Di malattie batteriche, tatuaggi e sangue

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hp_in_my_heart
00martedì 16 luglio 2013 21:50
so che sono tante domande tutte in una volta, ma ho bisogno del vostro aiuto!
Buonasera a tutti! Visto che sono molte domande in una volta, ringrazio in anticipo chiunque sia in grado di rispondere ad almeno una delle mie domande... Ordunque, in un' originale che sto progettando ( è ancora tutta nella mia testa, e forse non vedrà mai la luce) uno dei miei personaggi contrae dalla nascita una rara malattia genetica chiamata tetralogia di Fallot, che, per quanto le permetta di avere una vita più o meno normale (sì, è una donna), le causa un'altra malattia, quasi altrettanto rara, l'endocardite batterica, che le fa avere un grosso problema con infezioni di tipo batterico, che potrebbero portarla alla morte. Ora, il mio personaggio dovrebbe farsi un tattoo all'età di ventuno anni, pur con tutte le precauzioni del caso ( ciclo di antibiotici prima del tatuaggio, e adeguata igiene della ferita una volta compiuto il tatuaggio; queste informazioni le ho trovate su internet) e con un quadro clinico per quanto possibile buono. Le sarebbe fatale, pur con tutte le precauzioni e le condizioni che ho elencato? In un'altra storia, stavolta tra il giallo e il thriller che sto immaginando, uno dei personaggi dovrebbe riuscire a pulire macchie di sangue in breve tempo, pur avendone abbastanza per comprare qualunque cosa gli servisse; quale sarebbe il metodo migliore? Una caterva di gratitudine in premio a chiunque abbia letto fino a qui, e mi sappia aiutare!
suinogiallo
00martedì 16 luglio 2013 22:29
Per quanto riguarda la tetralogia di Fallot, se il tuo personaggio non è stato operato per la riparazione del difetto è alquanto improbabile che a ventuno anni si faccia un tatuaggio. La sopravvivenza per i soggetti non operati è del cinque per cento a quattordici anni, quindi, a ventuno anni probabilmente è defunta.
Per l'endocardite batterica, invece, c'è da dire che non è necessariamente correlata alla tetralogia trattandosi comunque di una infezione di tipo batterica (può essere comunque causata anche da funghi).
Sul tatuaggio, ammettendo che sia stata operata per la tetralogia, abbia superato l'endocardite (terapia antibiotica e/o chirurgica), correrebbe tutti i rischi legati ad un tatuaggio (allergia, infezioni) tenendo conto, però, che si tratta di un soggetto probabilmente già molto debilitato e quindi ik rischi in caso di problemi sarebbero maggiori.

Sul sangue, ci sono molti modi per rimuoverlo (dipende anche da dove lo deve togliere), dall'acqua aossigenata alla candeggina passando anche per i normali detergenti.
Nessuno, però, da il cento per cento che eventuali tracce di sangue non possano essere rilevate in caso di indagine.

Hasta Luego
hp_in_my_heart
00martedì 16 luglio 2013 22:43
Re:
suinogiallo, 16/07/2013 22:29:

Per quanto riguarda la tetralogia di Fallot, se il tuo personaggio non è stato operato per la riparazione del difetto è alquanto improbabile che a ventuno anni si faccia un tatuaggio. La sopravvivenza per i soggetti non operati è del cinque per cento a quattordici anni, quindi, a ventuno anni probabilmente è defunta.
Per l'endocardite batterica, invece, c'è da dire che non è necessariamente correlata alla tetralogia trattandosi comunque di una infezione di tipo batterica (può essere comunque causata anche da funghi).
Sul tatuaggio, ammettendo che sia stata operata per la tetralogia, abbia superato l'endocardite (terapia antibiotica e/o chirurgica), correrebbe tutti i rischi legati ad un tatuaggio (allergia, infezioni) tenendo conto, però, che si tratta di un soggetto probabilmente già molto debilitato e quindi ik rischi in caso di problemi sarebbero maggiori.

