E' morta Franca Rame

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Micheal'sNewFan
00mercoledì 29 maggio 2013 15:32
AntonellaP85
00mercoledì 29 maggio 2013 15:54
Sono molto addolorata, è una perdita enorme per la cultura e la civiltà di questo Paese. Man mano stiamo perdendo quei punti di riferimento che hanno caratterizzato il '900 italiano, quei fari di civiltà....resta sempre più la feccia a dominare incontrastata...proprio ora che è stata approvata la Convenzione sul femminicidio se ne è andata....lei che ha fatto tanto per i diritti delle donne...un vero esempio di vita e di amore.

L'ultimo post del suo blog. Io mi sono commossa. www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/30/lettera-damore-a-dario...

CHI È DI SCENA…
Sono nata nel 1929.

Quando ero piccola, sette, otto anni, mi veniva in testa un pensiero che mi esaltava: morire.
Quando morirò?
Com’è quando si muore?
Come mi vestirò da morta?
Forse mamma mi metterà quel bel vestito che m’ha cucito lei di taffetà lilla pallido orlato da un bordino di pizzo d’oro.
“Sembri un angelo! Quanto è bella la mia bimba che compie gli anni!” mi diceva.
A volte mi stendevo sul lettone di mamma: vestito, calze, scarpe, velo bianco in testa, una corona del rosario tra le mani poste sul petto (tutta roba della Cresima), felice come una pasqua aspettavo che qualcuno mi venisse a cercare e si spaventasse…scoppiando in singhiozzi. “E’ mortaaa! Franchina è mortaaaaa?!” E tutti a corrermi intorno piangendo…arrivavano i vicini, il prete e tutti rosariavano in coro.
Arrivasse un cane di un cane. Nessuno spuntava.


Nell’attesa mi addormentavo.
Al risveglio ero incazzata nera.
“La prossima volta vi faccio vedere io!” bisbigliavo minacciosa.
Poi mi sgridavo: “Cattiva, sei cattiva!!! Dare un dolore così grande alla tua mamma. Vergognati! Con tutti il bene che ti vuole…”

“Ascoltami Franchina… – mi diceva mamma – ci sono delle regole nella vita che vanno rispettate, ogni giorno: non poltrire nel letto, la prima cosa che devi fare, come apri gli occhi è sorridere. Perché? Perché porta bene. La seconda correre in bagno, lavarti con l’acqua tiepida, orecchie comprese, velocemente, vestirti. Far colazione e via di corsa a scuola. Salutare con un sorriso le persone che conosci, se aggiungi al sorriso un ciao-ciao con la manina è ancora più gentile. Non dare confidenza ai maschi. Tenerli a rispettosa distanza. Non accettare dolci o regali da nessuno…specie se uomini. Non parlare mai con gli estranei. Mi raccomando bimba, non prendere freddo, d’inverno sempre la cuffietta di lana all’uncinetto con i pom-pom rosa che ti ha regalato la zia Ida…gli stivaletti rossi di Pia (mia sorella maggiore) che non le entrano più. Ti voglio bene-bene-bene.” Lo ripeteva tre volte con ardore perché mi si inculcasse bene nel cervello. “Fai attenzione a tutto…come attraversi la strada…guai se vai sotto a una macchina. Ti rompi tutta…ricordati che ci ho messo nove mesi a farti!”
Me ne andavo felice…Un po’ soprappensiero per quei nove mesi di lavoro per la mia mamma a farmi. E’ stata impegnata per un bel po’ di tempo…tutti quei mesi!
La vedevo intenta a mettere insieme i pezzi.

Ma dove li prendeva?
Forse c’eran dei negozi nascosti che li vendevano: “Vorrei due gambette con i piedini, due braccine con le manine, un corpicino, la testolina no…ho una bellissima bambola lenci di quando ero piccola…ci metto quella. “Chiederò a mamma, quando sarò più grande che mi spieghi come ha fatto a confezionarmi.

