E' morto Steve Jobs

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djufo
00giovedì 6 ottobre 2011 07:28
il papà di Apple
Da Repubblica.it:


Steve Jobs non ce l'ha fatta

è morto il fondatore della Apple. Uno scarno comunicato dell'azienda rivela al mondo la scomparsa di uno dei simboli dell'era digitale. Poche settimane fa aveva dovuto rinunciare ad ogni incarico nel gruppo che aveva creato





SAN FRANCISCO - E' uno scarno comunicato della sua azienda, la Apple di Cupertino, che dà la notizia attraverso l'Associated Press: "Steve Jobs è morto". Il fondatore della Mela, l'uomo che ha "creato due volte" il marchio-simbolo della nostra èra digitale, all'età di 56 anni ha perso l'ultima battaglia: quella contro il cancro al pancreas che lo aveva colpito una prima volta nel 2004. Jobs si era già ritirato da ogni incarico operativo, il 24 agosto aveva abbandonato anche l'incarico formale di presidente di Apple lasciandolo al suo braccio destro Tim Cook. Era il segno che ormai le speranze per lui erano esigue.

L'ultima apparizione in pubblico risale al 7 giugno: a sorpresa Jobs si era presentato a una seduta del consiglio comunale di Cupertino (sede di Apple, nella Silicon Valley californiana) per presentare il progetto del nuovo campus aziendale. Dopo quella data di lui erano circolate solo delle foto sui tabloid americani, forse apocrife: lo ritraevano come l'ombra di se stesso, magrissimo, spettrale. Un fantasma rispetto allo "showman" che aveva incantato i consumatori del mondo intero seducendoli fino all'adozione universale dell'iPod, di iTunes, dell'iPhone, dell'iPad. La sofferenza dei suoi ultimi mesi di vita aveva perfino fatto sperare in un'impossibile riconciliazione col padre
Abdulfattah Jandali, un siriano-americano che lo aveva abbandonato ai genitori adottivi Paul e Clara Jobs di Mountain View (California).

Steve Jobs aveva detto di no a quell'estremo tentativo di riavvicinamento del padre biologico, come se quella sofferenza lacerante della sua infanzia a San Francisco volesse conservarla intatta e portarla con sé fino alla fine. Scompare l'uomo che ha rivoluzionato l'informatica, la telefonìa mobile, e prometteva di fare altrettanto con il consumo di notizie, la lettura. Sotto la sua guida
Apple, che vent'anni fa sembrava a rischio di estinzione, è diventata la prima azienda hi-tech del mondo in valore di Borsa, davanti a Google e Microsoft. L'avventura di Jobs comincia nel 1976 quando fonda Apple insieme con Steve Wozniak e Ronald Wayne. Fin dall'inizio si distingue come uno dei pionieri del personal computer, ma nella prima fase Apple non riesce a diventare più di un'azienda di nicchia di fronte a giganti come Ibm e Microsoft.

Le difficoltà spingono Jobs a chiamare al timone di Apple nel 1983 John Sculley, ex chief executive di Pepsi Cola. Tra i due i rapporti si guastano presto e Jobs lascia l'azienda nel 1985, in coincidenza con un'ondata di licenziamenti. Ha inizio la sua lunga "traversata del deserto", durante la quale Jobs si cimenta anche col cinema d'animazione lanciando la Pixar che sarà poi venduta alla Disney. Il ritorno di Jobs alla Mela di Cupertino avviene sul finire del 1996 quando viene richiamato in soccorso dell'azienda che appare quasi moribonda. E' in questa seconda fase che Jobs dà il meglio di se stesso in tutti i campi: non solo nell'innovazione tecnologica e di
prodotto, ma anche nel suo talento di guru, comunicatore e venditore, fino a diventare quasi il capo di una "religione laica" con seguaci nel mondo intero. Già nella prima fase con il Macintosh (1984) Apple si era distinta per due qualità originali: la semplicità e modernità degli interfaccia grafici; la cura per il design di un prodotto come il pc che all'epoca aveva un'immagine dimensione esclusivamente funzionale e utilitaristica.

Queste stesse qualità ritornano in modo esponenziale nella "seconda Apple" sotto la guida di Jobs, con invenzioni come l'iPod, iPhone, iPad, oltre che nella nuova gamma dei computer iMac. In ciascuno dei settori dove ha sfondato, Jobs non ha inventato prodotti genuinamente nuovi: prima di lui esistevano il pc, lo smart-phone, i lettori digitali di musica mp3 nonché i tablet per leggere e-book e giornali come il Kindle. In ciascuno di questi settori però lui ha imposto dei trend, delle trasformazioni profonde nel modo di navigare Internet, ascoltare musica o leggere i giornali. Ha rivoluzionato anche l'esperienza commerciale inventando gli Apple Store, luoghi di ritrovo che oggi segnano l'omogeneizzazione di una cultura globale da San Francisco a Pechino.
(06 ottobre 2011)

guncannone
00giovedì 6 ottobre 2011 08:31
addio genio!
edward mass
00giovedì 6 ottobre 2011 10:20
:rip: Steve
Il Modellista
00giovedì 6 ottobre 2011 11:07
Prova che il fisico e la mente non vanno mai di paripasso.

