Destra e Sinistra ?

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MAGUS ALTAIR
00mercoledì 6 agosto 2003 08:14
Secondo l'omonimo libro di Bobbio, questa differenza esiste
ancora e "deve" esistere, in quanto attiene ad una diversità
sostanziale non riducibile, che costituirebbe il minimo comune
denominatore di tutte le correnti di pensiero filosofiche e
politiche.
L'autore in sintesi afferma che la Destra è costituita dalle
persone (e le ideologie) che ritengono che gli uomini siano e
debbano essere per natura "diversi", e che alla Sinistra
viceversa appartengano le persone (e le ideologie) che ritengono
che tutti gli uomini, ancorchè non uguali, debbano tendere ad
esserlo, su tutti i piani.
Per la Destra, dunque, la diversità sarebbe naturale e pure un
"valore", purchè non si trasformi in sopraffazione, mentre per
la Sinistra la diversità sarebbe un male da combattere.
Che cosa pensate di questo approccio?

[Modificato da MAGUS ALTAIR 06/08/2003 8.16]

hiram-abif
00mercoledì 6 agosto 2003 09:03
strano parallelo.
C'è una strana analogia con gli emisferi del cervello e le sue funzioni non trovate?

"...e non trattenersi in discussioni nè di politica nè di religione...."

Sempre geniale è Magus![SM=g27811] [SM=g27822]
Gnomos
00mercoledì 6 agosto 2003 09:36
...

Mi sembra un buon approccio anche se semplicistico, direi che mi piace. Da maggiore dignità a due cose che, se viste da vicino sembrano non averne.


MAGUS ALTAIR
00giovedì 7 agosto 2003 07:40
Direi che, altrimenti, sembrano due contrapposizioni vuote.
Secondo voi quali altri criteri potrebbero servire a delimitare
i due ambiti (in aggiunta o in sostituzione a questo) ?
Wumas
00giovedì 7 agosto 2003 09:19
Sinceramente non ho una posizione certa in politica, primo perchè penso e sono convinto che i politici facciano di tutto per non fare quel che dovrebbero fare...e secondo, perchè tenere una linea fissa porta ad una chiusura insensata...

Personalmente credo che la diversità fra uomini sia fondamentale, una diversità che però non deve essere vista come motivo di razzismo ma come occasione di confronto e crescita...la destra ignorantemente vede nella diversità delle persone non lo spunto per crescere e confrontarsi, ma la possibilità di creare piramidi sociali e razze inferiori...
Destra o sinistra? Probabilmente la sinistra è il movimento che più di una volta è stato dalla parte del più umile, degli interessi sociali, ma con quali conseguenze? Guardate il Comunismo a cos'ha portato oggi...

Il discorso è complesso...
io credo che tante teste portino a tante idee diverse e che vengano da sinistra o da destra, se son buone son buone...forse la mia religione e la moralità insegnatami sono l'unica mia linea guida...naturalmente discussa e sempre in evoluzione...

Wumas
hiram-abif
00giovedì 7 agosto 2003 10:13
L'ideologia dell'uomo.
Mi sono chiesto spesso cosa fa maturare un'ideologia e la trasforma in fede politica-filantropica. Probabilmente è la condizione sociale, e fin qui non c'è niente di strano. Ciò che è "anomalo" è che il "politico" dovrebbe essere il rappresentate eletto dala propria base, quindi di essa rappresentarne ed essere portavoce. Invece a me sembra il il contrario. I politici Propongono alla base e si candidano quali rappresentanti delle linee programmatiche del "partito" e la base deve soggiacere a tali linee, che rare volte sono addirittura comprese, dalla base stessa.
Non amo la politica anche se votare è un dovere ed un diritto democratico.
La libertarietà non mi piace e non mi piace il totalitarismo massificatorio.
E, purtroppo, non ho fiducia nei nostri rappresentati, venditori dallo stile scarno e dall'evidente mercificazione di tutto il panorama ideologico: Supermercato di idee di scarza qualità ma di altissimo costo.
arielbianca
00giovedì 7 agosto 2003 13:00
Destra e sinistra...non le riconosco negli attuali politici.
Sono "tendenzialmente" di sinistra...ma non so a "quale" sinistra possa affidarmi.
Penso che i politici di destra dicano quasi completamente cosa vogliano ottenere,(e su cio' non mi trovo daccordo).Non dicono cio' che faranno,ma e' intuibile(e cio' mi preoccupa).

