ECONOMIA: quali sono i risultati del Governo?

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UgoDePayens
00lunedì 21 marzo 2005 20:30
Visto che troppo spesso l'informazione tratta temi economici nazionali in maniera superficiale, e talvolta faziosa, apro questo thread per aggiornare chi fosse interessato ad approfondire l'argomento.
UgoDePayens
00lunedì 21 marzo 2005 20:32
Disoccupazione e lavoro
ISTAT: NEL 2004 DISOCCUPAZIONE CALA ALL'8%, OCCUPAZIONE + 0,7%


L’Istat informa che nel 2004 l’occupazione e’ aumentata dello 0,7% pari a 163 mila unita’ in piu’ rispetto al 2003. Il tasso di disoccupazione (il piu’ basso dal ’93) nel 2004 è invece calato all’8%, contro l’8,4% del 2003. Maurizio Sacconi, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, ha commentato così i dati sull’occupazione diramati oggi dall’Istat.

"I dati confermano per il 2004 un ulteriore incremento degli occupati pari allo 0,7% nonostante la bassa crescita dell’economia. E’ interessante l’analisi sull’occupazione definita atipica ed in particolare il robusto chiarimento sulla cosiddetta precarizzazione. I co.co.co. sarebbero soltanto 1,8% degli occupati e quasi la meta’ ha piu’ committenti lavorando almeno per un anno. Molti di loro, tra l’altro, lavorano per amministrazioni pubbliche. Questo consente di concentrare l’attenzione su quel 55% a mono-committenza che dovremo accompagnare ad una minore dipendenza socio-economica attraverso adeguati investimenti nella loro formazione. Allo stesso modo faremo partire una adeguata campagna ispettiva per contrastare, grazie alla legge biagi, gli abusi di coloro che nascondono lavoro subordinato nel contratto a progetto"

21/3/2005

Link a F.I.

Mi pare che la legge Biagi qualche bel risultato l'abbia prodotto, no?
UgoDePayens
00martedì 22 marzo 2005 10:35
22 mar 2005 10:21
Retribuzioni: stima, +2,9% la media del 2004 (Istat)
Radiocor - Roma, 22 mar - Le retribuzioni lorde, secondo le stime provvisorie legate all'indice trimestrale 'oros' rilevato dall'Istat, risultano in aumento del 2,9% nel confronto tra la media 2004 e quella dell'anno precedente (il maggior incremento dal 2001, +1,8% nel 2003): e' il risultato di un aumento del 3,6% nell'industria e del 2% nei servizi. Nel quarto trimestre 2004, l'aumento tendenziale rallenta al +2,3%.

IlSole24Ore

Certo, questa è una stima media, che in sé vuol dire poco: sarebeb necessario guardare categoria per categoria quali siano le differenze. Però l'indicazione è chiara: gli Italiani nel 2004 hanno guadagnato DI PIU' di quanto è cresciuta l'inflazione.
theking81
00martedì 22 marzo 2005 12:21
Re: Disoccupazione e lavoro
Mi pare che la legge Biagi qualche bel risultato l'abbia prodotto, no?



Sembrerebbe di si Ugo. I dati cominciano a dar ragione alla politica economica del governo. Nonostante le critiche e le durissime opposizioni si intravedono i primi segni di ripresa.
Speriamo che questi dati siano confermati e tendano ancor più nettamente al rialzo
UgoDePayens
00martedì 22 marzo 2005 16:45
Sì, sempre tenendo ovviamente conto che non sono i numeri a essere importanti, ma le persone che dietro questi numeri si nascondono.

