Dio non può essere onnipresente?

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Achille Lorenzi
00sabato 9 ottobre 2004 08:09
Dio non è onnipresente?
Questo è quanto insegna attualmente il Corpo Direttivo dei TdG:

*** w81 15/8 p. 6 Dio è una realtà per voi? ***
Insegnando che Dio è onnipresente la cristianità ha creato confusione e ha reso più difficile per i suoi adoratori accettare Dio come una realtà. Com’è possibile che Dio sia presente in ogni luogo nello stesso tempo? Dio è una Persona spirituale, il che significa che non ha un corpo materiale, ma spirituale. Uno spirito ha un corpo? Sì, infatti leggiamo: "Se vi è un corpo fisico, ve n’è anche uno spirituale". (I Cor. 15:44; Giov. 4:24) Essendo un individuo, una Persona con un corpo spirituale, Dio risiede in un luogo, per cui non potrebbe essere contemporaneamente in nessun altro luogo. (grassetto aggiunto).

Secondo i TdG quindi a Dio non sarebbe possibile essere presente contemporaneamente in ogni luogo, dato che Lui ha un corpo e risiede in un luogo... Ma la Scrittura non insegna che a Dio tutto è possibile? (Mt. 19:6) E, parlando di Cristo, non dice la Bibbia che Gesù può essere presente contemporaneamente in ogni luogo? (Matteo 18:20). Al Figlio è quindi possibile fare cose che il Padre invece "non potrebbe" fare?

L'insegnamento dei TdG non è cambiato poi molto da quando insegnavano che Dio ha la sua "dimora nelle Pleiadi" (http://www.infotdgeova.it/pleiadi.htm).

Saluti
PFrancesco
00sabato 9 ottobre 2004 14:51
La teologia dei geovisti, in effetti, appare molto...molto....molto....primitiva e rudimentale. L'idea di Dio che sostengono è chiaramente antropomorfa e ingenua. Immaginano il "corpo spirituale" come un oggetto nello spazio-tempo e di dimensioni finite. Non viene neppure in mente a costoro, per rimanere semplici e rudimentali nei concetti, che come Dio è Eterno, ossia infinito nella sua dimensione temporale, altrettanto è Omnipresente, ossia Infinito nella sua dimensione spaziale. Egli è l'autore dello spazio e del tempo in cui noi viviamo, ma non ne è limitato o condizionato.

Shalom
berescitte
00domenica 10 ottobre 2004 10:52
Aggiungo a PFrancesco che...

... bisogna sapere che se la Chiesa cattolica dice che Dio "è in ogni luogo" (catechismo) non lo intende a modo di localizzazione tramite le coordinate spazio-tempo ma come conservatore dell'essere delle cose microsecondo per microsecondo. Rendere Dio presente nel tempo-spazio che sono sue creazioni pensando a una presenza di tipo condizionante tipo se è qui non può essere là, ("deve avere un luogo in cui vivere" dice infantilmente "Potete") e ciò che Dio è dopo non è lo stesso che era prima (la WT asserisce che Dio impara, studia, cambia parere) è antropomorfizzare Dio: una cosa assurda.
Così gli angeli, che "abitano" nella dimensione trascendende divina che è sopra-naturale, si lasciano individuare per i loro interventi nella storia (cioè nella nostra dimensione spazio-temporale) nel senso che sono presenti là dove agiscono. Ma la loro rimane una presenza che non cattura e imbriglia la loro natura così da impastarla con la nostra dimensione.
Illuminante al riguardo l'affermazione di S. leone Magno che disse che il Verbo realizzò l'incarnazione "senza lasciare il seno del Padre".
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