La sinistra dice cose con cui sono daccordo ma fanno (e NON fanno) cosa nelle quali non mi trovo daccordo...capire poi cosa volessero ottenere una volta arrivati al governo,resta un mistero per me,a parte una poltrona assicurata.

La descrizione data all'inizio di questo post mi e' piaciuta e l'ho letta come condizione leggibile all'interno di un percorso.
Si nasce diversi,nella vita si dovrebbero avere le stesse opportunita' di crescita e comunque la nostra direzione deve essere il raggiungimento dell'Uguaglianza.
Wumas
00giovedì 7 agosto 2003 13:34
Ma sto Berlusconi chi l'ha votato alla fine?
Nessuno lo vuole e nessuno dice di averlo votato eppure è sulla sua bella poltrona...
hiram-abif
00giovedì 7 agosto 2003 22:07
Appunto...
Ma dieci anni fa ,appena si sapeva che era un imprenditore, un tizio concorrente di Gruppi quali "Marcucci" o "Agnelli". Aveva Mediaset ed era amico di Craxi. Oggi è Presidente del Consiglio.
Fini era il delfino di Almirante (grande camicia nera) oggi sembra il paladino del Bon ton, e con loro c'è la Lega, un Bossi nel quale partito si grida: "Viva la razza Piavee!".
ma se l'ha voluti il popolo....esso è sovrano.
E le votazioni un'arma....in mano ad un bimbo.

Buffo poisarebbe, scoprire che non hanno mai contato le schede....
Wumas
00venerdì 8 agosto 2003 08:50
Ma secondo te c'è anche gente che si mette a contarle??? Li vanno ad occhio...ma senza smistarle...
Momo-
00sabato 9 agosto 2003 11:40
Berlusconi
l'hanno votato tante persone, che poi se ne sono pentite, [SM=g27832] perchè, a differenza dei "politici-molluschi" della sinistra italiana, aveva qualcosa da dire, dimostrava di avere dei progetti e la gente, anche quella che aveva sempre votato sinistra gli ha creduto, delusa, appunto, da questa sinistra, e io li posso capire. E' così che è salito al governo, con i voti della gente delusa che ha detto.. "mah, proviamo"...
La definizione di destra e sinistra che ha citato Magus, è semplice, ma comunque esatta secondo me.
Diciamo anche che la sinistra di adesso è impastata alla demagogia più idiota, è debole, permessivista e terribilmente ipocrita.
La destra si basa sempre più o meno sugli stessi principi di una volta, basta leggere un discorso di Mussolini, e quella è ancora la filosofia di destra, pur con le modifiche soggettive di ogni politico, la sinistra è profondamente diversa, è cambiata, perdendo la sua forza e la sua filosofia.

Comunque, come dice Wumas, si è troppo legati a questi due concetti, a queste due etichette, nemmeno io saprei dire se sono di destra o di sinistra, prendo quello che secondo me è il buono da tutte e due.

Mi fa schifo (letteralmente) la "destra economica" (Berlusconi), mi sono spesso trovata d'accordo con la "destra politica" (Fini, prima che diventasse un cane del Berlusca)
ed è questo l'atteggiamento giusto, ma alla fine fanno tutti i loro interessi!!!