Addio
mazingerobot
00giovedì 6 ottobre 2011 12:38
mi dispiace tanto umanamente...devo però dire che non ho mai acquistato uno dei suoi aggeggini costosissimi e non credo lo farò a breve, non mi attirano
BoY.DuKe
00giovedì 6 ottobre 2011 13:13
concordo con mazingerrobot.
mi dispiace per la persona, ma quello che rappresentava non mi tange, non ho mai avuto a che fare con i suoi prodotti, li ritengo davvero troppo costosi e non idonei alla mia concezione di informatica;
non sono per tutti (ok ci sono i finanziamenti, ma sinceramente indebitarmi per mesi per avere un prodotto che diventa vecchio in 1 anno, non lo trovo sensato), poi è controproducente specialmente per l'informatizzazione dei paesi in via di sviluppo. è molto piu proibitiva di microsoft.

ha dato una svolta al mercato del consumo di massa, ma quella che sta diventando non è piu l'informatica che mi appassiona. solo linux mi sta risvegliando la passione di un tempo.


e comunque sia lo ritengo un genio, dato che è riuscito a dare una rivoluzione cosi ampia nell'informatica. mi spiace però che il suo successo non puo piu goderselo. questo per capire quanto servono i soldi quando non c'è la salute. rip.
Bud-
00giovedì 6 ottobre 2011 13:25
Indubbiamente ha dato il via al concetto di informatica come la conosciamo oggi e partendo da 0 e milioni di persone si sono fatte rincoglionire dall'inutilita' ben confezionata dei gingilli di apple.
BoY.DuKe
00giovedì 6 ottobre 2011 13:42
Re:
Bud-, 06/10/2011 13.25:

Indubbiamente ha dato il via al concetto di informatica come la conosciamo oggi e partendo da 0 e milioni di persone si sono fatte rincoglionire dall'inutilita' ben confezionata dei gingilli di apple.




vero. trasformare strumenti utili in moda non è facile.

riguardo a persone che si son fatte rincoglionire: una volta in un apple store ho visto una scena che mi ha veramente fatto venire i brividi.
apple store di fronte ad un saturn. LA GENTE FACEVA LO STESSO LA FILA ALL'APPLE STORE PER PRENDERE L'IPHONE LI ANZICHE' AL SATURN.

alxsx72
00giovedì 6 ottobre 2011 14:53
A me la scomparsa di questo genio dell'informatica e del marketing, più che le coccodrillate di rito -la sua morte mi lascia relativamente indifferente, ma pace all'anima sua-, mi induce alle altrettanto scontate riflessioni sulla precarietà della condizione umana. Tanto più amare quanto più riguardano vips belli ricchi e famosi.

Cioè. Puoi essere il guru della nuova religione digitale, osannato da milioni e milioni di adepti in tutto il mondo, il mago che ha portato la sua azienda ai vertici della capitalizzazione in borsa, l'uomo che ha inventato l'aifon, l'aipod, l'aipad, il creatore della Pixar divenuto poi addirittura proprietario di un pezzo di Disney, insomma uno così ricco da non sapere cosa farsene dei soldi, eppure... quando arriva la 'chiamata', sei uguale all'ultimo degli ultimi. Non ci sono soldi che tengano, lì sei come tutti gli altri.
KentoStraker
00giovedì 6 ottobre 2011 15:20
[SM=x53165]

[SM=x53140]

La Visione
00domenica 9 ottobre 2011 12:59
In un servizio del TG3 c'era una ragazza americana che diceva più o meno questo:
"L'i-pod mi ha cambiato la vita! Ora posso lavorare ovunque!"

mavaffanculovà... [SM=x53150]
djufo
00lunedì 10 ottobre 2011 18:02
Detesto l'I-Pod.
Non capisco come possa essere meglio di un Mac portatile con una tastiera REALE.
BoY.DuKe
00martedì 11 ottobre 2011 11:34
Re:
La Visione, 09/10/2011 12.59:

In un servizio del TG3 c'era una ragazza americana che diceva più o meno questo:
"L'i-pod mi ha cambiato la vita! Ora posso lavorare ovunque!"

mavaffanculovà... [SM=x53150]





si infatti.

la cosa che mi fa ridere è che anni e anni fa si parlava di "macchinari per farci lavorare di meno", invece lavoriamo di piu [SM=x53120]
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