Ora siamo nel 2013. Da allora sono passati molti anni. Sono arrivata agli 84 il 18 luglio. Faremo una bella festa tutti insieme.
Quando Jacopo era piccolo, a Natale arrivavano regali da ogni parte…più i nostri.
Li posavamo tutti sul tavolone della sala da pranzo. Come il bimbo si svegliava lo si portava tenendolo in braccio davanti a tutto quello che aveva portato il Bambin Gesù. Ci si incantava a guardarlo.
Meraviglia, felicità, grida, risate. “Grazie Bambin Gesù…grazie!!!” gridava guardando verso il soffitto come fosse il cielo…poi seduto sul tappeto a scoprire e godersi i suoi giochi.
All’arrivo della torta con le candeline, non riuscivamo a convincerlo a soffiare per spegnerle.
“Lo devi fare! Soffia!!”
“Perché?”
“Perché cresci più in fretta! Soffia!”

Era un bimbo molto curioso e pensoso. Chiedeva sempre: e cosa vuol dire questo e perché no…Una volta sui 5 anni, stava appoggiato al davanzale del balcone su di una sedia con un filo in mano che agitava. “Che fai Jacopino?”
“Do da mangiare al vento…”
Ero un po’ preoccupata.

Mi diverto molto con le mie nipotine. Quando Mattea (la figlia di Jacopo) era piccola, sui sei anni e veniva a trovarci a Sala di Cesenatico a passare l’estate con noi, le preparavo una festa alla grande. Compravo al mercato di tutto…non che spendessi tanto. Nascondevo i regalini spargendoli nel giardino tra alberi e cespugli e via con il gioco del “freddo e caldo”: si girava di qua e di là…davo segnali dei nascondigli dicendo “fredddo… freddo… tiepidino caldino… caldo, caldissimo… oddio brucia!” Mattea infilava la manina nel cespuglio, trovava il pacchetto, si sedeva su prato e lo scartava mandando grida di gioia.
Una mia cara amica, Annamaria Annicelli aveva un grande negozio dove vendeva di tutto e mi regalò per Mattea un mare di Barbie con fidanzato Ken. Cartoncini con guardaroba completo: abiti per tutte le occasioni.
Come ogni estate per anni, arrivò la mia dolce bimba più bella che mai. Le sbatto un uovo con zucchero e cacao – la rusumàta si chiama a Milano – che le piace tanto. Se la mangia leccandosi i baffi.
“Vieni, andiamo a fare il gioco del caldo-freddo.”
Lancia un urlo di felicità.

Le avevo preparata una festa alla grande. E via che si parte: freddo… freddo… tiepidino… caldo… caldissimo! E dal cespuglio estrae una Barbie…poi un’altra…poi il fidanzato Ken, cartelle con abiti…ad un certo punto si lascia andare sull’erba sfinita: “E’ troppo nonna… è troppo!” Quando Jacopo, dopo tre mesi, veniva a prenderla era un momento triste per tutte e due. Ce ne stavamo abbracciate e silenziose in attesa della partenza. Saliva in macchina. La salutavo con la mano e mi scendevano le lacrime…pure lei piangeva. Cercavamo tutte e due di sorridere… ma si faceva fatica.
Una gran fatica.

Una volta, quando eravamo più giovani Dario ed io ci si faceva festa ai compleanni. Festa? Una festicciola…nulla di speciale. La torta, le candeline…dell’anno prima, qualche amica, amici…Ricordo invece un fantastico compleanno, il mio settantesimo a Sala di Cesenatico. Non mi aspettavo nulla di speciale. Invece…
Quella mattina mi svegliai un po’ tardi, Jacopo venne a prendermi in camera dicendomi che Dario aveva bisogno di me…Neanche la mattina del mio compleanno posso restare disoccupata…scendo le scale, esco in veranda, e lì mi trovo una folla con i musicisti che suonavano, clown e maschere e tanta gente, amici venuti da ogni parte, ci saranno state cento persone, tutti a cantare tanti auguri a te…Mi sono messa ad abbracciare tutti uno per uno…Erano veramente tanti, che a un certo punto mi sono dovuta sedere…Anche per l’emozione. Poi siamo andati a mangiare fuori, sul porto canale di Cesenatico, e anche lì c’erano parecchi amici che erano venuti a festeggiarmi. Ogni tanto mi stupisco di quanta gente mi voglia bene. È proprio una grande fortuna…

UNA STELLA SUL LETTO?!

