Dubai, bolla esplosa

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marco---
00giovedì 12 febbraio 2009 09:08
Dubai, bolla esplosa (Fonte: Economy - 18/02/2009 - di Barbara Gabbrielli e Ilaria Molinari)

...L'effetto immediato è stato il crollo dei prezzi delle case del 40/60% tra dicembre 2008 e metà gennaio 2009...

...mentre i canoni d'affitto sono scivolati del 20/30%...

I valori immobiliari stanno scendendo davvero in tutto il mondo, e infatti: Le banche fanno cassa col mattone (Fonte: Italia Oggi - 12/02/2009)
I due istituti di credito hanno ceduto oltre 350 immobili. Operazione da 2 miliardi di euro.

Prima che sia troppo tardi, aggiungo io! [SM=g6957]

Attenzione ai titoli fuorvianti: Boom nell'immobiliare nel IV trimestre 2008 (Fonte: Italia Oggi - 12/02/2009)
Nel IV trimestre dell'anno, triplicati gli investimenti nel settore immobiliare italiano grazie alle due operazioni di Intesa San Paolo e Unicredit con Finit Sgr...

In rosso sono evidenziate differenti enfasi della medesima operazione.

Ormai il mattone è stato scaricato da tutti, questo dovrebbe accelerare ulteriormente il deprezzamento.
Nel giugno del 2008 si scriveva: A Dubai, in sei mesi prezzi immobili aumentati del 42%

I prezzi delle proprietà immobiliari a Dubai sono aumentati mediamente del 42% nei sei mesi compresi tra l’ultimo trimestre 2007 e il primo trimestre 2008.

Il vento è cambiato, molto rapidamente! [SM=j7569]

Marco
marco---
00sabato 26 settembre 2009 12:17
Prosegue la discesa
Dubai, prezzi delle case -47% (Fonte: mutui.vostrisoldi.it - 26/09/2009)

Knight Frank LLC sostiene che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nell’area di Dubai sarebbero calati di circa il 47% nel secondo trimestre dell’anno rispetto al livello dello stesso periodo dello scorso 2008. Si tratta del decremento nei valori delle case più grave di qualsiasi altro mercato immobiliare mondiale.
Su base trimestrale, i prezzi a Dubai sono invece calati del 7,5%: un leggero “miglioramento” rispetto al crollo del 41% osservato nei primi tre mesi dell’anno.
Di questo passo, sostengono gli analisti, entro la fine dell’anno i prezzi delle case dell’area avranno subito un decremento così consistente da bruciare completamente il mostruoso aumento conosciuto nella primissima parte dello scorso anno, quando i valori crebbero di quasi il 60%.
Un andamento altalenante che ha ovviamente solleticato gli interessi degli speculatori, ponendo invece in difficoltà numerosi altri operatori, che attendono ora con ansia la stabilizzazione del mercato.
marco---
00venerdì 27 novembre 2009 12:17
Scoppia la bolla immobiliare anche a Dubai. Che succederà? (Fonte: businessonline.it - di Marianna Quatraro - 27/11/2009)

Scoppia la bolla immobiliare anche a Dubai. Dubai World, il cuore finanziario del Paese, zavorrata da 59 miliardi di dollari di passività (il 70% dell'intero debito statale) ha chiesto ai creditori una moratoria di sei mesi sul debito e sta cercando di rinegoziare le sue posizioni, compreso un bond islamico da 3,52 miliardi della controllata Nakheel Properties, in scadenza il 14 dicembre. Dubai World attraverso Nakheel è il gruppo che sta costruendo la famosa isola artificiale delle tre palme.

Il governo dell'emirato sta pagando un prezzo altissimo alla crisi e in particolare a quella del settore immobiliare: aveva già annunciato in passato di avere un debito di 80 miliardi di dollari, di cui 70 miliardi originato dalle aziende pubbliche, in buona parte attive nel settore immobiliare. Ora Dubai rischia di essere travolta dopo che i prezzi delle case sono scesi del 47% rispetto allo scorso anno. Le conseguenze?

I credit default swap sul debito sovrano a cinque anni sono arrivati a quota 571, c’è il rischio di crescita dell’insolvenza ed è nuovo allarme sui mercati finanziari. Il timore più grande è il nuovo coinvolgimento di grandi banche proprio sulla base di una esposizione al debito dell'emirato. Standard & Poor's ha messo sotto Credit Watch negativo alcuni importanti istituti finanziari della zona. Ciò significa che sta valutando la situazione per definire se modificare il merito di credito. Sono le banche i titoli più colpiti dalla crisi finanziaria di Dubai.

Le prime stime sulle potenziali perdite delle banche più esposte, calcolate da Credit Suisse e riportate dall'agenzia Dow Jones, parlano di circa 40 miliardi di dollari. Secondo il Financial Times, Hsbc è tra le banche straniere con maggiori investimenti in Dubai (esposizione per 17 miliardi di dollari). Ci sono poi: Standard Chartered (7,8 miliardi), Barclays (3,6 miliardi), Royal Banck of Scotland (2,2 miliardi), Citi (1,9 miliardi), Bnp Paribas (1,7 miliardi), Lloyds (1,6 miliardi).

