>RECENSIONE< PC
Oramai è abbastanza difficile reperire sul mercato degli RPG che siano almeno un minimo originali e Divine Divinity non fa eccezione a questa tendenza. Naturalmente ciò non vuol dire che non sia un prodotto comunque godibile...
La sindrome del Signore degli Anelli?
Sembrerebbe che dall'uscita del bel (seppure non paragonabile al libro originale) film citato nel titoletto molte case si siano buttate nel genere fantasy per sfruttarne la rinnovata fortuna tra il grande pubblico (ovviamente il nucleo duro dei fedelissimi c'è sempre stato e sempre ci sarà), ecco allora apparire tanti titoli di vari generi come Never Winter Nights, Archangel, e questo Divine Divinity. Lo sfruttamento del filone ha in effetti raggiunto un livello di quasi saturazione, d'altronde anche prima del “effetto Tolkien” erano tanti i titoli ambientati in quest'universo, dando vita ad una serie di giochi magari anche divertenti ma per nulla originali. Ecco dunque la prima doverosa avvertenza su DD: trattasi di un RPG fantasy assolutamente privo di spunti innovativi sotto l'aspetto del gameplay. Come detto nell'introduzione questo non significa però che il titolo sia da scartare, anzi esso ci è parso ben congeniato e coinvolgente, in più c'è il vantaggio di uno stile ben collaudato in cui i patiti del filone non avranno grosse difficoltà a ritrovarsi. La trama è, infatti, più o meno la solita: un eroe/eroina dovrà svelare il mistero delle calamità che si abbattono sul suo mondo. Per raggiungere il suo scopo dovrà affrontare mostri, guerrieri, stregoni, e chi più ne ha più ne metta, attraversando terre incantate.
Genesi di un eroe
Storia a parte anche tutto il resto in DD è abbastanza classico. Si parte dalla scelta del proprio personaggio tra una delle (sole) tre classi disponibili: guerriero, sopravissuto (in realtà si tratta di un banalissimo ladro) e mago. Si potrà poi scegliere se incarnare un personaggio maschile o femminile con risvolti puramente estetici dato che nulla, o quasi, cambia nelle nostre caratteristiche. La parte di generazione del nostro alter ego è quindi decisamente ridotta all'osso il che potrebbe deludere i giocatori di ruolo che amano anche i risvolti “psicologici”. Durante il gioco potremo migliorarci acquisendo nuove capacità e poteri magici, distribuendo i punti esperienza accresceremo le nostre abilità, anch'esse assolutamente classiche, come la destrezza, la forza, l'intelligenza, ecc. Le nostre scelte poi ci condurranno su uno dei possibili percorsi di ciascuna classe; in ognuno di questi, si acquisiranno certe abilità con la preclusione di altre: ad esempio, la via del sopravvissuto comprende il percorso del ladro con una serie di abilità rivolte alle capacita di agire di soppiatto e nascondersi, mentre nella via della conoscenza impareremo altre capacita diverse volte a renderci più sapienti e cosi via dicendo. Il fatto di appartenere ad una certa classe non ci impedirà comunque di intraprendere vie di classi diverse. Questo aspetto, seppure anch'esso non particolarmente innovativo è molto interessante e compensa almeno parzialmente le poche classi disponibili per il personaggio, consentendoci di fare delle scelte in base allo stile di gioco che vorremo adottare. Per equipaggiarci all'inizio dovremo andare in giro per cercare qualche materiale più o meno utile come pezzi di armatura abbandonati, armi (all'inizio andrà bene pure un bastone o un rastrello). All'inizio per raggiungere questo scopo potremo anche spogliare qualche corpo ucciso da altri. Nelle prime fasi del gioco saremo infatti dei novellini totali, molto deboli e inesperti, e questo farà anche si che all'inizio moriremo spesso con un effetto a volte frustrante. Per acquisire oggetti o anche oro si potrà anche commerciare effettuando degli scambi con qualunque personaggio, non ostile, che incontreremo, il che ci pare una trovata proprio interessante.
