EFFETTO DEI CAMBIAMENTI SUGLI ANIMALI

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sev7n
00martedì 20 maggio 2008 23:40
Nuova cartella dove inserire e monitorare tutto quello che rientra sulle anomalie in campo animale (dovute a cio' che la fine di questo ciclo comporta anche per loro).

Direi che partire dalle api e' d'obbligo, tenendo presente che monitorando scientificamente questi cambiamenti nel regno animale, aggiungiamo un tassello importante a quello che gia' quotidianamente facciamo con gli altri argomenti.

Come detto inauguro la cartella con le ricerche gia' condotte in proposito:

Numerose osservazioni sembrano dimostrare che molti animali, fino all’uomo stesso, possiedono in vari punti del loro corpo, dei cristalli di magnetite, che permetterebbero loro di orientarsi negli spostamenti in funzione di questo campo magnetico terrestre.
a) i molluschi Nassarius obsoletus, si spostano in funzione di questo campo magnetico:anche i vers plat del genere Dugezia, gli squali e le mantidi.(39)
b) ) i pettirossi migratori si orientano grazie alla percezione del campo magnetico.
c) nei colombi viaggiatori, delle particelle magnetiche d’ossido di ferro Fe3o4 sono situate nella scatola cranica e nell’avvolgimento esterno del cervello, in piccole zone di tessuti riccamente innervati (Walcott 1979) e nei muscoli, del collo (Presti e Pettigrew,1980). Inoltre, i colombi sono sensibili alle perturbazioni del campo magnetico terrestre quando delle tempeste magnetiche solari vengono a perturbarlo.
d) le api possono regolare il loro ritmo circadiano grazie alle variazioni quotidiane del campo magnetico terrestre.(40) In loro, la magnetite è situata nella parte anteriore dell’addome(41).e) dei batteri si orientano nel contenitore, parallelamente al campo magnetico locale. (42)
f) J. Kirschvink a Princeton ha misurato nel tessuto delle ghiandole surrenali un rialzo magnetico, senza dubbio legato ad una forte concentrazione in quest’organo di magnetite.

Adesso la definizione di "ritmo circadiano":
I ritmi circadiani sono importanti per determinare i modelli di sonno e veglia di tutti gli animali, inclusi gli esseri umani. Vi sono chiari modelli dell'attività cerebrale, di produzione di ormoni, di rigenerazione cellulare e altre attività biologiche collegate a questo ciclo giornaliero.
Il ritmo è collegato al ciclo luce-buio. Animali tenuti in totale oscurità per lunghi periodi funzionano con un ritmo che si "regola liberamente". Ogni "giorno" il loro ciclo di sonno avanza o regredisce a seconda che il loro periodo endogeno sia più lungo o più corto di 24 ore. Gli stimoli ambientali che ogni giorno resettano i ritmi sono chiamati Zeitgebers (tedesco, letteralmente significa: "donatori di tempo"). (http://it.wikipedia.org/wiki/Ritmo_circadiano#Il_ritmo_circadiano_animale).

A questo punto la domanda: potrebbe la variazione del campo magnetico terrestre essere cosi' imponente da condizionare il ritmo circadiano delle api , tanto da sconvolgere il loro clclo vitale e portarle alla morte?

Perche' parlano di campi elettromagnetici irradiati dalle antenne della telefonia mobile , qundo e'certo che la maggior parte di queste si trova alle porte delle citta' e mai in aperta campagna, dove per paradosso c'e' poco "campo" ( e molti piu' allevamenti di api)?


(da un post di 54 che scippo molto volentieri [SM=g6794] )

sapete che noi tutti abbiamo un pezzo di magnetite incastonato in mezzo alla fronte? proprio in prossimità dell' ipotalamo.




Forma in cui si presenta in natura
Si presenta in cristalli neri, opachi, oppure in masse granulari o compatte. E' presente in piccole quantità nel corpo umano, dove è localizzata tra il naso e gli occhi, all'interno dell'osso etmoidale.

da wikipedia

osso etmoidale.





la magnetite è usata dagli uccelli migratori per orientarsi dato che tale minerale, avendo caratteristiche, ovviamente oserei dire, magnetiche funziona da bussola perchè collegato al campo magnetico terrestre.
pensate dopo un poleshifting che casino per le nostre teste.




sev7n
00martedì 20 maggio 2008 23:53
Tralasciando per un attimo i numerosi casi di cetacei che vanno a spiaggiarsi e arenarsi nei posti piu' disparati e sempre in branco, alcune volte seguendo adirittura nodi e linee planetarie, un'altra notizia , (postata da ocean a marzo 2008) che non ha avuto l'eco che si meritava era questa:

Api e pipistrelli: misteriosa peste

Benchè gli uni siano mammiferi e gli altri insetti, pipistrelli ed api hanno sempre avuto qualcosa in comune. Entrambi volano. Entrambi sono indispensabili per l’agricoltura, i pipistrelli perché combattono gli insetti nocivi (ciascuno di loro, d’estate, mangia insetti per la metà del suo peso ogni giorno), le api perché necessarie ad impollinare le culture.

Ora hanno un’altra cosa in comune: una malattia sconosciuta li uccide a migliaia, portando le due specie sull’orlo dell’estinzione. La moria dei pipistrelli è stata notata nei nordici e nevosi stati di New York, Vermont e Massachusetts, le cui caverne o vecchie miniere sono siti d’ibernazione dei mammiferi volanti (1). I biologi dell’Environmental Conservation Department hanno tentato un censimento in quattro grotte e miniere dello Stato di New York, e calcolano che il 90% degli animaletti che vi avevano svernato in letargo sono morti.

Li si vede uscire in pieno giorno dalle caverne, in questo scorcio d’inverno - i pipistrelli sani volano solo di notte e d’inverno dormono - e morire sbattendo le ali nella neve. I piccoli corpi appaiono anormalmente emaciati; spesso gli scienziati li hanno trovati picchiettati da un fungo e con la polmonite, ma ritengono che queste siano affezioni secondarie.