Quanto ai portafogli crediti immobiliari, gli analisti di Ncb Stockbrockers hanno calcolato che Standard Chartered è la più esposta con il 7% del suo totale negli Emirati arabi uniti, poi Hsbc con il 2%, il trio Barclays, Rbs e lloyds con meno dell'1%.

Dopo il congelamento del debito di Dubai World annunciato, i listini europei riducono le perdite dopo un avvio in netto calo: a Francoforte il Dax30 perde lo 0,32%, a Parigi il Cac40 lo 0,76%, a Londra il Ftse100 lo 0,14%, in rosso gli indici di Piazza Affari: il Ftse It All perde lo 0,78%, il FTSE Mib lo 0,75% e in Asia è panico.
temenos
00venerdì 27 novembre 2009 12:34
Ho un amico che fa il pilota per Emirates.
Lo invidiavo moltissimo fino a 6 mesi fa quando lo incontrai e mi disse che voleva scapparsene di nuovo in Italia ed aprirsi un B&B perchè la situazione era diventata insostenibile (gli avevano aumentato del 30% le ore di volo mantenendo lo stesso stipendio (che certo non sarà da piangere visto che pilota un 777). In ogni caso già allora mi disse che la situazione a Dubai era di piena crisi, che nessuno comprava appartamenti e che l'unica impresa attiva di tutta Dubai era proprio Emirates. Adesso si svegliano? A me sembra strano. E' evidente che c'è una strategia e che la strategia è quella di far gonfiare le varie bolle fino all'esplosione, incuranti dei danni che si provocano. [SM=g1785260]
(sylvestro)
00martedì 1 dicembre 2009 13:39
marco---
00giovedì 10 dicembre 2009 12:07
Pignoramento per Dubai (Fonte: libero-news.it - 10/12/2009)

La prima vittima della crisi di Dubai è l’hotel W a Manhattan, il cui controllo è stato ceduto, attraverso un’asta di pignoramento, a Lem Mezzanine per 2 milioni di dollari: un prezzo decisamente inferiore ai 285 milioni sborsati nel 2006 da Istithmar, la divisione di private equity di Dubai World, per mettere le mani sul prestigioso hotel. Nell’ambito dell’accordo, Lem si assumerà anche i 212 milioni di debito.

Fate voi i conti! [SM=g6957]

Marco
(sylvestro)
00giovedì 4 febbraio 2010 22:47
Dubai residential rent rates down 41%
by Shane McGinley



Wednesday, 03 February 2010
FALLING FAST: Rental rates in Dubai are dropping quickly, according to the latest report by CB Richard Ellis.

Residential rental rates in Dubai slumped 41 percent in 2009, according to the latest quarterly report released on Wednesday by real estate consultants CB Richard Ellis (CBRE).

The report noted that tenants are taking advantage of changing market conditions, and that landlords are now offering “rent free periods, inclusion of service charges, and multiple cheques”.

“Prices are still holding in the historic residential areas of Bur Dubai and Karama compared to the newer residential districts such as Al Barsha,” the report added.
marco---
00giovedì 1 aprile 2010 10:45
Mercato immobiliare di Dubai, ripresa solo nel 2011 (Fonte: mutui.vostrisoldi.it - 01/04/2010)

Secondo quanto dichiarato da un gruppo di operatori locali, il mercato immobiliare di Dubai non si riprenderà fino al termine del 2011, quando i mutui diventeranno più facili da ottenere grazie a rinnovate politiche di concessione del credito da parte delle banche locali, e molte più persone riterranno utile, conveniente o necessario muoversi verso il perimetro urbano, rispetto a quanto agito nel corso del passato anno e di quello presente.
Ricordiamo come Dubai sia attualmente detentrice di un ben poco invidiabile record, avendo conseguito la peggiore prestazione tra i mercati immobiliari internazionali durante l’ultima recessione globale, con i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo in calo di oltre il 50%, e progetti di realizzazione immobiliare cancellati per un valore complessivo di oltre 300 miliardi di dollari.
Stando a un’opinione sempre più diffusa tra gli operatori del mercato immobiliare locale, è probabile che nel 2010 non possa verificarsi alcuna crescita rilevante nel real estate di Dubai, mentre il 2011 dovrebbe rappresentare una buona spinta verso un biennio successivo di forte ripresa.
Alla base delle convinzioni di cui sopra giocherebbe un ruolo di primaria importanza le già accennate possibilità di ottenimento di un finanziamento immobiliare finalizzato all’acquisto o alla realizzazione di una proprietà abitativa: mentre una sostanziale prudenza continuerà a caratterizzare l’atteggiamento degli istituti di credito nel corso dell’anno corrente, a partire dal 2011 l’offerta di prodotti di finanziamento immobiliare dovrebbe farsi certamente più convinta.


