Don Gallo e monsignor scarano: due modi di essere prete

Sextum
00sabato 29 giugno 2013 20:39

A poco più di un mese dalla scoparsa del nsotro prete di frontiera l'arresto di monsignor scarano dovrebbe far riflettere innanzitutto i credenti e i cattolici.

Per noi poveri atei ormai non c'è salvezza...

Scarano, “il monsignor 500″ con reggia da favola e passione per l’immobiliare

Per qualche giorno hanno abitato sotto lo stesso tetto, ma non c’è un prelato più lontano dall’ideale di povertà di Papa Francesco di monsignore Nunzio Scarano, indagato per riciclaggio dalla Procura di Salerno. Il monsignore è nato nel 1952 a Salerno in una famiglia che occupava una casa dell’Istituto Case Popolari ma ora vive in una magione di lusso piena di mobili e quadri di valore. A Roma è conosciuto nel jet set ed è stimato anche da show girl come Michelle Hunziker. Da tempo vive a Roma nella Domus Internationalis Paulus VI, nella centralissima via della Scrofa, tra il Tevere e piazza Navona. In quella pensione da 85 euro a notte, a due passi dal Parlamento, ha alloggiato prima di essere nominato dal Conclave anche Papa Bergoglio.

Chissà se il Papa povero ha mai scambiato due chiacchiere con questo monsignore che anni fa aveva chiesto di cambiare ufficio per avvicinarsi allo Ior, la banca del Vaticano. Scarano, prima di prendere i voti 26 anni fa era un funzionario di banca, ma in Vaticano non lavorava nel mondo della finanza bensì in quello immobiliare. Rivestiva (o meglio riveste) l’importante carica di responsabile del servizio di contabilità analitica dell’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, l’ente della Santa Sede – meno noto ma non meno potente dello Ior – che possiede migliaia di immobili di grande pregio concentrati a Roma e depositi per centinaia di milioni di euro in contante. Questo monsignore indagato con l’accusa di riciclaggio, era il capo del servizio contabilità dell’Apsa. Non proprio l’uomo giusto al posto giusto nella Chiesa di Francesco.

Le accuse che gli sono costate la sospensione dall’incarico in Vaticano
Lo chiamavano ‘monsignor 500‘. Nunzio Scarano infatti aveva una grande disponibilità di banconote da 500 euro. Il prelato salernitano proponeva agli imprenditori amici, tutti della sua zona, di scambiare blocchi di dieci-venti banconote da 500 con assegni circolari da 5mila-10mila euro....


http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/28/nunzio-scarano-monsignor-500-quella-reggia-da-favola-e-passione-per-limmobiliare/640117/
massimo.z
00sabato 29 giugno 2013 23:20
Ai veri credenti interessa ben poco il prelato cialtrone di turno: per quanto mi riguarda, il mio unico referente è il Signore, qualsiasi altra cosa ( eccetto il Papa), mi lascia totalmente indifferente, perchè è scritto che il prelato è il servo di Cristo....... ma la realtà è ben diversa per il 75% dei casi.............

Lo scarano di turno è un essere vivente, il Signore è il credo!

Eppoi non è vero che per voi non c'è salvezza, anzi siete senza dubbio più onesti voi, che avete un'idea ben salda, che i falsi credenti sparsi in milioni nel mondo......ma questi sono fatti loro, non è a me che devono rendere conto!

Massimo
Gianni Sperone
00domenica 30 giugno 2013 11:21
Vergogna per questo ma...

Personalmente, provo per questo signore il consueto ed uguale senso di disprezzo...come verso l'ampia pletora di ladri, farabutti e corrotti, in libera circolazione per lo contrade di questo Paese.
Certamente una figura positiva, quella del Fu-Don Gallo, che tuttavia dal sottoscritto non ha mai riscosso particolare consensi...

Saluti...tonacati.

Gianni S.

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