Una volta mi piaceva guardare il cielo di notte. Specie in inverno. Sottozero il blu è più intenso. Le stelle spiccano come brillanti.
Preziose.
Ieri notte niente. Ce ne erano poche ma una ha attirato la mia attenzione era una stella senza luce, piatta come fosse di plastica opaca.
“Vieni qui” le ho detto… hai dei problemi? Ti vedo giù….” In un attimo eccola sul mio letto, senza nemmeno rompere i vetri della finestra.
La guardo incredula… non so come comportarmi…

UNA STELLA SUL LETTO?!

L’astro si rizza su una punta… prendendo colore lentamente.
Una luce iridescente illumina la mia stanza…ma non smargiassa di chi vuol strafare…appena appena per farsi notare.
“E’ così facile avere una stella vera in casa? Basta chiamarla?” penso. “E’ facile per forza… – mi risponde – sono te.”
“Sono una stella?” – dico senza meraviglia, anzi un po’seccata – mi stai prendendo per il sedere?” Avrei detto volentieri culo, ma non volevo darle confidenza.
“Dì pure culo cara, non mi scandalizzo…” e fa una risata a piena gola.
Una stella che dice culo e mi sghignazza dietro!
Ero scandalizzata! Non c’è più religione!
“Bigottona! Son qui per aiutarti… sono te, quindi la tua più grande amica. Sei giù di morale…hai pensieri fissi che ti fan dormire male. Perché vuoi ammazzarti?”
Mi manca il respiro. Un qualcosa mi sale lento dallo stomaco alla gola: un magone che mi soffoca.
“Lasciati andare… non trattenere le lacrime…ci sono io vicino a te…sono scesa apposta da lassù…tutta per te!”
Le lacrime non si fanno pregare, si rincorrono sulle mie guance una dopo l’altra. I singhiozzi escono strazianti anche se in realtà non si sentono.
Allunga una punta, quella di sinistra e mi fa una carezza.
Ma dai…sto sognando…la stella sul letto in punta di stella che mi accarezza con la sinistra…una stella mancina…Mio dio…ha pure 5 punte!
Una stella delle Brigate Rosse!

“Non stai sognando…conosco la ragione della tua voglia di morire ma solo se ne parli, se svisceriamo il problema insieme, lo risolviamo. Parola di Stella!”
Respiro profondamente. Sto per dire qualcosa che mi costa.
“Sono tanto triste perché sono disoccupata. Ho perso il mio lavoro.”
“Come hai perso il tuo lavoro? Sei dalla mattina alla sera al computer…scrivi, scrivi, scrivi senza alzare nemmeno gli occhi.”
“Sì lo so, ma questo non è il mio lavoro. Sono nata il teatro, a 8 giorni ero già in scena…ho sempre recitato. Da 8 giorni a 81 anni… avevamo in scena “L’anomalo bicefalo” una satira su Berlusconi. Ci divertivamo un sacco! Ma eravamo nell’’83… quanti anni son passati?”
“Ti stai dimenticando di Mistero buffo,….L’avete fatto tanto…”
“Sì hai ragione…ma ora non si fa più nemmeno quello.
Poi uno spettacolo ogni morte di vescovo, che ne muoiono pochissimi.

Sono felice di aiutare Dario che è il MIO TUTTO, curare i suoi testi, prepararli per la stampa, ma mi manca qualcosa… quel qualcosa che non mi fa amare più la vita.
È per questo che voglio morire.
Ma non so come fare.
Immersa nella vasca da bagno e tagliarmi le vene?
Poi penso allo spavento di chi mi trova in tutto quel rosso.
Buttarmi dalla finestra, ma sotto ci sono gli alberi e finisce che mi rompo tutta senza morire: ingessata dalla testa ai piedi.
Avvelenarmi con sonniferi…ci ho già provato una volta…tre, quattro pastiglie e acqua… avanti così per un po’ e mi sono addormentata con la testa sul tavolo…
Insomma, morire è difficilissimo!
A parte che mi ferma anche il dolore che darei a Dario a Jacopo alla mia famiglia, Nora, Mattea, Jaele (la più bella della famiglia) e tutto il parentado…alle amiche, amici.
Penso anche al mio funerale e qui, sorrido. Donne, tante donne, tutte quelle che ho aiutato, che mi sono state vicino, amiche e anche nemiche…vestite di rosso che cantano “bella ciao”.

