Del male primevo

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T-Dragon
00domenica 29 maggio 2005 16:22
Un'amara verità mi si presentò dinanzi gli occhi stamane. Già percepivo qualcosa nell'aria - essa era infetta, putrida.
Un'altra delle tremende malattie che affligono l'umano spirito mi si manifestò con limpida chiarezza.
Quanto ancora soffrirà il genere umano a causa dei suoi vizi? Quanti di questi devono ancora essere debellati?
E' ormai noto quale sia il vizio maggiore, la malattia mortale che il genere umano si passa di generazione in generazione
dai tempi dell'ebreo Jeshuah. Ma ora mi chiedo - è stato forse questo male causa di sè stesso? Non sembra arduo dare
una risposta, giacchè il cristianesimo, a ben guardare, non fu altro che la manifestazione più contagiosa e nociva di
qualcosa di preesistente. E dove, dunque, dobbiamo ricercarne l'origine?
Oggi i miei occhi videro con chiarezza. Individuai uno spirito errante, nascosto tra gli animi degli uomini.
E come si teneva stretto ad essi! E questi, a loro volta, si reggevano a lui! Quasi come se temessero la morte una volta
privatene!
Cos'è mai questa serpe che snatura i miei simili, obbligandoli a vivere in simbiosi con la causa della loro stessa
sofferenza?
E udii un gemito provenire all'unisono, dall'anime inferme e dal loro aguzzino.
Non ebbi bisogno di tendere l'orecchio, poichè periodicamente questo gemito si trasformava in urlo rabbioso!
E riuscii, dunque, a sentirlo con chiarezza- e più volte.
Cos'è che il primevo tiranno faceva gridare ai suoi servi? "Giustizia!"
E che? Sta nella rettitudine la causa dei mali? Com'è possibile questa contraddizione?
Un momento! Ma di quale giustizia stanno parlando queste creature tormentate? Uguaglianza! Diritto!
Ah, che cosa orribile! Cosa ha indotto l'uomo a svilirsi tanto? Perchè pretende che qualcosa gli sia dovuto, di aver
qualche "diritto", oltre a quelli che lui stesso riesce a prendersi? Come può umiliarsi e deprivarsi di ogni valor
al punto di professare l'uguaglianza? Se questo non è causa del degrado dell'uomo, di certo è almeno uno dei fattori
più importanti. Eh sì, poichè a queste idee terrificanti non è difficile spazzare via ogni valore e virtù dagli uomini
stolti che le accolgono!
La concezione stessa di valore svanisce. Diventa solo un termine privo di significato! Non esiste più spazio per una
crescita, per un miglioramento.
Merito. Valore. Capacità. Virtù. Nobiltà. Forza. Elegenza. Salute. Bellezza. Intelletto.
Tutto deprivato di significato!
Arido e asettico è l'uomo che così nasce. Ma, ahimè, questo degrado è solo l'inizio.
Giacchè è sicuramente una visione terribile quella di una creatura così menomata, e l'orrore cresce di pari passo con
l'aumentare del fascino dell'individuo soggiogato. Terribile sarebbe un'umanità "giusta", così come oggi si intende il
termine. Ma la natura ha avuto il buon senso di rendere impossibile un tale suicidio. Dopotutto essa è espressione di
bellezza, non dell'orrore. Ma questo fa sì che il secondo problema insorga.
A qualcuno piace forse soffire per niente? Dubito che esista al mondo uomo con una tale capacità di autolesionismo da
rispecchiare REALMENTE questa ideologia. Ne esistono molti, tuttavia, in grado di illudersi di farlo!
Dunque questi uomini, già miserabili, divengono anche GIUSTI! Ma il mondo farà altrettanto con loro. Confermerà la loro
illusione? E, se anche fosse, si comporterà di conseguenza?
Perchè gli uomini accettarono tutta questa sofferenza in cambio di grandi promesse.
Ma queste promesse non vennero - e non saranno - mantenute!
"Scandalo! Ingiustizia! Turpitudine!" gridano le folle.
E la tragedia si compie. Giacchè a tal punto han libero sfogo le più ignobili tendenze umane.
Nasce il risentimento, l'invidia. E da queste, subitamente, nasce infine l'odio!
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