ELEZIONI: L'analisi di Ferrari sui risultati elettorali

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Riccardo.cuordileone
00mercoledì 23 aprile 2008 19:20
L'analisi di Ferrari sui risultati elettorali

Non è andata male. Alle provinciali di Varese, vero banco di prova, il Fronte è stato l’unico movimento di piccole dimensioni a non scomparire e, nel deserto creato dalla polarizzazione tra PDL e PD è riuscito addirittura ad avanzare percentualmente e a raddoppiare i suoi voti radicandosi in tutti i comuni della Provincia. Un piccolo successo, riconosciutoci da tutti.

Provinciali di Varese 2007 : 3143 voti - 0,87%
Provinciali di Varese 2008 : 5294 voti - 0,91%

Voti guadanati: 2151

Diverso il discorso della lista al Senato, presentata per il gusto della sfida impossibile, ma poi assolutamente non supportata in campagna elettorale per mancanza di mezzi.
Ricordiamo infatti che a fronte degli altri partiti che hanno speso milioni di euro nella sola Lombardia, il Fronte si è dovuto accontentare di stampare 5500 manifesti e 150.000 volantini per una spesa complessiva di 6000 euro. Zero passaggi in TV (i 3 su RAI3 erano mirati alla Provincia di Varese) zero passaggi radio, una cinquina di articoletti sui giornali praticamente nessuno sapeva della nostra esistenza, però abbiamo racimolato oltre 5000 voti validi per l’elezione al Senato. Significa che in ogni provincia della Lombardia c’è un bacino di indipendentisti o autonomisti che al solo vedere il nostro simbolo ha creduto di avere un’alternativa al nulla che c’è in circolazione. Una base da cui partire.

Politiche-Senato della Lombardia 2008: 5.249 voti - 0,092%

E adesso veniamo al pezzo forte: la vittoria della Lega. Nessuno se l’aspettava così larga, e bisogna riconoscere che la campagna fatta di slogan semplici e di promesse mirabolanti che a noi sembrava assolutamente NON CREDIBILE, ha pagato. Il popolazzo pecora ha creduto che il federalismo sarà realizzato in 100 giorni, che i clandestini spariranno come neve al sole, che da domani non si pagherà né l’ICI, né il bollo, né il canone RAI, che la Lega salverà senza indebitarci Alitalia e Malpensa, che la benzina costerà meno che in Svizzera e via con le promesse irrealizzabili.
Naturalmente noi che abbiamo una cultura media al dì sopra della quinta elementare, sappiamo bene che nulla di tutto ciò sarà realizzato perché la Lega fa parte di un’alleanza che trae voti e consenso al sud e che, anche volendo, non può permettere ad un socio di minoranza di rompere gli equilibri.
Silvio si vedrà tirare la giacchetta da Bossi e da Lombardo e dovrà scegliere sapendo bene che l’uno al limite si incazza, mentre l’altro gli fa rivoltare contro le 2 Sicilie. Non a caso le priorità annunciate sono il Ponte di Messina, la Cassa del Mezzogiorno, il rifinanziamento della missione in Libano, un Federalismo che da fiscale si è trasformato in solidale, e Alitalia (non Malpensa) che avremmo già potuto levarci dalle palle cedendola ai francesi, ma che ci ritroveremo sul groppone da qui alla svendita ai soliti amici degli amici che poi ce la rimetteranno a carico.
E allora cosa farà la Lega? Da vecchio credente e da suddito tartassato, al di là della poca considerazione per taluna classe dirigente, spero possano combinare qualcosa in tema di autonomia, ma li vedo poco interessati e molto più propensi a rincorrere la più pagante questione dell’ordine pubblico.
Credo quindi che assisteremo al solito “non ce lo fanno fare” sul federalismo, ad un rialzo delle tasse per tenere a galla il sud, e alle solite urla calderoliane contro gli immigrati condite da una serie di decreti legge sulla carta durissimi, ma nella realtà del tutto inapplicati e inapplicabili visto che l’EXPO, Malpensa etc vedono impegnata una quantità di extracomunitari da paura (non a caso il ministro designato ha già detto che l’Europa lega le mani all’Italia sull’immigrazione).
Per noi lombardi onesti dunque, come ha preannunciato il Berlusconi, saranno cazzi amari: saremo gli unici che il Governo legoromano avrà il coraggio di tartassare sapendo bene che dal fronte meridionale e da quello immigrati non solo non caveranno un ragno dal buco, ma rischiano di prendere calci nel sedere.

Nel bene e nel male. Nel frattempo sarà bene rafforzare il gruppo, sostenere le cose apprezzabili che eventualmente la Lega cercherà di fare in tema di federalismo e ostacolarne eventuali follie antilombarde, ma soprattutto continuare a lavorare all’unico vero progetto di salvezza Nazionale (lombarda) che si chiama Lombardia a Statuto speciale.

Forza e Coraggio. Max Ferrari.

Fronte Indipendentista Lombardia
-Giona-
00giovedì 24 aprile 2008 11:55
A me sembrano parole figlie della sconfitta.
Riccardo.cuordileone
00giovedì 24 aprile 2008 16:54
Re:
-Giona-, 24/04/2008 11.55:

A me sembrano parole figlie della sconfitta.


Mah, sconfitta...

Nessuno pensava assolutamente di vincere ne di raggiungere risultati degni di nota, ne in provincia di Varese, ne tanto meno in Lombardia.
Semplicemente credo che siano parole di amarezza, dovute però alla situazione della Lombardia e non dal risultato elettorale.


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