Inutile negare che le difficoltà ci sono, che la Cina usa la politica commerciale come un'arma vera e propria, che l'Euro ci ha salvati sì (per ora) dal caro-petrolio, ma che ci ha anche condannati a un'inflazione disastrosa... e così via parlando di carrozzoni di Stato duri a riprendersi (pensate a quale enorme lavoro è stato fatto per Poste italiane e per la RAI), aziende cresciute all'ombra di politiche clientelari (vedi FIAT,ma anche Parmalat), malaffari disastrosi di chi furbo si credeva ma in realtà ladro è (Cirio, Finmatica e simili, ma anche le spendaccione società di calcio professionistico).
Insomma, non è stato un periodo di spolvero per la nostra cara Italia. E in questo panorama non certo rassicurante, il Governo ha fatto bene quello che era in suo potere e anche di più: finalmente ha invertito la rotta, ha dato stabilità al sistema politico italiano (sarà questo il primo Governo a durare una legislatura), ha dato una direzione chiara di politica estera, e ha iniziato una vera politica di riduzione dello spropositato peso tributario che gravava sulle teste degli Italiani.
UgoDePayens
00mercoledì 30 marzo 2005 16:41
Ancora riguardo la politica fiscale
VEGAS: 426 EURO A FAMIGLIA, RIFORMA FISCO E' COME UN NUOVO CONTRATTO


Per le famiglie italiane il risparmio dalla riforma fiscale varata dal governo Berlusconi puo’ arrivare fino a 2.800 euro.

Secondo uno studio elaborato dal Secit, il servizio consultivo ispettivo e tributario, e riportato da "il Giornale" la riduzione delle tasse in media arriva a 426 euro. Gli sconti maggiori vanno ai redditi piu’ alti che scendono poi in termini nominali anche di 20 volte per le classi di reddito piu’ basse. I tecnici del Secit hanno considerato gli effetti del primo e del secondo modulo di riforma fiscale per gli oltre 27 milioni di nuclei familiari mentre il primo modulo della riforma - 2003 - ha concentrato i propri benefici sulle famiglie piu’ povere, il secondo modulo - 2005 - ne ha integrato gli effetti comportando vantaggi soprattutto per le classi di reddito medio-alte.
"Il risultato complessivo - ha commentato il sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas intervistato da quotidiano - equivale a un aumento di stipendio previsto da un contratto di lavoro e non e’ poco, visto che non sono stati fatti ne’ scioperi ne’ occupazioni. Il potere d’acquisto delle famiglie e’ migliorato, ha retto all’aumento dell’inflazione. Ovviamente ci sono stati anche gli effetti del passaggio all’euro che hanno peggiorato il potere d’acquisto delle famiglie, comunque la strada del taglio delle tasse e’ il modo migliore per creare un clima positivo per rilanciare i consumi e quindi la produzione. L’unione di questi primi due moduli con quello del prossimo anno ci peremettera’ da un lato un consistente cambiamento nell’atteggiamento dei consumatori e poi consentira’ il rilancio dell’economia".
E sul prossimo taglio delle tasse Vegas ha osservato:

"Dovremo rimuovere il contributo di solidarieta’ e poi bisognera’ alzare gli scaglioni dell’aliquota al 23 per cento. In sostanza si ampliera’ la fascia di contribuenti che pagano la percentuale piu’ bassa". Sull’Irap ha commentato:
"La questione dell’Irap andra’ risolta, ma non riguarda direttamente la riforma fiscale del governo, che tocca principalmente le persone fisiche". "Bisognera’ andare - aggiunge - verso un superamento dell’Irap e in parte gia’ si sta facendo con la quota esente dal pagamento, con le categorie che non pagano l’imposta. In ogni caso una parte delle minori entrate saranno destinate a quest’imposta". Vegas ha confermato anche che il governo proseguira’ sulla strada del rigore e della riduzione degli sprechi. Dove tagliare? "Lo decideremo con il Dpef. Potremmo ad esempio riprendere in considerazione gli stessi elenchi di voci che avevamo esaminato per il secondo modulo ma che poi non sono stati utilizzati"

29/3/2005
Link al sito FI
Kijo
00mercoledì 30 marzo 2005 17:00
Ti riporto le parole di un tizio... uno che ha ricevuto il premio Nobel per l'economia...



Ora mi dirai che e' comunista pure lui con tutta la giuria che assegna i Nobel...
UgoDePayens
00mercoledì 30 marzo 2005 17:18
Allora, decidetevi!

Berlusconi le tasse le ha tagliate O NO?

