Re: Re:
Scritto da: nasty albion 28/02/2007 10.30
certe volte io e te siamo proprio agli antipodi per quanto riguarda i gusti...
Vabbè, la divergenza sui Libertines era risaputa, e poi ormai ho smesso di trovarli fastidiosi, era che allora veramente era un'orticaria continua ogni volta che provavo ad ascoltarli.
Ma non è questo il punto.
Ti piace anche Mika magari?
No perchè oggi, facendomi forza, ho ascoltato buona parte del disco. E confermo l'impressione che mi ero fatto dalla prime 3 canzoni.
Che anzi, la prima e la seconda sono anche meglio di tutto il resto che ho ascoltato.
Quello che mi infastidisce è l'eccessivo essere ammiccante, ruffiano, piacione. Canzoni che tra scopo "commerciale" e scopo "artistico" in percentuale hanno il 100% di quello commerciale e lo 0% di quello artistico.
E il problema non sarebbe nemmeno questo in sé, perchè si sa che mi piacciono anche cose delle quali si potrebbe dire lo stesso. Onestamente, i Feeling hanno un qualche scopo artistico? E i Darkness? E le svariate cose di Robbie Williams che mi piacciono?
Qui però siamo veramente all'eccesso, all'esasperazione del concetto. Qui la piacioneria è veramente ostentata in modo troppo sfacciato. Qui abbiamo una serie di canzoni che pescano a piene mani dal repertorio dei successi da ascoltatori pecoroni. Qui c'è la discomusic anni 70, quella anni 80, la piano ballad, la canzone sempre basata sul piano ma un po' più frizzantina, lo stacchetto d'archi, la strofa parlata invece che cantata, i cori femminili, i cori con le voci dei bambini, il timbro di voce finto zuccheroso, quello impostato da figaccione, il falsetto. Qui si imita Daniel Powters, come lo stesso Robbie Williams, come i Savage Garden, come appunto anche i Darkness. E ripeto, il tutto si potrebbe dire delle cose commerciali che ho citato, ma almeno quelli sno uno svago piacevole ogni tanto, perchè mi fanno credere di fare così ma di non prendersi troppo sul serio, questo qui non fa nemmeno finta.