Una cosa mi sono sempre chiesta, ma si diventa stronzi nel momento in cui si entra in politica o viceversa si entra in politica se si è stronzi? [SM=g27814]
arielbianca
00sabato 9 agosto 2003 19:46
Cara Momo,come dire nasce prima l'uovo o la gallina...[SM=g27829]

I pochi politici che ho conosciuto (nel piccolo mondo del mio comune)sono prevalentemente delle persone che desiderano rivestire e mantenere un ruolo considerato importante,anche a costo di.....tutto!
E il bello e' che ci riescono benissimo.
Secondo me c'e' una predisposizione a cio'!

Rabbi Yehuda Lewartov
00domenica 12 ottobre 2003 10:41
Il problema è che la sinistra non fa mai quel che dice.
La destra purroppo si [SM=g27818]
hiram-abif
00martedì 14 ottobre 2003 23:12
La politica..
E' una bottega come tutte le altre ed i politici sono commercianti bassa "lega" ( caso volle).
Un buon venditore crea l'esigenza sul mercato poi lancia il proprio prodotto e fa affari d'oro!
io non compro, subisco[SM=g27826]
Uno schiaffo da destra, un dito in un occhio da sinistra e (sob!) un calcio alcentro![SM=g27831]
MAGUS ALTAIR
00mercoledì 15 ottobre 2003 09:02
Re:

Scritto da: arielbianca 09/08/2003 19.46
I pochi politici che ho conosciuto (nel piccolo mondo del mio comune)sono prevalentemente delle persone che desiderano rivestire e mantenere un ruolo considerato importante,anche a costo di.....tutto!
E il bello e' che ci riescono benissimo.
Secondo me c'e' una predisposizione a cio'!



