Detrattori e Svizzera/eutanasia

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Ursus
00giovedì 10 maggio 2018 15:06
I detrattori vittime del bispensiero orwelliano
Cosa pensano i detrattori dei TdG sulla legge Svizzera che consente il suicidio assistito?

Chiedo, perché si riempiono la bocca con l'equiparare il rifiuto della terapia trasfusionale (che non è l'unica terapia e non è detto che salvi), con il suicidio.
Il che sarebbe come equiparare la decisione di non andare all'università con la scelta di voler restare disoccupato a vita, come se l'università fosse l'unica via per lavorare.

Ma, tornando alla domanda iniziale, visto che sono ossessionati dal considerare come suicidio il rifiuto di una singola modalità terapica, perché non combattono con ancor più forza le leggi svizzere che consentono il suicidio assistito?
Ho cercato nella loro spelonca e ho trovato che appunto sono favorevoli persino al suicidio assistito...quindi una persona secondo loro ha diritto a decidere quando e come morire


La vita è mia e me la gestisco io!




Ognuno messo di fronte a questa realtà ha il diritto di poter scegliere




ciascuno ha diritto di poter scegliere se vivere o morire, anche perché quello che conta è ciò che il diretto interessato percepisce, non quello che percepiscono gli altri. Quindi in linea di principio una società, a mio avviso, farebbe bene a non opporsi alle scelte del singolo.



Questi ipocriti sono gli stessi che, quando parlano dei tdG, dicono che la vita va sempre salvaguardata e che fanno bene i medici a imporre le trasfusioni e che scegliere di rifiutare un trattamento medico è da pazzi.
Appunto, questo imporre la salvaguardia della vita prima di tutto, per loro vale solo se riguarda i tdG. Se invece un non tdG vuole esplicitamente suicidarsi, va tutto bene, è "espressione di libertà", "la vita è sua e la gestisce lui".

Siamo in pieno bispensiero orwelliano


il meccanismo psicologico che consente di credere che tutto possa farsi e disfarsi: la volontà e la capacità di sostenere un'idea e il suo opposto, in modo da non trovarsi mai al di fuori dell'ortodossia, dimenticando nel medesimo istante, aspetto questo fondamentale, il cambio di opinione e perfino l'atto stesso del dimenticare. Chi adopera il bipensiero è quindi consciamente convinto della veridicità (o falsità) di qualcosa, pur essendo inconsciamente consapevole della sua falsità (o veridicità).




(SimonLeBon)
00giovedì 10 maggio 2018 16:37
La coerenza è un bene raro in certi lidi, in cui sguazzano taluni personaggi.

Piano piano le legislazioni nazionali stanno dando ragione a molte delle battaglie storiche di noi tdG.

Simon
Aquila-58
00giovedì 10 maggio 2018 16:44
Re: I detrattori vittime del bispensiero orwelliano
Ursus, 10/05/2018 15.06:


Ho cercato nella loro spelonca e ho trovato che appunto sono favorevoli persino al suicidio assistito...quindi una persona secondo loro ha diritto a decidere quando e come morire....







.....ma non di trasfondersi o meno (quest' ultima ipotesi per loro è uguale al suicidio).

Signore e signori, viva la coerenza!


[SM=g27987]
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 10:45
Se fossi un malato terminale, cioè che non ci sono speranze di vita, non è meglio il suicidio indotto almeno uno muore in modo dignitoso e non afflitto dai dolori o nel suo stesso piscio?

Al contrario se ci fosse una possibilità di vita e questa possibilità la ottengo con un operazione chirurgica e relativa trasfusione è giusto che questa persona muoia?

Non capite la differenza? O inventate le vostre convenienze?
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 10:49
Si sopprimono gli animali per non farli soffrire, vuoi vedere che un animale può morire in modo dignitoso più di me?

Se io fossi un malato terminale l'accetterei l'eutanasia.
barnabino
00venerdì 11 maggio 2018 11:09
Il problema è il rispetto della volontà della persona rispetto alla propria vita. Una persona potrebbe scegliere l'eutanasia come dj Fabo non perché in fin di vita ma perché non sopporta la situazione... chi sceglie e dispone della sua esistenza?

Shalom
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 11:20
Re:
barnabino, 11/05/2018 11.09:

Il problema è il rispetto della volontà della persona rispetto alla propria vita. Una persona potrebbe scegliere l'eutanasia come dj Fabo non perché in fin di vita ma perché non sopporta la situazione... chi sceglie e dispone della sua esistenza?

Shalom




Giusta osservazione.
Mettiamola così adesso stai bene e te lo auguro per 100 anni.
Ma ipotiziamo che un incidente e resti paralizzato totale, niente più indipendenz, piscio e feci sul tuo corpo aspettando che ti puliscano, non puoi fare piu niente.

Dimmi a queste condizioni vorresti vivere?
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 11:22
Qui non C'è in discussione solo il rispetto della vita, ma anche la dignità di una persona.
barnabino
00venerdì 11 maggio 2018 11:35
Infatti quello che noi diciamo è di rispettare la dignità della persona e le scelte in campo terapeutico.

