E' giusto fare il Presepe?

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augure
00domenica 12 dicembre 2004 11:50
Fate il presepe, non offende i ragazzi islamici
Forse i presidi e gli insegnanti che nel nome del relativismo culturale hanno ritenuto opportuno abolire il presepe, l’alberello e Babbo Natale nelle scuole italiane, per non urtare una supposta suscettibilità degli studenti musulmani, non conoscono i versetti del Corano (Sura III 45-46) che recitano: «E quando gli angeli dissero a Maria: O Maria, Dio t’annunzia la buona novella d’una Parola che viene da Lui, e il cui nome sarà il Messia, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell’altro e uno dei più vicini a Dio. Ed egli parlerà agli uomini dalla culla come un adulto, e sarà dei Buoni».
Perché se lo conoscessero saprebbero che l'Islam, al pari del cristianesimo, venera Gesù e Maria e riconosce il dogma dell'immacolata concezione. Capirebbero che proprio la festa del Natale potrebbe rappresentare uno straordinario momento di condivisione spirituale, di partecipazione religiosa e di intesa umana tra cristiani e musulmani. E che proprio la scuola, la sede istituzionale e ideale dove si forgiano la mente e l'animo delle future generazioni, dovrebbe esaltare la festa di Natale rendendolo un passo saliente verso il traguardo della comune civiltà dell'uomo.
La condivisione della spiritualità è un dato di fatto tra le tre grandi religioni monoteiste rivelate dal momento che credono negli stessi profeti. A Hebron le tombe di Abramo, Isacco e Giacobbe sono venerate da ebrei, cristiani e musulmani, anche se vi accedono da due ingressi separati. Due portoni distinti erano presenti anche nella chiesa di Damasco dove è custodita la reliquia di San Giovanni Battista, venerata da cristiani e musulmani, prima che si trasformasse interamente nella moschea Omayyade dove nel maggio 2001 papa Wojtyla entrò per la prima volta raccogliendosi in meditazione affiancato dalle maggiori autorità islamiche siriane. In Egitto esistono una decina di santuari mariani, edificati nei luoghi dove si ritiene abbiano sostato Gesù, Maria e Giuseppe durante la loro fuga dalla Terra santa, e dove annualmente si recano in pellegrinaggio cristiani e musulmani.
Ebbene anche il Natale, proprio nella culla del cattolicesimo, potrebbe trasformarsi nella festa probabilmente più significativa della condivisione spirituale tra cristiani e musulmani. Ci sono degli esempi illuminanti. A Nazareth i musulmani preparano l'albero di Natale per condividere la festa dei loro fratelli cristiani. Nel 1995 Yasser Arafat che era un fervente musulmano praticante, dopo il matrimonio con la cristiana Suha al Tawil, partecipò alla messa di Natale nella chiesa della Natività a Betlemme. E quando gli integralisti islamici lo criticarono, lo stesso mufti (massima autorità giuridica islamica) dei palestinesi, lo sheikh Al Alami, disse che i musulmani possono partecipare alla messa di Natale.
E non a caso è Feras Jabareen, l'imam della moschea di Colle Val d'Elsa, un palestinese con cittadinanza israeliana, un musulmano praticante con un radicato rispetto per la fede altrui, a sottoscrivere l'iniziativa della festa del Natale condivisa da cristiani e musulmani: «Gesù e Maria fanno parte della nostra religione e della nostra devozione. Il Natale deve diventare un momento di incontro, di riflessione e anche di integrazione». Aggiunge una puntualizzazione: «Ritengo doveroso che i musulmani partecipino con i loro fratelli cristiani alla gioia del Natale come festa tradizionale, ovvero che registra un evento, non come festa religiosa poiché nel Corano si specifica che le feste religiose sono due, l'Id al Fitr che segna la fine del Ramadan e l'Id al Adha dopo il pellegrinaggio alla Mecca».
Un altro imam illuminato italiano, Yahya Pallavicini, si spinge oltre ammettendo che «esiste un limite culturale che impedisce di considerare il Natale come una festa anche musulmana», ma che questo limite potrebbe essere superato proprio dalle comunità islamiche d'Europa.
Un tentativo fatto dal premio Nobel per la letteratura, l'egiziano Nagib Mahfuz, nell'incantevole racconto breve Il Paradiso dei bambini scritto nel 1969 (tradotto in italiano nel volume L'Altro Mediterraneo, Antologia di scrittori arabi del Novecento a cura di Valentina Colombo, Mondadori). Una bambina musulmana confessa ai genitori la sua passione per la compagna di classe Nadia, una cristiana, lamentando il fatto che vengono separate nell'ora di religione. Ingenuamente chiede: «Se mi faccio cristiana sto sempre con lei?». Il padre risponde: «Ogni religione è buona. I musulmani adorano Dio, i cristiani pure». E lei: «Perché lei lo adora in una stanza e io in un'altra?». Il papà taglia corto: «Chi lo adora in un modo, chi lo adora in un altro». Ma alla fine, dopo un serrato e logorante interrogatorio su Dio, Gesù, la vita e la morte, la bambina musulmana conclude irremovibile: «Voglio stare sempre con Nadia!». E chiarisce: «Anche nell’ora di religione!».
E' in definitiva il trionfo dell’umanità sul dogmatismo, dell'illuminismo sul fanatismo. Ed è questo lo spirito che dovrebbe ispirare la percezione del Natale come festa condivisa da cristiani e musulmani. Nel rispetto di una tradizione millenaria che salvaguarda un'identità cristiana autoctona e recependo un'interpretazione riformista dell'islam all'insegna della cultura della vita e della pacifica convivenza.