Secondo me il problema è che per molte persone la realizzazione
personale coincide esclusivamente con un'attività pratica, oppure
con il ricevere un "titolo" di qualche tipo, a prescindere da una
vera qualità interiore.
E allora trovano nella politica un percorso di vita allettante.
Purtroppo per noi.
Però attenzione: siamo in un regime di "democrazia rappresentativa"
e non prendiamocela troppo coi politici: infatti, dal punto di
vista che ho indicato io, davvero rappresentano moltissime
persone e il loro stato interiore!
hiram-abif
00mercoledì 15 ottobre 2003 10:59
Il fatto è
Che se esaminiamo bene il mondo della politica esso è la rappresenranza degli aspetti di superficie della vita, la condizione sociale, il conservativismo ecc.. la la profondità del vivere e la giustizia superna sono in profondità e non mi pare che siano rappresentati da alcuno.
Il disincanto nei confrondi del mondo politico è relativo alla crescita dell'uomo. Anche se è vero e giusto che ogni pensiero debba essere rappresentato è anche vero che il pensiero molto più "pensiero" è invece rifuggitò come individualismo. Non è corretto, a mio avviso, relegare ai margini delle politiche sociali e ridurre a mere speculazioni filosofiche,le scelte filantropiche e le riflessioni degli uomini più profondi.
Ritengo che tutto ciò che ha a che fare con il sociale sia suddiviso in vari stadi di completezza e che quegli stadi più profondi e corretti che sarebbero di beneficio a molti, vengano regolarmente evitati, in quanto farebbero crollare un sistema che porta beneficio a pochi. Alle rappresentanze appunto.
La coscienza politica va comunque rispettata, come va rispettata la fede, ma da secoli tutto viene fermato agli stati di superficie e questo si chiama nichilismo.
Dovremmo iniziare a riscoprire il pensiero veramente "politico"
ovvero multi-etico, riconducendolo verso l'approfondimento della verità e delle necessità dei molti non all'opportunismo carrieristico dei pochi.
Gimli
00giovedì 30 ottobre 2003 19:02
E' già da qualche tempo che "gironzolo" da queste parti, e questa discussione mi ha colpito alquanto! Quallo che mi ha colpito, è stata la definizione di Bobbio su "destra" e "sinistra"...in effetti, per me è sempre stato un problema riuscire a racchiudere in una definizione dei concetti così vasti e profondi, ma quella che da Bobbio è davvero semplice, chiara ed asaustiva al tempo stesso. Grazie Magus per "l'imboccata" [SM=x213431]
Ho letto nelle vostre risposte un bel po' di indignazione, e la comprendo appieno...è difficile non essere indignati quando si va alle urne e si è costretti (anch'io ritengo che il voto sia un diritto-DOVERE di ognuno di noi) a votare, non per quello in cui credi, bensì, per quello che ti sembra "meno peggio"!!!!!...è davvero triste...[SM=g27813]
Quello che mi preme, però, esprimere, è che, secondo me, c'è una sostanziale differenza tra la politica delle idee e quella dei fatti! L'indignazione, almeno la mia, va verso quella dei fatti, non quella delle idee. Il problema sta nel come l'uomo mette in pratica le idee(...è sempre stato così dalla notte dei tempi, in ogni epoca storica...e mi sa che in questo senso si puo fare ben poco...),non nelle idee in loro stesse...credo che le idee siano nobili tutte (o qualsi), così mi trovo ad apprezzare molte cose espresse dalle menti di Marx, piuttosto che Guenon, piuttosto che Evola, e trovo che molte di queste idee siano sensate ed intelligenti....poi, do uno sguardo a come queste idee siano state "interpretate" e messe in atto...e qui incominciano i problemi....!
arielbianca
00venerdì 31 ottobre 2003 11:41
Idee e fatti
Quale e' il punto critico, cosa non permette che ad un'idea seguano dei fatti coerenti...
E' il sistema che e' sbagliato o le persone dentro tale sistema?
Cosa ne pensate voi?
Gimli
00venerdì 31 ottobre 2003 13:59
Credo che parlare del sistema o delle persone si equivalga in quanto un sistema è fatto da delle persone...sono convinto che il vero problema sia l'egoismo delle persone, e per egoismo intendo quella serie di "influenze", chiamamole così, che in qualche modo fanno si che qualcosa che nasce come buono "in potenza", poi, "in atto" si riveli meno buono....parlo delle paure, delle ambizioni, e di tutte quelle cose che così strettamente ed "intimamente" fanno parte della natura umana dalla notte dei tempi, e quindi così difficili da "sradicare".
Quanto le paure e le ambizioni che abbiamo hanno influenzato il nostro, pensare prima, ed agire, poi? Ve lo siete mai chiesti?
Io, sicuramente non me ne cavo fuori, beninteso, ma è da veramente poco che mi sto rendendo conto di quanto ciò che ho fatto nella mia vita è stato il degno prodotto di paure ed ambizioni (ovviamente non sempre, ma spesso!)...ma mi sa che sto andando un po' troppo fuori topic.....
Fenrir II
00martedì 25 novembre 2003 10:00
Una precisazione: il termine destra e sinistra, ben lungi dall'essere in parallelo con gli emisferi del cervello, è dovuto esclusivamente alla storica collocazione dei conservatori e dei progressisti nei parlamenti.
Riguardo al succo di quello che viene professato, e tralasciando il modo e l'interpretazione, è alquanto strano che in un sito come questo, dove in tanti ci si fa portavoci e ricercatori di quello che ci arriva dalla Tradizione, ci siano così tante persone, che immagino, solo per spirito spciale, si definiscano di sinistra, dimenticando che il suo "credo", le cui solide fondamenta sono la ragione, è la totale negazione di tutto ciò di cui si è qui a discutere. E' alquanto raro, storicamente trovare personaggi, sia in campo esoterico, che tradizionale, che etico, che siano schierati fra i progressisti.
Forse bisognerebbe filtrare un'atimino quello che è la nostra idea della destra, dataci da ciò che stiamo vivendo, e quella che è invece la radice della destra reale, cioè la Tradizione.
Questa va vissuta, non votata. Il voto può al limite essere un modo di creare situazioni in cui esprimere il proprio credo in maniera più serena. Il bagaglio "dittatoriale" che in europa ci portiamo sulle spalle, ci annebbia la vista e ci fa vivere come politica, atteggiamenti che con la politica hanno poco a che fare. Si giudica forse la chiesa per gli eccidi degli ebrei o per quelli in centro e sud america, o si va alla radice dello spirito ideale e si cerca di mediarlo con il buon senso cercando di trarne l'essenza principale?