Shalom
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 11:54
Re:
barnabino, 11/05/2018 11.35:

Infatti quello che noi diciamo è di rispettare la dignità della persona e le scelte in campo terapeutico.

Shalom




Fin quando si decide sulla propria persona e non su altre persone.
barnabino
00venerdì 11 maggio 2018 12:49

Fin quando si decide sulla propria persona e non su altre persone



Ovviamente, stiamo sempre parlando proprio di scelte personali .

Shalom
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 13:01
Re:
barnabino, 11/05/2018 12.49:


Fin quando si decide sulla propria persona e non su altre persone



Ovviamente, stiamo sempre parlando proprio di scelte personali .

Shalom




Intendo, figli, nipoti e cugini. Non scelte personali. Le scelte personali per me si intende una cosa diversa.
Seabiscuit
00venerdì 11 maggio 2018 13:04
Re: Re:
Augusto, 11.05.2018 13:01:




Intendo, figli, nipoti e cugini. Non scelte personali. Le scelte personali per me si intende una cosa diversa.




Non sei tu a decidere per i tuoi figli minorenni su questioni sanitarie, in caso ne avresti?
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 13:12
Re: Re: Re:
Seabiscuit, 11/05/2018 13.04:




Non sei tu a decidere per i tuoi figli minorenni su questioni sanitarie, in caso ne avresti?




No mi affiderei ai medici, che sicuramente ne sapranno più di me.
barnabino
00venerdì 11 maggio 2018 13:17

Intendo, figli, nipoti e cugini. Non scelte personali. Le scelte personali per me si intende una cosa diversa



Nessuno sceglie per figli, nipoti o cugini maggiorenni, a che cosa ti riferisci di preciso? Se parli a monosillabi è difficile capire a quale genere di situazioni specifiche ti riferisci. Ad esempio nel caso di qualcuno che non in grado di esprimere un parere l'amministratore di sostegno farà riferimento alla volontà scritta della persona, o in assenza dello scritto questo amministratore, in genere deciso da un giudice, dovrebbe far valere il suo desiderio quando era cosciente. Ma non capisco bene la pertinenza con quanto stiamo dicendo, anche in quel caso la legge serve a tutlare la volontà e dignità dell'individuo anche nel momento in cui non fosse più in grado di esprimerla autonomamente.

Shalom
barnabino
00venerdì 11 maggio 2018 13:20

No mi affiderei ai medici, che sicuramente ne sapranno più di me



Cosa significa? I medici possono suggerire una terapia, ma è sempre la persona che decide se accettarla o meno. Una persona per esempio potrebbe preferire morire piuttosto che accettare l'amputazione di un arto oppure di vivere il resto dalla sua vita in una condizione di disabilità, è un po' l'esempio del DJ Fabo. Il medico può decidere per lui?

Shalom
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 13:26
Re:
barnabino, 11/05/2018 13.20:


No mi affiderei ai medici, che sicuramente ne sapranno più di me



Cosa significa? I medici possono suggerire una terapia, ma è sempre la persona che decide se accettarla o meno. Una parsona per esempio potrebbe preferire morire piuttosto che accettare l'aputazione di un arto o di vivere il resto dalla sua vita in una condizione di disabilità, è un po' l'esempio del DJ Fabo.

Shalom




Errato, se devo decidere per mio figlio devo assumermene le responsabilità, se la mia scelta fosse sbagliata avrei il dovere di pagarne le conseguenze, magari anche con la galera. Peccato che non esiste la legge.
barnabino
00venerdì 11 maggio 2018 13:31
Caro Augusto,


Errato, se devo decidere per mio figlio devo assumermene le responsabilità, se la mia scelta fosse sbagliata avrei il dovere di pagarne le conseguenze, magari anche con la galera



Ma tu stai parlando di figli minorenni o maggiorenni? Non è chiaro di che cosa tu voglia dire. L'amministratore di sostegno ovviamente deve far valere la volontà del soggetto quando non è in grado di esprimerla, se non lo fa ovviamente è responsabile davanti alla legge.


Peccato che non esiste la legge



Sui minori, per la verità, esistono leggi specifiche a tutele, non è vero che "non esiste la legge" sull'argomento. Ma stiamo parlando di tutt'altra cosa rispetto al tema della discussione che riguarda maggiorenni.

Shalom
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 14:32
Se la discussione è incentrata sui maggiorenni, resta una decisione individuale.
Io credevo che la discussione era sul generico indipendentemente dal maggiorenne o minorenne. Parson ho frainteso.
Pasquale(65)
00venerdì 11 maggio 2018 16:05
Non sapete proprio come rispondere, non riuscite a non essere ipocriti e rimanete incoerenti.
Se vietate una trasfusione, per un figlio minorenne e lui muore per vostra causa(si perché voi credete ad un Dio così buono che non vuole fare le trasfusioni), ne siete colpevoli al 100X100.
Stessa cosa dicasi una moglie, un marito, un fratello carnale, fare divieto ad una trasfusione equivale alla morte nel 90% dei casi.

