Due pesi e due misure...

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kilos15
00sabato 9 aprile 2005 00:47
Riporto per comodità di lettura per il
sig.Mazzucco che all'epoca ancora non ci conosceva un mio vecchio intervento sulla diversità di approccio nel formulare le risposte da parte dei veterani colpevolisti del forum agli innumerevoli dubbi emersi nel tempo sulla lunga storia del caso Kennedy:

La mia sul caso Wallace.

Mi permetto di intervenire un attimo per far riflettere gli amici del forum e tutti coloro che si interessano al caso Kennedy su alcuni punti emersi negli interventi precedenti:
è davvero sintomatico che Ferrero e tutti coloro che credono ciecamente alla conclusione ufficiale abbiano dubbi sull'impronta per moltissimi anni ritenuta anonima rilevata su uno degli scatoloni che si trovavano al sesto piano del Deposito dei libri, cioè nel "covo dell'assassino" e solo recentemente attribuita a Wallace, un killer professionista.
Il merito di tale scoperta è di un ex agente della polizia di Dallas, Jay Harrison che ha deciso di confrontare l'impronta anonima con quella di un killer professionista, Wallace appunto, che avrebbe potuto trovarsi a Dallas quel 22 novembre. Ha affidato il compito del confronto a Netan Darry, uno dei migliori specialisti del Paese che ha appunto rilevato i 30 punti di confronto tra le due impronte e che ha affermato che se si trovasse in tribunale o in punto di morte sarebbe pronto a giurare che le impronte coincidono, e non dimentichiamo che è il parere di un esperto in materia, non di un entomologo o che altro, ma di un espetrto tra i migliori del Paese, che tra l'altro non era a conoscenza che l'impronta di confronto fosse di Wallace (e questo per fugare ogni dubbio sulla sua buona fede!).
Tale impronta è stata al centro di numerosi esami e studi condotti da altri esperti nel campo dell'attribuzione e riconoscimento delle impronte digitali diversi da Darry e molti di essi sono arrivati alla conclusione che l'impronta è con moltissima probabilità, se nn addirittura senza alcun bubbio attribuibile a Wallace, riscontrando i famosi 30 punti di contatto tra l'impronta rilevata nel deposito e quella di Wallace.
Faccio semplicemente notare che se tali studi fossero serviti per incriminare il solitario Oswald Ferrero e tutti coloro che la pensano come lui avrebbero senza ombra di dubbio creduto a tali conclusioni, affermando magari che la scientificità delle procedure è fuori discussione e che chiunque dubiti o metta in discussione tali conclusioni non è ben informato del caso Kennedy, che è un ignorante in materia, etc, etc, etc...
Ma trattandosi dell'impronta attribuilile ad un'altro individuo diverso da Oswald e per di più attribuita ad un killer professionista allora si tirano fuori tutte le argomentazioni che possono far comodo per demolirla, e quindi si dice che se anche ci fossero 30 punti in comune nelle due impronte ne basta uno non in comune per affermare che quella non è l'impronta di Wallace, o si cita la storiella dei gemelli, del bambino e della bambina etc, etc, etc...
Insomma, tutte le prove, anche dubbie e contestabili, piene di contraddizioni, raccolte contro Oswald sono tali solo per i complottisti mentre per gli "illuminati" come Ferrero sono chiarisssime e incontestabili, ma succede il contrario quando si tratta di prove che portano lontano da Oswald!
Per rimanere infatti nel campo delle impronte digitali, quelle rinvenute sul fucile Mannlicher Carcano furono attribuite a Oswald, accreditando la sua colpevolezza agli occhi dell'opinione pubblica americana. Ma come si sà il ritovamento di tali impronte è al centro di controversie che durano da 40 anni! Infatti, nel forum si afferma nella sezione "Ecco perchè il complotto è una bufala" nel punto 3.intitolato "Oswald sparò con quel fucile" che il test del nitrato risultò positivo sulla mano di Oswald e che la sua impronta del palmo della mano fu ritovata dal tenente Day prima che l'arma fosse fatta easminare dall'FBI. Ma le cose non andarono affatto così! Al contrario le impronte di Oswald non furono mai trovate sul fucile Mannlicher Carcano che si sosteneva avesse usato. Attorno alla mezzanotte del 22 novembre l'FBI portò il Mannlicher Carcano al laboratorio dell'FBI a Washington. I tecnici del Bureau non trovarono NESSUNA impronta digitale e nemmeno altre impronte identificabili come quelle di Oswald. Il giorno seguente l'FBI restituì il fucile alla polizia di Dallas che annunciò più tardi, con grande enfasi che era stata trovata l'impronta del palmo di Oswald sul fucile. Ma ciò fu oggetto di un memorandum interno dell'FBI nel quale il rappresentante della Commissione Warren J. Lee Rankin poneva alla Commissione stessa l'interrogativo se l'impronta della mano ottenuta dal Dipartimento di polizia di Dallas fosse una vera impronta rilevata sulla canna del fucile o se fosse stata ricavata usando qualche altra fonte per cui trattavasi di materia che doveva essere chiarita. Ma la Commissine non fece alcuno sforzo per chiarirla, al contrario presentò l'impronta del palmo come un significativo indizio a carico di Oswald, quando una seria e significativa obiezione era sopravvenuta da un rappresentante della Commissione stessa!
Inoltre, molti anni più tardi, nel 1984 l'agente Vincent Drain che aveva esaminato il fucile per l'FBI, a proposito della supposta impronta del palmo dichiarò al ricercatore Henry Hurt che non credeva ci fosse mai stata un'impronta del genere e dichiarò:
" Tutto quello che riesco ad immaginarmi è che l'impronta di Oswald fosse il risultato di una specie di assorbimento dovuto al fatto che quella domenica notte faceva un gran caldo. Si poteva prendere l'impronta di Oswald dalla sua carta segnaletica e schiacciarla contro il fucile. Deve essere successo qualcosa del genere".
Ma naturalmente per chi la pensa come Ferrero queste sono obiezioni da complottisti e che quindi si deve concludere che l'agente Drain, come anche Roger Craig, Jean Hill, Lee Bowers Jr. e tanti altri testimoni che non restarono convinti dalle conclusioni della Commisssione Warren fossero tutti affetti da manie di protagonismo nella migliore delle ipotesi e di disonestà nella peggiore!
Quindi, in conclusione, si sollevano dubbi sull'impronta anonima attribuita a Wallace mentre è tutto liscio e regolare su quella ritrovata sul fucile e attibuita a Oswald.
Che giudichino i lettori, per lo meno sull'obiettività e imparzialità di certe affermazioni, giudicate scientificamente inoppugnabili quando si tratta di Oswald e dubbie, fallaci, sospette, opinabili quando portano lontano da Oswald!
Con simpatia
Kilos15

