Don Camillo

Tratto dai libri del grande Giovannino Guareschi ecco un altra serie di film che rappresentano al meglio il mondo della Bassa Padana negli anni fra il 1948 e 1950.
I titoli sono:

"Don Camillo" (1950)
"Il Ritorno di Don Camillo" (1952)
"Don Camillo e l'onorevole Peppone" (1955)
"Don Camillo monsignore...ma non troppo" (1961)
"Il compagno Don Camillo" (1965)

Anche se i vari registi che si sono susseguiti alla direzione dei cinque film -cult si sono presi molte libertà rispetto ai racconti di "Mondo Piccolo" (e Guareschi litigò parecchio con Angelo Rizzoli all'epoca), la strepitosa presenza scenica di Gino Cervi e Fernandel fanno dimenticare le licenze poetiche e offrono un meraviglioso spaccato dell'Italia emiliana pre-elezioni 1948.
Il pubblico è così affezionato a questi film (per anni piatto forte dei cinema parrocchiali) che, ogniqualvolta vengono riproposti in TV, lo share si impenna.

Nel 1970 un sesto film della serie "Don Camillo e i Giovani d'oggi" era in fase di avanzata produzione quando Fernandel morì all'improvviso. Gino Cervi si rifiutò di girare il film senza l'attore francese e vennero scelti, in fretta e furia, Gastone Moschin (nei panni di Don Camillo) e Lionel Stander (nei panni di Peppone).
Il confronto con il "classico" fu troppo forte ed il film ebbe scarsa fortuna così come il "Don Camillo" di Terence Hill del 1983.
Ciao

Dadu

Magistrale recensione di Dadu.

...l'ho apprezzato grazie a mia madre, accanita lettrice di Guareschi, che mi portò fin da piccolo al cinema a vedere tutti i film con Fernandel e Cervi...

Personalmente li aodro, per l'atmosfera che si respira, per i valori di cui le storie sono impregnate, per quella serena, faticosa e genuina vita di provincia, dove è possibile scannarsi per motivi politici alle nove di mattina e alle due del pomeriggio far coppia assieme in una partita all'ultimo sangue di briscola e tresette!


Grazie a dadu per avercelo ricordato!

Il mio amore per i personaggi di Don Camillo e Peppone mi spinse in un assolato pomeriggio di Giugno a visitare il paese di Brescello per vedere dal vero i luoghi delle vicende.
Ho visto la chiesa e il municipio e mi sono concesso un buon bicchiere di lambrusco al bar della piazza, quello per intenderci dove Don Camillo getta la tavola in testa ai bulli.

Anch'io i film di Don Camillo me li sono visti più volte, e ciò mi ha spinto ad acquistare e "divorare" quasi tutti i libri di Guareschi.

Per diversi motivi apprezzo di più il primo (quello diretto da Duvivier) e "Il compagno Don Camillo", diretto da un Comencini veramente in stato di grazia.