Che tristezza essere disoccupata. “Hai messo in scena molti spettacoli che hanno avuto gran successo ed eri sola – prosegue la Stella…Tutta casa letto e chiesa, Parliamo di Donne, Sesso? Grazie tanto per gradire, Legami pure che tanto spacco tutto lo stesso, Il funerale del padrone, Il pupazzo giapponese, Michele ‘Lu Lanzone e altri ancora che non mi ricordo… dovrei andare su internet ma non ne ho voglia.
Perché non ne rimetti uno in scena?”
Ma…sono abituata con Dario…
L’ho conosciuto in palcoscenico nel ’51… abbiam fatto tourné, avuto successo… anche troppo. Dopo anni di fermo abbiam debuttato per due soli spettacoli in settembre del 2012 con “Picasso desnudo”.
E adesssssso? Ci metto sei S per sottolinearti bene il concetto. Adesso nulla! Nessun programma futuro. Deglutisco per mandar giù il magone
Dovresti aiutarmi tu Stella, dammi la forza… la voglia.
“Che piagnona! – mi urla, mi hai proprio rotto i…No, non lo posso dire perché lassù si incaz…Mamma mia solo parolacce mi vengono…è perché sono scesa in terra…qui ci si sporca!
Potresti mettere in scena un testo da recitarti tutto da sola…hai un mare di materiale a disposizione. Li conosco tutti i tuoi monologhi mai rappresentati.”
“Ma smettila, conosci i miei monologhi….”
“Certo, sono te!”
“Ah sì…Hai ragione…Sì, potrei farlo…ma poi penso a Dario la sera sperduto davanti alla tv…che se ne va a letto senza chiudere né tapparelle, né porta. Lo sento che si gira e rigira tra le lenzuola pensandomi…preoccupandosi e…quindi sto qui, accanto a lui. Lo amo tantissimo…ma sono proprio triste… infelice…ciao me ne vado…”
“Ma dove vai? Ti vuoi nascondere a piangere? Piangi qui piccola…tra le mie braccia…”All’improvviso si ingrandisce a vista d’occhio si trasforma in una coperta di lana morbida lucente e mi avvolge tutta. Un brivido di piacere attraversa il mio corpo…mi sento via via rilassata e sulla bocca mi spunta un sorriso…il più dolce della mia vita
Caro Dario tutto quanto ho scritto è per dirti che se non torno in teatro muoio di malinconia. Un bacio grande…

Keep the faith
00mercoledì 29 maggio 2013 17:28
Re:
AntonellaP85, 29/05/2013 15:54:

Sono molto addolorata, è una perdita enorme per la cultura e la civiltà di questo Paese. Man mano stiamo perdendo quei punti di riferimento che hanno caratterizzato il '900 italiano, quei fari di civiltà....resta sempre più la feccia a dominare incontrastata...proprio ora che è stata approvata la Convenzione sul femminicidio se ne è andata....lei che ha fatto tanto per i diritti delle donne...un vero esempio di vita e di amore.








si e aggiungo che mi ha sempre affascinato molto...



migi.mj
00mercoledì 29 maggio 2013 19:05

chapeau Franca Rame, fa' buon viaggo [SM=g27817]


Racconto intenso e commovente, sì....vero Anto
tagea
00mercoledì 29 maggio 2013 19:10
Ciao grande donna, fai buon viaggio!
(Miss Piggy)
00mercoledì 29 maggio 2013 19:24
Re: Re:
Keep the faith, 29/05/2013 17:28:




si e aggiungo che mi ha sempre affascinato molto...







Capirai lo sforzo [SM=x47979] : bella, intelligente, brillante..e una che scrive - tra gli altri - il testo che ha postato Anto.

Posso solo ripeterere il "Che Palle!" che ho emesso per Don Gallo [SM=g27813] !
Micheal'sNewFan
00mercoledì 29 maggio 2013 23:20
Re:
AntonellaP85, 29/05/2013 15:54:

Man mano stiamo perdendo quei punti di riferimento che hanno caratterizzato il '900 italiano, quei fari di civiltà....