La malattia che li uccide - chiamata Sindrome del Naso Bianco - ha causa sconosciuta: virus o batterio, intossicazione da inquinamento o disordine metabolico; dieci laboratori americani stanno studiando tutte le ipotesi, ma senza esito.

Il tasso di mortalità è spaventoso: in una sola caverna presso Albany, dove erano stati contati 15.584 pipistrelli nel 2005, se ne sono trovati 6.735 nel 2007 e appena 1.500 quest’inverno. Alcuni studiosi sospettano che un pesticida introdotto di recente per stroncare il West Nile virus (il virus del Nilo) possa essere la causa della strage, sia per intossicazione diretta sia per cause indirette, riducendo la popolazione di insetti di cui i mammiferi volanti si nutrono.

Altri gruppi stanno monitorando il comportamento degli insettivori durante il letargo nella caverne con telecamere ad infrarossi, per vedere quante volte si svegliano durante l’ibernazione, e misurare la temperatura corporea del branco.

Il professor Thomas Kunz, biologo della Boston University, ha studiato i resti dei pipistrelli uccisi dal misterioso male ed ha notato che sono anormalmente magri, mancanti del grasso - specie del cosiddetto «grasso bruno», una sorta di accumulo che si trova tra le scapole, e che fornisce l’energia per il primo volo agli animali che escono dal letargo. Le femmine, così magre, non raggiungono l’ovulazione e quindi, anche se sopravvivono, non partoriscono (nelle razze studiate, ogni femmina genera solo un figlio l’anno, il che rende più vicina la prospettiva di estinzione).

Per contro, ben poche ricerche sono state avviate e finanziate sulla strana malattia che sta facendo scomparire le api, come hanno dichiarato i proprietari di 22 apiarii di dieci Stati americani. Questi allevatori di api si trovano ogni anno in California dove portano i loro alveari durante la fioritura dei mandorli, sia per aiutare l’impollinazione che darà i frutti, sia per ottenere un miele pregiato.

Ora, scambiandosi le informazioni, hanno scoperto che il 37% delle 230.500 colonie che allevano è scomparso; l’anno precedente la perdita era stata del 30% (2). Pochi vedono le api morire. Apparentemente, la malattia, chiamata provvisoriamente Colony Collapse Disorder, induce un comportamento anomalo e distruttivo: le api operaie se ne volano via, abbandonando nell’alveare la regina con le larve nei favi, e non si trovano più.

«Se morissero le mucche la gente scenderebbe in piazza a chiedere finanziamenti per lo studio del male», dice Jerry Hayes, l’entomologo del Dipartimento dell’Agricoltura della Florida: «La gente crede che il cibo gli venga dalle industrie. Ma le api impollinano un terzo delle colture degli USA, che danno raccolti per 15 miliardi di dollari».

Oggi, gli apicoltori hanno portato un terzo di tutte le api americane (le superstiti) per salvare il raccolto di mandorle in California. In Florida, si attendono questi apicoltori con i loro alveari per impollinare migliaia di ettari di aranceti, frutteti vari e chiodi di garofano. E’ incerto se potranno farlo l’anno prossimo. Lo stesso vale per i pipistrelli.

«La presenza dei pipistrelli nel Texas consente ai coltivatori di cotone di salvare da un sesto a un ottavo del raccolto, perché divorano gli insetti nocivi», dice la dottoressa Elizabeth Buckles, specialista in mammiferi della Cornell University: «La morìa in corso - mezzo milione di insettivori scomparsi nel solo Vermont - avrà di sicuro effetti economici. Li constateremo la prossima stagione, come sovrabbondanza di insetti infestanti».

Tutti sospettano, a mezza bocca, che qualche intervento umano da agricoltura industriale, introdotto per aumentare la produzione, abbia sconvolto delicati e sconosciuti equilibri naturali fra il mondo animale e vegetale, vigenti da tempo immemoriale: forse i pesticidi chimici, forse le sementi geneticamente modificate (3), e la scienza non sembra in grado di stabilire né la causa né i rimedi.

E le strane allarmanti pestilenze che stanno riducendo all’estinzione api e pipistrelli coincidono con il rincaro storico dei grani e dei prodotti agricoli in genere (più 20% in media), esso stesso causato dalla speculazione nel «nuovo ordine globale». Il risultato può essere la carestia globale (4). Una punizione che ci saremo meritata.



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1) Tina Kelley, «Bats perish, and no one know why», New York Times, 25 marzo 2008.
2) Susan Salisbury, «Bee plague worsening, anxious beekeepers say», Palm Beach Post, 24 marzo 2008.
3) Brit Amos, «Death of bees: GMO crops and the decline of bee colonies in North America», GlobalResearch, 25 marzo, fornisce un’ipotesi convincente sul perchè i campi coltivati con sementi OGM possono influire sulle api: «There are many reasons given to the decline in Bees, but one argument that matters most is the use of Genetically Modified Organism (GMO) and Terminator seeds that are presently being endorsed by governments and forcefully utilized as our primary agricultural needs of survival. I will argue what is publicized and covered by the media is
in actuality, masking the real problems of Terminator seeds and Genetically Modified Organisms (GMO’s). Terminator seeds; genetically produced and distributed by powerful multinational lobbies manipulate government and agricultural policy to encompass their agenda of dominance
in the agricultural industry. American conglomerates such as Monsanto, Pioneer Seeds, and others, have created seeds that do not reproduce (whereas these seeds have a life span of the crop chosen). The sterilizing of the plant by the means of sterilizing the flower pollen genetically altered and mutated for production in the agricultural industry. Logic states that if the flower pollen is sterile, bees are potentially going malnourished and dying of illness due to the lack of nutrients and the interruption of the digestive capacity of what they feed on through the summer and over the winter hibernation process».
4) Peter Popham, «Threats to millions as food aid scheme runs out of money», Independent, 25 marzo 2008.