Sul sangue, ci sono molti modi per rimuoverlo (dipende anche da dove lo deve togliere), dall'acqua aossigenata alla candeggina passando anche per i normali detergenti.
Nessuno, però, da il cento per cento che eventuali tracce di sangue non possano essere rilevate in caso di indagine.

Hasta Luego




Grazie mille, mi sei stato molto utile! Hai ragione, non ho specificato... Sorry! Dunque, sì, la mia protagonista è stata operata da neonata (undici mesi) a cuore aperto ( ha cioè la cicatrice sul petto, per dirne una) proprio per la tetralogia di Fallot, altrimenti, come giustamente mi hai fatto notare, sarebbe già morta. Tuttavia, supera piuttosto bene l'operazione ( il fatto che sia arrivata a 21 anni ne è un indizio) e l'endocardite non le dà troppi problemi se non, appunto, l'ipersensibilità alle infezioni. Quindi mi dici che il ciclo di antibiotici prima del tatuaggio dovrebbe minimizzare il rischio di infezione? Non serve anche disinfettare il tatuaggio, una volta terminato? Credo che le due malattie vengano insieme semplicemente perché ho trovato quest'informazione su internet... Mi serve solo un motivo per cui inizialmente creda di non poter farsi il tatuaggio, e poi invece può farlo senza morire, ed ho trovato questo, ma se ne hai altri dimmi pure! Per quanto riguarda il sangue, bè, non importa se è rilevabile con le indagini, non ce ne saranno, perché il corpo non verrà poi ritrovato, ma il mio protagonista non può saperlo... Sì, deve toglierlo dai vestiti, ma toccandolo il meno possibile, visto che è un po' paranoico e ha paura di beccarsi una qualche infezione ( AIDS ecc...). Con queste informazioni in più, qual è il metodo migliore?
suinogiallo
00martedì 16 luglio 2013 23:13
L'endocardite batterica è solitamente un evento acuto (i sintomi potrebbero essere sfumati all'inizio e far pensare ad altro ma se non viene trattata può portare a complicazioni molto serie compreso il decesso) e quindi non ci si convive.
Per maggiori informazioni puoi vedere:
it.wikipedia.org/wiki/Endocardite
www.msd-italia.it/altre/manuale/sez16/2081893.html

Per quanto riguarda il tatuaggio, deve seguire tutti i consiglio normalmente dati, quindi terapia antibiotica, estrema cura della cura della zona del tatuaggio nelle prime settimane dopo il tatuaggio, scelta di uno studio di tatuaggi serio ed affidabile.
Inizialmente può pensare di non farlo perché il suo medico glielo sconsiglia, poi, però o un nuovo medico o lo stesso decide che se si fa fare il tatuaggio con tutte le attenzioni possibili il rischio è minimo e glielo consente.

Per quanto riguarda il sangue, vedi qui:
it.wikihow.com/Rimuovere-Macchie-di-Sangue
ci sono molti consigli per rimuovere macchie di sangue da diverse superfici.
Ovviamente, a meno che non lo faccia fare a qualcun'altro, il tuo personaggio deve manipolare i vestiti. Vista la sua fobia può indossare indumenti protettivi (tipo un grembiule impermeabile, occhiali o mascherina con visiera, guanti in lattice o vinile), ma comunque un certo contatto lo deve avere per forza.

Hasta Luego
hp_in_my_heart
00martedì 16 luglio 2013 23:52
Re:
suinogiallo, 16/07/2013 23:13:

L'endocardite batterica è solitamente un evento acuto (i sintomi potrebbero essere sfumati all'inizio e far pensare ad altro ma se non viene trattata può portare a complicazioni molto serie compreso il decesso) e quindi non ci si convive.
Per maggiori informazioni puoi vedere:
it.wikipedia.org/wiki/Endocardite
www.msd-italia.it/altre/manuale/sez16/2081893.html

Per quanto riguarda il tatuaggio, deve seguire tutti i consiglio normalmente dati, quindi terapia antibiotica, estrema cura della cura della zona del tatuaggio nelle prime settimane dopo il tatuaggio, scelta di uno studio di tatuaggi serio ed affidabile.
Inizialmente può pensare di non farlo perché il suo medico glielo sconsiglia, poi, però o un nuovo medico o lo stesso decide che se si fa fare il tatuaggio con tutte le attenzioni possibili il rischio è minimo e glielo consente.