Vero...è una delle prime cose che ho pensato appena ho saputo la notizia.
rosi@
00giovedì 30 maggio 2013 00:12
Mi dispiace molto. Riposa in pace Franca.
rossijack
00giovedì 30 maggio 2013 11:09
L'ho sempre ammirata per la sua coerenza ,bene rarissimo in questa societa',e per il suo coraggio,oltre che per la sua bravura,ovvio!Ricordo un suo intervento al Monnezza day,organizzato da Grillo a Napoli,in cui si discuteva di smaltimento di rifiuti e varie sull'argomento,chiaramente anche di camorra.L'intervento di Franca fu eccezionale,lesse una lettera scritta da lei che si rivolgeva ai camorristi che distruggono il territorio napoletano per sversare rifiuti tossici:disse uno per uno tutti i nomi dei camorristi,inviando ad ognuno un messaggio!Per un'azione del genere Saviano ha la scorta(non e' per Gomorra che ce l'ha,e' perche' nella piazza fece i nomi dei boss dicendo a loro di andare via!)ed io provai una forte emozione,mi dissi"che donna,non ha paura di esporsi!"
Bello anche il sodalizio affettivo-artistico-sociale creato col marito,6o anni insieme,sara' un dolore immenso per lui!
Non so se sapete che fu violentata da estremistri di destra che vollero punirla e lei ne fece un numero teatrale,se qualcuno lo trova in rete metta il link,per favore!
Come donna sono onorata che una di cosi' grande valore sia appartenuta al genere femminile!Grazie,Franca,per tutto! [SM=g27813]
Camila@
00giovedì 30 maggio 2013 11:23
Se n'è andata un'altra Donna straordinaria. Un grande esempio per la generazione di oggi.
Micheal'sNewFan
00giovedì 30 maggio 2013 13:22
Il sito della Feltrinelli le ha dedicato uno speciale:

http://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/Speciali/2013/Libri/FrancaRame.html
AntonellaP85
00giovedì 30 maggio 2013 14:48
Leggete questo schifo successo ieri al Tg2....bastardi: www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=44788&typeb=0&Usava-la-bellezza-fisica-finche-fu-stuprata-incredibile-Tg2-su...

Per non parlare di Libero di oggi...
AntonellaP85
00giovedì 30 maggio 2013 14:49
Re: Re: Re:
(Miss Piggy), 29/05/2013 19:24:




Capirai lo sforzo [SM=x47979] : bella, intelligente, brillante..e una che scrive - tra gli altri - il testo che ha postato Anto.

Posso solo ripeterere il "Che Palle!" che ho emesso per Don Gallo [SM=g27813] !




Come erano vicini sulla terra, lo sono anche adesso, ovunque siano...

Keep the faith
00giovedì 30 maggio 2013 14:55
Re:
AntonellaP85, 30/05/2013 14:48:

Leggete questo schifo successo ieri al Tg2....bastardi: www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=44788&typeb=0&Usava-la-bellezza-fisica-finche-fu-stuprata-incredibile-Tg2-su...

Per non parlare di Libero di oggi...



L'articolo di Libero è steso nel loro perfetto stile a metà tra un Topolino e una puntata di Amici...ma lo fanno per restare in sintonia con i loro lettori immagino...
hanno preso a pretesto la morte di Little Tony per sputare, in maniera a loro modo controculturare, su un presunto intellettualismo sinistrorso...
ed in effetti loro sono controculturali ma nell'accezione piu grammaticale del termine...
leggere certe cose porta una tristezza inenarrabile...




migi.mj
00giovedì 30 maggio 2013 17:01
Divina ironia....

www.youtube.com/watch?v=Ah6L8N6S0N0


E questo, che non ha bisogno di nessuna spiegazione
solo ammirazione per tanta forza.....

Lo stupro
www.youtube.com/watch?v=zzh7FmmNDAM

Sui vari articoli "contro" che ho letto, preferisco glissare
perchè diventerei assai volgare
[SM=g27826]
mi verrebbe da augurare a tali presunti signori le medesime "avventure" cosi da vedere poi se, "dopo", avrebbero ancora
la forza di parlare...............
ikaika
00giovedì 30 maggio 2013 21:15
R.I.P [SM=g27813]
rossijack
00giovedì 30 maggio 2013 21:21
Sono basita,ma che schifo questa gente!Ma come si puo' arrivare a buttare fango sulle persone in un modo cosi' indegno?
Libero,un giornale al veleno..e noi dobbiamo sopportare che lo Stato finanzi i giornali con milioni di euro ogni anno per scrivere queste meschinita'?Grillo ha ragione,lo sostiene da anni,via tutti i finanziamenti ai giornali!!! [SM=g27826]



Santoro,in questo momento,sta dicendo che quando in trasmissione c'era una donna che aveva bisogno di aiuto ,Franca lo chiamava e si offriva di aiutarla ,con la garanzia che lui non la nominasse,che tutto rimanesse segreto!Che donna! [SM=g27817]
(Miss Piggy)
00venerdì 31 maggio 2013 16:13
Grazie al cielo il "bel" servizio del Tg2 [SM=x47978] ha provocato da subito una sollevazione popolare.
Riporto qui il succo del discorso, nel caso col tempo sparisse l'articolo linkato da Anto. Libero finchè riesco me lo evito...