Verificheremo... [SM=g6957]

Marco
(sylvestro)
00venerdì 4 giugno 2010 11:40
Dubai property prices to drop by 15%

Jun 04, 2010


Dubai's property prices will fall by 15% on average this year, forecasts a report by Bank of America Merrill Lynch. The price falls are expected largely due to an over-supply of residential units in the emirate, with 44,000 units likely to remain vacant and unsold in 2010.

The forecast decline follows the even larger 45% drop from peak house prices reached in Dubai in the third quarter of 2008.
(sylvestro)
00venerdì 22 ottobre 2010 16:59
Dubai: alla Burj Khalifa Tower prezzi appartamenti crollati del 40%

22/10/2010

- Crollati i prezzi degli appartamenti nel grattacielo più alto del mondo, lo scintillante Burj al Dubai (ora chiamato Burj Khalifa, vedi foto) di Dubai.
Inaugurato lo scorso gennaio, il palazzo, secondo il sito arabianbusiness.com e Bloomberg, presenta ora 825 appartamenti vuoti su un totale di 900.
Il valore degli immobili è crollato in media del 40%, con picchi del 70%.
Gli unici immobili che hanno tenuto il loro valore sono i residence concepiti, arredati e inaugurati da Giorgio Armani, che nel palazzo ha anche aperto un lussuosissimo hotel.
marco---
00mercoledì 3 novembre 2010 11:32
Hotel Armani, a Dubai prezzi giù per la crisi (Fonte: affaritaliani.it - 03/11/2010)

L'Armani Hotel di Dubai subisce gli effetti della crisi, soprattutto immobiliare, scoppiata circa un anno fa nel piccolo emiro e nel tempio mondiale del lusso. I prezzi delle camere dell'hotel fatto costruire dallo stilista milanese, sono scesi infatti secondo l'Arabian Business del 40%: una stanza che a fine aprile costava 4.000 Aed a notte (circa 780 euro), ora costa 2.600 Aed (circa 470 euro); una suite con due camere da letto, che a fine aprile costava 40.000 Aed (circa 7.820 euro), ora costa 24.000 Aed (meno di 4.700 euro).
I primi segnali di ripresa tuttavia cominciano a vedersi: secondo il Department of Tourism and Commerce Marketing di Dubai, le prenotazioni all'Armani Hotel sono aumentate del 6%, mentre i turisti in visita all’emirato sono aumentati del 9% nel primo semestre di quest’anno.
marco---
00mercoledì 29 dicembre 2010 09:05
Nella torre deserta tra le nuvole di Dubai. Dopo un anno il grattacielo dei record è ancora vuoto (Fonte: ilsole24ore.com - di Angelo Mincuzzi - 29/12/2010)

Gli uomini della sicurezza spuntano all'improvviso dal prato, dagli alberi e da non si sa dove. Sono in cinque, vestito scuro e ricetrasmittenti in mano. «Mi spiace, deve andar via»: gentile ma irremovibile, l'agente indica la strada per l'uscita. Già. I guardiani della fortezza sono pagati per questo: difendere il simbolo di Dubai, il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, 828 metri di altezza, uno spillo di vetro e acciaio che si arrampica sul cielo dell'emirato, 160 piani, 900 appartamenti, 144 residenze firmate Armani e il primo hotel al mondo disegnato da re Giorgio. Eppure questi uomini difendono un deserto.

A un anno dall'inaugurazione, 825 dei 900 appartamenti del Burj Khalifa sono ancora vuoti. Disabitati. Nessuno vive nel simbolo di Dubai. La torre dei record, espressione dell'orgoglio dell'emiro Al-Maktoum, è oggi la metafora della città-stato, concentrato di record negativi che hanno trasformato la gazzella del Golfo in un lento e frastornato bradipo.

Il grattacielo oggi si vende a prezzi da saldo. Il valore degli appartamenti è crollato della metà, gli affitti del 40 per cento. Un'abitazione di una stanza e 80 metri quadri è passata di mano qualche giorno fa per 450mila euro, vale a dire 5.600 euro al metro quadro, bruscolini rispetto alle quotazioni di un appartamento nel centro di Milano o di Roma.
Bisogna salire al 124° piano del Burj Dubai per capire il vero volto dell'emirato: pochi attimi di ascensore alla velocità di 64 metri al secondo, verso il punto panoramico più alto del mondo. Fuori, l'unico suono è quello del vento. La città sembra un'enorme e muta spianata con i grattacieli assediati dal colore indefinito della sabbia, sbiadito dalla luce del sole. A colpo d'occhio Dubai rivela oscenamente le sue vergogne: scheletri di cemento abbandonati, il volto butterato dagli enormi crateri dove forse nessun palazzo verrà mai costruito.