Magdi Allam



augure
00domenica 12 dicembre 2004 11:59
Io credo sia assolutamente sbagliata questa psicosi collettiva, che sta rendendo noi Italiani delle marionette che non capiscono più la differenza tra giusto e sbagliato.
Un anno fa si discuteva dell'assurda possibilità di levare il Crocefisso dai muri, nei luoghi pubblici.
Quest'anno si è esagerato, e parer mio, con la discussinone sul "Fare o meno il Presepe", ma soprattutto, si è arrivati a togliere le immagini simbolo del Natale Cristiano, come il Bambin gesù, per metterci Capuccetto Rosso.
Va bene rispettare la religione altrui, ma non si starà esagerando?
Se andiamo avanti di questo passo, non si dovrà più scrivere al confine "Benvenuti in Italia", ma "Benvenuti dove vi pare a voi"...tanto di tradizioni non ne evremo più!!!
Tra poco vorranno discutere se abolire la pizza, demolire il Colosseo o il Duomo di Milano, cancellare la Pasqua (AAA è la festa più importante per noi Cristiani)....
Non è ora di finirla?


[SM=x240572]
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[Modificato da augure 12/12/2004 12.00]

Jack8321
00domenica 12 dicembre 2004 14:01
Per me è un'errore togliere il presepio, proprio perchè la relegione mussulmana dice che gesù è un profeta non si deve togliere.
A volte il troppo rispetto porta a fare errori del genere, bisogna prima chiedere agli interessati se da fastidio e se è il caso si toglie.
augure
00domenica 12 dicembre 2004 15:11
Re:

Scritto da: Jack8321 12/12/2004 14.01
Per me è un'errore togliere il presepio, proprio perchè la relegione mussulmana dice che gesù è un profeta non si deve togliere.
A volte il troppo rispetto porta a fare errori del genere, bisogna prima chiedere agli interessati se da fastidio e se è il caso si toglie.



Si toglie?
Mi dispiace Jack, ma non sono assolutamente d'accordo con te.
Io sono dell'opinione che gli stranieri che vengono nel nostro paese debbano adattarsi alle nostre abitudini e cultura.
Coloro che vanno all'estero dovrebbero già sapere che sarà così. Adattarsi è la prima regola se desiderano vivere in una nazione che non sia la loro.
Ne il Crocefisso, ne il Presepe sono simboli offensivi, o che in qualche modo possono "urtare" la loro sensibilità etica e morale.
La mia idea è dunque questa: Noi siamo così, con questa cultura e queste tradizioni, se gli va bene, ok, altrimenti che se ne tornino a casa loro.