[Modificato da Fenrir II 25/11/2003 10.06]

Rabbi Wladiszlaw Lewiczki
00martedì 25 novembre 2003 18:13
Beh, interessarsi di esoterismo non significa di certo crederci.
Se hai letto i miei post ti sarai accorto che sono una persona estremamente razionale. Sono inoltre ateo e non credo a niente che non possa essere provato scientificamente.
Quindi sono la quintessenza dell'uomo di sinistra [SM=x213431]
L'unico argomento in cui mi sento di dissentire totalmente dalla sinistra è la questione israelo-palestinese... ma per questioni etniche...
Fenrir II
00martedì 25 novembre 2003 18:26
Bè, hai decisamente interessi antitetici con la tua presa di posizione politica, che presupporrebbe, nel lato applicativo, una sorta di ateismo integralista ed un rifiuto della Tradizione vissuta come continuità sociale. Sono sempre stato decisamente scettico con chi si presenta quale "ateo", non perchè non creda io a quello che mi si dice, ma perchè ho dei dubbi che sia realmente sincero con se stesso.
Fa comunque piacere che tu sia qui a parlarne, sintomo del fatto che forse sei alla ricerca di colmare un inspiegabile vuoto che ti incuriosisce (...o forse no!)[SM=g27822] .
Rabbi Wladiszlaw Lewiczki
00martedì 25 novembre 2003 18:43
Inizio col dire che la parola "integralista" mi fa pensare ad una mente troppo chiusa per i miei gusti.
Io sono convinto del mio ateismo, ma questo non significa che io non mi interessi di religioni ed esoterismo.
Del resto le religioni hanno fatto andare avanti il mondo per migliaia di anni. Mettiamola così: me ne interesso da un punto di vista prettamente sociologico, storico e mitologico.
E' come dire "mi interesso della favola di biancaneve"... ma poi chi crede nella strega cattiva e nella mela avvelenata?
Le mie posizioni politiche, inoltre, non sono di estrema sinistra. Certo l'utopia 'comunista' è forse l'ideologia più nobile che la mente umana abbia mai concepito (uguaglianza, solidarietà), ma è, appunto, un'utopia.
Volevo inoltre chiarire (anche se nessuno ha mosso obiezioni in merito) che la mia posizione riguardo al conflitto israelo-palestinese è data dal gruppo etnico a cui appartengo (badate bene, parlo di gruppo etnico, non religioso, perché io sono ateo: non credo nell'ebraismo né in nessun'altra religione), ma anche - e soprattutto - dal fatto che mi sono informato a riguardo, ho studiato la storia di Israele e della regione mediorientale, e sono giunto ad una mia conclusione, a favore di Israele. Favore di Israele che non significa "sfavore della Palestina". Ma questo sarebbe un discorso forse troppo lungo, da affrontare peraltro in un altro topic.