Uguale l'eutanasia, dovete fare un scelta precisa e non dire o affermare: è una scelta personale! per bacco! nel caso il fratello stia in condizione gravissima cosa succederà verrà disassociato?



barnabino
00venerdì 11 maggio 2018 16:27
Non capisco il suo ragionamento, se una persona esprime la volontà i parenti, o chi è incaricato dal giudice, sono tenuti a farla rispettare, di cosa sarebbero responsabili? Chi dovrebbe decidere della propria vita se non la persona stessa e l'amministratore di sostegno non dovrebbe rispettare la sua volontà? Non capisco cosa intende per coerenza... chi decide per me se non io? Questo è coerente, sia che accetti o rifiuti ina terapia.

Shalom
Seabiscuit
00venerdì 11 maggio 2018 16:39
La domanda del 3D è: perché il suicidio assistito si, mentre la decisione personale di non assumere trasfusioni, no?

Nel primo caso si tratta di morte certa, nel secondo invece no.

Entrambi sono decisioni personali, quindi perché combatterne una mentre l'altra no? Si è parlato di dignità, ma anche per un TdG che sceglie di non prendere trasfusioni ne va della sua dignità
barnabino
00venerdì 11 maggio 2018 16:44
Paladini delle libertà civili a intermittenza?

Shalom
(SimonLeBon)
00venerdì 11 maggio 2018 16:45
Re: Re:
Augusto, 11/05/2018 13:26:




Errato, se devo decidere per mio figlio devo assumermene le responsabilità, se la mia scelta fosse sbagliata avrei il dovere di pagarne le conseguenze, magari anche con la galera. Peccato che non esiste la legge.



Perchè tu hai già visto molti medici andare in galera per gli errori commessi?

Io no.

Simon
Augusto
00venerdì 11 maggio 2018 16:52
Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 11/05/2018 16.45:



Perchè tu hai già visto molti medici andare in galera per gli errori commessi?

Io no.

Simon




Se per questo neanche i genitori, se fanno delle scelte sbagliate.
La galera sarebbe da entrambi le parti con accusa di omicidio.
Secondo me in sala operatoria dovrebbe esserci una specie di scatola nera che segua l'intervento. Sempre che, non esista gia.
barnabino
00venerdì 11 maggio 2018 17:03
I genitori ovviamente si assumono le responsabilità delle proprie scelte, non mi pare che abbiamo arbitrio e impunità sui figli.

Shalom
claudio2018
00lunedì 14 maggio 2018 15:50
Pasquale(65), 11/05/2018 16.05:



...fare divieto ad una trasfusione equivale alla morte nel 90% dei casi.




Posso chiederti da dove hai tratto questa percentuale ?

Grazie
Staff-TdG-4
00lunedì 14 maggio 2018 18:15
Re:
claudio2018, 14/05/2018 15.50:



Posso chiederti da dove hai tratto questa percentuale ?

Grazie




Secondo me nei baci Perugina...
Anonimo
00martedì 15 maggio 2018 09:11
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
StanleyClarke
00martedì 15 maggio 2018 09:30
Questo è uno dei milioni di casi in tutto il mondo che dimostra non solo che si può intervenire senza l uso di trasfusioni di sangue, ma soprattutto che la medicina stessa è stata oggetto di sprone da parte dei tdg per trovare soluzioni alternative al sangue, facendo fare alla chirurgia passi da gigante negli ultimi anni, passi dei quali beneficiano anche persone che non sono testimoni di Geova.

www.lastampa.it/2018/01/23/cronaca/testimone-di-geova-operato-allaorta-senza-trasfusioni-di-sangue-j38B1hi8skuAiSKMVlyUbN/pagina...

Detto questo, Geova è il Dio della vita, Satana è definito omicida dai primi giorni. Chi pensi che promuova, nel cuore delle persone, l'idea del suicidio assistito? Ci sono persone che si uccidono per l'osteoporosi! La vita appartiene a Dio, non a noi.

(*) Nota: l'articolo dice che il signore presentava una dissezione dell'aorta, una condizione estremamente pericolosa con mortalità vicina al 100%, dovuta in genere all'ipertensione. L'aorta si allarga, diventa aneurismatica e comincia a disseccarsi. A quel punto si rompe un aneurisma e si ha un emorragia dall'arteria principale che rifornisce polmoni, fegato, reni stomaco e intestino. Rifletti sul fatto che quest'uomo ha accettato la chirurgia senza sangue, fiducioso in due cose: la competenza dei medici e l'amore di Geova. Ma forse per te Geova è un personaggio dei fumetti. (senza offesa, ma con la speranza che tu capisca e comprenda che in questo mondo di sofferenza non siamo soli, anche se spesso sembra cosi.)
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