Di tutte le cose visibili e invisibili

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
erikaluna
00mercoledì 20 agosto 2008 11:58
Amore e altre menzogne
L.Extebarria. Ed TEA

Il romanzo spagnolo ha per fulcro la contradditoria storia d'amore tra la complessa regista Ruth e il poeta arrivista Juan. Attraverso l'evolversi di un amore appassionante e malato, la protagonista si confronta col proprio passato ma soprattutto la propria personalità per cercare di rintracciare se stessa. Il ritmo del romanzo è buono, direi a spirale, una spirale che a volte soffoca i medesimi protagonisti, che coinvolge il lettore , e che a volte, una delle poche pecche, si ripete. Ovviamente essendo la protagonista una regista, tutto il libro scorre come un film, con questo binario tra le cose visibili e quelle che non si vedono, una sensibilità cinematografica che arricchisce il ritmo del romanzo. Intorno ai due protagonisti emergono altri personaggi, come l'amico Pedro e la famiglia dei due personaggi principali, una Spagna madrilena e una Spagna basca, il sintomo dei nostri tempi di quanto sia difficile per un giovane emergere soprattutto nei campi artistici, ma quanto sia difficile trovare il ritmo giusto dell'Amore che può portare anche al conflitto irrisolto di eros e thanathos. L'autrice riprende temi classici per farne una tragedia contemporanea caratterizzante i nostri tempi. L'aspetto che più coinvolge è di certo la capacità della scrittrice di farci penetrare nei labirinti mentali di Ruth: dopo poche pagine sappiamo esattamente come Ruth reagisce pensa e sente, anche se è totalmente fuori da ogni logica. La scrittura risulta molto tagliente e ironica, di particolare rilievo il rapporto tra l'autrice e la sua opera: un dialogo intenro alla trama come per ricordarci che " stimao leggendo un romanzo". Tuttosommato la tentazione dell'identificazione in Ruth è in agguato: le sue debolezze, le sue contraddizioni credo siano davvero in comune con molte donne.Ruth è un personaggio affascinante, pieno di contrasti, consapevole della propria bellezza fisica, totalmente sfiduciato nelle proprie capacità creative, sempre in bilico nel prendersi davvero la vita in mano, e troppo fragile da vedersi non per quel che è ma per come gli altri, in particolare il sadico Juan, la vedono. Vedersi con gli occhi propri è talvolta una grande conquista. Per fortuna l'epilogo è rassicurante, e il contrasto tra il mondo di Venere e quello di Marte, mette a nudo alla fine la fragilità maschile con la capacità di reagire femminile. In fondo lo ha detto anche la Vezzali citando niente meno che Rocky Balboa che quel che importa nella vita non sono i colpi che si danno, ma come si reagisce a quelli che si prendono.



Note al margine: "Non sono tanto forte da potermi mostrare vulnerabile"
erikaluna
00mercoledì 20 agosto 2008 14:08
.
ok, ho risbagliato....ma non è che rifai la magica dello spostamento ? [SM=g7059]
verdoux47
00mercoledì 20 agosto 2008 17:45
Re: .
erikaluna, 20/08/2008 14.08:

ok, ho risbagliato....ma non è che rifai la magica dello spostamento ? [SM=g7059]




ecchèe ci hai preso gusto [SM=g7059] !


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com