Se siamo d'accordo che le ha tagliate (e le taglierà ancora come riforma approvata dal Governo prevede) possiamo passare a discutere degli effetti di tale taglio. Per me va benissimo, ho giusto un paio di cosette da appuntare al Sig. Samuelson...
uovokinder
00giovedì 31 marzo 2005 10:55

Scritto da: UgoDePayens 30/03/2005 17.18
Allora, decidetevi!

Berlusconi le tasse le ha tagliate O NO?



Ugo, apprezzo il tuo impegno. Nel fare figuracce.
Mi puoi quotare l'intervento di qualcuno di noi che sostiene che le tasse non siano state tagliate?
Niente? Vuoto spinto? AHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Grazie in anticipo. Per le risate che ci farai fare.

Quello che abbiamo scritto e' che il taglio delle imposte a livello nazionale (che e' quello e di cui parlano Berlusconi e Samuelson) non si riflette con un abbattimento della pressione fiscale (= non ci sono benefici per i cittadini comuni)

Ecco servita l'ennesima figuraccia di Ugo.


Scritto da: UgoDePayens 30/03/2005 17.18
Se siamo d'accordo che le ha tagliate (e le taglierà ancora come riforma approvata dal Governo prevede) possiamo passare a discutere degli effetti di tale taglio. Per me va benissimo, ho giusto un paio di cosette da appuntare al Sig. Samuelson...



AHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA
A UGOOOOOOOOOOOOO!!! Ripigliati!

Non sapevamo di avere un economista a livello mondiale. Complimenti! Oltre che geopolitico sei anche economista! Così bravo da "appuntare cosette" al Sig. Samuelson, un povero pivello che ha preso un insignificante premio Nobel per l'economia... robetta da quattro soldi a confronto della tua scienza.

AHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHA
Ma vedi tu in che stato si riduce la gente pur di fare propaganda...
NotaxLeo
00lunedì 4 aprile 2005 12:01
a parte che le previsioni tecniche dicono che la pressione fiscale dovrebbe diminuire nel 2005,e non rimanere invariata,tagliare le tasse è soprattutto una questione di libertà,prima che di rilancio dell'economia(rilancio che in effetti, viste le dimensioni ridotte del taglio, è difficile da ottenere...);detto questo è chiaro che un taglio delle tasse per essere efficace deve accompagnarsi ad un taglio delle spese,altrimenti tagliare in deficit potrebbe non avere molto senso...e una parte della riforma irpef è appunto coperta da tagli di spesa permanenti.
Vladimir Ilic Uianov
00mercoledì 6 aprile 2005 12:24
Quando, a causa del liberismo, ci ritroveremo come l'Argentina, allora spunteranno i: "noi l'avevamo detto"...
NotaxLeo
00mercoledì 6 aprile 2005 12:34
Re:

Scritto da: Vladimir Ilic Uianov 06/04/2005 12.24
Quando, a causa del liberismo, ci ritroveremo come l'Argentina, allora spunteranno i: "noi l'avevamo detto"...

non capisco come si possa parlare di colpe del liberismo quando viviamo in un'economia puntigliosamente pianificata...non rendersene conto è da folli...
Libertarianparty
00mercoledì 6 aprile 2005 13:24
Re: Re:

Scritto da: NotaxLeo 06/04/2005 12.34
non capisco come si possa parlare di colpe del liberismo quando viviamo in un'economia puntigliosamente pianificata...non rendersene conto è da folli...




Per loro già questo è liberismo selvaggio............
Ti rendi conto ?
Vladimir Ilic Uianov
00mercoledì 6 aprile 2005 22:42
Re: Re:

Scritto da: NotaxLeo 06/04/2005 12.34
non capisco come si possa parlare di colpe del liberismo quando viviamo in un'economia puntigliosamente pianificata...non rendersene conto è da folli...



Un'economia puntigliosamente pianificata? A scusa, pensavo di vivere in Italia, ora però grazie a te ho capito che vivo a Cuba, grazie, stavo per buttare via un biglietto d'aereo...
dominus9
00giovedì 7 aprile 2005 00:09

Un'economia puntigliosamente pianificata? A scusa, pensavo di vivere in Italia, ora però grazie a te ho capito che vivo a Cuba, grazie, stavo per buttare via un biglietto d'aereo...