www.effedieffe.com/content/view/2661/171/

Direi che adesso si puo' continuare [SM=g6794]
-Ocean-
00mercoledì 21 maggio 2008 01:00
sev e se importiamo la discussione su 2012 che ho fatto sulla moria di api??
[SM=g11372]
+Ludwig+
00mercoledì 21 maggio 2008 10:00
good morning vietnammm
ottimo se7en [SM=g8431] :sia per l idea dcella discussione che per gli articoli fin ora messi,-completa il sito-ci mancava proprio---
sev7n
00giovedì 22 maggio 2008 10:31
SECONDO I PESCATORI gli esemplari SAREBBERO INVECE CENTINAIA

Senegal, decine di balene spiaggiate

I cetacei forse si sono avvicinati troppo alla battigia in cerca di cibo e non sono più riusciti a tornare al largo

DAKAR - Decine di balene si sono arenate sulla spiaggia di Dakar, capitale del Senegal, nelle ultime ore. Lo riferiscono fonti dell’agenzia stampa Associated Press anche se alcuni pescatori senegalesi parlano di centinaia di cetacei spiaggiati lungo la costa. Si tratta di un fenomeno sempre più frequente e gli scienziati non sono ancora riusciti a capirne l’origine.

LE POSSIBILI CAUSE - Tra le varie ipotesi formulate si parla di un modello comportamentale, per cui il capobranco viene seguito dalle altre balene per procacciarsi il cibo. I cetacei si avvicinano troppo alla battigia e non riescono più a tornare in mare aperto.

www.corriere.it/animali/08_maggio_21/balene_spiaggiate_senegal_1354d8c4-2745-11dd-93bf-00144f02aa...

Da un piccolo studio che sto facendo , anche questo caso conferma la mia ipotesi (vedi primo post cartella).

Guardate le linee e i nodi planetari [SM=g10303]







sev7n
00giovedì 22 maggio 2008 16:02
vi aggiorno, perche' mi sembra di aver trovato qualcosa d'interessante:

LO SPIAGGIAMENTO (ARENAMENTO) DEI CETACEI

Lo spiaggiamento, singolo o in massa, di cetacei è un fenomeno ormai conosciuto da tutti e da molto tempo. Le cause che determinano lo spiaggiamento di animali vivi sono al centro di un dibattito aperto che dura ormai da molti decenni.

Le teorie sono varie, ma si può con ragionevole prudenza affermare che tale evento può essere provocato di volta in volta da cause diverse, singole o combinate. Pertanto cause individuali, patologie o comunque situazioni di difficoltà individuale, possono indurre un animale a portarsi in prossimità di un bassofondo sul quale appoggiarsi per poter respirare senza un eccessivo sforzo. Se l'animale appartiene a una specie dal comportamento sociale particolarmente sviluppato, può succedere che gli individui del branco seguano fino a terra quello o quelli di loro che sono in difficoltà.

Come già detto, ci sono molte teorie sulle cause degli arenamenti: malattie, il sonno che ha colto l'animale in acque basse, suicidio, terremoti, uragani, inquinamento chimico e fonico, confusione causata dalle trasmissioni radio e televisive; nessuna di queste teorie è però in grado di spiegare in modo soddisfacente tutti gli arenamenti.

Alcuni scienziati ritengono che le balene si arenino per errori di navigazione. La terra ha un campo geomagnetico in cui si trovano delle "colline" ( o punti elevati) e delle "valli" (o punti bassi). Le balene possiedono un senso che avverte il magnetismo e che usano per "leggere"questo campo nello stesso modo in cui noi usiamo una carta geografica: per sapere in che direzione stiamo andando. Le balene tengono il campo più elevato da un lato e quello più basso dall'altro, un po'come quando camminiamo lungo il pendio di una collina con un piede a monte e uno a valle. Però, vicino allespiagge, le "colline" e "vallate" magnetiche non finiscono sulla riva, bensì continuano a terra. Gli arenamenti sono come incidenti stradali causati da errori di lettura delle carte. Questo spiega perché gli animali arenati appaiono sotto shock e perché hanno bisogno di aiuto per riguadagnare il mare. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Kiel, in Germania, sostiene che potrebbe essere l'impatto dell'attività solare sui campi magnetici, a far arenare le balene e gli altri cetacei. Secondo il capo di questi ricercatori, Klaus Vaneslow, l'analisi dello spiaggiamento delle balene trail 1712 e il 2003 mostra una correlazione con un'alta attività solare. L'ipotesi è che le balene nuotino seguendo il campo magnetico terrestre. Questo viene alterato dall'attività solare e le balene si confondono finendo per incagliarsi in acque basse. In particolare, i ricercatori hanno esaminato gli spiaggiamenti dei capodogli nel Mare del Nord negli ultimi 300 anni e hanno visto che 87 su 97 sono capitati quando la lunghezza del ciclo solare era più breve. Secondo gli esperti, a un ciclo solare più breve si può generalmente associare un'emissione di particelle solari più intensa, e quindi una maggiore influenza sul campo magnetico terrestre. Vaneslow sottolinea che le balene nuotano seguendo il campo magnetico grazie a dei cristalli dimagnetite presenti in alcune loro cellule, come fanno i piccioni viaggiatori.


Estratto da : 216.239.59.104/search?q=cache:6BdPNNSvCSMJ:web.ticino.com/scuolamm/smmo04/msisini/ima/spiaggiamentocetacei.pdf+spiaggiamenti+di+capodogli+dal+1712+al+2003&hl=it&ct=c...