Ps: se il sig.Mazzucco volesse per caso approfondire l'origine di questo mio vecchio intervento può farlo andando, sempre in questa sezione di: Teorie: un solo assassino o più di uno", nella cartella: " Giacobbo ed un certo Wallace".

Con simpatia
kilos15
Diego Verdegiglio
00sabato 9 aprile 2005 02:38
Dal sito francese jfk-fr. Un commento su Wallace e l'impronta:

L'empreinte mystérieuse du TSBD

De quoi s'agit-il? D'une empreinte non identifiée sur un des cartons du "nid du tueur"."La Commission, étudiant la possibilité de la présence de complices auprès de la fenêtre, a cherché à apprécier la signification de l’existence d’empreintes digitales autres que celle d’Oswald sur les quatre cartons trouvés devant et auprès de la fenêtre. Trois empreintes d’Oswald furent découvertes sur deux des cartons. On a trouvé en outre sur les quatre cartons un total de 25 empreintes identifiables. De plus, on releva d’autres empreintes, considérées comme non identifiables, c’est-à-dire trop fragmentaires pour avoir une valeur pour des identifications.
Comme il a été expliqué au chapitre 4, la Commission a établi qu’aucun des employés de l’entrepôt qui auraient pu manipuler habituellement ces cartons n’avait laissé d’empreinte qu’on pût identifier. Ce fait fut considéré comme ayant une certaine valeur probante pour déterminer si Oswald avait approché les cartons de la fenêtre. Les 25 empreintes réellement identifiables, sauf une, appartenaient toutes à deux personnes - un employé du F.B.I. et un membre du Département de la Police de Dallas qui avaient manipulé les cartons au cours de l’enquête. Une seule empreinte palmaire identifiable ne fut pas identifiée.
La présence sur ces cartons d’empreintes non identifiées, qu’elles soient identifiables ou non, ne semble pas insolite car ces cartons contenaient des articles commerciaux qui avaient été manipulés par beaucoup de gens tout au long des opérations normales de fabrication, de magasinage et d’expédition. A la différence d’autres éléments de preuve, tels que, par exemple une demande écrite de rançon dans un kidnapping, ces cartons pouvaient porter l’empreinte de beaucoup de gens n’ayant rien à voir avec l’assassinat."