Guarda che l'Italia non si è mai affacciata realmente al consumismo e al liberismo economico. Ancora adesso abbiamo uno stato, fortunatamente, molto garantista e molti settori chiave dell'economia, questa volta sfortunatamente, pesantemente statalizzati. Fino alle grosse privatizzazzioni della seconda metà degli anni '90 con l'IRI sembravamo l'Unione Sovietica più che un paese ad economia di mercato! Comunque decisamente non si può parlare di Liberismo adesso, magari fossimo davvero liberisti, almeno non staremmo in questa specie di limbo da dove non andiamo nè avanti nè indietro.
Riccardo.cuordileone
00venerdì 8 aprile 2005 16:38
Ciao, scusatemi per il mio inserimento.:Sm14:

Il discorso sulla riduzione delle tasse è un pò complicato, la riduzione effettivamente c'è stata, ma non è di una grandezza tale da scoinvolgere l'economia italiana come sostiene quel premio nobel, semplicemente permette alle famiglie con basso redditto di fare una piccola spesa in più, di qualche decina d'euro, che altrimenti non farebbe, ciò dovrebbe portare in tutto il ciclo economico una maggiore circolazione di denaro, oltre che più voti a FI.

Per quanto riguarda il famoso discorso sull'Argentina: "se non avessimo l'euro saremmo ridotti come l'Argentina" o "Berlusconi ci farà finire come l'Argentina" rispondo semplicemente che se non avessimo l'euro staremmo bene come la Norvegia e che sono passati 4 anni e berlusconi non ha fatto altro che sollevare l'economia rattoppando come ha potuto il buco lasciato dalla sinistra e rimanendo sotto il famoso 3% europeo.
dominus9
00venerdì 8 aprile 2005 17:12
Se Berlusconi, e soprattutto il suo fiero vassallo Tremonti, non avessero avuto le "redini" Europee avrebbero creato problemi davvero inimagginabili. L'euro secondo me è utile e in questo gli economisti danno ragione, infatti col disastro degli ultimi anni non saremmo finiti come l'Argentina ma decisamente saremmo in una posizione molto più difficile.
Per quanto riguarda le famiglie più povere che non arrivano alla fine del mese cosa credi che gli cambi con quei pochi euro? In ogni caso se gli avanzassero credi che li spenderebbero? Io credo che li terrebbero da parte per i tempi più bui. Secondo me i soldi per il falso taglio delle tasse potevano essere investiti in maniera migliore in altri campi, per esempio la ricerca, ma avrebbero fruttato di meno in campo elettorale. Io non sono contrario al taglio delle tasse, anzi personalmente potrei pure dare ragione a chi vuole tagliare in forte deficit, ma queste mezze misure le contesto con tutte le mie forze, infatti non servono nè allo stato nè ai cittadini.
.KOBA.
00sabato 9 aprile 2005 22:16
RISULTATI DISASTROSI!
dominus9
00domenica 10 aprile 2005 01:26

RISULTATI DISASTROSI!



Argomentare una volta tanto no?
In ogni caso lungi da me difendere la politica economica del governo, spero si capisca.
Aggravi85
00lunedì 11 aprile 2005 10:28
Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 08/04/2005 16.38
Ciao, scusatemi per il mio inserimento.:Sm14:

Il discorso sulla riduzione delle tasse è un pò complicato, la riduzione effettivamente c'è stata, ma non è di una grandezza tale da scoinvolgere l'economia italiana come sostiene quel premio nobel, semplicemente permette alle famiglie con basso redditto di fare una piccola spesa in più, di qualche decina d'euro, che altrimenti non farebbe, ciò dovrebbe portare in tutto il ciclo economico una maggiore circolazione di denaro, oltre che più voti a FI.

Per quanto riguarda il famoso discorso sull'Argentina: "se non avessimo l'euro saremmo ridotti come l'Argentina" o "Berlusconi ci farà finire come l'Argentina" rispondo semplicemente che se non avessimo l'euro staremmo bene come la Norvegia e che sono passati 4 anni e berlusconi non ha fatto altro che sollevare l'economia rattoppando come ha potuto il buco lasciato dalla sinistra e rimanendo sotto il famoso 3% europeo.