Akane Tendo86
00domenica 12 dicembre 2004 15:14
innanzitutto vorrei dire.... io sono di napoli e qui il presepe è NAPOLI credente o non credente che tu sia.... li esportimao dappertutto, e li facciamo perfino alle famiglie reali europee... è un ARTE!!!!

io nn sono credente, eppure per uan questione di rpincipio quese pretese nn le sopporto perchè se noi andassimo nei paesi mussulmani a chidere di eliminare ad esempio il velo per le donne, ci caccerebbero via a pedate

PAESE CHE VAI USANZE CHE TROVI è PER RISPETTO LE DEVI RISPETTARE!!!!!!!
Jack8321
00domenica 12 dicembre 2004 15:15
Re: Re:

Scritto da: augure 12/12/2004 15.11


Si toglie?
Mi dispiace Jack, ma non sono assolutamente d'accordo con te.
Io sono dell'opinione che gli stranieri che vengono nel nostro paese debbano adattarsi alle nostre abitudini e cultura.
Coloro che vanno all'estero dovrebbero già sapere che sarà così. Adattarsi è la prima regola se desiderano vivere in una nazione che non sia la loro.
Ne il Crocefisso, ne il Presepe sono simboli offensivi, o che in qualche modo possono "urtare" la loro sensibilità etica e morale.
La mia idea è dunque questa: Noi siamo così, con questa cultura e queste tradizioni, se gli va bene, ok, altrimenti che se ne tornino a casa loro.




non si deve togliere augure
augure
00domenica 12 dicembre 2004 15:28
Re: Re: Re:

Scritto da: Jack8321 12/12/2004 15.15


non si deve togliere augure



[SM=g27820] Dunque non ho capito nulla?? [SM=g27825]
Aldilà di togliere o meno...sinceramente a me, non interessa neppure sapere cosa ne pensano.
Tu sei molto più buono di me [SM=g27823]

Nemes87
00sabato 18 dicembre 2004 12:09
(non ho letto tutte le risposte quindi magari dico del già detto)
io credo che non sia giusto nè fare il presepe a scuola nè appendere crocefissi a destra e a manca. intendiamoci, non lo trovo nemmeno un'atrocità! vedere il crocefisso non mi urta minimamente, non sono così stupida da provare fastidio per un simbolo su un muro. piuttosto mi dà fastidio quello che sta dietro a quel simbolo. perchè in una scuola statale laica deve essere appeso un simbolo religioso? il problema secondo me non è la presenza di altri culti; la cosa importante è lasciare libero chiunque di aderire alla religione che preferisce, se proprio ci tiene a aderire a una religione, e la presenza di una maggioranza cattolica in questo momento non lo impedisce a nessuno.
ma il crocefisso a scuola è una stronzata perchè la chiesa cattolica, in teoria, dovrebbe essere una cosa a sè stante. e una stronzata ancora + grossa è l'insegnamento della religione cattolica a scuola... se uno vuol credere, fare il presepe in sala da pranzo, appendere il crocefisso nella sua cameretta, andare a catechismo, benissimo, mi fa piacere (più o meno...[SM=g27829] ), ma perchè a scuola? nello stesso modo è assurdo che non sia legale l'eutanasia, per concetti religiosi alla fine... ma non divaghiamo.

e se qualche ottuso come un pizzaiolo con cui ho quasi fatto a botte l'altra sera pensasse che qua noi si deve difendere la nostra cultura dagli islamici cattivi terroristi, gli risponderei che, oltre a guardare meno tv e pensare un po' di + (siam sempre stati noi a andare a rompere i coglioni agli arabi, dalle crociate alle recenti guerre...), dovrebbe considerare che forse sarebbe meglio che, se veramente siamo superiori a loro, dovremmo comportarci un po' meglio... non attaccarci alla nostra religione e conservare tutte le usanze a lei legata tipo il crocefisso (che sarà meglio del velo, ma alla fine il princiopio è quello... è una nostra usanza religiosa, dobbiamo mantenerla e difenderla), ma evolverci, laicizzare completamente il nostro stato in modo che tutti possano professare il loro culto in santa pace, come non accadrebbe a noi in un paese islamico...
augure
00lunedì 20 dicembre 2004 11:08
Re:

Scritto da: Nemes87 18/12/2004 12.09
(non ho letto tutte le risposte quindi magari dico del già detto)
io credo che non sia giusto nè fare il presepe a scuola nè appendere crocefissi a destra e a manca. intendiamoci, non lo trovo nemmeno un'atrocità! vedere il crocefisso non mi urta minimamente, non sono così stupida da provare fastidio per un simbolo su un muro. piuttosto mi dà fastidio quello che sta dietro a quel simbolo. perchè in una scuola statale laica deve essere appeso un simbolo religioso? il problema secondo me non è la presenza di altri culti; la cosa importante è lasciare libero chiunque di aderire alla religione che preferisce, se proprio ci tiene a aderire a una religione, e la presenza di una maggioranza cattolica in questo momento non lo impedisce a nessuno.
ma il crocefisso a scuola è una stronzata perchè la chiesa cattolica, in teoria, dovrebbe essere una cosa a sè stante. e una stronzata ancora + grossa è l'insegnamento della religione cattolica a scuola... se uno vuol credere, fare il presepe in sala da pranzo, appendere il crocefisso nella sua cameretta, andare a catechismo, benissimo, mi fa piacere (più o meno...[SM=g27829] ), ma perchè a scuola? nello stesso modo è assurdo che non sia legale l'eutanasia, per concetti religiosi alla fine... ma non divaghiamo.

e se qualche ottuso come un pizzaiolo con cui ho quasi fatto a botte l'altra sera pensasse che qua noi si deve difendere la nostra cultura dagli islamici cattivi terroristi, gli risponderei che, oltre a guardare meno tv e pensare un po' di + (siam sempre stati noi a andare a rompere i coglioni agli arabi, dalle crociate alle recenti guerre...), dovrebbe considerare che forse sarebbe meglio che, se veramente siamo superiori a loro, dovremmo comportarci un po' meglio... non attaccarci alla nostra religione e conservare tutte le usanze a lei legata tipo il crocefisso (che sarà meglio del velo, ma alla fine il princiopio è quello... è una nostra usanza religiosa, dobbiamo mantenerla e difenderla), ma evolverci, laicizzare completamente il nostro stato in modo che tutti possano professare il loro culto in santa pace, come non accadrebbe a noi in un paese islamico...



Spiegami questo concetto.....
Murdock FBC
00lunedì 20 dicembre 2004 12:30
Re:

Scritto da: Nemes87 18/12/2004 12.09
(non ho letto tutte le risposte quindi magari dico del già detto)
io credo che non sia giusto nè fare il presepe a scuola nè appendere crocefissi a destra e a manca. intendiamoci, non lo trovo nemmeno un'atrocità! vedere il crocefisso non mi urta minimamente, non sono così stupida da provare fastidio per un simbolo su un muro. piuttosto mi dà fastidio quello che sta dietro a quel simbolo. perchè in una scuola statale laica deve essere appeso un simbolo religioso? il problema secondo me non è la presenza di altri culti; la cosa importante è lasciare libero chiunque di aderire alla religione che preferisce, se proprio ci tiene a aderire a una religione, e la presenza di una maggioranza cattolica in questo momento non lo impedisce a nessuno.
ma il crocefisso a scuola è una stronzata perchè la chiesa cattolica, in teoria, dovrebbe essere una cosa a sè stante. e una stronzata ancora + grossa è l'insegnamento della religione cattolica a scuola... se uno vuol credere, fare il presepe in sala da pranzo, appendere il crocefisso nella sua cameretta, andare a catechismo, benissimo, mi fa piacere (più o meno...[SM=g27829] ), ma perchè a scuola? nello stesso modo è assurdo che non sia legale l'eutanasia, per concetti religiosi alla fine... ma non divaghiamo.

e se qualche ottuso come un pizzaiolo con cui ho quasi fatto a botte l'altra sera pensasse che qua noi si deve difendere la nostra cultura dagli islamici cattivi terroristi, gli risponderei che, oltre a guardare meno tv e pensare un po' di + (siam sempre stati noi a andare a rompere i coglioni agli arabi, dalle crociate alle recenti guerre...), dovrebbe considerare che forse sarebbe meglio che, se veramente siamo superiori a loro, dovremmo comportarci un po' meglio... non attaccarci alla nostra religione e conservare tutte le usanze a lei legata tipo il crocefisso (che sarà meglio del velo, ma alla fine il princiopio è quello... è una nostra usanza religiosa, dobbiamo mantenerla e difenderla), ma evolverci, laicizzare completamente il nostro stato in modo che tutti possano professare il loro culto in santa pace, come non accadrebbe a noi in un paese islamico...


[SM=x240582]
Gepido
00lunedì 20 dicembre 2004 20:39
Re:

Scritto da: Nemes87 18/12/2004 12.09

e se qualche ottuso come un pizzaiolo con cui ho quasi fatto a botte l'altra sera...

[SM=x240582] io invece sarei molto curioso di sapere che t'aveva fatto il pizzaiolo x prenderlo a botte...[SM=g27820]
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