...nel pezzo tendeziosetto e giustificazionista si diceva testualmente: "Una donna bellissima Franca, amata e odiata. Chi la definiva un'attrice di talento che sapeva mettere in gioco la propria carriera teatrale per un ideale di militanza politica totalizzante; chi invece la vedeva coma la pasionaria rossa che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione. Finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci vollero 25 anni per scoprire i nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in prescrizione".


Ieri mi ha colpita molto leggere di Fo, incapace di versare una lacrima in occasioni di lutto, come tutti nella sua famiglia, che ricordava come in due mesi se ne fosse andata grandissima parte del suo mondo: Jannacci, Don Gallo, Franca.
Dario, tin bòta [SM=x3072554] !!!

Sempre a futura memoria lascio questa cronaca del funerale laico avvenuto stamattina.


Jacopo Fo: 'Dio c'e', e' comunista e femmina'

Corteo tra applausi e cori 'Bella ciao'. Dario Fo, una piece per il commiato. Attrice sepolta di fianco a Jannacci

31 maggio, 15:08
ROMA - Tra gli applausi e cori di 'Bella ciao' è partito il corteo con il feretro dell'attrice Franca Rame, diretto al Teatro Strehler di Milano. Tra gli altri il giornalista Gad Lerner ha trasportato sulle spalle la bara dalla camera ardente all'auto. Mentre Dario Fo segue il corteo in auto, in prima fila, accanto al figlio Jacopo, ci sono Lerner, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, la moglie Cinzia Sasso e lo scrittore Stefano Benni. Alcuni milanesi hanno portato bandiere con il volto di Che Guevara, uno striscione con 'Il quarto Stato' di Pellizza da Volpedo e cartelli con scritte come questa: 'La miglior donna che ci ha rappresentati'.

FRANCA RAME: A SALUTARLA ANCORA DONNE IN ROSSO COME VOLEVA - Tantissime persone sono arrivate al Piccolo di Milano per rendere omaggio a Franca Rame, soprattutto donne con indosso qualche indumento rosso come aveva chiesto l'attrice, moglie del Nobel Dario Fo. La camera ardente è stata aperta tutta la notte. Stamattina il feretro è stato portato davanti al Teatro Strehler per l'ultimo saluto. Anche l'addio al Piccolo Teatro era un desiderio di Franca Rame. "E' normale, doveroso - ha spiegato il direttore Sergio Escobar - ed era un suo desiderio. Me l'ha detto Dario quando sono andato a trovarlo". Diverse persone hanno lasciato dei fiori davanti alla bara, qualcuno pure una copia del Manifesto con il titolo 'Bella Ciao'.

CORTEO FUNEBRE ALLO 'STREHLER', LUNGHI APPLAUSI - Una giacca, una sciarpa, una borsa, comunque qualcosa di rosso per ogni donna e poi il coro continuo dell'inno partigiano 'Bella ciao': di fronte al teatro Strehler, dove si tiene il funerale laico, è tutto come aveva chiesto Franca Rame per il suo commiato. Migliaia le persone in piazza, uomini e soprattutto donne, e tanti giovani, soprattutto quelli di movimento, arrivati con un camioncino. Lunghi gli applausi all'arrivo allo Strehler del corteo partito dal Piccolo di via Rovello, dove era stata allestita la camera ardente. All'ingresso del teatro i gonfaloni delle istituzioni e tanti fiori sotto una gigantografia di Franca Rame sul palco.