Per quanto riguarda il sangue, vedi qui:
it.wikihow.com/Rimuovere-Macchie-di-Sangue
ci sono molti consigli per rimuovere macchie di sangue da diverse superfici.
Ovviamente, a meno che non lo faccia fare a qualcun'altro, il tuo personaggio deve manipolare i vestiti. Vista la sua fobia può indossare indumenti protettivi (tipo un grembiule impermeabile, occhiali o mascherina con visiera, guanti in lattice o vinile), ma comunque un certo contatto lo deve avere per forza.

Hasta Luego



Fammi capire bene, perciò l'endocardite batterica ce l'hai o non ce l'hai, e non è una di quelle malattie che rimangono "quiete" per anni e poi si "risvegliano" a causa di un fattore scatenante? Inoltre, la mie protagonista capiterà altre volte di tagliarsi e sanguinare, stavolta senza nessun controllo medico e terapia preventiva, perché si tratterà di semplici graffi superficiali; se ha l'endocardite, ne muore? E, quando dici " se non viene trattata", intendi alla nascita? So che sono molte domande,ma il tutto non mi è ancora chiaro... Per quanto riguarda il sangue, i tuoi suggerimenti sono stati utilissimi, grazie mille! Anche per la pazienza...
suinogiallo
00mercoledì 17 luglio 2013 00:32
Dunque, l'endocardite è una infiammazione dell'endocardio, il tessuto che riveste le cavità cardiache e le valvole. Nel caso dell'endocardite batterica questa situazione è causata da un battere (o da un fungo) che attacca questo tessuto.
Si tratta, quindi, di una patologia acuta (un infezione) che si può verificare a qualunque età. Non si tratta, quindi, ne di una malformazione congenita (presente alla nascita) come può essere la tetralogia di fallot, ne di una patologia ad andamento cronico come il diabete che può essere tenuto sotto controllo con una terapia.
L'endocardite va quindi curata e trattata nel momento in cui si fa diagnosi e fino alla guarigione.
Sul fatto di rimanere quieta e poi ricomparire, dopo la guarigione possono esservi recidive (il germe responsabile non è stato del tutto eliminato - si presuppone che alcuni tipi di germi creino dei biofilm che li proteggono dall'azione degli antibiotici -), o nuove infezioni specie se il soggetto è predisposto (il tuo personaggio può rientrare in questi casi).


Inoltre, la mie protagonista capiterà altre volte di tagliarsi e sanguinare, stavolta senza nessun controllo medico e terapia preventiva, perché si tratterà di semplici graffi superficiali; se ha l'endocardite, ne muore?



Non è il discorso se si taglia e ha l'endocardite muore (se ha l'endocardite probabilmente è in ospedale e sta prendendo chili di antibiotici e/o antimicotici), ma il discorso è se da tagli superficiali (graffi escoriazioni) possono entrare germi responsabili dell'endocardite. Teoricamente i germi possono entrare da qualsiasi lesione ma non è matematico che al taglio segue l'infezione, anzi, è più probabile di no.

Hasta Luego
hp_in_my_heart
00mercoledì 17 luglio 2013 12:49
Dunque, intanto grazie mille per le spiegazioni! Però, ho un altro piccolo dubbio: non è sicuro al cento per cento che chi ha la tetralogia di Fallot abbia anche l'endocardite, dunque? E poi: il mio personaggio non è in ospedale, e sta abbastanza bene di salute; però, se dovesse fare un intervento che implica la perdita di sangue ( ad esempio quelli ai denti, o qualunque altro intervento sanguinoso) deve farsi un ciclo di antibiotici, una settimana prima dell'intervento, e ho letto su Internet che vale anche per i tatuaggi ( che, comunque, sanguinano un po'); questa ragazza ha l'endocardite o è una semlpice " misura di sicurezza", diciamo? Grazie!
suinogiallo
00mercoledì 17 luglio 2013 13:36

non è sicuro al cento per cento che chi ha la tetralogia di Fallot abbia anche l'endocardite, dunque?



