Dio prova con il male?

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erevnitis
00mercoledì 31 gennaio 2018 17:47
In realtà era un 3D che avevo aperto, si era parlato per 17 pagine con un certo untente ma non si era risposto a questa domanda.

Non lo so cosa i moderatori vorranno fare se lasciare questo nuovo 3D oppure riaprire il vecchio.

La domanda era questa:

I princìpi biblici son eterni, uno di questi princìpi in Giacomo 1:13 dice: Quando è nella prova, nessuno dica: “Sono provato da Dio”. Poiché con i mali Dio non può essere provato né egli stesso prova alcuno.

Mentre noi sappiamo che Geova ha messo alla prova Abraamo dicendogli di uccidere suo figlio.

Non era un provare con il male? Come si può armonizzare il tutto?

Ma ci sono altri versetti al riguardo Ge 22:1, Esodo 16:4, Deu 8:2; 13:3 ecc...
barnabino
00mercoledì 31 gennaio 2018 18:59
Forse si deve capire cosa significa "provare con il male", perché male e bene sono concetti che possono essere relativi, nelle Scritture mi pare che non esista un male e bene assoluto, metafisico, ma sia bene ciò che Dio bene-dice e viceversa male cioè che Dio male-dice... cioè è sempre Dio che in base alle circostanze stabilisce ciò che è bene, anche se apparentemente agli occhi umani potrebbe apparire male.

Mi sono incartato con il ragionamento?

Shalom [SM=g2037509]
dom@
00mercoledì 31 gennaio 2018 19:50
Esistono Mali pensiere Che non fa male a nessuno.
[SM=g27987]
erevnitis
00mercoledì 31 gennaio 2018 20:01
Re:
barnabino, 31/01/2018 18:59:

Forse si deve capire cosa significa "provare con il male", perché male e bene sono concetti che possono essere relativi, nelle Scritture mi pare che non esista un male e bene assoluto, metafisico, ma sia bene ciò che Dio bene-dice e viceversa male cioè che Dio male-dice... cioè è sempre Dio che in base alle circostanze stabilisce ciò che è bene, anche se apparentemente agli occhi umani potrebbe apparire male.

Mi sono incartato con il ragionamento?

Shalom [SM=g2037509]



No!!

E possibile che mi venga un altra domanda, ma questa risposta mi sembra molto pertinente e mi da il sentimento de essere soddisfatto.
Ci sto meditando.


erevnitis
00mercoledì 31 gennaio 2018 20:27
Caro barnabino

Penso che bisogna soffermarci sopratutto sulla finalità, Dio mette alla prova il popolo oppure servitori anche con il "male" se possiamo chiamarlo cosi dal nostro punto di vista, ma sempre per insegnare qualcosa al popolo o al servitore dare una lezione e non alla maniera di Giacomo dove si parla di prova per tentare, avendo come unico obbiettivo l'inciampo. che dici?
dom@
00mercoledì 31 gennaio 2018 20:40
Siamo in un territorio minato, di pensieri. Qualungue cosa puo succedere . [SM=g27993]
erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 17:25
Caro barnabino sempre in relazione a Giacomo 1:13

Questo vorrebbe dire che un fratello provato da Geova dal suo punto di vista da un male. In realtà potrebbe essere un bene perché voluto da Dio?

Ma Geova puo provare ancora oggi i suoi servitori?
barnabino
00giovedì 1 febbraio 2018 17:33
E' difficile dirlo, i mali sono per lo più di origine umana, volontariamente o involontariamente ce li procuriamo o qualcuno ce li procura. A volte sono solo dovute al caso. Vedere in ogni evento la "mano di Dio" a me pare esagerato. Quando Dio proverebbe gli esseri umani e perché lo farebbe? Pure nelle Scritture gli eventi mi paiono rari e per lo più legati all'evento messianico piuttosto che alla singola esistenza di un essere umano. Insomma, mi pare un'eventualità alquanto marginale... o forse la mia fiducia nell'amore di Dio non mi ha mai troppo portato a rifletterci sopra se colpito da qualche avversità? Certo in termini generali un episodio negativo della nostra vita visto in retrospettiva può apparire diverso da come quando lo abbiamo vissuto, ma questo è indipendente da eventuali "prove" divine.

Shalom
erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 18:09
Re:
Caro barnabino


E' difficile dirlo, i mali sono per lo più di origine umana, volontariamente o involontariamente ce li procuriamo o qualcuno ce li procura. A volte sono solo dovute al caso. Vedere in ogni evento la "mano di Dio" a me pare esagerato. Quando Dio proverebbe gli esseri umani e perché lo farebbe?