PISAPIA, BRAVA, ANCHE OGGI HAI RIEMPITO PIAZZA - "Franca, sei stata e sei proprio brava, anche oggi hai riempito la piazza". Così il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, con la fascia tricolore, ha reso omaggio dal palco allestito davanti al Teatro Strehler per Franca Rame. Davanti a migliaia di persone ha ricordato il coraggio dell'attrice, la sua indignazione e la sua "voglia di combattere l'ingiustizia". "Questa è Franca - ha aggiunto - che piangiamo e rimpiangiamo". Secondo il sindaco, però, non c'é solo da pensare a quanto mancherà: "Vogliamo ricordare cosa hai fatto e hai lasciato. Sei stata una donna coraggiosa, libera e forte e guardiamo alla tua forza per essere più forti".

DARIO FO, UNA PIECE PER IL COMMIATO - Aveva promesso che sarebbe stato un commiato e non un'orazione funebre. Ed è stato di parola: di fronte alle migliaia di persone riunite davanti al teatro Strehler per l'ultimo saluto a Franca Rame, Dario Fo ha ricordato la moglie interpretando per lei un monologo "pertinente alla situazione drammatica che stiamo vivendo in questi giorni io e Jacopo". La piece, che ieri il premio Nobel aveva postato sul blog dell'amico Beppe Grillo, si basa "su alcuni testi apocrifi dell'Antico Testamento, dove la Genesi è raccontata in modo molto diverso. Da uno di questi testi - ha detto Fo - Franca aveva tratto un racconto che vi voglio far conoscere in anteprima". Il monologo, interpretato come solo Fo sa fare, è una reinterpretazione della creazione di Adamo ed Eva, con la donna creata per prima ed entrambi posti dal Creatore di fronte alla scelta tra due alberi: i frutti di uno danno l'eternità, le mele dell'altro portano alla conoscenza, alla sapienza, al dubbio. Immediata la decisione di Eva: "Dell' eternità non mi interessa, invece conoscere, sapere, avere dubbi mi gusta assai". Come a teatro, Fo ha seguito la regola che vuole che "quando hai concluso non devi dire altre parole. Saluta e pensa che quella gente se l'hai accontentata nei sentimenti e nell'affetto ti sarà riconoscente".

JACOPO FO, DIO C'E', E' COMUNISTA E FEMMINA - "Dio c'é ed è comunista. Si sono estinti i dinosauri e si estingueranno anche queste persone che non conoscono amore e dignità. Dio non solo è comunista, ma è femmina": così tra gli applausi Jacopo Fo ha concluso il suo intervento alla commemorazione della madre, Franca Rame. Un intervento in cui ha voluto sottolineare l'importanza di ciò che ha fatto. "Mia madre ha fatto qualcosa per gli altri", ha detto ricordando l'impegno per chi aveva meno, per migliorare le condizioni delle carceri. Ha anche ricordato quando è stata "rapita e massacrata dai fascisti". "Mia madre - ha spiegato - ha avuto il coraggio di raccontare questa storia e non è stato facile per lei". Jacopo Fo ha detto che ci sono dei "compagni delusi" perché dicono che non è stato fatto nulla in 40 anni, ma "non è vero". "Quaranta anni fa - ha aggiunto - era peggio ed abbiamo lottato".

'L'INTERNAZIONALE' CHIUDE LA COMMEMORAZIONE - Si è conclusa sulle note dell'Internazionale, espressamente richiesta dalla famiglia alla banda degli ottoni, la commemorazione funebre per Franca Rame, seguita da migliaia di persone che si sono radunate di fronte al teatro Strehler di Milano, dove la salma dell'attrice era arrivata in corteo dal Piccolo di via Rovello, che ospitava la camera ardente. Durante la commemorazione hanno ricordato l'attrice prima il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, poi tra sventolii di sciarpe rosse e cori partigiani Jacopo e Dario Fo.

FRANCA RAME SEPOLTA AL FAMEDIO DI FIANCO A JANNACCI - 'Chi ha rubato i fiori del presidente Napolitano?': avvolto dall'abbraccio delle nipoti, Dario Fo cerca di alleggerire con una battuta il dolore dei suoi cari prima della tumulazione della sua Franca, la cui salma è stata posta nel famedio del cimitero monumentale, al fianco della tomba di Enzo Jannacci. Al momento della tumulazione, il centinaio di persone presenti ha intonato 'bella ciao' come aveva auspicato l'attrice e come ha chiesto lo stesso Fo. Al termine del coro partigiano un lungo e forte applauso ha salutato Franca Rame e le tante persone presenti hanno avvolto Dario e Jacopo con il loro affetto.

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