(Rapport Warren - page 249 du rapport de la Commission - traduction fournie par un participant sur le forum de William Reymond)



D'après certaines informations récentes, une empreinte digitale relevée en 1963 sur un des cartons de la cache de l'assassin au 6eme étage du Texas School Book Depository aurait été récemment identifiée comme appartenant à un individu assez louche proche du Vice-président Johnson. Il s'agit de Malcolm E. "Mac" Wallace, par ailleurs condamné pour meurtre. Cette information, non vérifiée, est notamment donnée par William Reymond dans son dernier livre, "JFK, le dernier témoin".
DA ALCUNE INFORMAZIONI RECENTI, UN'IMPRONTA DIGITALE RILEVATA NEL 1963 SU UNO DEI CARTONI DEL COVO DELL'ASSASSINO AL SESTO PIANO DEL TSBD SAREBBE STATA RECENTEMENTE IDENTIFICATA COME APPARTENENTE A UN LOSCO INDIVIDUO VICINO AL VICE-PRESIDENTE JOHNSON. SI TRATTA DI MALCOLM E."MAC"WALLACE, GIA' CONDANNATO PER OMICIDIO. QUESTA INFORMAZIONE, N O N V E R I F I C A T A, E' IN PARTICOLARE RIPORTATA DA WILLIAM REYMOND NEL SUO ULTIMO LIBRO "JFK, L'ULTIMO TESTIMONE".

Que pourrait signifier cette empreinte si elle était avérée? Elle pourrait signifier que Wallace était présent dans la cache de l'assassin dans les heures qui ont précédé l'assassinat. Comme disait l'autre, à partir de deux personnes, c'est une conspiration. Et comme Wallace était lié à Johnson et que Johnson est devenu Président suite à l'assassinat... Pour ce qui me concerne, la question reste ouverte, mais je reste assez dubitatif. Comment en effet faire coller un tel complot avec les éléments présentés ici? Je veux dire qu'il y a tellement d'éléments dans le parcours d'Oswald et son arrivée dans le TSBD, qui semblent exclure le complot (la voisine de Oswald était-elle membre de la CIA???). A moins d'imaginer un Wallace se rendant à Dallas pour préparer un assassinat et trouvant par coup de chance un Oswald prêt à participer. Après tout, ce ne serait pas la seule coïncidence absurde dans cette histoire.
COSA POTREBBE SIGNIFICARE QUESTA IMPRONTA SE ESSA FOSSE ACCERTATA? ESSA POTREBBE SIGNIFICARE CHE WALLACE ERA NEL COVO DELL'ASSASSINO NELLE ORE PRECEDENTI IL DELITTO. COME SI DICEVA, DUE PERSONE IMPLICANO UN COMPLOTTO. E POICHE' WALLACE ERA COLLEGATO A JOHNSON E JOHNSON (ALLA MORTE DI KENNEDY) DIVENNE PRESIDENTE... PER QUANTO MI RIGUARDA LA QUESTIONE RESTA APERTA, MA IO HO MOLTI DUBBI. COME FAR IN EFFETTI COMBACIARE UN TALE COMPLOTTO CON TUTTI GLI ELEMENTI PRESENTI QUI? VOGLIO DIRE CHE VI SONO TANTI E TALI ELEMENTI NEL PERCORSO DI OSWALD E NEL SUO ARRIVO AL TSBD, CHE SEMBRANO ESCLUDERE IL COMPLOTTO (LA VICINA DI OSWALD ERA FORSE UN MEMBRO DELLA CIA???). A MENO DI NON IMMAGINARE UN WALLACE CHE RAGGIUNGE DALLAS PER PREPARARE L'ASSASSINIO E TROVI PER COLPO DI FORTUNA UN OSWALD PRONTO A PARTECIPARE. DOPO TUTTO NON SAREBBE LA SOLA COINCIDENZA ASSURDA IN QUESTA STORIA.


Mais revenons au fait, et voyons ce qu'ils sont.
MA TORNIAMO AL FATTO E VEDIAMO DI CHE SI TRATTA.


En 1998, Nathan Darby, un spécialiste en empreintes digitales, compare une empreinte digitale jusque là encore non identifiée relevée dans le TSBD, et une empreinte de Malcolm Wallace. Il découvre 14 points de concordance (pour mémoire, il semble que 6 points de concordance sont nécessaire pour identifier quelqu'un devant un tribunal américain).
NEL 1998, NATHAN DARBY, UNO SPECIALISTA IN IMPRONTE DIGITALI, COMPARA UN'IMPRONTA DIGITALE FINO A QUEL MOMENTO NON IDENTIFICATA RILEVATA NEL TSBD E UN'IMPRONTA DI MALCOLM WALLACE. EGLI SCOPRE 14 PUNTI DI CONCORDANZA (SE NON RICORDEO MALE,SEMBRA CHE 6 PUNTI DI CONCORDANZA SIANO NECESSARI PER IDENTIFICARE QUALCUNO DAVANTI AD UN TRIBUNALE AMERICANO)


Le FBI semble avoir abouti à une conclusion contraire mais apparemment, pas de rapport écrit (http://www.acorn.net/jfkplace/09/fp.back_issues/28th_Issue/mac_update.html). IL FBI SEMBRA ESSERE GIUNTO AD UNA CONCLUSIONE CONTRARIA MA NON PRESENTA UN RAPPORTO SCRITTO.

