Duello dei vice senza vincitori a St Louis, la Palin meglio del previsto

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princepsoptimus
00venerdì 3 ottobre 2008 09:09
ST. LOUIS - Tutti l'aspettavano al varco e lei ha superato ampiamente la prova. Nell'arena della Washington University di St. Louis il dibattito tra Sarah 'Barracudà Palin e Joe 'Gaffè' Biden finisce senza vincitori e per la governatrice dell'Alaska, reduce da interviste televisive poco esaltanti, questo è già un successo.

Hanno incrociato le armi su tutti i temi più scottanti, dall'economia alla guerra in Iraq, dall'energia alla minaccia atomica, dai diritti dei gay al clima, in un match pulito, senza colpi bassi e toni troppo accesi. Ma è stato uno scontro vero, in cui tutti e due sono andati all'attacco e nessuno dei due è riuscito ad affondare il colpo decisivo.

Era iniziato all'insegna della cordialità. "Posso chiamarti Joe?", ha sorriso Sarah stringendo la mano al suo avversario e lui, sorridendo a sua volta, ha risposto prontamente di sì. Tempo due minuti e sono iniziati gli affondi. Si è partiti, come era ovvio, con l'economia (tutta la prima mezzora) con Biden che si rivolge (lo farà quasi tutta la serata) alla "classe media", cita numeri, accusa McCain di "non essere in sintonia" con l'America: "John è un brav'uomo ma ha idee sbagliate e segue la stessa politica di Bush che ci ha portato in questa situazione drammatica". La Palin replica, attacca l'establishment di Washington (di cui Biden fa parte), anche lei si rivolge all'americano tipo: "La gente ha paura per l'economia: vai a una partita di calcio dei figli e te ne accorgi parlando con i genitori. Maledette le società dei mutui, predoni della gente".

Sulle tasse lo scontro si accende. Palin critica Obama "che le vuole alzare", Biden risponde "solo per i pochi che guadagnano più di 250mila dollari"; lei replica ricordando un voto al Senato di Obama ed è un autogol: "Anche McCain ha votato a favore quella volta", risponde sornione Biden.

Lui evita gaffe e trabocchetti, parla con passione, snocciola cifre, dimostra una certa competenza, fa valere l'esperienza del politico consumato, evita gravi errori. Ha un momento di commozione quando Sarah Palin parla del significato di crescere figli e fare sacrifici per la famiglia: "Capisco cosa vuol dire, lo so anche se sono un uomo", dice deglutendo a fatica. E tutti sanno che pensa alla prima moglie, morta insieme a un figlio in un incidente stradale, lasciandone altri due che ha dovuto allevare da solo.

Lei appare sicura di sé, guarda fissa la telecamera sempre sorridente, evita territori scivolosi, quando non si sente tranquilla gira la risposta sull'Alaska: "Forse non so rispondere alle domande come vorrebbero i giornalisti o i miei avversari, ma io parlo chiaro direttamente agli americani". Parla della crisi di Wall Street come si può fare con le amiche ("tutta colpa dell'avidità e della corruzione"), non esita a criticare Bush, reo "delle peggiori politiche economiche", dice che McCain ha bisogno "di un po' di saggezza di Wasilla", la piccola cittadina dell'Alaska di cui è stata sindaco.

Si scontrano sulla politica estera, terreno privilegiato per l'esperto Biden. Divergono sull'Iraq e sull'Afghanistan: "Barack Obama e io metteremo fine alla guerra in Iraq: questa è una differenza fondamentale tra noi e i repubblicani"; "Il piano dei democratici è la bandiera bianca di chi si arrende". "Per vincere in Afghanistan ci vuole il 'surgè come in Iraq", (Palin), "il comandante americano in Afghanistan dice che il surge lì non può funzionare" (Biden).

Tutti e due dicono si fanno paladini del cambiamento. Dice la Palin: "Abbiamo bisogno di qualcosa di nuovo e di diverso a Washinton, è questa la ragione per cui dobbiamo eleggere un 'maverick' (anticonformista) come McCain". Un uomo indipendente, non un clone di Bush come dicono gli avversari "ossessionati dal passato: è ora di piantarla". E Biden replica: "Il passato a volte è un prologo del futuro: McCain seguirà la stessa via di Bush".

I primi sondaggi a caldo (Cnn, Cbs) dicono che è andato meglio Biden, ma analisti e commentatori sono d'accordo sul punto cruciale. Sarah è andata molto meglio del previsto.

fonte: Repubblica.it
Arvedui
00venerdì 3 ottobre 2008 21:32
Stando ai sondaggi avrebbe vinto Biden, anche di venti punti in più della Palin, che è sembrata troppo indaffarata a sembrare simpatica piuttosto che a rispondere alle domande, anzi a ripetere a pappagallo dei discorsi scritti in precedenza: questa è l'impressione che ha dato secondo sondaggi della CNN e della CBS. Biden poi ha usato una tattica molto efficace: mentre la Palin attaccava Biden, Biden invece non l'ha attaccata quasi mai, ma attaccava direttamente McCain, un pò come dire che la Palin non era poi così importante per la presidenza, e questo ha dato a Biden un grosso vantaggio. Ovviamente l'unico sondaggio che da la Palin in vantaggio è quello effettuato da -udite udite- FoxNews, il canale ultraconservatore vicino ai repubblicani.
princepsoptimus
00venerdì 3 ottobre 2008 21:34
Fox-News è corrispettivo del tg4 di noialtri...
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