Disabile sventa borseggio sul bus. Malmenato, nessuno interviene

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vanni-merlin
00domenica 7 gennaio 2007 20:29
Roma, l'episodio raccontato da uno dei passeggeri che, isolato,
ha chiesto invano all'autista di chiamare le forze dell'ordine

Disabile sventa borseggio sul bus. Malmenato, nessuno interviene


ROMA - "Sporco down, malato di mente". Così Gianluca, un giovane gentile, timido, con un evidente ritardo mentale, si è sentito apostrofare da un borseggiatore che aveva sorpreso a frugare nella borsetta di un'anziana donna, su un bus dell'Atac a Roma. Insulti e poi giù un pugno assestato in pieno volto. Ma in favore del giovane, nell'affollato autobus, pieno di turisti e romani, che copre la tratta tra la stazione Termini ed il centro storico, nessuno pare abbia mosso un dito. Nessuno ha fiatato anzi, qualcuno, avrebbe addirittura censurato il suo comportamento che avrebbe messo a rischio l'incolumità dei passeggeri esposti alla reazione del malvivente, sorpreso con le mani nel sacco, in questo caso nella borsa, e dei suoi compari.

La vicenda viene raccontata da un testimone oculare: un giovane giornalista, lavora nell'ufficio stampa del Ministero delle Politiche agricole. L'unico a bordo della linea 40 che ieri, giorno della Befana, abbia in qualche modo cercato di difendere Gianluca.

"Ero su un autobus dell'Atac, la vettura 224 della linea 40 - racconta Cappeddu - che, partito dalla Stazione Termini, si muoveva in direzione del centro storico. Giunti in Corso Vittorio Emanuele, poco dopo Largo di Torre Argentina un ragazzo disabile, di circa 30 anni di età, con un evidente ritardo mentale ma lucido, dall'aspetto bonario e autonomo dal punto di vista motorio, ha cominciato a gridare indicando un borseggiatore straniero, forse di etnia nordafricana, con le mani nella borsa di una passeggera del mezzo seduta vicina al ragazzo".

Secondo Cappeddu il malvivente, con l'aiuto di due complici, appena si è reso conto di essere stato scoperto, si è scagliato contro il ragazzo. "Lo ha colpito con forza al viso e o lo ha insultato al grido di "sporco down, malato di mente".

"In quel momento sono intervenuto - aggiunge Cappeddu - chiedendo all'autista di fermare la vettura e chiamare icCarabinieri. Il conducente mi ha però risposto che non poteva altrimenti sarebbe stato accusato di interruzione di pubblico servizio e così, appena è giunto alla fermata successiva, ha aperto le porte anteriori. I tre delinquenti sono scesi dal mezzo e scappati via".

"Nessun altro dei passeggeri presenti è intervenuto - conclude Cappeddu - anzi, uno di questi mi ha apostrofato in malo modo consigliandomi di farmi gli affari miei". Poi Cappeddu spiega di essere sceso dall'autobus per accompagnare Gianluca a piazza Navona dove doveva recarsi forse per un giro tra le bancarelle della Befana.

"Non gli ho chiesto altro, nè le sue generalità. Ha aperto il portafogli, mi ha detto il suo nome e mi ha mostrato un tesserino che accertava la sua invalidità al 100 per 100. Tra le sue cose c'era anche una tessera dell'arma dei carabinieri e mi ha detto con orgoglio, prima di salutarmi, che il papà indossava la divisa".

E dopo la denuncia del giornalista, arriva la nota dell'Atac. In cui l'azienda di trasporto pubblico di Roma informa di aver già cominciato le ricerche dell'autista che era ieri alla guida dell'autobus della linea 40; "non appena sarà rintracciato, sarà accertata compiutamente la dinamica dei fatti".


(7 gennaio 2007)


da: www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/disabile-malmenato/disabile-malmenato/disabile-malmen...

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