De même, certains affirment qu'un autre expert certifié a confirmé par écrit les trouvailles de Darby (E.H Hoffmeister) mais comme celui-ci ne veut pas rendre son rapport public, il ne vaut donc rien. Il est aussi question d'une confirmation d'une personne qui pour des questions d’éthique professionnelles ne souhaite pas apparaître (??).
SIMILMENTE, ALCUNI AFFERMANO CHE UN ALTRO ESPERTO CERTIFICATO ABBIA CONFERMATO IN FORMA SCRITTA LA SCOPERTA DI DARBY (E.H. HOFFMEISTER) MA, POICHE' NON VUOLE RENDERE PUBBLICO IL SUO RAPPORTO, ESSO NON VALE DUNQUE NIENTE. E' ANCHE QUESTIONE D'UNA CONFERMA DI UNA PERSONA CHE PER DEI MOTIVI DI ETICA PROFESSIONALE NON DESIDERA APPARIRE (??).

Darby de son côté, aurait poursuivi son analyse pour arriver aujourd’hui à 33 points de comparaison. Hum. Soit.
DARBY, DA PARTE SUA, AVEVA PROSEGUITO LA SUA ANALISI PER ARRIVARE OGGI A 33 PUNTI DI COMPARAZIONE. BAH. SARA'...

Soit dit en passant, Darby est apparemment Certified Latent Print Examiner (CLPE), sorte de brevet délivré par l'IAI (International Association for Identification - http://onin.com/iaifp/), mais celà n'implique pas grand chose : ce programme de certification n'existe que depuis 1977, et comme tout programme débutant, il a purement et simplement confirmé les "experts" existants sans leur faire passer le programme de certification. Par ailleurs, Darby avait pris sa pension en 1979 (tout en restant expert indépendant). Il avait apparemment 89 ans 1998, et ça faisait donc près de 20 ans qu'il n'exerçait pas. Je ne dis pas que Darby est un mauvais expert, je met les informations en perspective.
SIA DETTO PER INCISO, DARBY E' APPARENTEMENTE CLPE, SPECIE DI BREVETTO RILASCIATO DALL'IAI, MA CIO' NON VUOL DIRE GRANCHE': QUESTO PROGRAMMA DI CERTIFICAZIONE NON ESISTE CHE DAL 1977 E, COME TUTTI I PROGRAMMI ALL'INIZIO, ESSO HA PURAMENTE E SEMPLICEMENTE CONFERMATO GLI "ESPERTI" ESISTENTI, SENZA FAR LORO
SOSTENERE L'ESAME PER LA CERTIFICAZIONE. D'ALTRONDE, DARBY ERA ANDATO IN PENSIONE NEL 1979, PUR RESTANDO ESPERTO INDIPENDENTE. AVEVA APPARENTEMENTE 89 ANNI NEL 1998 ED ERANO DUNQUE 20 ANNI CHE NON ESERCITAVA. NON DICO CHE DARBY SIA UN CATTIVO ESPERTO, IO METTO LE INFORMAZIONI IN PROSPETTIVA.