Mah, non so se l'Italia adesso senza euro sarebbe come la Norvegia. La Norvegia è in questa situazione grazie alle materie prime, al petrolio, all'esiguo numero di cittadini. Insomma cerchiamo di fare degli esempi più calzanti...
Condorbianco
00lunedì 11 aprile 2005 14:17
Re:
NO Non ha tagliato un beato CAZZO ai ceti medio bassi, ha semplicemente tagliato le SUE aliquote dell'IRPEF, riguardo la disoccupazione...le cifre dell'ISTAT sono fottutamente pilotate, per non parlare della FOTTUTA legge biagi, ANDATE TUTTI IN MINIERA VOI CHE CREDETE ANCORA NELLE FAVOLE CHE VI RACCONTA VESPA O EMILIO FEDE.
:Sm6: :Sm9:

Scritto da: UgoDePayens 30/03/2005 17.18
Allora, decidetevi!

Berlusconi le tasse le ha tagliate O NO?

Se siamo d'accordo che le ha tagliate (e le taglierà ancora come riforma approvata dal Governo prevede) possiamo passare a discutere degli effetti di tale taglio. Per me va benissimo, ho giusto un paio di cosette da appuntare al Sig. Samuelson...

Pertinax
00lunedì 11 aprile 2005 14:18
ciao benvenuto!!! :Sm18: :Sm18: :Sm18:
.KOBA.
00lunedì 11 aprile 2005 22:03
Re: Re:

Scritto da: Condorbianco 11/04/2005 14.17
NO Non ha tagliato un beato CAZZO ai ceti medio bassi, ha semplicemente tagliato le SUE aliquote dell'IRPEF, riguardo la disoccupazione...le cifre dell'ISTAT sono fottutamente pilotate, per non parlare della FOTTUTA legge biagi, ANDATE TUTTI IN MINIERA VOI CHE CREDETE ANCORA NELLE FAVOLE CHE VI RACCONTA VESPA O EMILIO FEDE.
:Sm6: :Sm9:



Ben detto compagno! W IL COMUNISMO! Sempre uniti nella lotta!
UgoDePayens
00martedì 12 aprile 2005 12:12
Domanda molto personale: quanti di voi prendono una busta paga?
Così, giusto per sapere se parlate a vanvera per partito preso o se avete sbagliato a fare i conti.
Condorbianco
00martedì 12 aprile 2005 13:06
Re:
io non percepisco un cazzo

Scritto da: UgoDePayens 12/04/2005 12.12
Domanda molto personale: quanti di voi prendono una busta paga?
Così, giusto per sapere se parlate a vanvera per partito preso o se avete sbagliato a fare i conti.

Pertinax
00martedì 12 aprile 2005 13:30
Re:

Scritto da: UgoDePayens 12/04/2005 12.12
Domanda molto personale: quanti di voi prendono una busta paga?
Così, giusto per sapere se parlate a vanvera per partito preso o se avete sbagliato a fare i conti.



io, mio padre, mia madre e parekki miei amici... sma7
dominus9
00martedì 12 aprile 2005 13:35
Re: Re:

Scritto da: Pertinax 12/04/2005 13.30


io, mio padre, mia madre e parekki miei amici... sma7

ù

E, :Sm8: provo ad indovinare, hai la netta sensazione che te l'abbiano messo..........giusto?
mikeshare78
00lunedì 9 maggio 2005 12:22
Re:

Scritto da: UgoDePayens 12/04/2005 12.12
Domanda molto personale: quanti di voi prendono una busta paga?
Così, giusto per sapere se parlate a vanvera per partito preso o se avete sbagliato a fare i conti.



Chiariamo che
il taglio delle tasse c'è stato, anche se non per tutti.
Ai poveri le briciole, ai ricchi le carriolate.
E parlo con cognizione di causa, visto che di lavoro faccio il commercialista (praticante per altri 2 anni).
Ora, che il governo regali alla busta paga del mio babbo 3 euro netti al mese e 1.98 a quella del mia mammina mi viene da ridere (o da piangere?), visto che poi con l'altra manina ne riprende indietro 10 volte tanto in mancati adeguamenti all'inflazione, imposte maggiorate, calo del potere d'acquisto ecc ecc...
Avete preso una borsa di studio? Ebbene, sappiate che farà cumulo con gli altri redditi ai fini irpef.
E potrei andare avanti...