Biblicamente non c'è nulla che possa dimostrare che oggi Geova non prova più nessuno?



Pure nelle Scritture gli eventi mi paiono rari e per lo più legati all'evento messianico piuttosto che alla singola esistenza di un essere umano.



Scritturalmente si puo argomentare che i miracoli sarebbero cessati, tuttavia un episodio come Anania e Saffira come si potrebbe dimostrare con la bibbia che episodi del genere non potrebbero più succedere?
Tu pensi che siamo nel campo del miracolo?

barnabino
00giovedì 1 febbraio 2018 18:22

Biblicamente non c'è nulla che possa dimostrare che oggi Geova non prova più nessuno?



Non saprei, più che altro mi chiedo a che scopo provare con i mali giacché questi ci provano sistematicamente senza bisogno che ci sia Dio a provocarli...


Tu pensi che siamo nel campo del miracolo?



Beh, sarebbe comunque un'intervento divino nella storia... qualunque evento può mutare il destino di un uomo, e quello di un uomo quello dell'intera umanità.

Shalom
erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 18:37
Re:
Caro barnabino


Non saprei, più che altro mi chiedo a che scopo provare con i mali giacché questi ci provano sistematicamente senza bisogno che ci sia Dio a provocarli...



E vero, tuttavia nella bibbia c'erano episodi in cui servitori venivano provati non necessariamente con episodi piacevoli.
Questi si potevano esprimere come dice Giacomo che erano provati con il male.

In questo caso ci sta sempre quello che hai scritto nel post numero 2?
barnabino
00giovedì 1 febbraio 2018 18:46
Sembrerebbe di sì, altrimenti dovremmo credere che Giacomo non conoscesse l'episodio di Abraamo.

Shalom
erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 19:08
Infatti, hai ragione.

Se un conservo cristiano è convinto che Dio l'ha punito per una determinata condotta sbagliata, tipo "mi sono battezzato senza fede" e oggi sarebbe malato e molto depresso.

Che scrittura esiste che Dio oggi non puo punire?


Siamo anche qui nel campo di interventi come i miracoli ?

barnabino
00giovedì 1 febbraio 2018 19:21

Se un conservo cristiano è convinto che Dio l'ha punito per una determinata condotta sbagliata, tipo "mi sono battezzato senza fede" e oggi sarebbe malato e molto depresso.

Che scrittura esiste che Dio oggi non puo punire?



Però un conto è punire ed un altro provare, secondo me sono due aspetti correlati ma differenti. Anche qui sarebbe da chiedersi come e perché Dio lo "punirebbe" e quale beneficio ne deriverebbe da tale punizione, giacché Geova tutt'al più "disciplina colui che ama e punisce [lett. flagella] chiunque accetta come figlio" e questo "produce un frutto di pace e giustizia" e non di depressione. Far ammalare qualcuno come potrebbe essere funzionale allo scopo della disciplina divina? A questo fratello potresti citare 1 Pietro 5:7 "Gettate su di lui tutte le vostre preoccupazioni, perché egli ha cura di voi". Geova cura chi ha lo spirito affranto, non lo punisce. Comunque permette che subiamo le conseguenze delle nostre azioni, buone o cattive che siano.


Siamo anche qui nel campo di interventi come i miracoli ?



Beh, se Dio di proposito provocasse il cancro modificando i tuoi geni saremmo nel campo del miracolistico...

Shalom

erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 20:54
Re:
Caro barnabino


A questo fratello potresti citare 1 Pietro 5:7 "Gettate su di lui tutte le vostre preoccupazioni, perché egli ha cura di voi". Geova cura chi ha lo spirito affranto, non lo punisce.



Potrebbe rifare il suo battesimo se era fatto senza fede come pretende?
barnabino
00giovedì 1 febbraio 2018 21:09
Non c'è bisogno di ripetere il battesimo se era in grado di capire.

Shalom
erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 21:20
Era in grado di capire ma non aveva fede e sta male proprio per questo.
E se ha fatto il passo con molta leggerezza?
barnabino
00giovedì 1 febbraio 2018 22:33

Era in grado di capire ma non aveva fede e sta male proprio per questo.
E se ha fatto il passo con molta leggerezza?



Non penso che questo stato d'animo dipenda da Geova che lo "mette alla prova" ma solo dal suo senso di colpa per una leggerezza fatta in passato. Il fatto che oggi si renda conto già basta a dare valore al suo battesimo, ripetere la pubblica dichiarazione avrebbe poco senso, l'importante che una volta cosciente di aver agito con leggerezza abbia rinnovato la sua personale dedicazione a Dio che è ben felice di vedere questa persona cambiare attitudine.

