E' una Juve Caserta in fase crescente

La giornata di oggi segna ufficialmente il ritorno della Juve a Caserta, il ricongiungimento alla città, al calore dei tifosi, alla vibrante passione cittadina. Dopo due settimane di ritiro ad Atina e dopo il primo torneo precampionato la truppa bianconera è tornata stamane in palestra con doppia seduta di allenamento; oggi così come per tutta la settimana fino a sabato quando Frosini e compagni, dopo una breve seduta in mattinata, partiranno alla volta di Veroli per prendere parte al secondo torneo di un impegnativo mese di settembre. Nel frattempo da Lecce sono arrivati i primi segnali da parte della nuova Juve, per quel che si è potuto vedere. I bianconeri, infatti, visti gli eventi di domenica con la rottura di uno dei canestri che ha impedito il proseguimento del torneo, non hanno potuto disputare la finalissima contro Teramo aggiudicandosi il trofeo soltanto dopo una mini lotteria del tiro da tre punti. Una partita, però, la Juve l’ha giocata, e l’ha vinta, sabato in semifinale contro i cugini napoletani. Ed è da quella partita che coach Frates ha potuto fare un primo, veloce e provvisorio bilancio della situazione. Quella vista contro Napoli è stata una Juve non molto precisa nelle conclusioni, ma è evidente che si è trattato semplicemente di imprecisione, a volte anche di sfortuna, visto che i tiri erano sempre molto puliti, cercati e trovati dopo una buona gestione del possesso e un’ottima circolazione di palla. Bene anche in difesa nonostante lo staff tecnico non abbia ancora lavorato su questo aspetto, ma ciò che ha colpito particolarmente è stata la condizione fisica della squadra, nel caso di alcuni atleti davvero smagliante, sicuramente al di sopra di ogni più rosea aspettativa se consideriamo il fatto che siamo ad un mese quasi esatto dall’inizio. Incoraggianti segnali sono arrivati dagli americani; Butler, Foster e soprattutto Slay si sono molto ben comportati, a parte qualche ovvia sbavatura, comprensibilissima in questo momento della preparazione. Discorso a parte merita Guillermo Diaz. Il portoricano, eletto anche miglior giocatore del torneo, ha deliziato la platea salentina con giocate spettacolari, con quella sua falcata che sembra quasi sfiori appena il parquet con i piedi. Una schiacciata devastante in azione personale e un alley oop su assist di Butler sono soltanto due perle di una prestazione superlativa; ed era soltanto la prima. Non bisogna, poi, dimenticare chiaramente la prestazione molto positiva anche dei lunghi Frosini e Brkic e di un Fabio Di Bella molto lucido e presente, subentrato a partita in corso al posto di Butler gravato di falli e subito padrone della situazione con assist e contropiede che sono, poi, i pezzi grossi del suo repertorio personale. La Juve, dunque, vince, convince e si diverte. Si vede lontano un miglio il sorriso, la tranquillità, la spensieratezza stampati sui volti dei giocatori bianconeri che si apprestano ad affrontare un campionato difficile ed impegnativo, ma con la consapevolezza di potersi togliere qualche bella soddisfazione. Nel frattempo la Juve, come detto, si prepara al secondo torneo, il “Memorial Zeppieri” di Veroli, che avrà luogo nel piccolo centro del frusinate il prossimo weekend. I bianconeri scenderanno in campo nella prima semifinale con Rieti, mentre nella seconda semifinale si affronteranno i padroni di casa guidati da coach Trinchieri e la Carife Ferrara. E sabato i bianconeri potranno assaporare per la prima volta quest’anno il poter giocare al cospetto dei propri tifosi visto il primo, vero esodo della stagione che si prevede da parte dei supporters casertani.