Re:
LucaBertagna, 13/11/2014 22:48:
Tendenzialmente concordo con Natale,anche se ritengo che prendendo due piante con caratteri appetibili sicuramente crei un "pool genetico" migliore su cui poi la variabilità andrà ad agire,aumentando le probabilità di prole esteticamente più gradevole.
Apprezzo molto chi crea belle piante,ma l'abilità che più mi piace sta nell'opera di chi nell'arco di decadi si prefissa di ottenere determinate caratteristiche e con una serie continua di incroci isola il carattere che gli interessa e ottiene davvero quel che cercava..e non certo grazie al fattore C. Un esempio su tutti Rob di The pitcher plants project
Luca
quindi nell'ultima parte del tuo discorso mi vuoi dire che il tutto può essere determinato da una ''situazione matematica''?
Se è come dici tu allora tutti i semi dello stesso baccello avranno le stesse caratteristiche a mò di pecora dolly, si chiamava così?...questo sai benissimo che non può essere e non è assolutamente vero, ogni seme darà vita ad una pianta unica e la più bella sarà il risultato di incroci più o meno complessi in cui c'è sempre lo zampino del fattore ''C'', oltrechè della genetica attuale che precedente dei genitori.
Una delle verità è che più semini e ti diverti a seminare, a selezionare e a lasciar crescere e più vrai possibilità di ricavare qualcosa di ''unico''.
Alcuni esempi di piante davvero belle non a caso sono completamente opera di Mamma Natura e
non di anni di incroci matematici ad opera di coltivatori.
Adrian Slack nella sua carriera chissà quanti semi ha seminato.
p.s.: naturalmente stiamo parlando di semine naturali e non artificiali.