Sul mare, gli effetti della crisi. Ecco ciò che resta di Palm Deira, quella che doveva essere la più grande delle tre isole a forma di palma, una lingua di 14 chilometri insinuata nel Golfo, con centinaia di edifici e un milione di abitanti. Nulla. Palm Deira è stata cancellata. Poco più a sinistra ecco The world, l'arcipelago di 300 isolette che avrebbero riprodotto i cinque continenti del globo. Poche gocce di sabbia in procinto di essere divorate dal mare: il progetto è stato parzialmente cancellato, nessuno sa quando i lavori riprenderanno. E poi - oltre il Burj al-Arab, il grattacielo a forma di vela, oltre Palm Jumeirah, l'unica palma artificiale a essere stata completata - ecco il tratto di costa di Palm Jebel Ali, che doveva ospitare un milione e settecentomila abitanti, ma l'isola non c'è. E non c'è neppure il Waterfront, settanta chilometri di costa, un'isola grande due volte Hong Kong. Cancellati pure loro. Per ogni cento progetti immobiliari registrati nel 2008, quasi 70 sono stati annientati con un tratto di penna. I soldi non ci sono. Il debito di 109 miliardi di dollari accumulato dal governo di Dubai e dalle sue società controllate per realizzare sogni faraonici ha già mietuto le sue vittime.
Si torna giù, verso il rumore della città. In macchina la Sheikh Zayed Road, l'arteria perennemente intasata che con le sue dodici corsie taglia trasversalmente l'emirato, mostra una calma insolita. Per le feste di Natale molti occidentali sono tornati a casa, lasciando respirare per pochi giorni l'aria di Dubai. Al lati della strada ci sono edifici costruiti a metà e abbandonati da tempo. In altri cantieri si lavora ancora, a ritmi rallentati. Si procede verso ovest e si arriva a Dubai Marina, un "quartiere in", spiagge, bar, ristoranti all'aperto, negozi e una concentrazione spaventosa di Ferrari e Lamborghini.

Scritte gigantesche campeggiano su alcuni grattacieli, accompagnate da numeri di telefono visibili a centinaia di metri, e le parole sono sempre le stesse, monotone come una cantilena: to let, vendesi, to rent, affittasi. All'ingresso del Trident Grand Residence, decine di piani già finiti e completamente vuoti, il cartello è l'immagine della disperazione: Now leasing & selling: affittasi e vendesi. Ora. Subito. Seduto nel suo salotto di casa, Ciro Arianna, managing director della Alyans Real Estate, snocciola le cifre dei saldi immobiliari: «I prezzi delle case sono scesi di più del 50% dai picchi del 2008 – racconta – e oggi chi è con l'acqua alla gola, vende la sua casa al 25-30% in meno del prezzo di mercato. Posso scommettere che le quotazioni caleranno ancora del 15-20% prima del Ramadan, ad agosto, poi il mercato si assesterà a fine anno».

A Dubai Marina, una delle poche zone che tirano davvero, le abitazioni meno prestigiose si possono acquistare per 1.600 euro al metro quadro, molto meno che al Gallaratese o a Baggio, quartieri della periferia milanese, la metà che al Gratosoglio, altra area periferica del capoluogo lombardo. Nessun confronto tra il grigio di Milano e la bellezza di queste spiagge.

Ma Dubai Marina è il top. Il vero disastro sono i progetti che sorgono nelle zone interne di Dubai. Sulla Emirates Road, l'autostrada che attraversa tutte le città-stato degli Emirati arabi, a mezz'ora di strada dalla sabbia assolata di Dubai Marina, c'è International City, un enorme quartiere residenziale che ospiterà 60mila abitanti, dove strade e palazzi richiamano l'architettura di paesi come la Cina e la Gran Bretagna, l'Italia e la Russia. Lo standard non è certo degno delle zone più rinomate di Dubai e la popolazione è composta principalmente di asiatici, pakistani e filippini. Non ci sono le piscine e i beauty center dei condomini di Downtown e Jumeirah, ma le abitazioni sono dignitose. Qui una casa si può averla a un prezzo stracciato: 700 euro al metro quadro. Dall'altra parte della città, dopo Palm Jumeirah, a Discovery Garden, sono in vendita 250 palazzine, ognuna di 90 appartamenti. Prezzo: mille euro al metro quadro. Dubai non è mai stata così alla portata di mano come adesso.
È il motivo che fa dire a Charles Neil, chief executive officer di Landmark Properties nell'emirato, che è questo il momento di acquistare. «Guardiamo all'altra faccia della medaglia – invita Neil -. Con i prezzi così bassi si possono fare buoni affari. Nel 2011 saranno consegnate altre 30mila abitazioni residenziali, e i prezzi scenderanno ancora. In alcune aree come Dubai Marina, Dubailand, Silicon Oasis e Sports City, dove questi appartamenti verranno immessi sul mercato, le quotazioni caleranno del 15-20%. E allora i prossimi saranno i mesi giusti per comprare, prima che il mercato si riprenda, prima che i venditori, fiutando l'aumento dei prezzi, decidano di aspettare per guadagnare di più».