+Ludwig+
00sabato 24 maggio 2008 09:02
la cnn ha fatto vedere un servizio su un allevamento di salmoni che hanno in florida se non erro,e vi dico subito e solo i numeri per farvi capire,fino all anno scorso(se non erro)creavano 800.000 salmoni alla nno,nel 2007 sono stati 90.000 [SM=g8180] non si capisce il motivo di questa "non riproduzione"forse acqua che arriva o troppe piogge (aggiungo io con le scie dentro)o la temeratura non so..comunque quedsta news me la hanno riportata,quindi e vera,ma i risvolti non ne sono aconoscenza diretamente puo esserew che le cose stiano diversamente
-Ajna-
00sabato 24 maggio 2008 10:41
Specie aliene ci invadono Ma spesso è falso allarme

Ragni giganti in Europa: in realtà sono innocui

C’è già chi ha iniziato a evocare le visioni mostruose de l’Invasione dei ragni giganti, uno dei classici dell’horror in formato celluloide, dove esseri a otto zampe si nutrivano di tutto ciò che capitava nelle loro vicinanze. L’allarme lanciato recentemente da Der Spiegel non poteva però che causare questo genere di fantasie: esseri di 20 centimetri (la maggior parte dei quali zampe) che si aggirano a gruppi nell’Europa centrale. «I Paesi Bassi e la Germania sono già stati invasi. In questo momento la loro presenza si è moltiplicata anche in Svizzera e in Austria», scrive preoccupato il settimanale tedesco sul suo sito.

Gli organismi in questione sono innocui opilioni (o opilionidi), imparentati con i ragni e spesso confusi con loro, considerando la loro somiglianza. Al mondo esistono 5.000 specie, diverse vivono nel Vecchio Continente, molte in Asia e in Sud America. Quella che ha scatenato l’allarme di Der Spiegel, arrivata non si sa come in Europa ma presumibilmente via nave, non è ancora stata classificata, malgrado i test genetici effettuati. Molto rumore per un’invasione, in realtà, annunciata e in corso da tempo. Secondo Wolfgang Nentwig, dell’Istituto di zoologia dell’Università di Berna, 87 specie di ragno aliene si sono insediate in Europa nel corso degli ultimi 150 anni. «Oltre il 50% di queste viene dall’Eurasia non tropicale e dall’Africa del Nord—afferma Nentwing —. L’aumento delle attività commerciali a livello mondiale e la velocità di collegamento tra i vari continenti facilita senza dubbio queste presenze. In futuro assisteremo presumibilmente all’arrivo in Europa, ogni anno, di una nuove specie di animali, in alcuni casi anche pericolosi e dannosi per l’uomo».

I media mondiali e i biologi, chiaramente, si appassionano e riportano costantemente le esplosioni demografiche di alcune specie animali, complici direttamente o indirettamente l’uomo. I cambiamenti climatici favoriscono sia le specie autoctone che alloctone. Il riscaldamento delle acque artiche sta facilitando la diffusione di una specie aliena, il granchio rosso reale (Paralithodes camtschaticus) che arriva a 10 chili di peso e un diametro di un metro e mezzo. Da 1995 a oggi la popolazione è letteralmente esplosa, crescendo di sei volte; si stima che attualmente vivano nel mare di Barents circa dodici milioni di esemplari. L’aspetto più preoccupante per gli scienziati è rappresentato dalle specie aliene che, complice l’uomo o un evento naturale, colonizzano un ambiente diverso dal loro luogo di origine.

Oltre a provocare autentici sconquassi nella biodiversità locale, stanno facendo pagare dei salati conti economici. «Dal 1992 al 2002 l’Unione Europea, attraverso il programma LIFE — spiega Piero Genovesi, vice presidente del gruppo specie aliene dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e coordinatore italiano di Daisie, il database europeo delle specie alloctone — ha speso 27 milioni di euro per interventi di recupero ambientale per danni causati da piante e animali introdotti. La Regione Lombardia dal 2004 ha impiegato 1.200.000 euro per cercare di eradicare un coleottero di origine asiatica, Anoplophora chinensis, introdotto accidentalmente da un commerciante di bonsai.

Le sue larve si nutrono di legno. L’unico modo per arginare questo insetto è tagliare le piante che stanno attorno a quella malata. Negli Stati Uniti, nell’area di Chicago, sono stati abbattuti così 50 mila alberi. Se dovesse arrivare in Sicilia sarebbe la fine per le coltivazioni di agrumi». «Il teredine — continua Genovesi —, un mollusco bivalve parassita del legno, ha causato dal 1993 al 2007 75 milioni di danni sulle infrastrutture del legno che si trovano lungo coste tedesche del Mar Baltico, mentre in Germania i costi sanitari dell’ Ambrosia artemisiifolia, una pianta originaria del Nord America, che provoca allergie, sono stimati in 32 milioni di euro. La chiave per fronteggiare l’esplosione di invasioni biologiche sta in una politica coordinata, che l’Unione Europea sta sviluppando, di prevenzione dei nuovi arrivi, di rapida identificazione e controllo delle specie aliene, di immediata risposta e di attento monitoraggio del fenomeno complessivo».

Roberto Furlani
24 maggio 2008

corriere.it
-Ajna-
00sabato 24 maggio 2008 11:25
Di questi casi ultimamente se ne stanno verificando parecchi...e riconducibili alle variazioni del campo magnetico...qualche giorno fa avevo letto un articolo proprio sui recettori degli squali...vedrò di recuperarlo...


Messico: squalo uccide un surfista
E' il secondo attacco mortale nella regione

(ANSA) - ACAPULCO (MESSICO), 24 MAG - Un giovane surfista messicano e' stato ucciso ieri da uno squalo al largo di una spiaggia nel sud del Messico.La vittima, uno studente di 24 anni, stava facendo surf a Pantla, nello stato di Guerrero, quando e' stato afferrato e morso dallo squalo che gli ha prima strappato via una mano poi lo lo ha morso alla coscia destra tranciandogli l'arteria femorale.E' il secondo attacco mortale di cui si abbia notizia nella regione in meno di un mese.

voglio verificare anche gli altri casi in che zone sono avvenuti..l'Australia me la ricordo, qui è in Messico...cerchiamo di capire le correlazioni..
Forestiero13
00martedì 27 maggio 2008 12:08
Germania; Misteriosa invasione di ragni giganti


Innocui ma bruttissimi

Germania; Misteriosa invasione di ragni giganti (Associated Press Italia)
Francoforte, 27 mag. (Ap) - Sono l'opposto di Knut, Flocke & Co., i cuccioli di orso bianco che hanno conquistato il cuore dei tedeschi e non solo. Si tratta invece di ragni, grossi ragni tessitori, di nuova specie, che hanno "invaso" la Germania: sono innocui, assicurano gli esperti, ma molto molto brutti.- Anche coloro che non soffrono di aracnofobia, una paura piuttosto diffusa, potrebbero trovarsi a disagio di fronte a un plotone di centinaia di ragni neri dalle zampe lunghissime che avanzano minacciosi e ondeggianti. L'eventualità non è tanto remota in Germania, vittima da qualche tempo di una vera e propria invasione dall'ovest di questo tipo, finora sconosciuto, di animale. "Si tratta di bestie del tutto innocue" che "non sono dotati di veleno", rassicura l'esperto di aracnidi Axel Schoenhofer, che con il suo tutor di dottorato, Jochen Martens, si sta occupando del fenomeno. Con loro anche un ricercatore olandese, Hay Wijnhoven. I primi esemplari sono comparsi nel 2000 e da allora non hanno fatto che espandersi. Sono stati rilevati anche in Olanda, Austria e Svizzera. Non si ha alcuna idea da dove provengano e che tipo di impatto a lungo termine potranno avere sull'habitat e sulle altre specie. Dal punto di vista strettamente scientifico questi animali non possono neppure essere classificati come ragni: hanno zampe forti e lunghe, fino a 18 centimetri, si muovono prevalentemente in blocco e si riproducono con grande rapidità. Sono stati ritrovati soprattutto nelle intercapedini dei muri e, più raramente, in biotopi rocciosi nei boschi. Di notte gli adulti sciamano in squadroni alla ricerca di cibo e, pare, sono onnivori.
www.apcom.net/newsesteri/20080527_110200_52e060e_40315.shtml


perchè APCOM utilizza questa immagine terrificante.....mah? FRA l'altro la notizia non è proprio una novità prima usavano foto di ragni piccoli ora foto di pupazzi o ragni giganteschi mah...staranndo crescendo questi ragni... [SM=g10270] [SM=g10303]
Forestiero13
00martedì 27 maggio 2008 15:59
Double-headed red-eared slider turtle found in Japan

A double-headed red-eared slider turtle "Takara," named after a boy who found it at a park nearby and meaning "treasure" in Japanese, is shown in Moriyama, western Japan May 27, 2008. Researchers say it is very rare for such a turtle to be found alive and added that it is highly unlikely that the cause was due to pollution but rather a natural phenomenon. (Xinhua/Reuters Photo)



news.xinhuanet.com/english/2008-05/27/content_8264789.htm


sev7n
00martedì 3 giugno 2008 00:56
In una località sul fiume Theo, a circa 600 chilometri a nord-est di Ottawa
Canada: orso nero uccide una donna
Davanti agli occhi del marito che non ha potuto intervenire. La coppia stava pescando in un fiume


www.corriere.it/esteri/08_giugno_02/orso_bruno_canada_4482a590-30cb-11dd-9a04-00144f02aa...

Brasile, surfista attaccato da uno squalo
Perde una mano e parte delle natiche
L'attacco è avvenuto nel mare di Recife


www.corriere.it/cronache/08_giugno_02/squalo_attacco_brasile_33960c1e-30b1-11dd-9a04-00144f02aa...
+Ludwig+
00giovedì 5 giugno 2008 20:20
sulla repubblica cartaceo di ieri c eun articolo sulle api dove dice che e l unica specie animale che puo comunicare con l uomo esempio loro comunicano tra loro trammite un linguaggio che adesos hanno cpaito esempio muovono la coda a cerchio significa che il cibo e a + di 100 km etc etc,poi siccome sono an´tichissime 300milioni di anni -e poi l uomo puo comunicare con queste peche costruendo un ape robo(e la ricerca e stata chiara) che si muove in un certo modo inserita in un alkveare questa e in grado di trasferire alle api viventi il pensiero dell uomo [SM=g8180] .Indirizzandole in un certo luogo.quindi esiste la possibilita bidirezionale di farsi intendere-E poi altra cosa impoertrante:un ape possiede massa celebrare composta da circa un milioni di neuroni-se si pensa che ogni alveare e composto da almeno 50.000 unita,con punte che possono toccare anche le 100.000 si capisce che difronte ad un superorganismo che lavora come un insieme organico e organizzato dove il numero di neuroni in attivita si avvicina a quelo di un cervello umano
Forestiero13
00lunedì 9 giugno 2008 23:39
GB: morti 21 delfini in Cornovaglia
Qualcuno e' stato risucchiato dal fiume altri accorsi in aiuto

(ANSA) - LONDRA, 9 GIU - Almeno 21 delfini sono spiaggiati, trovando la morte, sulle coste della Cornovaglia entrando nel fiume Percuill e finendo a Porth Creek. I soccorritori sono riusciti a liberare sette delfini, ma per la maggior parte del banco non c'e' stato nulla da fare. Si pensa che qualche cetaceo sia stato risucchiato dalla corrente del fiume e le disperate grida di aiuto abbiano attirato il resto del banco in quella che si e' rivelata una trappola senza via d'uscita.
-Ajna-
00martedì 10 giugno 2008 22:15
Chissà se finalmente cominceranno a capire che la realtà supera la fantasia e che presto ci saranno diversi casi che non potranno spiegare con la definizione "anomalia morfologica" [SM=g8435]


L'unicorno esce fuori dalla fiaba
E si trasforma in realtà a Prato Si tratta di un capriolo con un solo corno al centro della fronte invece delle classiche corna biforcate.
Vive all’interno del centro di scienze naturali di Prato