No. Può essere predisposto ma non è detto che possa contrarre una endocardite batterica.


però, se dovesse fare un intervento che implica la perdita di sangue ( ad esempio quelli ai denti, o qualunque altro intervento sanguinoso) deve farsi un ciclo di antibiotici, una settimana prima dell'intervento, e ho letto su Internet che vale anche per i tatuaggi ( che, comunque, sanguinano un po'); questa ragazza ha l'endocardite o è una semlpice " misura di sicurezza", diciamo?



In genere è raccomandato di eseguire una profilassi antibiotica in caso di interventi che possono creare una via d'accesso ai germi (interventi di odontoiatria, chirurgici e anche tatuaggi), tale cosa è ancor più raccomandata in quei soggetti predisposti ad avere complicanze legate ad una infezione (immunodepressione legata a patologie o a farmaci, protesi - ad esempio protesi valvolari o vascolari -). Come ti ho detto prima, se ha l'endocardite è già sotto antibiotici (e probabilmente è ricoverata) e quindi sarebbe inutile fare la profilassi (a meno che il suo medico non ritenga utile una maggiore copertura utilizzando degli antibiotici ad ampio spettro) ma, dubito che vada a farsi un tatuaggio (a meno che non vuoi descrivere un personaggio molto sopra le righe o pazzo) visto che gli sarebbe sconsigliato da più parti.
Se invece non ha l'endocardite la profilassi è praticamente obbligatoria cosi come fare di tutto per evitare che il tatuaggio non si infetti.

Hasta Luego

hp_in_my_heart
00mercoledì 17 luglio 2013 15:05
Re:
suinogiallo, 17/07/2013 13:36:


non è sicuro al cento per cento che chi ha la tetralogia di Fallot abbia anche l'endocardite, dunque?



No. Può essere predisposto ma non è detto che possa contrarre una endocardite batterica.


però, se dovesse fare un intervento che implica la perdita di sangue ( ad esempio quelli ai denti, o qualunque altro intervento sanguinoso) deve farsi un ciclo di antibiotici, una settimana prima dell'intervento, e ho letto su Internet che vale anche per i tatuaggi ( che, comunque, sanguinano un po'); questa ragazza ha l'endocardite o è una semlpice " misura di sicurezza", diciamo?



In genere è raccomandato di eseguire una profilassi antibiotica in caso di interventi che possono creare una via d'accesso ai germi (interventi di odontoiatria, chirurgici e anche tatuaggi), tale cosa è ancor più raccomandata in quei soggetti predisposti ad avere complicanze legate ad una infezione (immunodepressione legata a patologie o a farmaci, protesi - ad esempio protesi valvolari o vascolari -). Come ti ho detto prima, se ha l'endocardite è già sotto antibiotici (e probabilmente è ricoverata) e quindi sarebbe inutile fare la profilassi (a meno che il suo medico non ritenga utile una maggiore copertura utilizzando degli antibiotici ad ampio spettro) ma, dubito che vada a farsi un tatuaggio (a meno che non vuoi descrivere un personaggio molto sopra le righe o pazzo) visto che gli sarebbe sconsigliato da più parti.
Se invece non ha l'endocardite la profilassi è praticamente obbligatoria cosi come fare di tutto per evitare che il tatuaggio non si infetti.

Hasta Luego




Intanto, grazie ancora per le info! No, il mio personaggio non è in ospedale, e nemmeno sta prendendo antibiotici o altri farmaci per l'endocardite; ma, appunto, ogni volta che deve fare un intervento o qualcos'altro che implichi la perdita di sangue deve fare la profilassi. E no, non è pazza, ma un pochino eccentrica magari sì.Ora, non sapevo che i soggetti sani facessero comunque la profilassi prima di un tatuaggio... Sapevo che dopo esserselo fatto va disinfettato, curato con la crema e altro, ma questa degli antibiotici mi giunge comunque nuova. Un'altra cosa che non mi è chiara (lo so, sono un p dura di comprendonio, ma voglio essere il più precisa possibile): chi ha l'endocardite deve stare per forza in ospedale, o comunque prendere farmaci, in modo continuativo ( cioè tutta la vita)? Ancora sto cercando di capire se questa povera ragazza puòfarsi un tatuaggio con l'endocardite, senza morire... E ancora non mi è chiaro se ne soffre o no ( di sicuro ha la tetralogia di Fallot m le due malattie non sono strettamente collegate...)In teoria, se il tatuaggio non si infetta, può farlo comunque, no?


suinogiallo
00mercoledì 17 luglio 2013 15:30

Ora, non sapevo che i soggetti sani facessero comunque la profilassi prima di un tatuaggio...



In genere si consiglia a tutti una profilassi antibiotica prima del tatuaggio, se poi non la si fa è una scelta propria. Ricordiamoci che il tatuaggio per sua natura è una "ferita" anche se prodotta con tecniche asettiche e non molto profonda e come tale può infettarsi.


chi ha l'endocardite deve stare per forza in ospedale, o comunque prendere farmaci, in modo continuativo ( cioè tutta la vita)



Nella fase acuta molto probabilmente sarà ricoverata anche a causa dei sintomi e per la necessità di somministrare antibiotici per vena. Sarebbe poco credibile dire che si sta curando a casa una endocardite prendendo un paio di pasticche al giorno.
Dopo la guarigione non dovrà continuare a prendere farmaci dato che non siamo di fronte ad una patologia cronica.


Ancora sto cercando di capire se questa povera ragazza puòfarsi un tatuaggio con l'endocardite, senza morire... E ancora non mi è chiaro se ne soffre o no ( di sicuro ha la tetralogia di Fallot m le due malattie non sono strettamente collegate...)In teoria, se il tatuaggio non si infetta, può farlo comunque, no?



Se il tatuaggio non si infetta (ma anche se si infetta non è detto) non c'è alcun motivo per cui debba morire. Per precauzione dovrà prestare più attenzione di un soggetto che non ha problemi ma non è automatico che avvenga la sequenza tatuaggio->infezione->endocardite->morte.
Sul fatto che abbia o meno una endocardite, beh, questo devi deciderlo tu. Anche qui non è automatica la sequenza tetralogia di Fallot->endocardite.

Hasta Luego
hp_in_my_heart
00mercoledì 17 luglio 2013 19:59
Grazie mille, sei stato davvero utilissimo! Quando chiedevo se ha l'endocardite o no, intendevo chiedere se era plausibile che questa ragazza stesse tranquillamente a casa, avendo una vita più o meno normale... Ovviamente, se il tatuaggio si infettasse, la ragazza avrebbe la fase acuta e dovrebbe stare in ospedale, rischiando la vita... Giusto? E quindi la ragazza ha una vita normale finchè non entra in fase acuta... Lo so, sono dura di comprendonio, ma ci tengo a questa storia e voglio rendere le cose il più reale possibile!
suinogiallo
00mercoledì 17 luglio 2013 22:27

Quando chiedevo se ha l'endocardite o no, intendevo chiedere se era plausibile che questa ragazza stesse tranquillamente a casa, avendo una vita più o meno normale...



Se ha l'endocardite no, se è guarita si.


Ovviamente, se il tatuaggio si infettasse, la ragazza avrebbe la fase acuta e dovrebbe stare in ospedale, rischiando la vita... Giusto?



Se il tatuaggio si infetta, se i germi raggiungono la cavità cardiaca e si installano li causando una endocardite batterica si avrebbe la fase acuta e sarebbe necessaria una terapia adeguata. Come ti ho detto in precedenza, però non è automatico che una infezione del tatuaggio causi una endocardite.