Dal grande albergo a forma di vela, si imbocca la strada che porta verso l'interno, a sud. Quindici minuti di auto per entrare nel vero dramma di Dubai. Si lasciano i grattacieli di Downtown e di Dubai Marina alle spalle, e la strada è un immenso cantiere sabbioso percorso da camion polverosi che trasportano cemento. Si prosegue oltre, verso quello che doveva diventare il cervello pensante dell'emirato: Dubai Biotech, l'area dedicata alle biotecnologie, dove centinaia di aziende e ricercatori avrebbero dovuto disegnare i nuovi orizzonti della medicina. Ma qui non c'è niente che assomigli alla Dubai del futuro. Due torri gemelle, non ancora finite si stagliano verso il cielo in mezzo al nulla. Intorno soltanto sabbia. E rovi. E desolazione. Dubai Biotech non esiste e nessuno sa se mai esisterà. A poche centinaia di metri da questa landa assolata, nuclei di villette a un piano riempiono il paesaggio. Alcune sono ancora in costruzione, altre sono finite e dipinte con colori vivaci. Ma nessuno ci abita. Come il Burj Khalifa sono fantasmi di pietra, circondati da cumuli di sabbia. La città è piena di spazi costruiti ma vuoti come questi. L'immobiliare a Dubai non ha mai seguito le normali logiche di mercato.

«Molti palazzi sono vuoti perché sono stati acquistati da investitori sauditi che non hanno alcun interesse a venderli o ad affittarli», dice Lorenz Ziller, titolare di una società di brokeraggio immobiliare. E così succede che una torre di 42 piani con 170 appartamenti all'ingresso di Palm Jumeirah, resti vuota per tre anni: un edificio del valore di 50 milioni di euro, che soltanto per la manutenzione costa 600mila euro all'anno. In quale altro paese si lascerebbe immobilizzato un investimento del genere?

Il fenomeno assume proporzioni inimmaginabili nel settore commerciale. Secondo alcune stime il 50% degli uffici di Dubai è ancora vuoto. Gli affitti sono scesi di più del 50% e diminuiranno ancora dopo che saranno consegnati i nuovi progetti. «Guardi questo palazzo – dice Ahmet Kayhan, chief executive officer di Reidin.com, una società che fornisce informazioni sul mercato immobiliare agli operatori di Dubai -. Qui il tasso di occupazione degli uffici è fermo al 33 per cento». La torre è nuova, ha 37 piani e sorge a Dubai Media City, la zona dove sono concentrate agenzie pubblicitarie e di comunicazione, tv, giornali, agenzie di stampa. È a soli dieci minuti da Dubai Marina, ma gli uffici sono vuoti. «Il mercato degli affitti andrà ancora giù - aggiunge Kayhan – anche se per il futuro sono ottimista. L'immobiliare è un mercato ciclico e non credo che nei prossimi mesi il calo sarà così consistente come qualcuno sostiene. Il 2011 sarà un anno migliore degli ultimi». Forse Kayhan è una voce fuori dal coro, ma intanto il Burj Khalifa sembra destinato a restare vuoto a lungo. Chi ha comprato un appartamento valutato due anni fa, al culmine della bolla, 1,6 milioni di euro, si ritrova con un bene che ne vale 600mila. In tanti hanno rinunciato, perdendo quel 30% del prezzo già versato prima della consegna. Perché pagare qualcosa che è ormai fuori mercato? E così la torre dei record resta sola. Deserta. Sorvegliata da uomini che non proteggono nessuno.
(sylvestro)
00martedì 11 gennaio 2011 21:39
A Dubai i prezzi si stanno stabilizzando [SM=g6942]

Dubai: nel 2010 prezzi ville -14%, appartamenti -4%

11/01/2011

- A Dubai i prezzi delle ville singole sono scesi del 14% nell'arco del 2010, portandosi a dicembre ad una media di 3.494 dollari per mq.

Gli appartamenti invece hanno perso solo il 4%, scendendo a 3.702 dollari per mq, sempre a dicembre.

A renderlo noto è l'egiziana AlemicHC.

I risultati negativi sarebbero legati la mancanza di finanziamenti per l'acquisto e la diversità dei rendimenti da locazione (5% per le ville e 6,3% per gli appartamenti che rappresentano gran parte del mercato).
laplace77
00domenica 23 gennaio 2011 14:31
dubai AFFONDA

e mica solo in termini di prezzi, proprio in termini di "frana"...

fonte: corriere

i canali tra le isole non sarebbero più navigabili

Dubai: «Il Mondo» sta affondando

L'avvocato di una società coinvolta nella crisi del progetto immobiliare: le isolette stanno franando

MILANO - Aiuto, il mondo sta affondando. Ma in pericolo non è (soltanto) il pianeta Terra quanto piuttosto il picoolo arcipelago di isolette artificiali create davanti alla costa di Dubai e che, viste dall'alto, vanno a comporre un'ideale mappa geografica del pianeta. Soltanto che, come rivela il quotidiano britannico «The Telegraph», le isolette che avrebbero dovuto ospitare piccoli alberghi di lusso e ville da sogno, prima che la crisi economica fermasse il progetto, forse per sempre, starebbero lentamente franando, rendendo tra l'altro i canali che le separano non più navigabili.