Gestione classica
Per giocare al meglio bisognerà andare in giro il più possibile ed esplorare ogni angolo: troveremo moltissimi oggetti di ogni tipo a volte fondamentali, altre volte abbastanza inutili, questo come in ogni RPG classico. La pazienza sarà indispensabile anche poiché bisognerà affrontare dialoghi qualche volta un poco estenuanti e cercare di leggere tutto ciò che si trova in giro: libri, cartelli, pergamene e varie. Per quanto riguarda le letture, abbiamo notato che sono quasi sempre utilissime, e lo stesso discorso vale per i dialoghi con i personaggi, fondamentali anche per ottenere quest, cioè missioni. Le quest di DD ci sono parse abbastanza interessanti e calibrate su diversi livelli di difficoltà in modo da consentire di fare delle selezioni basate sulle nostre capacita; ovviamente più quest risolveremo più punti esperienza potremo acquisire. Le quest non sono affatto banali o ripetitive: a volte dovremo compiere azioni di sabotaggio, mentre altre dovremo infiltrarci, e cosi via. Al contrario di titoli come Never Winter Nights avremo un numero enorme di oggetti con cui si potrà interagire e per evitare di rendere quest'aspetto difficile da gestire, è stata inserita l'interessante possibilità di poter evidenziare, tramite la pressione del tasto ALT, tutti gli elementi dello schermo che possono essere usati o raccolti. In questo modo potremo rapidamente decidere cosa ci interessa, senza cliccare come matti in giro per lo schermo. Altra buona trovata è stata quella di far si che passando su di un qualunque “contenitore” (una botte oppure un armadio) ci venga indicato quanti oggetti contiene, il che ci evita di ispezionare quelli vuoti. A tutti i menu si potrà accedere con grande semplicità tramite una serie di icone presenti in basso al centro; i menu potranno essere lasciati aperti e sistemati in qualunque punto dello schermo (ma quest'ultima possibilità non è offerta proprio per tutti i menu) il che è un'ottima scelta poiché spesso durante l'azione può essere utile accedere ad una magia o ad un oggetto molto rapidamente. Ci verrà anche data la possibilità di crearci dei tasti di scelta rapida.
I combattimenti non saranno, come al solito, eccessivamente spettacolari poiché si basano su di un semplice click del mouse sul nemico che si intende attaccare. Avremo poi un utile diario in cui verranno registrati tutti i dialoghi e le varie quest.
Atmosfera in primis
Una buona fetta del successo di un RPG può essere imputato alla sua atmosfera generale e in DD il risultato, sotto questo profilo, è ottimo. L'elemento migliore è decisamente il sonoro che risulta evocativo: musiche in stile fantasy (a volte ricordano vagamente il sound celtico di Enya) sempre su toni soft e suoni di sottofondo gradevoli. Anche il parlato è ottimamente doppiato e recitato con cura; peccato che non tutti i dialoghi siano “sonorizzati”. In DD troveremo tantissime creature tipiche dei giochi di ruolo, orchi, troll, insetti giganti, zombie, ecc., ognuno con il suo caratteristico suono: la varietà è notevole e questo non potrà che piacere. La grafica è sicuramente molto varia e ben curata: è evidente anche il lavoro di fantasia nella creazione degli ambienti e dei personaggi. Peccato che il motore in 3D isometrico di DD abbia ormai fatto il suo tempo e dobbiamo ammettere che, da questo punto di vista, Never Winter Nights gli è superiore. In DD sono comunque presenti alcuni effetti gradevoli come quelli delle magie o la riflessione dell'acqua. C'è poi molta cura anche nei particolari come le interfacce e i menu: ognuno è quasi un piccolo capolavoro.
Di tutto di più
Per concludere facciamo qualche considerazione generale. La versione italiana di DD ha di Italiano solo il manuale (del resto ben curato) mente tutto il resto è in inglese il che potrebbe ridurre la fruibilità del gioco da parte di chi non padroneggia questa lingua, anche perché alcuni dialoghi non sono semplici. Ci sembra bene ribadire che Il gioco non ha come punto di forza uno schema originale in quanto si modella su titoli come il vecchio Baldur's Gate o Diablo, ma questo per molti non sarà un aspetto negativo. Le quest appaiono a volte un po' troppo facili per i più smaliziati, ma questo crediamo sia sempre meglio di incarichi impossibili da risolvere con conseguenti frustrazioni. Il mondo di DD è assolutamente enorme con tantissimo da esplorare e da affrontare il che offrirà una grande longevità. Nel nostro compito ci aiuterà molto anche un'utilissima mini mappa in cui potremo seguire i nostri spostamenti. Insomma, un titolo consigliabile a chi vuole un RPG classico e coinvolgente e non ha pretese di originalità o di grafica superlativa.
PAGELLA:
GRAFICA : 7
SONORO : 6
GIOCABILITA' : 6
LONGEVITA' : 9
GLOBALE 68%
Il titolo non è certo originale ma nel complesso è divertente e ben congeniato. C'è qualche spunto interessante e sicuramente c'è stato un grande impegno nella cura dell'atmosfera e dell'aspetto generale. Facile e intuitivo da gestire, forse l'aspetto della scelta del personaggio e il suo conseguente sviluppo poteva essere approfondito.
SCREENSHOTS: