Dieci, cento, mille, infiniti nomi,

Il suo nome è Sarah
il suo nome è Yara
il suo nome è tutte le donne-
tutte le ragazze le bimbe del mondo

Il nostro nome è indifferenza,
è vederè per la via passare violenza
guardando oltre ciechi e spergiuri-
gridiamo: GIUSTIZIA
ma non tendiamo le mani,
non abbiamo futuro se ...
ci scorderemo di loro domani,
il male che avanza
ci fissa negli occhi con insolenza
è colpa mia, colpa nostra
se d'esistere ha piu che una speranza

Oceanoinfiamme

P.S. Non scrivevo due righe da un bel pò di tempo, e di certo non scriverò piu del mio solito argomento, è un pò anche per questo che ho voluto condividere con voi queste mie righe, perchè tutte le discussioni che ho avuto qua dentro, alla fine mi sono tornate utili, mi hanno aiutato a risvegliarmi da una sorta di delirio che stava per sfinirmi.
Con affetto, un saluto per tutti voi.

ricambio i saluti.

Ciao, bentornato!
Senza dubbio la poesia ci chiede di guardare dentro e fuori di noi, intorno a noi... spesso il mostro è l'indifferenza, altre volte siamo impotenti e non resta che sgomento.
Grazie per le righe che hai scritto,
una tirata d'orecchi per gli errori di ortografia.

Un sorriso,
Rosanna