita di tutti i giorni sono più sul pragmatico (se devo comprare una cosa la compro perché è utile non perché è bella, ha 10.000 fronzoli ed è all'ultima moda)!!!
Però prima di uscirene butto un'esca: in che modo l'estetica influenza la moda e la moda influenza l'estetica?
Prof V
00venerdì 9 aprile 2004 23:41
allora sei razionalista come gli artisti della Bauhaus...
jackmerluzzo
00sabato 10 aprile 2004 01:54
Re: dialettica

Scritto da: Prof V 01/01/2004 17.29
E se invece parlassimo di DIALETTICA?



noooooooooooooooooooo [SM=g27964]
Mamunia
00sabato 10 aprile 2004 09:02

Scritto da: K.Kieslowsky 05/12/2003 13.25
Per capire se si può parlare in maniera reale di estetica e non relativa, bisogna capire essenzialmente se ci si trova in presenza di valori "supremi" creati non da noi(Dio gli ha posti in noi), ma presenti nel nostro istinto (anche se si potrebbe obbiettare che ciò che è istintivamente bello per una persona potrebbe essere istintivamente brutto per un' altra)oppure se ci si trova (in mancanza di un Dio e di conseguenza in mancanza di reali valori assoluti) a pure sensazioni personali..



A tal proposito, io mi sento di seguire la linea di Locke piuttosto che quella di Cartesio.
Locke infatti fa partire la sua ricerca filosofica proprio con la negazione dell'innatismo, trovando le prove a sostegno della sua infondatezza.
Se l'uomo possedesse idee innate, come l'idea di spazio, tempo o movimento, queste apparterrebbero tanto ai "normodotati", quanto ai pazzi, quanto ai neonati. Invece ci accorgiamo che così non è. Locke è giunto a queste conclusioni dopo lunghi viaggi lontano dall'Inghilterra, quando, entrando in contatto con popolazioni lontane e diversissime, notò come il loro senso morale e le divinità da loro adorate siano molteplici.
Arriva dunque alla conclusione che un'indagine metafisica non rientra nelle possibilità umane (e della ragione) e che l'esistenza o meno di Dio è lasciata alla fede che ogni singolo uomo decide di coltivare o meno. Dio, dunque non è una verità assoluta, e nulla è giustificabile in suo nome (sottolinenado una possibile soluzione alle agitazioni politiche del suo tempo, ampiamente accettata dal futuro illuminismo che prenderà Locke come punto di riferimento).
Tutto ciò che ci appartiene, dunque, deriva dall'esperienza sensibile che ha plasmato la nostra mente sin dalla nascita. Vero e giusto dunque è solo ciò che ha origine nella natura e che dalla natura (intesa come esperienza) è verificata.
Tutto questo per dire: non esiste verità assoluta (se non l'esperienza sensibile) e le sensazioni variano da essere umano ad essere umano. Quindi: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace![SM=g27964]

Jenny

[Modificato da Mamunia 10/04/2004 9.42]

ilbandito
00sabato 10 aprile 2004 16:43
mi secca contraddirti ma.....
io, fossi in te, aspetterei a sentenziare, soprattutto se le tue idee vengono nutrite da teorie "Lockiane"(non preoccuparti, capita quasi a tutti di gasarsi al liceo); magari tra qualche anno ti accorgi che Jacques Derrida e la sua schiera di analisti made Usa trasformano completamente(probabilmente "in meglio") i concetti da te sopra citati e penserai:"cavolo, che ingenua che ero"; ma così facendo in realtà non farai altro che implementare il tuo ego, sbagliando di nuovo ed entrando in un terribile vortice senza fine che ti portera al solito vecchio agente di borsa juventino.
Dovresti ringraziarmi non denigrarmi, ti ho anche definita "18nne brillante", non è da me, fidati.
Mamunia
00sabato 10 aprile 2004 16:57
Mi secca contraddirti ma.....

Scritto da: ilbandito 10/04/2004 16.43
io, fossi in te, aspetterei a sentenziare, soprattutto se le tue idee vengono nutrite da teorie "Lockiane"(non preoccuparti, capita quasi a tutti di gasarsi al liceo); magari tra qualche anno ti accorgi che Jacques Derrida e la sua schiera di analisti made Usa trasformano completamente(probabilmente "in meglio") i concetti da te sopra citati e penserai:"cavolo, che ingenua che ero"; ma così facendo in realtà non farai altro che implementare il tuo ego, sbagliando di nuovo ed entrando in un terribile vortice senza fine che ti portera al solito vecchio agente di borsa juventino.
Dovresti ringraziarmi non denigrarmi, ti ho anche definita "18nne brillante", non è da me, fidati.



Non sto sentenziando.
A supporto del mio punto di vista argomento.
Non escludo che il concetto ti sia alieno: attinenza alla discussione con considerazioni appropriate e intelligenti.
Il fatto che Derrida sia nato nel 1930 e Locke nel 1632, non fa necessariamente le affermazioni del primo vere e del secondo obsolete.
La filosofia è fatta di punti di vista e quanto affermato da Locke e riportato da me sopra, è ancora universalmente accettato: le mie sensazioni sono diverse dalle tue (tant'è vero che se tu ti consideri magnanimo e brillante, la mia considerazione di te è agli antipodi), Dio riguarda un aspetto inindagabile della vita umana.

Jenny

ps: mi fa piacere avere un lettore assiduo dei miei post.. che questa persona sia tu, lo reputo solamente un incidente di percorso.
Emanuele Brunetto
00sabato 10 aprile 2004 18:53
...mmmmmm... noto una certa tensione fra voi...[SM=g27972]
Askani
00sabato 10 aprile 2004 19:42
mmmm.........
[SM=g27983]

quale mio messaggio?
ilbandito
00sabato 10 aprile 2004 23:46
siamo in una valle di lacrime(3)
scusa ma magnanimo è la peggior offesa che ho subito in vita mia, sono ancora un po' scioccato. Per quel che riguarda il brillante, si lo sono, ma solo un poco, le persone troppo brillanti sono tremende(scusa le continue virgole inutili ma, come molti già sanno, ho la smania di musicare la frasi con la punteggiatura, magari un giorno scriverò con il distico elegiaco).
Concludendo, per ora, ti saluto, ci vediamo al tuo prossimo post...(questo è il mio smile).

P,S sulla filosofia mi sembra che tu abbia le idee un tantino confuse, ma come sempre, potrei essere nettamente in errore ed essere confuso io(che modestia ho)
Prof V
00domenica 11 aprile 2004 03:27
giulio posso chiederti una cosa? ma tu sei realmente così? te lo chiedo in un modo assolutamente privo di "ironia" o "provocazione", visto che la maggior parte delle persone "filosoficamente preparate", usano trattarelli tascabili per discussioni da week-end, è interessante sapere che lì fuori c'è un personaggio coeniano (forse l'omino con i baffi) che parla e vive filosoficamente....

aspetto tue risposte [SM=g27961]
ilbandito
00mercoledì 14 aprile 2004 23:32
si
non credo di aver appreso alla perfezione la tua domanda, in ogni caso io scrivo quello che penso, servendomi di quella che credo sia la mia maggior dote: l'oggettività.
ilbandito
00mercoledì 14 aprile 2004 23:33
sono io
non credo di aver appreso alla perfezione la tua domanda, in ogni caso io scrivo quello che penso, servendomi di quella che credo sia la mia maggior dote: l'oggettività.
Prof V
00mercoledì 14 aprile 2004 23:42
il mio intervento era una sorte di complimento [SM=g27961]
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