Rabbi Wladiszlaw Lewiczki
Fenrir II
00martedì 25 novembre 2003 18:59
Non fa una grinza con quello che ho detto! Perdona l'utilizzo della parola integralista, ma non era da prendere alla lettera!
Sono d'accordo con te, a parte la tirata sulla "meravigliosa utopia" comunista, che, sia ringraziato il cielo, utopia è e utopia rimarrà in eterno! Sarebbe aberrante una società basata esclusivamente su valori economici e sulla razionalizzazione! La storia ci insegna che al crollo dei valori religiosi, di pari passo se ne è avuto anche uno dei valori umani.
Fenrir II
00mercoledì 26 novembre 2003 09:47
Nulla che non possa essere provato scientificamente?
Un po' triste dato che il "metodo scientifico" non ci svela nessun tipo di realtà che non sia velata da un "attendibile" aprossimazione! Ipotesi e teorie non sono certo sinomnimi di verità, anzi! La scienza è esclusivamente orientata a fine pratico, e la supposta esistenza di una quarta dimensione non euclidea, espressa solo sulla carta, non mi svela certo nulla che abbia una qualsiasi attinenza con il mio stato dell'essere, nè comunque una tal sequenza numerica potra' levare materialmente un velo!
Panzane campate in aria fini a se stesse, aria fritta che non fa altro che allontanare il pensiero da quello che è una reale ricerca, allettandolo con quello che sono esclusivamente palliativi! Tale pensiero non può che sfociare in un nichilismo autodistruttivo sia nel singolo che in una massa i cui valori, a questa stregua, sono rivolti esclusivamente verso il pratico ed il materiale!
La scienza non ha mai rivelato nulla, ha solo posto premesse su cui ha poi costruito un mondo di formule e ipotesi, premesse che spesso e volentieri partono con un "se"!
Questo è quello in cui credi? Nel nulla quindi! O nella migliore ipotesi in una sorta di realtà da cui sei lontano non meno di chi l'ha creata, un materialismo scientifico che tutto è meno che l'essenza reale delle cose. E' inutile chiamare energia la materia quando non si ha coscienza né dell'una né dell'altra se non attraverso sterili formule approssimative!
La pretesa della scienza dell'essersi mai quanto ora, avvicina ad una dimensione metafisica, è solo un'autoaffermazione dell'impotenza delle stessa di poter superare determinati limiti!

Se mi parli di quintessenza di uomo di sinistra, o non hai chiaro il significato di quintessenza, o dai comunque tu addito a vederlo come un estremismo.
Riguardo poi alla questione israelo-palestinese, in effetti è un po' semplicistico dire mi sono schierato di qua piuttosto che di la, come se fosse una questione fra due fazioni! l'etnia (parola non meno aberrante di razza, in questo caso!) c'entra poco con lo schierarsi, in primis ritengo debba quantomeno subentrare il buon senso, o pensi che tutti gli ebrei siano filoisraelini? Non illuderti su questo, non è scontato come credi.

Come mai, infine, il tuo ateismo, ti ha pilotato nella scelta di un nick, con così chiari e riferimenti religiosi? Se è ironico, mi sembra decisamente una mancanza di rispetto verso una religione, se è a simbolo identitario, bè, allora non necessiterebbe preporre il "Rabbi". E' come se un Bakunin si firmasse Cardinal Bakunin! No?

[Modificato da Fenrir II 26/11/2003 9.59]

[Modificato da Fenrir II 26/11/2003 10.06]

MAGUS ALTAIR
00mercoledì 26 novembre 2003 10:08
Spero che nessuno si offenda se prendo atto del fatto che certa Sinistra
ha sempre rigettato a priori qualunque aspetto della spiritualità,
negando all'Uomo una fondamentale parte di se stesso...
E prendo anche atto che un'altra Sinistra ha rigettato, spesso superficialmente,
le religioni istituzionalizzate per correre acriticamente a braccia
aperte verso forme di religiosità alternative, ritenute migliori
solo perchè di mezzo non c'erano i "preti" e perchè venivano dall'Oriente...

Prendo anche atto che certa Destra si è invece pigramente, e altrettanto
acriticamente, asservita "ideologicamente" alla religione istituzionalizzata
dominante...

[Modificato da MAGUS ALTAIR 26/11/2003 10.43]

Fenrir II
00mercoledì 26 novembre 2003 12:02
In quest'ultimo caso, per onor di storia, sarebbe forse più corretto affermare che pigramente, acriticamente e con un atteggiamento tutt'altro che disinteressato, la religione istituzionalizzata dominante, si è asservita, e, ahimè, non solo ideologicamente, a certa Destra, piuttosto che il contrario.