Par ailleurs, nous avons Ed German, responsable de l'IAI dont il préside le comité "Identification d'empreintes digitales (Fingerprint Identification subcommittee). Ed German, contrairement à Darby, n'a pas examiné des images haute définition des empreintes, mais des reproductions électroniques
Pourtant Ed German, consulté par notamment John McAdams, n'hésite pas à dire purement et simplement que l'identification est erronée. Il précise les points de dissemblance qui pour lui démontrent ce fait. Il cite le cas d'un identification erronée dans une affaire pénale, où un expert certifié avait également trouvé 14 points de concordance....mais avait également loupé des dissemblances qui invalidaient l'identification. Cet expert avait perdu sa certification suite à cette affaire. Voir ici le message de German. D'ALTRONDE, NOI ABBIAMO ED GERMAN, RESPONSABILE DELL'IAI DI CUI PRESIEDE IL COMITATO "IDENTIFICAZIONE DI IMPRONTE DIGITALI". ED GERMAN, CONTRARIAMENTE A DARBY, NON HA ESAMINATO DELLE IMMAGINI AD ALTA DEFINIZIONE DELLE IMPRONTE, MA DELLE RIPRODUZIONI ELETTRONICHE. TUTTAVIA ED GERMAN, CONSULTATO SULLA QUESTIONE DA JOHN MCADAMS, NON ESITA A DIRE PURAMENTE E SEMPLICEMENTE CHE L'IDENTIFICAZIONE E' ERRATA. EGLI PRECISA I PUNTI DI DISCORDANZA CHE SECONDO LUI DIMOSTRANO QUESTO FATTO. EGLI CITA IL CASO DI UN'IDENTIFICAZIONE ERRATA IN UN PROCESSO PENALE, IN CUI UN ESPERTO CERTIFICATO AVEVA NELLO STESSO MODO TROVATO 14 PUNTI DI CONCORDANZA...MA AVEVA UGUALMENTE TRAVISATO DELLE DISCORDANZE CHE INVALIDAVANO L'IDENTIFICAZIONE. IN SEGUITO A QUESTA PERIZIA QUELL'ESPERTO ERA STATO PRIVATO DELLA CERTIFICAZIONE (SI VEDA QUI IL MESSAGGIO DI ED GERMAN).

German a proposé de contrôler le travail de Darby, notamment au cours d'un congrès de l'IAI, mais celui-ci n'a pas répondu à l'invitation. Le dossier a été transmis au FBI, qui s'est borné jusqu'à présent à affirmer que l'identification n'était pas correcte, mais sans produire d'expertise écrite...
GERMAN HA PROPOSTO DI CONTROLLARE LA PERIZIA DI DARBY, IN PARTICOLARE DURANTE UN CONGRESSO DELL'IAI, MA DARBY NON HA RISPOSTO ALL'INVITO. IL DOSSIER E' STATO TRASMESSO AL FBI, CHE SI E' LIMITATO FINO AD OGGI AD AFFERMARE CHE L'IDENTIFICAZIONE NON E' CORRETTA, MA SENZA PRODURRE UNA PERIZIA SCRITTA...


Alcune domande mie personali, caro kilos15, visto che ignoro tutto di questa faccenda: sa dirmi gentilmente come hanno fatto i "ricercatori" americani che hanno "scoperto" Wallace a collegare l'impronta ignota scoperta al TSBD nel 1963 proprio a quella di Wallace del 1951, fra milioni e milioni di americani? Quanti milioni di impronte hanno dovuto comparare e in quanto tempo? Come sono giunto al "dito di Wallace"? Chi ha messo a loro disposizione questi archivi? Come è stata svolta tale ricerca? In quale punto del sesto piano è stata lasciata l'unica, isolata impronta del nostro killer professionista (senza guanti) in modo che fosse implicato nel delitto 35 anni dopo? Se la polizia e lo sceriffo erano tutti o in parte collusi col complotto (e quindi, con la complicità del FBI, si suppone), che interesse avevano a mettere agli atti un'impronta che scientemente si erano "dimenticati" di identificare? Non conveniva forse in quel caso distruggerla prima? Sa darmi almeno una testimonianza di un dipendente o dirigente del TSBD che abbia visto uno sconosciuto nel deposito poco prima dell'attentato o uscire dal sesto piano dopo gli spari? Chi ha accertato e come che tale Wallace fosse proprio a Dallas e non altrove il 22 novembre 1963? Sa se sono state svolte indagini in tal senso da questi "ricercatori"? So che sarà così gentile da dare una risposta ad ognuno di questi miei interrogativi (e La ringrazio in anticipo), in modo che anch'io possa partecipare di questa inattesa e sorprendente novità che ignoravo totalmente fino all'uscita del mio libro, edito nel 1998, appunto. Me ne scuso con tutti gli amici del Forum: sento che finalmente, dopo la scoperta di Wallace, siamo tutti più vicini alla Verità del complotto...
DV

mazzucco3
00sabato 9 aprile 2005 07:06
Kilos, la ringrazio per l'intervento, anche se non mi è del tutto chiaro. Io avevo fatto una semplice domanda a Ferrero, e qui ormai sono intervenuti tutti meno lui.

Strano posto, davvero.

Mazzucco

Ma poi ragazzi, "l'impronta di Wallace"??? Vogliamo davvero discuterne? Ma davvero qui nessuno vede la montagna di singole assurdità che bisogna continuare ad affermare, per tenere in piedi un cadavere che persino gli uomini della Warren hanno in seguito disconosciuto?

