Dubbi su dove gettare la cera...

Gironzolando qua e là per il Web ho letto diversi incantesimi che alla fine "imponevano" di interrare i residui delle candele insieme a tutto il resto del materiale usato per l'incanto. Altri che dicevano di gettare tutto in acqua corrente...

Però la cera inquina, e uno dei princìpi di base che dovrebbe avere ogni essere vivente, a prescindere dal tipo di "Fede", è la salvaguardia dell'ambiente.

Ora mi chiedo: dove si gettano le candele dopo l'uso? E si possono riutilizzare, se non sono totalmente consumate, per un altro rito oppure ogni volta ne servono di "vergini"?


NB: Se ho sbagliato a postare la domanda mi scuso in anticipo...

Sono pienamente concorde. Le candele utilizzate per incanti vanno bruciate completamente, andrebbero quindi fatte o comperate di misura adatta.
Le altre candele possono essere spente e riaccese secondo necessità.

Beh, mi sa che allora una delle prime cose che dovrò imparare a fare sono le candele!!! ^^''''

il problema è calcolare esattamente le dimensioni in base alla durata (che variano anche in base alla qualità e percentuale dei componenti usati), perchè il farle diper se' non è un lavoro così difficile o lungo
Una soluzione, per chì puo', è quella di far bruciare le candele o sul fondo della vasca o dentro la doccia, ovviamente su un supporto adeguato

Perdona l'ignoranza: perché nella vasca o nella doccia?

perchè se malauguratamente dovesse cadere non rischi di dare fuoco a niente, così come non è facile inciamparvi per errore, e quindi anche candele che hanno durate nettamente superiori al nostro rito possono bruciare indistrubate
Semplice consiglio pratico!

Si hai ragione, non ci avevo proprio pensato. Grazie infinite per il consiglio! ^^

Cassandra@AGK, 10/01/2009 22.57:

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Gironzolando qua e là per il Web ho letto diversi incantesimi che alla fine "imponevano" di interrare i residui delle candele insieme a tutto il resto del materiale usato per l'incanto. Altri che dicevano di gettare tutto in acqua corrente...

Però la cera inquina, e uno dei princìpi di base che dovrebbe avere ogni essere vivente, a prescindere dal tipo di "Fede", è la salvaguardia dell'ambiente.

Ora mi chiedo: dove si gettano le candele dopo l'uso?

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Posso dire come faccio io nel mio piccolo.
Anche quando lascio bruciare la candela fino in fondo rimangono comunque dei resti. Non li interro mai perchè come giustamente dici tu inquinano. Però una volta ho letto in un libretto molto interessante "Il libro della Strega Moderna" della Ascher, che se la candela è stata usata in un rituale di guarigione o di protezione (questo la sai tu!) la cera rimanente potrebbe anche essere usata per creare i famosi sacchetti protettivi (sempre a seconda della cosa su cui stai lavorando è ovvio).
Io, soprattutto nel caso di incanti sulla salute o che, faccio così.

Devo dire che anch'io se necessario le lascio finir di bruciare nella doccia. Più sicuro di così...

Non so creare delle candele, anche se difficilissimo non credo che sia. Però ho trovato un posto dove ne vendono alcune che hanno la durata che io ritengo "giusta", e da allora prendo quelle. Naturalmente lasciarle bruciare fino in fondo non è un problema, ma se durano "il giusto" devo dire che lo preferisco!

Ma sai che anche io ho "Il libro della Strega Moderna" di Ulrike Ascher, e anche "Magie d'amore per la strega moderna" della stessa autrice, ma non li leggo da almeno diversi anni, e non ricordavo proprio questo consiglio!! Grazie anche a te!! ^^

Io ho letto su un libro che tutti i resti degli incantesimi, quindi cera o candele spente o altri oggetti o cristalli, si possono avvolgere in un foglio di alluminio e conservare in un luogo che si sceglie appositamente, tipo una scatola, un armadio ecc... il libro dice di conservarli così per qualche giorno in attesa che esauriscano l'energia residua, ma non dice come smaltirli dopo...
Personalmente li conservo così fino a data da destinarsi visto che non ho nè un giardino nè un ruscello. Per ora comunque non c'è molto affollamento nella mia scatola... non pratico da molto!

scusate, mi viene una domanda, ma se una candela è troppo lunga si può tagliare a metà? così si avrebbero due candele... mi scuso veramente, perchè magari è la domanda più stupida del mondo ma è posta da una ignorante in materia...

eccerto...
Usa una lametta da cutter riscaldata (estraila per tutta la lunghezza dal cutter e scaldane la parte finale), questo ti permetterà di fare un taglio netto senza sbriciolare la zona interessata e sopratutto senza forzare lo stoppino, rischieresti di trovarti con due parti di cera e tutto lo stoppino in una sola.
Sono comunque sempre dell'idea che le candele andrebbero autoprodotte...

si, lo so, ma con due bimbi piccoli è già tanto se riesco ad andare a comprarle...

Anch'io le candele le ho sempre tagliate a seconda delle varie esigenze.
Quando invece decido di lasciar bruciare una candela, ne scaldo la base, la fisso sul fondo di una piccola ciotola e ci metto un po' d'acqua o di sabbia (a seconda che per il tipo di operazione sia più adatta l'Acqua o la Terra).
La soluzione della scatola mi sembra una buona idea, ma ci sono anche certi incantesimi "per bandire" dove ci si deve liberare dei resti della candela. Dato che seppellire la cera rimasta (o, nel mio caso, la paraffina, visto che non mi posso permettere candele di cera vergine)è nocivo per l'ambiente, secondo voi sarebbe così irriverente servirsi del sacco del generico?

arcana76, 24/01/2009 18.09:

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La soluzione della scatola mi sembra una buona idea, ma ci sono anche certi incantesimi "per bandire" dove ci si deve liberare dei resti della candela. Dato che seppellire la cera rimasta (o, nel mio caso, la paraffina, visto che non mi posso permettere candele di cera vergine)è nocivo per l'ambiente, secondo voi sarebbe così irriverente servirsi del sacco del generico?

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In quei casi io ho usato il sacco del generico. Anche perchè altrimenti giuro che non avrei saputo dove buttarli via.

Io uso raccogliere alcuni resti di cera (dipende ovviamente dall'uso fatto) nei bicchierini di vetro e divisi per colore: prima di raccogliere la cera nel bicchiere la lascio qualche giorno sul davanzale e poi la strofino con un apposito olio; quando i vetri sono sufficientemente pieni scaldo a bagnomaria e poi lascio raffreddare con uno stoppino, infine utilizzo il lume semplicemente per fare luce in casa.

Ovviamente capiterà che resti ancora cera e se nn riesco a riutilizzarla la cestino nell'indifferenziata.

riutilizzare una candela che è stata usata per un rituale secondo me non è proprio una gran cosa, più che altro perchè se poi la vai ad unire ad altre candele di altri rituali ti trovi con un ammasso di cera ed energie un po' incasinate.

altro discorso invece sono le candele che usiamo in casa per illuminare o fare atmosfera....

Se la cera ad ogni rituale la si lascia il periodo di calante a scaricarsi sul davanzale o in giardino e poi la si strofina con un olio neutralizzante, giunti al momento in cui il vasetto sarà pieno l'energia avrà già fatto il suo tempoo :)
e poi il tutto dipende anche dall'intenzione che crei....
è cera che utilizzo per illuminare, niente più..

preferisco che le mie pratiche si riciclino piuttosto che finire dentro ad un cassonetto.. a meno che non si voglia illuminare anche quello