L'unicorno esiste. Fuori dalle leggende e dalle fiabe per bambini, in Toscana vive un capriolo con un solo corno al centro della fronte invece delle classiche corna biforcate. Si trova all’interno del gruppo di suoi simili monitorati dal centro di scienze naturali di Prato. Si tratta di un esemplare giovane: ha infatti solo 10 mesi. «È la dimostrazione - dice il direttore del centro, Gilberto Tozzi - che il mitico unicorno celebrato in iconografie e leggende, probabilmente non era solo oggetto di fantasia bensì un animale: capriolo, cervo, o altre specie, con un anomalia morfologica analoga a quella del nostro capriolo. «Il nostro capriolo - continua - forse è consapevole della sua diversità e non si lascia vedere facilmente». La madre era arrivata nel centro alcuni anni fa ferita dopo essere stata investita da un’ auto nella zona dell’appennino pistoiese.
DOVE SI TROVA. All'interno dell'ambiente dei Caprioli, insieme al gruppo in riadattamento, si è fatto vedere in questi giorni il giovane esemplare maschio che invece delle classiche corna biforcate possiede solo un unico corno al centro della fronte. Questa è la dimostrazione che il mitico unicorno celebrato in iconografie e leggende, probabilmente non era solo oggetto di fantasia bensi un animale: capriolo, cervo, o altre specie, con un anomalia morfologica analoga a quella del capriolo. Spesso si è caricata la natura di creature fantastiche con significati simbolici, alle quali attribuire virtù o difetti che sono propri dell'uomo e probabilmente in questo senso questo magico animale ha accompagnato l'uomo nel corso dei secoli. Infatti l'unicorno, in quanto specie, non esiste in natura, ma può essere unicamente e raramente un fenomeno di anomalia morfologica come quello nato al Centro di Scienze Naturali.

10 giugno 2008

corriere.it
sev7n
00martedì 10 giugno 2008 22:34
Re:
Forestiero13, 09/06/2008 23.39:

GB: morti 21 delfini in Cornovaglia
Qualcuno e' stato risucchiato dal fiume altri accorsi in aiuto

(ANSA) - LONDRA, 9 GIU - Almeno 21 delfini sono spiaggiati, trovando la morte, sulle coste della Cornovaglia entrando nel fiume Percuill e finendo a Porth Creek. I soccorritori sono riusciti a liberare sette delfini, ma per la maggior parte del banco non c'e' stato nulla da fare. Si pensa che qualche cetaceo sia stato risucchiato dalla corrente del fiume e le disperate grida di aiuto abbiano attirato il resto del banco in quella che si e' rivelata una trappola senza via d'uscita.



Come nel precedente di Dakar, anche in questo caso siamo in prossimita' di un nodo




sev7n
00giovedì 12 giugno 2008 20:33
Re:
Forestiero13, 09/06/2008 23.39:

GB: morti 21 delfini in Cornovaglia
Qualcuno e' stato risucchiato dal fiume altri accorsi in aiuto

(ANSA) - LONDRA, 9 GIU - Almeno 21 delfini sono spiaggiati, trovando la morte, sulle coste della Cornovaglia entrando nel fiume Percuill e finendo a Porth Creek. I soccorritori sono riusciti a liberare sette delfini, ma per la maggior parte del banco non c'e' stato nulla da fare. Si pensa che qualche cetaceo sia stato risucchiato dalla corrente del fiume e le disperate grida di aiuto abbiano attirato il resto del banco in quella che si e' rivelata una trappola senza via d'uscita.




Gb: e' giallo sui delfini arenati


(ANSA) - LONDRA, 11 GIU - Potrebbe esserci la 'Royal Navy', la marina militare britannica, dietro lo spiaggiamento, avvenuto lunedi' scorso, di 26 delfini.I mammiferi, senza motivo, si sono infilati nell'estuario nel fiume Percuill finendo sulle coste di Porth Creek, Cornovaglia, trovando la morte. Secondo alcuni esperti, gli animali sono stati spaventati. Un vascello della Royal Navy, infatti, stava conducendo degli esperimenti con un sonar ad alta definizione a 12 miglia nautiche dalle coste di Falmouth.


-Ajna-
00giovedì 12 giugno 2008 20:46
Re: Re:
sev7n, 12/06/2008 20.33:



Gb: e' giallo sui delfini arenati

(ANSA) - LONDRA, 11 GIU - Potrebbe esserci la 'Royal Navy', la marina militare britannica, dietro lo spiaggiamento, avvenuto lunedi' scorso, di 26 delfini.I mammiferi, senza motivo, si sono infilati nell'estuario nel fiume Percuill finendo sulle coste di Porth Creek, Cornovaglia, trovando la morte. Secondo alcuni esperti, gli animali sono stati spaventati. Un vascello della Royal Navy, infatti, stava conducendo degli esperimenti con un sonar ad alta definizione a 12 miglia nautiche dalle coste di Falmouth.




Boh non lo so, sembra sempre che tutte le volte che succede una cosa del genere abbiano poi pronta la spiegazione al fenomeno; sonar o non sonar guarda caso comunque succede in una zona a sud-est della Groenlandia e pure dell'Islanda; allora le domande quali sono? cosa ha realmente disorientato i delfini? oppure: cosa ci faceva lì una nave con sonar ad alta definizione? o entrambe? perchè magari ciò che ha disorientato i delfini è lo stesso motivo per cui la nave stava lì a fare ricerche; ma una cosa non deve necessariamente essere causa dell'altra... [SM=g10303] che discorso chiaro... [SM=g6794]


+Ludwig+
00giovedì 12 giugno 2008 23:33
io vi dico che mi stanno topornando dolori fortissimi ala nuca e so per certo che e elettromagnetico,e una pietra come vi dicevo mi ha cambiato totalmente colore,quindi qui sta accadendo qualcosa e a gg ne sentiremo gli efetti
Forestiero13
00lunedì 16 giugno 2008 09:16
Notizia Già da Postata da Ajna. Aggiungo video :

Unicorno al Centro di Scienze Naturali
www.youtube.com/watch?v=8v378TWRhEk


chissà quali altre cose vedremo...
-Ajna-
00martedì 17 giugno 2008 12:52
India: sciacalli e rettili bloccano aeroporto "Indira Gandhi" per un'ora 17 giu 12:00 Esteri

NUOVA DELHI - Sciacalli, varani e altri rettili hanno invaso le piste dell'aeroporto internazionale "Indira Gandhi", a Nuova Delhi, bloccandolo per oltre un'ora. Gli animali si sono stesi al sole, impedendo a oltre cento voli di decollare. Secondo il portavoce dell'aeroporto, Arun Arora, erano in cerca di un luogo dove potersi asciugare e riscaldare dopo le prime piogge monsoniche.

corriere.it
-Ajna-
00mercoledì 18 giugno 2008 09:52
E questo dimostra sempre di più che ne vedremo delle belle e ci saranno delle conferme, alla faccia dello scetticismo; e poi guarda caso l'avvistamento l'hanno fatto in Iraq..