[Modificato da Fenrir II 26/11/2003 12.03]

Rabbi Wladiszlaw Lewiczki
00mercoledì 26 novembre 2003 12:09
Beh sentite, anche qui, come nel post sull'esistenza o meno di Dio, è stata posta una domanda alla quale ho risposto.
Io mi reputo una persona razionale, nel senso che non credo in magia, esoterismo, religioni e quant'altro. Però rispetto chi ci crede.
Tutto qua.
Io credo che a tutto ci sia una spiegazione scientifica, che nulla succeda per caso o per magia, che l'uomo è ancora troppo piccolo e ignorante per spiegare a se stesso tutto quello che succede nell'universo.
Spero di esser stato chiaro questa volta. Se poi volete usare il pesalettere ogni volta che apro bocca, beh non so che dirvi.
Per quanto riguarda la questione israelo-palestinese, se hai letto, Fenir, ho chiarito subito dopo che non sono filoisraeliano solo per motivi etnici, ma anche perché mi sono informato, ho studiato la storia di quella regione e mi sono fatto le mie idee. So benissimo che queste mie idee sono molto impopolari in un'europa post-sondaggio di cui sappiamo tutti, ma questo che cambia? So altrettanto bene che non tutti gli ebrei sono filoisraeliani e non mi sono mai sognato di dire il contrario. Ma questo non significa molto. Io sono filoisraeliano, gli altri che la pensino come vogliono, che siano ebrei, musulmani, cristiani o woodoo.
Quanto al nick... il nick originale è Rabbi Yehuda Lewartov, che fu il rabbino di Cracovia negli anni della Shoah. Fu una persona speciale, solo per questo l'ho scelto. Ma siccome dall'ufficio non riesco ad usare quell'account (non so ancora perché) ho deciso di mantenere il nick Rabbi per far capire che ero io, ma ho cambiato il nome in Wladiszlaw Lewiczki, ugualmente un nome da ebreo polacco, perché amo molto la Polonia.
E già che ci siamo, ribadisco che l'avatar con la Stella di David non lo tengo per ironia nei confronti dell'ebraismo, ma in quanto simbolo della mia etnia, che potete ritrovare anche nella bandiera nazionale dello Stato di Medinat Yisrael, Stato laico.
Ecco tutto.

Rabbi Wladiszlaw Lewiczki
Fenrir II
00mercoledì 26 novembre 2003 12:23
Non è questione di usare il pesalettere, sono solo speculazioni su quanto da te affermato, nulla di più! Rimani forse su posizioni un po' troppo generiche, questo può chiaramente implicare un volerci vedere più chiaro rispetto a ciò che dici!
Sei sempre sulla difensiva, ma qui nessuno ce l'ha con te!
hiram-abif
00mercoledì 26 novembre 2003 12:25
Perdona Rabbi!
Non sentirti bersagliato! E' solo che ciò che affermi attrae la discussione. Questo non è un difetto anzi, mette ognuno di fronte ai suoi convincimenti e li sgretola qualora non fossero fondatie solidi.
Faccio un esempio: di quale "etnia" parli? Perchè è difficile stabilire un 'etnia Irsaeliana. Mi spiego meglio, la discendenza semitica è in effetti un ceppo Etnico, ma essa la si trova maggiormente nell'Arabo, mentre in Israele vi sono molti europei, Sepharditi, Askenaziti ecc.
Io credo di aver capito cosa intendi ( ripeto, credo)Penso sia sentimento d'appartenenza,"Identificazione" al dilà della religione e della politica; un pò difficile da spiegare , ma ugualmente valida ed importante.

Questa è solo un'osservazione, non voglio intervenire prima che vi siate compresi nella chiarificazione in corso.
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