[Modificato da mazzucco3 09/04/2005 7.11]

interista8
00sabato 9 aprile 2005 12:42
libro di Reymond
Io ho avuto l'opportunita' di leggere per intero (visto che leggeo regolarmente sia libri a favore del complotto sia libri a sostegno della Warren) il libro di William Reymond, in cui si parla in dettaglio di questa impronta e di Wallace come assassino (anche in base alla testimonianza di Bill Sol Estes)
http://www.biagioprivitera.it/Kennedy-bookA03.htm
e devo dire che l'ho trovato uno dei libri meno professionali scritti sull'argomento (nessun confronto possibile con il libro di Verdegiglio o di Posner o anche di alcuni autori complottisti).
Sul sito francese citato da Diego erano state fatte domande molto specifiche a Reymond, evidenziandogli le tante inesattezze e falsita' del suo libro, ma, a quanto mi risulta, lui non ha mai risposto.
saluti

Biagio
Federico Ferrero
00sabato 9 aprile 2005 13:25
Caro Massimo,
sono stato fuori città (a Torino) e te ne chiedo scusa. Negli States 70 km sono un'inezia, in Piemonte ci vuole ancora mezza giornata solo per arrivare tra code, caselli, parcheggi che non si trovano, mezzi che non si muovono.

Par condicio. Detta così sì, se un documento può essere liberamente tacciato di falsità lo si può fare in un senso e nell'altro. Io però, tanto per iniziare, eviterei di identificare come tu fai "i documenti della Warren" con il materiale probatorio. Fosse anche solo perché le prove non sono state raccolte dalla commissione (inesistente nei giorni successivi all'attentato) e perché le stesse prove sono poi state vagliate da altri team di tecnici (l'HSCA, la commissione Rockefeller, il "panel" di medici coordinati da Ramsey Clark...)
Io sarei per prendere ciascun documento e vedere se chi l'ha esaminato ci ha trovato qualcosa (salvo ovviamente, per quel che vale, aggiungere considerazioni personali). Su Nixon e Ruby non metto bocca perché è una questione che non ho mai esaminato, mi spiace. Quello che risulta è la non premeditazione del gesto di Ruby verso Oswald, per cui prima di allargare l'indagine sulle conoscenze di Ruby andrebbe, secondo me, deciso che Ruby agì su commissione e non autonomamente.
Dopodiché dire: Ruby conosceva Nixon, Nixon voleva diventare presidente, Nixon aiutò Ruby che aiutò chi uccise Kennedy è un bel ragionare, ma magari non parlerei di prove lampanti. Parlerei di bei ragionamenti.
Il documento di Nixon di cui parli che fonte ha? La fonte l'ha confermato? E' stato dichiarato falso (poi si può dire che è stato dichiarato falso in malafede, certo...)? Siccome sei ben informato su questo aspetto mi piacerebbe avere charimenti. Se il documento risulta autentico e di fonte accertata non ho preclusioni di sorta nell'ammetterlo, ci mancherebbe.
Diciamo però che se c'è una foto scattata in Dealey Plaza, acquisita dalle varie commissioni e usata come materiale probatorio, non mi basta che il signor Pinco Pallo mi dica "No, per me è falsa". Un conto è la libertà di opinione, un altro è l'autorevolezza: sennò mi metto ad andare dai guaritori filippini perché, secondo loro, si può operare a mani nude senza tagli.
Se noti, quando viene messa in discussione la validità di un documento da parte mia non ne contesto la forma, ma la sostanza. Il foglio della CIA in cui si parla del fucile "91 calibro 7.35" è senz'altro genuino. Ma siccome il '91 calibro 7.35 non esiste devo trarre una conclusione: il signore della CIA ha scritto una cosa inesatta. Senza dietrologia: né perché era un cospiratore mal informato, né perché era un buono non ancora messo al corrente del complotto, né perché (come potrei ben dire, visto che spesso si vola alto) che si trattava di un elemento disturbatore dell'Antistato che, nonostante non ci fosse affatto stato un complotto, seminava indizi sbagliati per incastrare il Governo e accusarlo, come poi è stato fatto, di aver ucciso il Presidente.

Forse la prossima settimana andrò via un paio di giorni. Mi scuso in anticipo se non risponderò celermente a eventuali domande.


Saluti
FF

PS Non hai detto una parola sulla mia bieca ricostruzione degli spari...

