Decreto Rinnovabili: via libera del Consiglio dei Ministri

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papparana
00giovedì 3 marzo 2011 16:14
Via il tetto di 8 GW per il fotovoltaico; dopo giugno un nuovo provvedimento fisserà gli incentivi per le diverse fonti
Il testo sul quale è stato trovato l'accordo non contiene più il tetto di 8.000 MW per il fotovoltaico (oltre i quali sarebbe stata sospesa l’erogazione di incentivi), ma prevede l'avvio, dal 1° giugno 2011, di una consultazione tra il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell'Ambiente per la stesura di un ulteriore provvedimento che rimodulerà gli incentivi e i 'tetti' per le diverse fonti di energia.

La data è stata scelta perchè, versomilmente, in quel periodo sarà raggiunto l'obiettivo degli 8.000 MW di potenza installati. Le attuali disposizioni si applicano quindi alla produzione di energia da impianti fotovoltaici per i quali l'allacciamento alla rete avvenga entro il 31 maggio 2011.

Gli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli non potranno superare il limite di 1 MW per azienda e comunque non potranno coprire più del 10% della superficie. Questi limiti - spiegano fonti del Governo - servono a “rendere l’energia un reddito aggiuntivo per gli agricoltori al fianco dell’attività agricola” oltre a “difendere il paesaggio rurale”.


Gli ultimi eventi
Fino a ieri sera non era stata concordata una versione definitiva del testo del decreto, ma i Ministri avevano raggiunto l’accordo sull’opportunità di eliminare il tetto degli 8.000 MW per il fotovoltaico.

Il Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, aveva proposto una rimodulazione - probabilmente un dimezzamento - degli attuali incentivi. Un’altra ipotesi prevederebbe l’inserimento di una serie di vincoli, tra cui l’interesse strategico degli impianti, come requisito per accedere agli incentivi.

Nei giorni scorsi 65 parlamentari e 14mila cittadini hanno firmato un appello per chiedere all’esecutivo di non approvarlo. Molte associazioni ambientaliste e di operatori del settore hanno protestato contro il decreto (leggi tutto).

Ieri il Ministro Romani ha dichiarato che il Governo stava lavorando a un testo che ridisegni il sistema di incentivazione delle rinnovabili e che consenta all’Italia di raggiungere gli obiettivi comunitari, invertendo allo stesso tempo la tendenza al caro-bolletta, mentre il il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha assicurato che quello degli 8.000 MW non è un tetto ma un obiettivo che l’Italia si era data in sede di adesione al Pacchetto 20-20 della UE
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