E quindi la ragazza ha una vita normale finchè non entra in fase acuta...



La fase acuta è l'endocardite. All'inizio può essere sfumata come sintomatologia ma essendo una ex portatrice di tetralogia di Fallot immagino che i medici che l'hanno avuta in cura l'abbiano preparata (lei o i genitori) a riconoscere sintomi che sarebbe meglio non trascurare.

Comunque, a questo punto, ricapitoliamo.

Storia clinica del soggetto:
Nata con una malformazione congenita nota come Tetralogia di Fallot (non discutiamo delle varie forme altrimenti facciamo notte ^__^), operata in tenera età ha goduto di relativo benessere e di uno sviluppo fisico normale fino all'età di ventun'anni quando, sebbene sconsigliata dai suoi medici curanti per il fatto di essere un soggetto predisposto a causa della pregressa malformazione e dell'intervento, decide di farsi un tatuaggio (forma e dimensione a scelta).
Esegue terapia profilattica con antibiotico prima e dopo il tatuaggio (solitamente una somministrazione prima ed una dopo) e cura del tatuaggio secondo linee guida.
A questo punto l'autore decide:

A - fargli infettare il tatuaggio. Grande paura per il rischio di endocardite ma tutto finisce bene
B - fargli infettare il tatuaggio. Si becca una endocardite batterica da staffilocco aureo (o un altro germe a scelta). Sintomi sfumati all'inizio, poi per il perdurare della febbre si reca dal suo medico, ricovero, emocolture positive e ecocardiogramma positivo per vegetazione su una valvola cardiaca. Inizia terapia medica specifica e guarisce. Torna a casa e riprende a vivere la sua vita di sempre.
C - il tatuaggio non si infetta e tutti vivono felici e contenti.

Questi, a grandi linee e senza pretesa di essere esaustivi, sono i tre possibili scenari. Direi che A e C sono i più probabili.

Ps. il disclaimer qui diventa d'obbligo (http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8085359)

Hasta Luego
hp_in_my_heart
00mercoledì 17 luglio 2013 23:53
Re:
suinogiallo, 17/07/2013 22:27:


Quando chiedevo se ha l'endocardite o no, intendevo chiedere se era plausibile che questa ragazza stesse tranquillamente a casa, avendo una vita più o meno normale...



Se ha l'endocardite no, se è guarita si.


Ovviamente, se il tatuaggio si infettasse, la ragazza avrebbe la fase acuta e dovrebbe stare in ospedale, rischiando la vita... Giusto?



Se il tatuaggio si infetta, se i germi raggiungono la cavità cardiaca e si installano li causando una endocardite batterica si avrebbe la fase acuta e sarebbe necessaria una terapia adeguata. Come ti ho detto in precedenza, però non è automatico che una infezione del tatuaggio causi una endocardite.


E quindi la ragazza ha una vita normale finchè non entra in fase acuta...



La fase acuta è l'endocardite. All'inizio può essere sfumata come sintomatologia ma essendo una ex portatrice di tetralogia di Fallot immagino che i medici che l'hanno avuta in cura l'abbiano preparata (lei o i genitori) a riconoscere sintomi che sarebbe meglio non trascurare.

Comunque, a questo punto, ricapitoliamo.

Storia clinica del soggetto:
Nata con una malformazione congenita nota come Tetralogia di Fallot (non discutiamo delle varie forme altrimenti facciamo notte ^__^), operata in tenera età ha goduto di relativo benessere e di uno sviluppo fisico normale fino all'età di ventun'anni quando, sebbene sconsigliata dai suoi medici curanti per il fatto di essere un soggetto predisposto a causa della pregressa malformazione e dell'intervento, decide di farsi un tatuaggio (forma e dimensione a scelta).
Esegue terapia profilattica con antibiotico prima e dopo il tatuaggio (solitamente una somministrazione prima ed una dopo) e cura del tatuaggio secondo linee guida.
A questo punto l'autore decide:

A - fargli infettare il tatuaggio. Grande paura per il rischio di endocardite ma tutto finisce bene
B - fargli infettare il tatuaggio. Si becca una endocardite batterica da staffilocco aureo (o un altro germe a scelta). Sintomi sfumati all'inizio, poi per il perdurare della febbre si reca dal suo medico, ricovero, emocolture positive e ecocardiogramma positivo per vegetazione su una valvola cardiaca. Inizia terapia medica specifica e guarisce. Torna a casa e riprende a vivere la sua vita di sempre.
C - il tatuaggio non si infetta e tutti vivono felici e contenti.