LA TESI - A sostenere la tesi del crollo delle 300 isole, che sono già state vendute al 70%, anche se solo una di esse è abitata, è Richard Wilmot-Smith avvocato della Penguin Marine, la società che si era aggiudicata l'appalto del trasporto di uomini e mezzi da e per la costa di Dubai e che ora vuole sciogliere il contratto e per questo ha fatto causa. Durante il processo in corso a Dubai l'avvocato ha spiegato che lo stop al progetto ha creato conseguenze non solo sul piano legale, ma anche pratico. Le isole stanno franando e i canali tra di esse si stanno riempiendo di sabbia. Graham Lovett avvocato della Nakheel la holding di Stato che ha dato vita al progetto ha ammesso che attualmente l'iniziativa immobiliare «è in coma». Ma nega che le isolette stiano affondando e sostiene che il progetto va rilanciato. Sempre la Nakheel si risollevi dal peso di un debito che sfiora i 25 miliardi di dollari.

Redazione online
22 gennaio 2011



fonte: petrolio

Sabato 22 Gennaio 2011, 09:02 in Clima, Scenari

La seconda Atlantide e la fine del "mondo"..

Ebbene, il 2012 si avvicina, la catastrofe incombe, e tutti si chiedono quale sarà la moderna Atlantide che pagherà l'amaro fio della resa dei conti planetaria. Qual è il luogo più rappresentativo del "mondo"? E quale merita in fin dei conti di sprofondare nelle acque, a causa dei propri misfatti? Quale il luogo simbolo dello spreco e del disastro ambientale finale?

Tutti questi requisiti si trovano in un unico luogo perfetto: ovvero le lussuose isole artificiali a forma dei cinque continenti costruite a largo di Dubai, luccicante capitale dell'impero petrolifero arabico. E tocca proprio a queste isolette, con il loro carico di principesche residenze coi rubinetti d'oro, il ruolo di Atlantide 2 la vendetta: stanno infatti lentamente sprofondando nel Golfo Persico.

The World, Il Mondo, così si chiama l'arcipelago di 300 isole tutte vendute a chissà quali ricconi. Si spostano da sole, subiscono l'erosione delle loro sabbie e pian piano saranno inghiottite dai flutti. Tale disastro sta per essere prosaicamente discusso in tribunale, e non vorrei essere nei panni di chi dovrà pagare i danni.


e insomma, considerando che i mari salgono e con le trivellazioni gia' il bahrein stava "calando"...

[SM=g9128]
FourCorners
00giovedì 3 febbraio 2011 19:54
Brutte notizie per chi aveva già preparato le valigie...

Immobiliare: Dubai, Nakheel cancella progetto Trump Tower
(ANSAmed, 03.02.2011)

La Trump Tower, ennesimo grattacielo destinato a diventare un'icona nel panorama delle residenze di lusso senza finte modestie di Dubai, non si fara' piu'. Lo ha annunciato Ali Rashid Lutah, presidente di Nakheel, il gigante immobiliare, che ha gia' realizzato Palm Jumeirah, l'isola a forma di palma...
Dobbiamo essere realisti riguardo a questi progetti ora, ha dichiarato Lutha citato dal quotidiano The National. "Non ce' domanda. Dobbiamo essere selettivi"...
FourCorners

marco---
00giovedì 24 marzo 2011 12:20
Prezzi case, non si arresta il flop di Dubai (Fonte: mutui.vostrisoldi.it - 24/03/2011)

A Dubai il mercato immobiliare continua ad assaggiare la polvere. I prezzi delle proprietà immobiliari abitative dell’area stanno infatti proseguendo la loro strada di ripido ribasso e, stando a quanto riportato in un’analisi condotta dalla Deutsche Bank, i prezzi delle case avrebbero subito un’altra – l’ennesima! – flessione pari a 1,7 punti percentuali durante il mese di febbraio, rispetto al precedente mese di gennaio.

Anche in questo caso, come avvenuto spesso in altre parti del mondo, la determinante principale della contrazione dei prezzi sembra risiedere nella forte differenza tra la domanda e l’offerta di settore.

Il numero delle case poste in offerta commerciale sta infatti continuando a crescere mentre, d’altra parte, la domanda è sempre più debole, sia a causa degli investitori locali, sia a causa dell’abbandono di quelli stranieri.

I prezzi delle case dell’area hanno così già perso oltre il 60% rispetto allo sproporzionato boom del 2008. Una flessione che dovrebbe continuare anche nel corso dei prossimi mesi...
marco---
00venerdì 3 giugno 2011 08:38
A Dubai il 60% degli acquirenti italiani ha perso soldi: il racconto di un avvocato che lavora negli Emirati (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - 02/06/2011)

Questa la domanda che mi ha scritto qualche giorno fa un lettore sapendo che mi sono occupato giornalisticamente di investimenti immobiliari a Dubai. Questa che segue è la riposta di un avvocato che lavora nella città emiratina a cui ho anche chiesto come vanno le cose per gli italiani che hanno effettuato un investimento in loco.

