E venne il giorno

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andrea997
00martedì 22 luglio 2008 10:01
ennesimo film del regista M. Night Shyamalan, scritto e diretto da lui.
premessa.
ho sempre la stessa sensazione, pur apprezzando il genere ed il regista, che manchi qualcosa.
è come sentir suonare un pianoforte con un paio di tasti mancanti...ad un orecchio superficiale, la melodia sarebbe sempre piacevole ma mancherebbe di qualcosa.
ecco i suoi film sono così.
c'è un ottimo film ma sembra una "bozza".

ok, tralasciato questo andiamo al film...ma senza dire troppo.

giornata tranquilla in central park, un giorno come un altro.
chi corre, chi passeggia, chi riposa semplicemente su una panchina.
ad un tratto tutto si ferma.
le persone sono come congelate simultaneamente in un istante.
dopo di ciò, il delirio.
tutti si suicidano senza un apparente motivo, ed il fenomeno si allarga sempre di più.
cosa è successo, quanto durerà, chi è stato?
domande che diverranno durante il film delle ossessioni.

detto questo devo dire che si cominciano a vedere dei fastidiosi clichet che riprendono uno per volta gli altri film di Shyamalan.
clichèt che diventano fastidiosi e fuorvianti.
la bambina che bisbiglia alla "sesto senso", lo psicopatico nella casa alla "signs", le corse paranoiche alla "the village", ed altre cosette qua e là.

c'è da notare che l'atmosfera "agghiacciante" delle morti suicida non rende come dovrebbe e si perdo dopo i primi 5 minuti di film, diventando quasi ridicola.

per me è un 7, convinto ma non troppo.
zinz@n
00giovedì 24 luglio 2008 23:39
Ti dò ragione, almeno in parte.
Credo che Shyamalan sia un ottimo regista ma che ultimamente qualche toppa l'abbia presa: "IL SESTO SENSO" rimane uno degli horror più belli degli ultimi 20 anni, per il suo essere così "doloroso", "THE VILLAGE" forse è il suo capolavoro (e molti storceranno il naso) e ribadisce che l'horror è uno dei generi più "politici" per eccellenza (chi ha mai visto, chessò, la tetralogia degli zombi di George A. Romero, o mlti film di Carpenter, Craven ecc sa di cosa parlo). "UNBREAKABLE" e "SIGNS" secondo me sono ancora film molto buoni e intensi: ancora l'uomo al centro delle cose, la sua fragilità (o presunta onnipotenza e quindi un eroe e la sua nemesi, come nei fumetti, premesse ottime non mantenute fino alla fine, parlo ovviamente di "Unbreakable"), il suo rapportarsi col mistero più grande, quello della fede ("Signs"). Purtroppo le sue ultime due prove mi hanno deluso: il fantasy annacquato ("LADY IN THE WATER") che si perde dopo un bell'incipit in una storia che non trova una sua ragion d'essere e questo "E VENNE IL GIORNO", che probabilmente ci regala la sceneggiatura più idiota degli ultimi anni: notate per favore i dialoghi del film (soprattutto tra il protagonista e suo fratello e poi quelli con sua moglie) sono inascoltabili. Peccato, perchè alcune idee (ancora un ottimo incipit, alcune delle scene "forti", la parte nella casa-modellino - un tocco di "classe", metaforica senza essere saccente - la scena nella casa della vecchia, dove potrebbe succedere di tutto...). Il problema però è a monte: niente colpo di scena a ribaltare le carte, spiegazione semplice semplice, tensione che non riesce a montare fino alla fine, interpretazioni quasi ridicole. Non basta farsi portabandiera dell'ecologismo e tirare fuori un'idea discreta per fare un film, perlomeno a farne uno bello.
Piccolo esempio: mettete a confronto questo film con i primi 80 minuti di "La guerra dei mondi" di Spielberg (film di certo non memorabile). Stiamo parlando più o meno della stessa cosa, comprese le dinamiche psicologiche dei personaggi, ma volete mettere la tensione del film di Spielberg ?

voto: 6
andrea997
00venerdì 25 luglio 2008 10:58
sono d'accordo...odio spielberg, o meglio non è che lo odio, ma so quello che vado a vedere nel film...la stessa cosa che succede con shyamalan solo che ci sono 2 differenze.
la prima è che so scrivere "spielberg" senza dover leggere il messaggio sotto -ma che cacchio di nome è M. Night shyamalan???-
la seconda sta nella "sensazionalità"...cavolo i film di spielberg hanno qualcosa in più!
effetti speciali come se piovessero, sono "mastodontici" e anche se dopo poco te li dimentichi, nel cinema, te li godi!
i film di shyamalan sono trhiller psicologici, giocano più a lasciar intendere che a far vedere...insomma sono 2 piani differenti anzi opposti!
uno che punta allo spettacolare tralasciando la trama intricata e l'altro punta alla trama intricata tralasciando lo spettacolare.
lady in the water è completamente fuori dallo stile dei suoi film -apparte qualche inquadratura di riconoscimento- ...il più diverso, il meno importante.
the village mi è piaciuto senza inneggiare al capolavoro...mancava di qualcosa.
il sesto senso...boh, bello ma mancante...non saprei dire come, ma quella è stata la sensazione.
signs è stato pietoso, alla prima, alla seconda ed alla terza visione.
e ora che ho perso il filo del discorso perchè ho ANCHE dovuto lavorare -so 3 ore che scrivo sto messaggio- vi lascio e continuo alla prossima =) ciauuuuuuu
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