[Modificato da mikeshare78 09/05/2005 12.23]

monsterjoe
00lunedì 30 maggio 2005 13:38
Re:

Scritto da: UgoDePayens 12/04/2005 12.12
Domanda molto personale: quanti di voi prendono una busta paga?
Così, giusto per sapere se parlate a vanvera per partito preso o se avete sbagliato a fare i conti.




Io sono un piccolo imprenditore. Ho una società di informatica e servizi per l'edilizia. Stiamo andando abbastanza bene. Ti basta come referenza? (giudicare le idee dalla situazione economica, lavorativa è una baggianata e un sistema per evitare le discussioni squallido, spero tu te ne renda conto).

Le boiate che ho letto in questi post sono incredibili.
Non mancherò di rispondere accuratamente. Magari aveste risposto decentemente, documentando e considerando tutti gli aspetti dei vari provvedimenti e non solamente la parte rose e fiori ad altri precedenti post mi avreste evitato un lavoraccio.
Ma siete come le piattole. Quando dovreste rispondere non ci siete. Passa un po' di tempo e rispuntate con le solite minchiate.

ciap1 ciap1 ciap1 ciap1 ciap1
monsterjoe
00lunedì 30 maggio 2005 14:25
Re: Disoccupazione e lavoro

Scritto da: UgoDePayens 21/03/2005 20.32
ISTAT: NEL 2004 DISOCCUPAZIONE CALA ALL'8%, OCCUPAZIONE + 0,7%


L’Istat informa che nel 2004 l’occupazione e’ aumentata dello 0,7% pari a 163 mila unita’ in piu’ rispetto al 2003. Il tasso di disoccupazione (il piu’ basso dal ’93) nel 2004 è invece calato all’8%, contro l’8,4% del 2003. Maurizio Sacconi, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, ha commentato così i dati sull’occupazione diramati oggi dall’Istat.

"I dati confermano per il 2004 un ulteriore incremento degli occupati pari allo 0,7% nonostante la bassa crescita dell’economia. E’ interessante l’analisi sull’occupazione definita atipica ed in particolare il robusto chiarimento sulla cosiddetta precarizzazione. I co.co.co. sarebbero soltanto 1,8% degli occupati e quasi la meta’ ha piu’ committenti lavorando almeno per un anno. Molti di loro, tra l’altro, lavorano per amministrazioni pubbliche. Questo consente di concentrare l’attenzione su quel 55% a mono-committenza che dovremo accompagnare ad una minore dipendenza socio-economica attraverso adeguati investimenti nella loro formazione. Allo stesso modo faremo partire una adeguata campagna ispettiva per contrastare, grazie alla legge biagi, gli abusi di coloro che nascondono lavoro subordinato nel contratto a progetto"

21/3/2005

Link a F.I.

Mi pare che la legge Biagi qualche bel risultato l'abbia prodotto, no?




Comincio a rispondere. Nel 2001, ultimo anno del governo di centro-sinistra, l'aumento dei posti di lavoro fu di 350.000 unità. Col passare del tempo si sono ridotti fino a 150.000 unità all'anno. Ovviamente la crisi economica etc etc etc sono state la causa. Ma non mi pare affatto chiaro capire quanto la legge Biagi abbia portato nuova occupazione. Mi sembra che l'andamento sia perfettamente giustificato anche senza la legge Biagi. Ancora una volta il numero secco riportato per impressionare. Realmente non si sa bene quanto abbia influito o meno sull'occupazione rispetto alla precedente legge sul mercato del lavoro del centro-sinistra.

Più o meno l'aumento dei posti di lavoro è diminuito in questi anni di 50000 unità l'anno. La riforma Biagi varata nel 2003 non sembra aver cambiato praticamente nulla. Sempre di 50000 l'anno è stato il trend negativo.

Per approfondimenti:
www.lavoce.info/news/view.php?id=15&cms_pk=1249&from=index
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