Questi, a grandi linee e senza pretesa di essere esaustivi, sono i tre possibili scenari. Direi che A e C sono i più probabili.

Ps. il disclaimer qui diventa d'obbligo (http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8085359)

Hasta Luego




La mia protagonista non ha mai avuto sintomi dell'endocardite, ma ogni due-tre anni si fa controllare per sicurezza. Da questi controlli è risultato che soffre di endocardite, senza mai raggiungere la fase acuta e senza sintomi. Ora, è plausibile una cosa del genere? Comunque, a quanto dici la mia protagonista ha grandi probabilità di sopravvivere al tatuaggio... Ottimo, questo sviluppo è molto interessante, mi sarebbe dispiaciuto troppo farla morire... Grazie infinite! ^^
suinogiallo
00giovedì 18 luglio 2013 16:11

La mia protagonista non ha mai avuto sintomi dell'endocardite, ma ogni due-tre anni si fa controllare per sicurezza. Da questi controlli è risultato che soffre di endocardite, senza mai raggiungere la fase acuta e senza sintomi. Ora, è plausibile una cosa del genere?



Molto poco plausibile e comunque non starebbe bene.

Hasta Luego
hp_in_my_heart
00giovedì 18 luglio 2013 20:53
Re:
suinogiallo, 18/07/2013 16:11:


La mia protagonista non ha mai avuto sintomi dell'endocardite, ma ogni due-tre anni si fa controllare per sicurezza. Da questi controlli è risultato che soffre di endocardite, senza mai raggiungere la fase acuta e senza sintomi. Ora, è plausibile una cosa del genere?



Molto poco plausibile e comunque non starebbe bene.

Hasta Luego




Non starebbe bene nel senso che la ragazza continuerebbe ad avere sintomi dell'endocardite anche se molto sfumati? O non starebbe bene nel senso che così non è realistico? Comunque, grazie mille di nuovo ^^
suinogiallo
00giovedì 18 luglio 2013 23:03
Copiando da wikipedia (uno dei link che ti ho dato):


Molti sono i sintomi e i segni clinici che si riscontrano nelle persone affette da questa patologia.
Manifestazioni maggiori
Febbre, anemia (talora piastrinopenia), sudorazione, sensazione di brividi;
Manifestazioni minori
Anoressia, astenia, artralgie (40% dei casi), splenomegalia (30% dei casi), emboli settici (30% dei casi) in cute, palato e congiuntive, con segni caratteristici come noduli periungueali di Osler, macchie cutanee a fiamma di Janeway, lesioni retiniche di Roth, leucocitosi. Possono inoltre manifestarsi infarti embolici renali, glomerulonefrite focale o diffusa e altre patologie da immunocomplessi



Starebbe da schifo e non credo che andare a farsi un tatuaggio sarebbe in cima ai suoi pensieri (se è una persona normale). Probabilmente non avrebbe neanche la forza di alzarsi da letto.

Questo in uno scenario realistico. In uno scenario alla Beautiful probabilmente starebbe bevendo champagne durante una sfilata ma se vuoi essere realistica, il tuo personaggio sarebbe a letto, con febbre, astenia, altralgie e compagnia bella.
E non c'è una forma leggera di endocardite batterica.