Iraq: avvistato un «drago»
Visto e filmato nel Kurdistan un animale lungo 4 metri che ricorda gli animali delle fiabe

DIHUK (IRAQ) - Carri armati, missili, blindati sì. Ma un drago in Iraq non si era ancora mai visto. Sino a qualche giorno fa. Quando l'avvistamento l'avvistamento di un animale di una specie finora sconosciuta nel kurdistan iraqeno ha suscitato grande clamore. Come riferisce l'agenzia locale «Voci dell'Iraq», all'inizio della settimana un gruppo di abitanti della città curda di Dihuk si è imbattuto per caso in un animale lungo circa quattro metri.

RIPRESE - Il vice rettore dell'università locale, Hussein Amin, che ha preso visione delle riprese realizzate dai testimoni, spiega che l'animale «ha una forma simile a quello che potremmo definire un drago» e azzarda l'ipotesi che la creatura abbia almeno cento anni. I testimoni parlano di un animale che non assomiglia a nessuna delle specie conosciute e che si nutre di rettili e insetti. Per saperne di più, gli studiosi dell'università di Dihuk, che si trova 460 chilometri a nord di Bagdad, hanno inviato tutta la documentazione in loro possesso a due centri di ricerca in Gran Bretagna e Germania.

17 giugno 2008

corriere.it

|54|
00mercoledì 18 giugno 2008 10:22
12, 54
17/6/2008 (17:2) - SINGOLARE AVVISTAMENTO NELLA ZONA CURDa
Caccia al drago in Iraq



Quattro metri di lunghezza, ma abitudini innocue (mangia insetti). Sulla misteriosa creatura indagano gli studiosi
Bin Laden non si nasconde lì, Saddam Hussein l'hanno trovato e spacciato, mentre i ricercatori delle armi di distruzione di massa hanno dato fa tempo forfait. Ma l'Iraq potrebbe anchora nascondere altri misteri, più adatti a Indiana Jones che ai marines.

Si parla, per una volta, non di esplosivi e di attentati ma di draghi. Ne è stato avvistato uno, o almeno così riporta l'agenzia Voci dell'Iraq, nella città curda di Dihuk, nel Nord del Paese, a 460 km dalla capitale. In realtà, con encomiabile prudenza, il vice rettore dell’università locale, Hussein Amin, che avrebbe avuto modo di vedere delle riprese realizzate dai testimoni oculari, parla di un animale con«una forma simile a quello che potremmo definire un drago».
La misteriosa creatura sarebbe stata avvistata, e immortalata, da un gruppo di abitanti di Dihuk. Secondo le descrizioni è lunga quattro metri e non assomiglia a nessun animale conosciuto. Si nutrirebbe di rettili e insetti e gli è stata attribuita, non si sa in base a quali parametri, un'età di cento anni.
In attesa che ricompaia, e sperando che non rimanga vittima della nota turbolenza dell'area, gli studiosi dell’università di Dihuk hanno inviato tutta la documentazione in loro possesso a due centri di ricerca in Gran Bretagna e Germania.


+Ludwig+
00mercoledì 18 giugno 2008 12:27
poi mi deridevano,e alcuni ancora probabilmente lo fanno,quando anni fa dicevo e oggi confermo sempre piu,che nella terra cava ci sono animali mai visti e comunque mitologici e che piano piano inizieranno a uscire in superfice cosi che l uomo si smerda letteralmente,e di draghi poi io ne ho avuto sempre la certezza dell esistenza nellagharti appunto,per me queste notizie fossanche che lo fotografano,non mi smuovono nulla emozionelmnete perche ne sono certo e non mi interessa piu tanto il fatto che gli altri lo capiscano e quindi esulto quando magari lo filmano-Oramia io posso rapportarmi solo con i "miei simili" e nel caso di qualche profano uno che la limite mi dice"ok,guida tu io seguo alla lettera"per il resto non intendo avere rapporti piu con nessun profano presuntuoso,salvo quelli che sono i miei familiari e che mi e forzato
-Ajna-
00mercoledì 18 giugno 2008 16:32
Non è il topic giusto, ma lo metto qui per proseguire un certo tipo di discorso, ossia: stanno venendo fuori specie animali sconosciute o reputate fino ad oggi "leggendarie"...e in più di scoprono pure "nuove" antiche specie...morale: la conferma che fino ad oggi non avevano capito una cippa di niente.... [SM=g6794]


Paleontologia: nuovo dinosauro
Scheletro parziale trovato nel 1971 nel British Columbia

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Un misterioso fossile di dinosauro rinvenuto 37 anni fa in Canada potrebbe rappresentare una nuova specie. Ne e' convinta la ricercatrice Victoria Arbour dell'universita' canadese di Alberta. Nel 1971 nel bacino di Sustut, nel British Columbia, fu scoperto lo scheletro parziale di un dinosauro vissuto 70 milioni di anni fa, ora conservato nel Museo reale della British Columbia. 'Sono qualcosa di unico, mai visto prima' ha osservato Arbour
sev7n
00giovedì 26 giugno 2008 09:53
Australia: cucciolo di coccodrillo si presenta in un pub
26 giu 09:25

CANBERRA - Anche i cuccioli di coccodrillo hanno sete. E vanno a chiedere da bere nei pub. Succede in Australia dove alla porta della Noonamah Tavern di Darwin si e' presentato un piccolo coccodrillo di appena 60 centimetri. I clienti lo hanno fatto entrare per dissetarlo, poi, dopo avergli "assicurato" il muso con un nastro, lo hanno chiuso in una stanza in attesa degli addetti alla Protezione animali che lo hanno riportato nel vicino allevamento da cui era fuggito. (Agr)

www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id={14520AD0-2829-4C43-9C2E-1A562...

ps a pensarci bene anche in Italia il sabato i centri commerciali sono pieni di animali [SM=g6794]
TrunksZ
00mercoledì 2 luglio 2008 16:24
Senegal, suicidio di cento balene sulle spiagge di Yoff

É stato un suicidio di massa delle balene quello cui hanno potuto assistere i senegalesi sulle spiagge di Yoff da Tongor a Layène, nei pressi di Dakar. Esemplari di cetacei da 2 a 5 metri hanno cominciato la loro agonia martedì verso sera mentre i curiosi giunti sul posto s’interrogavano sul da farsi.