PPS La teoria che ho appena lanciato, dell'Antistato che fabbrica prove false del complotto per inguaiare il Governo, non ti piace? La escluderesti a priori? E se Lane, Weisberg e tutti gli altri fossero pedine dell'Antistato, messe lì per far crollare lo Stato accusandolo di un crimine mai commesso?
Diego Verdegiglio
00sabato 9 aprile 2005 14:31
Egregio Signor Biagio,
La ringrazio molto per la Sua cortese risposta in merito alla cosiddetta "impronta di Wallace". Spero vivamente che anche kilos15 risponda PUNTO PER PUNTO alle domande da me postegli. Io attendo con pazienza. William Reymond risponde ai lettori nel Forum del sito francese su JFK. In un mio messaggio scritto a loro, dissi che nel 1993 avevo staccato alcuni frammenti della palizzata, nel punto di congiunzione con il cavalcavia ferroviario. Era un legno vecchissimo, quasi "ossidato" da una patina grigia, quello di quelle assi in quel punto: del tutto differente dal resto della palizzata, che si vedeva essere molto più recente (scenografi di Stone?). Scrissi nel Forum francese che, a mio avviso, quei frammenti potevano benissimo avere oltre trent'anni di "vecchiaia" e quindi, senza bisogno di scomodare la prova al carbonio 14, ritengo (o ritenevo) di avere a casa mia alcuni frammenti della staccionata originale del 1963. Reymond mi rispose quasi sbeffeggiando che fino al 1993 la palizzata era stata interamente cambiata almeno due o tre volte, la prima volta alla fine degli anni '60, per cui nel 1993 non potevo aver preso dei frammenti d'epoca. Chiesi quindi al Signor Reymond (e gliel'ho richiesto recentemente alla sua email privata) quali fonti avesse consultato in merito a queste sostituzioni totali delle assi della palizzata. Risposte, finora, zero. Cosa devo pensare? Se leggo le dichiarazioni di Bill Sol Estes, che dice di avere delle registrazioni su nastro in cui Johnson parla di uccidere JFK, resto sconcertato. Ovviamente, egli non farà ascoltare quei nastri fino a che resta vivo, sono la sua assicurazione sulla vita. Quando sarà morto, stia pur certo, caro Signor Biagio, che gli eventuali eredi sbraiteranno che i "cattivi" avranno fatto sparire o avranno mutilato e manipolato i nastri, per cui tutte le prove del complotto saranno sparite. Accidenti, che furbo, questo Reymond. Ma onore al merito editoriale: lui sì che ha capito come si vendono i libri. Non è certo un idiota come il sottoscritto, che ha pubblicato, a detta di alcuni (per fortuna solo alcuni), solo fandonie e corbellerie. Un cordiale saluto. DV
carmelo pugliatti
00sabato 9 aprile 2005 16:44
Re:

Scritto da: mazzucco3 09/04/2005 7.06
Kilos, la ringrazio per l'intervento, anche se non mi è del tutto chiaro. Io avevo fatto una semplice domanda a Ferrero, e qui ormai sono intervenuti tutti meno lui.

Strano posto, davvero.

Mazzucco

Ma poi ragazzi, "l'impronta di Wallace"??? Vogliamo davvero discuterne? Ma davvero qui nessuno vede la montagna di singole assurdità che bisogna continuare ad affermare, per tenere in piedi un cadavere che persino gli uomini della Warren hanno in seguito disconosciuto?

[Modificato da mazzucco3 09/04/2005 7.11]


Anch io pensavo la stessa cosa anni fa.Poi mi sono semplicemente accorto che "la montagna di singole assurdità" poggiava soltanto sulla disinformazione,sul "luogo comune" (per citare un tema a lei caro) quando non addirittura su falsità.Vedi ad esempio la famosa ed "impossibile" "pallottola magica" o il fumo dalla collinetta erbosa,o il percorso cambiato all ultimo momento ,o ancora i tempi degli spari.
Federico Ferrero
00domenica 10 aprile 2005 10:31
Massimo,
ti ho risposto qui sopra, post 397.
Ciao
FF
mazzucco3
00domenica 10 aprile 2005 13:05
Devo dire che "questo" Federico mi piace molto di più. Ritrovo addirittura in lui il sapore dei ragionamenti, l'arte della logica pacata ma efficace, che lui stesso aveva mostrato di conoscere in tempi andati. Sull'ipotesi Nixon abbiamo addirittura un "magari non parlerei di prove lampanti. Parlerei di bei ragionamenti", quando solo un mese fa ero trattato da lobotomizzato per averla solo suggerito.

Mmmmhhh, che cosa ci sarà mai sotto? Due Oswald va bene, ormai lo abbiamo capito, ma... due Ferrero, anche?

Mi ha talmente spiazzato - in positivo, sia chiaro - questo suo improvviso omaggio ad Aristotele, che mi prenderò un momento di tempo (anche perchè qui sono le 4 del mattino) per riprendere le fila di un discorso che egli in effetti, seppur in maniera troppo ambigua per essere preso seriamente, aveva tentato di iniziare.