Shalom
Anthony.Sidra
00giovedì 1 febbraio 2018 22:40
Ezechiele 18:30,32

Parla agli ebrei.

Loro trasgredirono ma non gli venne richiesti di circoncidersi nuovamente....

Il tuo amico deve sono cambiare attegiamento, e una volta dimostrata la propria conversione il passato non conta piu.
erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 22:47
Re:
Caro barnabino


ripetere la pubblica dichiarazione avrebbe poco senso,



Perché secondo te avrebbe poco senso?


barnabino
00giovedì 1 febbraio 2018 22:53
Il battesimo è solo la pubblica dichiarazione della dedicazione, agli occhi della comunità lui è già cristiano non serve ribadirlo, quello che importa è piuttosto la sua personale dedicazione a Dio

Shalom
erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 23:02
Quando parla di non aver avuto fede nel battesimo.

Biblicamente cosa si intende se si vuole dare una definizione rigorosa nell'aver fede nella dedicazione e battesimo, è solo un credere? e un credere con un amore profondo? prendere la cosa con leggerezza cosa gli sara mancato?

Anthony.Sidra
00giovedì 1 febbraio 2018 23:14
Giovanni battezava centinaia di persone alla volta ....
tutti capivano che Gesù era il messia ? ....
Cio che conta realmente è la dedicazione privata non il battesimo publico.
barnabino
00giovedì 1 febbraio 2018 23:18
Non so cosa intenda questo fratello quando dice di aver agito con leggerezza, dovrebbe spiegarlo lui.

Shalom
erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 23:23
Biblicamente quando si dice di aver fede prima di battezzzarsi, io la vedo semplicemente sul fatto di credere e di avere un amore profondo per Geova.

L'amore per Geova fa parte dell'aver fede?

Tu che definizione daresti ?
barnabino
00giovedì 1 febbraio 2018 23:31

Biblicamente quando si dice di aver fede prima di battezzzarsi, io la vedo semplicemente sul fatto di credere e di avere un amore profondo per Geova.

L'amore per Geova fa parte dell'aver fede?

Tu che definizione daresti ?



L'amore per Geova è a monte del battesimo, per dedicare la propria vita a Dio si deve non solo conoscerlo ma anche amarlo, seppure quest'amore può avere diverse gradazioni e cresce, o diminuisce, con il tempo. Senza amore come si può promettere esclusiva devozione?
Ovviamente si tratta di qualcosa di estremamente soggettivo e concerne la relazione personale che ciascuno intrattiene con DIo.

Shalom
erevnitis
00giovedì 1 febbraio 2018 23:36
Ma questa amore fa parte della fede oppure una cosa è l'amore un altra è la fede?
Anthony.Sidra
00venerdì 2 febbraio 2018 00:48
erevnitis, 01/02/2018 23.36:

Ma questa amore fa parte della fede oppure una cosa è l'amore un altra è la fede?



Ci si dedica e battezza quando la fede è gia certa ovvero sei gia certo che Dio esiste e basta questa consapevolezza il resto lo si aprende con il tempo...
Dedicare la propria vita a Dio richiede amore quindi in quantita magiore è piu importante l amore poi il resto con il tempo l esperienza e studio la fede cresce ...
Molti si battezano con una fede minima o praticamente assente ... Ma la fede cresce solo per chi ha amore verso il creatore.
L amore non viene dalla fede ...
Ma la fede viene dal amore ...

Esempio ...
Satana a fede perche ha conosciuto Dio ma non ha amore per Dio ...

Con questo esempio si dovrebbe capire quale delle 2 qualità è piu importante
barnabino
00venerdì 2 febbraio 2018 13:37

Ma questa amore fa parte della fede oppure una cosa è l'amore un altra è la fede?



Amore e fede sono correlate, puoi avere fede in qualcuno che non ami e non sai se a sua volta ti ama veramente?

Shalom
erevnitis
00venerdì 2 febbraio 2018 17:25
barnabino, 01/02/2018 22:53:

Il battesimo è solo la pubblica dichiarazione della dedicazione, agli occhi della comunità lui è già cristiano non serve ribadirlo, quello che importa è piuttosto la sua personale dedicazione a Dio

Shalom



Che esempio biblico si potrebbe citare per aiutarlo a capire questo punto, io pensavo al centurione che si è fatto battezzare mentre era ancora soldato e che da quel momento avrebbe dovuto smettere di far parte dell'esercito.

Che esempio citeresti?
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