La risposta alla domanda del lettore

Con riferimento alla prima domanda, a oggi la costruzione della Dolce Vita in Dubai Marina, commercializzata dalla società immobiliare Ellebiemme, è ferma al 12° piano. Stanno cambiando il main contractor (il costruttore) e riferiscono che nel giro dei prossimi tre mesi i lavori dovrebbero riprendere.

Come vanno gli investimenti degli italiani
Per la mia esperienza di legale in Dubai, circa 6 italiani su 10 hanno fatto investimenti non proficui. Alcuni, in casi estremi, hanno anche perso il 100% del capitale versato ritrovandosi "letteralmente" in mano un mucchio di sabbia!
Intraprendere le vie legali davanti alla corte non è sempre la soluzione ottimale. Ci sono casi in cui prima di adire la corte sarebbe opportuno fare una verifica sulla solvibilità del costruttore e/o di chi ha incassato il denaro in quanto se costoro sono riusciti a far sparire tutto anche se si vince la causa davanti alla corte non ci sono i presupposti per dare esecuzione in quanto non esistono più beni o conti correnti attivi su cui potersi avvalere!
Questo e' un caso, ripeto estremo, ma mi è capitato. In altri casi, invece, si cerca di ri-scadenziare i pagamenti ancora dovuti in base all'effettivo stato di avanzamento lavori. Non sono mancate occasioni in cui personalmente mi sono recata sui cantieri per accertare o meno le affermazioni rilasciate o dai costruttori o dalle agenzie immobiliari. Mai, invece, che si sia riusciti a rinegoziare il prezzo al ribasso. Pochi casi, 1 su 10 in cui si è riusciti a recuperare il capitale versato in quanto i progetti sono stati cancellati ufficialmente dalla autorità competente (Rera, real estate regulatory authority).

La precisazione dell'avvocato
Poiché ho letto spesso articoli che ritraevano Dubai come una città che il deserto si sta "rimangiando" vorrei ribadire che non è assoluatmente vero. Gli avvenimenti su descritti sono il frutto di avventati investimenti di gente che si è fidata e ha creduto che i soldi crescessero sugli alberi!Dubai è una citta' incredibilmente dinamica, attiva e colma di opportunità che bisogna saper cogliere nella maniera giusta (non acquistando immobili sulla carta senza conoscere il costruttore, né il progetto ne tantomeno il luogo).Per la gente che ha voglia di lavorare e di costruirsi un futuro migliore rimane, dal mio punto di vista, una città unica: dalla sicurezza alle opportunità di lavoro passando da una qualità della vita eccellente.
(sylvestro)
00giovedì 26 aprile 2012 15:51
marco---
00lunedì 5 novembre 2012 08:55
Dubai: valori immobili -26% nel primo semestre (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - 23/08/2012)

Il valore complessivo degli immobili per cui è stata effettuata una valutazione è calato di oltre un quarto a Dubai durante la prima metà del 2012. A dirlo è l'agenzia governativa che si occupa delle valutazioni. Durante la prima parte dell'anno, il Real Estate Appraisal Centre (REAC) del Dubai Land Department ha effettuato valutazioni su 1.090 immobili su richiesta dei proprietari per un valore totale di 42 miliardi di dirham (9,1 mld di euro). Mohammed Al Dah, responsabile del REAC, ha anche sottolineato che il numero di operazioni di valutazione è calato del 3% durante la prima metà dell'anno, mentre il valore netto degli immobili valutati è crollato del 26% su base annua.
Mercato immobiliare Dubai: in ripresa nel 2012 (Fonte: seoguru.it - 25/06/2012)

Dopo un periodo di calo negli scorsi anni, l'investimento immobiliare a Dubai nel 2012 è in netta ripresa. Gli analisti del settore infatti promettono un'inversione di rotta entro i prossimi otto mesi con un incremento dei prezzi degli immobili, promessa che ha rincuorato gli investitori. L'incremento di prezzo dovrebbe interessare prima le unità residenziali, mentre per le attività commerciali potrebbe essere necessaria un'attesa più lunga che comunque non dovrebbe essere tradita. Già nel 2011 si è assistita ad una lieve ripresa del mercato immobiliare a Dubai, ripresa che ha confortato quanti temevano che la crisi economica europea potesse influenzare negativamente il mercato dell'emirato arabo...
marco---
00martedì 27 novembre 2012 12:11
Tentazione immobiliare: a Dubai torna il pericolo bolla (Fonte: wallstreetitalia.com - 27/11/2012)

Dopo lo sboom che vide scendere qualche anno fa i prezzi degli immobili del 65%, adesso è di nuovo alta la febbre del mattone. Da Barclays a Hsbc offrono mutui a tassi "stracciati". Ma c'è chi mette in guardia dai rischi.