A nulla sarebbe valso provare a rimettere in mare quelle che cantavano o che muovevano la coda agonizzati perché a detta di molti per “solidarietà” sarebbero tornate sulla spiaggia a lasciarsi morire; non è il primo caso di suicidio collettivo delle balene che si verifica al mondo. Secondo alcuni studiosi dell’università della Georgia, l’insabbiamento è la risposta allo stress e all’istinto della terraferma da cui provengono (in quanto mammiferi). Dall’Università di Cambridge proviene invece un’altra teoria: le balene s’insabbierebbero quando cambia il magnetismo terrestre poiché seguendo le linee dei campi magnetici, spiaggerebbero sulla terraferma.

Ad ogni modo sulle spiagge di Yoff ora c’è il problema della decomposizione dei corpi che potrebbe portare diversi problemi alle popolazioni locali e a quelle marine: è il primo “spiaggiamento massiccio” da 30 anni in Senegal, di cui alcuni pescatori e marinai locali hanno rimesso in acqua 48 globicefali mentre altri 33 rimanevano morenti sul bagnasciuga. La Direzione della pesca marittima ha prelevato diversi campioni dei cetacei per accertare le cause del tragico evento.

sev7n
00mercoledì 2 luglio 2008 22:42
Re:
TrunksZ, 02/07/2008 16.24:

Senegal, suicidio di cento balene sulle spiagge di Yoff

É stato un suicidio di massa delle balene quello cui hanno potuto assistere i senegalesi sulle spiagge di Yoff da Tongor a Layène, nei pressi di Dakar. Esemplari di cetacei da 2 a 5 metri hanno cominciato la loro agonia martedì verso sera mentre i curiosi giunti sul posto s’interrogavano sul da farsi.

A nulla sarebbe valso provare a rimettere in mare quelle che cantavano o che muovevano la coda agonizzati perché a detta di molti per “solidarietà” sarebbero tornate sulla spiaggia a lasciarsi morire; non è il primo caso di suicidio collettivo delle balene che si verifica al mondo. Secondo alcuni studiosi dell’università della Georgia, l’insabbiamento è la risposta allo stress e all’istinto della terraferma da cui provengono (in quanto mammiferi). Dall’Università di Cambridge proviene invece un’altra teoria: le balene s’insabbierebbero quando cambia il magnetismo terrestre poiché seguendo le linee dei campi magnetici, spiaggerebbero sulla terraferma.

Ad ogni modo sulle spiagge di Yoff ora c’è il problema della decomposizione dei corpi che potrebbe portare diversi problemi alle popolazioni locali e a quelle marine: è il primo “spiaggiamento massiccio” da 30 anni in Senegal, di cui alcuni pescatori e marinai locali hanno rimesso in acqua 48 globicefali mentre altri 33 rimanevano morenti sul bagnasciuga. La Direzione della pesca marittima ha prelevato diversi campioni dei cetacei per accertare le cause del tragico evento.





sev7n, 22/05/2008 10.31:

SECONDO I PESCATORI gli esemplari SAREBBERO INVECE CENTINAIA

Senegal, decine di balene spiaggiate



Ho fatto un controllo incrociato, e' la stessa news [SM=g6794] ( meno male x le balene [SM=g8431] )


|54|
00giovedì 3 luglio 2008 07:35
12, 54
pochi giorni fa io ed aralelex su msn abbiamo proprio di un incidente simile. facemmo una cerca interessante sulle abitudini di riproduzione dei balenotteri in questione e scoprimmo che quelle che si spiaggiarono allora erano lontane dal punto di riproduzione naturale di 1000km. scoprimmo che sia il punto dove sono spiaggiate cioè ad ovest delle coste a nord africane, passa un incrocio di leys line così come sul punto di riproduzione. purtroppo il materiale che abbiamo messo insieme non lo abbiamo postato e spero che lui abbia salvato tutto. spero anche che quel simpaticone latitante si faccia vivo sul forum.

TrunksZ
00giovedì 3 luglio 2008 13:29
Usa, clonato il cane eroe dell'11/9
Morirà a causa dei veleni respirati
Trakr, un pastore tedesco di 15 anni eroe dell'11/9, sta per essere clonato dagli scienziati del laboratorio BioArts International. Il cane trovò, dopo 9 giorni di ricerche, l'ultimo sopravvissuto al crollo delle Torri gemelle, sepolto a una profondità di nove metri. Il cane sta per morire a causa delle esalazioni tossiche respirate tra le macerie di Ground zero e il suo padrone ha fatto richiesta per "rendere omaggio alle sue doti straordinarie".

Trakr è semiparalizzato a causa di una malattia neurologica degenerativa, che secondo gli esperti potrebbe aver contratto proprio lavorando tra le polveri sottili delle macerie delle Torri gemelle.

Il suo padrone, James Symington, ha deciso di partecipare al concorso "Di nuovo migliori amici" inviando al laboratorio BioArts - l'unico autorizzato alla clonazione di cani e gatti e specie in via di estinzione - una motivazione della ragione per cui il suo animale era meritorio di essere clonato.

La storia di Trakr, ha confessato il direttore della BioArts Lou Hawthorn, "è commovente" e per questo è stato deciso di accettarla tra le tante proposte arrivate.
www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo420144.shtml
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