A presto dunque,

Massimo

[Modificato da mazzucco3 10/04/2005 13.12]

kilos15
00venerdì 15 aprile 2005 22:34
Al dott.Verdegiglio.
Caro dott. Verdegiglio, volevo farle sepere che sono a lungo assente dal forum per motivi di studio. Spero non abbia pensato che io sia sfuggito volutamente alle sue circostanziate domande fattemi sul caso Wallace, anche se ricordo le sue lamentele sul metodo dello "Speccare il capello in quattro" quando si trattava di rispondere ad obiezioni da parte di alcuni frequentatori che avevano o loro tempo letto il suo libro. Comunque,non appena mi sarò liberato dagli esami cercherò di rispondere alle sue domande, anche se non ne colgo molto la pertinenza riguardo all'intero caso Wallace che è e rimane una delle tante contraddizioni del Caso Kennedy.

Con simpatia
kilos15
Diego Verdegiglio
00sabato 16 aprile 2005 01:13
Caro kilos15,
La ringrazio per la Sua cortese risposta. Lungi da me lo spaccare in questo caso il capello in quattro. E' solo che realmente non ho approfondito la faccenda di Wallace. A naso, così, per esperienza acquisita (e anche leggendo i commenti del sito francese), mi sembra un'ottima "bufala" sul tipo della mafia corso-marsigliese vista nello "Speciale" del 1988 (Christian David, Guerini, Pironti eccetera: tutto inventato di sana pianta). Ovviamente, mi scuserò con Lei e con tutti gli amici del Forum se il "fatto Wallace" verrà ufficialmente acquisito come prova da organismi come il NARA o l'ARRB. Spero davvero che Lei possa spiegarmi la metodologia con la quale si è risaliti a questo Wallace fra milioni di impronte e quali altre prove accertate (sua presenza a Dallas o altrove quel giorno)vi siano a suo carico in merito all'assassinio di Kennedy (ovviamente, il caro killer professionista Wallace non aveva guanti, ed altrettanto ovviamente quegli idioti degli investigatori, tutti collusi col complotto, hanno permesso che la sua unica impronta giungesse fino a noi per essere "scoperta" da Darby... Bah...). Mi auguro che Lei possa rispondere a ciascuna delle domande che Le pongo, in quanto ritengo che abbia approfondito più di me l'argomento. Mi perdoni se mi permetto un pregiudiziale scetticismo: il fatto è che in quarant'anni ho letto e visto tanta di quella spazzatura su questo caso, che ormai diffido degli scoop clamorosi che escono in concomitanta con i decennali, i ventennali,i trentennali e i quarantennali di questo caso storico. Non dubiti: nel 2008, in occasione del quarantacinquennale, ci saranno senz'altro "novità clamorose" e "nuove prove". Non parliamo poi del 2013: mi auguro di esserci e di essere in buona salute per leggere le nuove "rivelazioni".
Resto in attesa di un Suo cortese riscontro e La saluto cordialmente. DV


Alcune domande mie personali, caro kilos15, visto che ignoro tutto di questa faccenda: sa dirmi gentilmente come hanno fatto i "ricercatori" americani che hanno "scoperto" Wallace a collegare l'impronta ignota scoperta al TSBD nel 1963 proprio a quella di Wallace del 1951, fra milioni e milioni di americani? Quanti milioni di impronte hanno dovuto comparare e in quanto tempo? Come sono giunto al "dito di Wallace"? Chi ha messo a loro disposizione questi archivi? Come è stata svolta tale ricerca? In quale punto del sesto piano è stata lasciata l'unica, isolata impronta del nostro killer professionista (senza guanti) in modo che fosse implicato nel delitto 35 anni dopo? Se la polizia e lo sceriffo erano tutti o in parte collusi col complotto (e quindi, con la complicità del FBI, si suppone), che interesse avevano a mettere agli atti un'impronta che scientemente si erano "dimenticati" di identificare? Non conveniva forse in quel caso distruggerla prima? Sa darmi almeno una testimonianza di un dipendente o dirigente del TSBD che abbia visto uno sconosciuto nel deposito poco prima dell'attentato o uscire dal sesto piano dopo gli spari? Chi ha accertato e come che tale Wallace fosse proprio a Dallas e non altrove il 22 novembre 1963? Sa se sono state svolte indagini in tal senso da questi "ricercatori"? So che sarà così gentile da dare una risposta ad ognuno di questi miei interrogativi (e La ringrazio in anticipo), in modo che anch'io possa partecipare di questa inattesa e sorprendente novità che ignoravo totalmente


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