Londra - Dall'alto della sua torre deserta, sospesa, fra le nuvole Dubai sembra un piccolo paradiso. Per i banchieri che corrono veloci anche qui, nonostante il caldo, potrebbe presto scoppiare un nuovo inferno. La città è di nuovo in preda alle sue follie immobiliari. Dopo lo sboom di qualche anno fa che vide scendere i prezzi degli immobili del 65%, adesso è grande il fermento. Tanto che nel secondo trimestre di quest'anno l'aumento dei prezzi delle abitazioni è stato di quelli importanti: +24% rispetto a un anno fa. La dice lunga sulla febbre per il mattone che ha ripreso a serpeggiare.

"E' colpa degli istituti di credito, che offrono mutui agevolati a tassi più bassi molto competitivi e spericolati", denuncia Abdul Aziz Al Ghurair, alla guida della Bankers Association degli Emirati Arabi Uniti, ossia dell'associazione che riunisce i banchieri dell'area, nonché Chief Executive Officer dell'istituto Dubai Mashreqbank. "Non mi piace affatto quello che vedo ossia che i mutui si stanno ritagliando una quota pari al 90% sui prestiti erogati: questa situazione non è positiva per il settore". Quello che "non vogliamo fare è incoraggiare la gente a scommettere".

E in effetti qui le banche della regione hanno ridotto i tassi di interesse al livello più basso mai registrato prima e come non bastasse hanno reso meno stringenti quest'anno i requisiti per accedere ai loro prestiti. Un esempio? La divisione di HSBC Holdings in Medio Oriente eroga mutui a tassi più bassi del 3,99%. Nel 2009 li offriva al 9,5%. E lo stesso stanno facendo Standard Chartered e Barclays. Visto dai loro desk il pericolo è zero. Ma basta seguire con l'indice il grafico della crescita dei crediti ipotecari in sofferenza nella regione per capire che la verità è altrove. Gli analisti di Moody's hanno stimato che balzeranno fra il 10 e il 12% quest'anno per poi ripiegare leggermente nel 2013. Si tratta di un'analisi con luci e ombre che ripropone vecchi interrogativi. Questa volta c'è da credergli davvero?
marco---
00venerdì 25 gennaio 2013 12:28
A dubai vale il due per uno: compri una casa e ti regalano un'audi (Fonte: idealista.it - 25/01/2013)

chi vuole comprare un immobile di lusso a dubai ha ancora pochi giorni di tempo per portarsi a casa anche un'audi r8 2014 nuova di zecca. è la straordinaria promozione dell'agenzia immobiliare damac properties che fino al 3 febbraio offre un'auto a chi acquista uno delle sue residenze di lusso o i suoi appartamenti in hotel

nella terra del lusso e della stravaganza non stupisce un'offerta del genere, che, tra l'altro è ancora più allettante di quanto sembra. a diverse tipologie di appartamenti corrispondono infatti diverse tipi di auto. con un appartamento di tre stanze si ha in regalola r8, con due camere l'audi6, mentre con una sola camera l'audi4. ma a disposizione dei ricchi acquirenti c'è l'intera gamma delle audi. l'offerta è valida per l'intera durata del dubai shopping festival, un evento che richiama ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo


DAMAC Properties DSF Luxury Car Promotion

marco---
00martedì 3 settembre 2013 20:29
Nuova bolla immobiliare a Dubai?
Nuova bolla immobiliare in arrivo a Dubai? Le autorità creano un'apposita commissione (Fonte: ilghirlandaio.com - 03/09/2013)

(Il Ghirlandaio) Dubai, 3 set. Una nuova bolla immobiliare a Dubai? Secondo gli esperti del settore, il rischio c’è ed è anche concreto. “Gli speculatori – ha dichiarato Michael Lahyani, proprietario e amministratore delegato di un fondo con sede a Dubai – non stanno certo aiutando il mercato e il rischio è quello di un’altra bolla artificiale”.

Le dichiarazioni di Lahyani seguono il grido d’allarme inviato a Dubai dal Fondo Monetario Internazionale che ha avvertito l’Emirato che ha necessità di intervenire per regolamentare il mercato immobiliare, per prevenire la creazione di un’altra bolla come quella di quattro anni fa che rischiò di portare Dubai al default.

Tra il 2009 e il 2010, infatti, i prezzi gonfiati del settore immobiliare di Dubai subirono un drammatico crollo, con punte del 50%, dando vita a un terremoto che fece tremare i mercati finanziari di tutto il mondo.

Le autorità di Dubai, dal canto loro, hanno deciso di creare una commissione che si occupi della liquidazione delle opere immobiliari rimaste incompiute. Ci si aspetta che questa commissione aiuti gli investitori ad avere i loro soldi indietro, nel caso in cui il progetto in cui hanno investito venga cancellato.

Michael Lahyani ha aggiunto che “c’era grande attesa per un organismo che possa eliminare la complessità tipica di questo sistema legale e che possa offrire agli investitori una via alternativa ai processi”, che a Dubai sono lunghi e dispendiosi.

Secondo i dati di alcuni analisti, più di 215 progetti non hanno visto la luce a Dubai tra il 2009 e il 2011, cui vanno aggiunti un’enormità di opere annunciate e poi posticipate o cancellate. Parecchie aree edificabili sono rimaste inutilizzate per molti anni.
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