Hasta Luego
hp_in_my_heart
00giovedì 18 luglio 2013 23:54
Allora mi sa che l'endocardite devo eliminarla del tutto... Questa ragazza è semplicemente un'ex portatrice di tetralogia di Fallot, e quindi può farsi tutti i tatuaggi che vuole. Grazie mille, mi sei stato molto utile, almeno ho evitato di scrivere castronerie... D'altronde, la mia protagonista deve avere solo il dubbio di riuscire a farsi il tatuaggio, e poi farlo sul serio senza conseguenze. Grazie mille, mi hai tolto le castagne dal fuoco! Potrò dire che la ragazza temeva di avere l'endocardite perché ex portatrice della tetralogia di Fallot, ipotesi poi rivelatasi errata... Grazie ancora ^^
Vodia
00venerdì 19 luglio 2013 11:42

Mi serve solo un motivo per cui inizialmente creda di non poter farsi il tatuaggio, e poi invece può farlo senza morire


Qualche allergia particolare (tipo ai metalli, o a qualche altra sostanza usata), magari? Se, poi, vuoi continuare con la storia del tatuaggio, le fai scoprire che esistono i decori all'henné (si tratta sempre di dipingere la pelle, ma solo all'esterno, e durano qualche anno), e se ne fa uno...
hp_in_my_heart
00venerdì 19 luglio 2013 13:02
Re:
Vodia, 19/07/2013 11:42:


Mi serve solo un motivo per cui inizialmente creda di non poter farsi il tatuaggio, e poi invece può farlo senza morire


Qualche allergia particolare (tipo ai metalli, o a qualche altra sostanza usata), magari? Se, poi, vuoi continuare con la storia del tatuaggio, le fai scoprire che esistono i decori all'henné (si tratta sempre di dipingere la pelle, ma solo all'esterno, e durano qualche anno), e se ne fa uno...




Bè sì, anche questa potrebbe essere un'ipotesi, per quanto poi la ragazza dovrebbe riuscire a farselo davvero, il tatuaggio, e senza conseguenze, perciò se è allergica a una delle sostanze usate nei coloranti dubito che possa farselo ugualmente, a meno che il tatuatore, avvertito dell'allergia, non usi un tipo diverso di colorante. Sul serio i tatuaggi all'hennè durano così tanto? Proprio non lo sapevo, pensavo durassero al massimo qualche mese... Comunque, grazie per l'interessamento, un abbraccio
zorrorosso@EFP
00venerdì 19 luglio 2013 15:27
Re: Re:
hp_in_my_heart, 19.07.2013 13:02:




Bè sì, anche questa potrebbe essere un'ipotesi, per quanto poi la ragazza dovrebbe riuscire a farselo davvero, il tatuaggio, e senza conseguenze, perciò se è allergica a una delle sostanze usate nei coloranti dubito che possa farselo ugualmente, a meno che il tatuatore, avvertito dell'allergia, non usi un tipo diverso di colorante. Sul serio i tatuaggi all'hennè durano così tanto? Proprio non lo sapevo, pensavo durassero al massimo qualche mese... Comunque, grazie per l'interessamento, un abbraccio



Dicono che le persone allergiche al nickel devono stare attente a farsi tatuaggi con il nero/blu, magari se lo fa rosso...
Io sapevo che l'henne' (almeno quello rossastro chiaro, non il nero) dura al massimo 3/4 settimane, ma esiste un tipo di tatuaggio esterno chiamato "vegetale" che dura molto tempo, ma sbiadisce dopo una stagione.


hp_in_my_heart
00venerdì 19 luglio 2013 20:12
Re: Re: Re:
zorrorosso@EFP, 19/07/2013 15:27:



Dicono che le persone allergiche al nickel devono stare attente a farsi tatuaggi con il nero/blu, magari se lo fa rosso...
Io sapevo che l'henne' (almeno quello rossastro chiaro, non il nero) dura al massimo 3/4 settimane, ma esiste un tipo di tatuaggio esterno chiamato "vegetale" che dura molto tempo, ma sbiadisce dopo una stagione.






Bè, la mia protagonista in realtà non è allergica a nulla, ha solo la tetralogia di Fallot, che non interferisce con i tatuaggi ^^ Comunque, grazie per le precisazioni sui tatuaggi all'hennè!
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